He’s got the moves like Jagger
[I swear
I'll behave]
-Adesso
aggiungi il sale e continui a mescolare per un’altro
paio di minuti-
Arthur
sposta il proprio peso da un piede all’altro, provando ad allontanarsi dai
fornelli per scacciare quella strana sensazione di disagio. Francia è proprio alle sue spalle, il busto appena piegato sulla sua
spalla per vedere cosa sta effettivamente facendo, ma una delle sue mani è
dolcemente posata sull’altro braccio e il suo volto è un po’ troppo vicino al
suo volto –quando parla sente il fiato caldo scivolargli sul collo e la cosa
sta diventando fastidiosa. Sapeva
bene i rischi del chiedergli un paio di ripetizioni su alcune ricette, l’avrebbe
probabilmente preso per il culo a vita, ma al suo
consenso inaspettatamente accondiscendente si era, momentaneamente,
dimenticato, con chi aveva a che fare.
Ingoiando
un paio di insulti, si allunga comunque a prendere il
barattolo del sale, ne afferra una manciata e la sbatte brutalmente nella
padella.
-Va
bene così?- brontola, alterato, e alla pronta risposta della rana (“aaahhh, cherie, non così tanto, rovini tutto il sapore”) reagisce subito con
un ringhio nemmeno troppo sommesso.
-Al
diavolo il sapore- risponde, agitando il cucchiaio come una letale arma di
distruzione –che devo fare, ora?-
Ed
è certo che Francia abbia subodorato il pericolo, ormai, perché indugia, le
dita che si rilassano un attimo come se stesse
effettivamente valutando l’opzione di battere in ritirata e di lasciar perdere,
ma evidentemente la risposta che si
dà è quella sbagliata perché non fa nessun passo indietro.
-Ora
dovresti affettare le cipolle- bisbiglia, indicando le
suddette che lo aspettano vicine al tagliere, ed è un attimo: la mano scivola
impalpabile lungo tutto il fianco, per andare a fermarsi sul suo sedere.
Con
un urlo belluino, Inghilterra lo scaraventa contro il muro con una gomitata piazzata
giusto sull’inguine, acchiappa un coltello e gli si getta addosso pronto a
farlo passare a miglior vita, dando inizio all’ennesima colluttazione –che non
durerà a lungo, prima o poi lasceranno cadere le armi
e uno dei due finirà pressato contro il frigorifero.
Perlomeno,
la rana lo ringrazierà per non aver ceduto all’istinto primario di tirargli addosso l’intera casseruola bollente e sfigurargli il suo
bel visino.
Ancora per il
muffin <3 (sì, lo so, un po’ cliché)