"Ooh! Macchecazz...?" Si alza di scatto e si volta verso di me "Non mi prendere per il culo!" Alzo gli occhi al cielo "Non ti sto..." "Dove li hai messi!?" Sbraita, non so di cosa stia parlando ma preferisco allontanarmi, non è lucido "Sei ubriaco..." "No, cazzo! Li hai nascosti! Dimmi dove!" Esco dalla stanza dandogli le spalle, fa sempre così... si sbronza, poi se la prende con le persone perché non sostengono le storie che lui s'inventa e poi si convince che quelle storie sono vere perciò, anche quando torna sobrio, va a sporgere denuncia alla polizia perché è stato truffato o derubato... loro ci hanno fatto l'abitudine. Tra un po' gli passa. Mi ragginuge in cucina "I soldi, porca troia! Ridammi i miei soldi!" Non posso dirgli che non li ho perché non mi crederebbe, e nemmeno che non sa quello che dice perchè sarebbe anche peggio "Li ha presi Lucas" invento un nome. Lui sembra confuso ma dopo un po' torna a guardarmi "Dov'è?" Ho fatto centro! "Non lo so, è uscito un'ora fa e ha preso la macchina... forse è a Central Park." Attendo la sua reazione poi si rivolge a me quasi sconvolto "Central Park? Ma non siamo a New York!" Perfetto, sa dove siamo... forse la sbornia sta sparendo, in cinque secondi ne ho la conferma. Si tiene la pancia con una mano e stringe le labbra "Se devi vomitare va in bagno." Non se lo fa ripetere due volte. Il fatto che non mi abbia chiesto dove si trova il gabinetto è un punto a favore. Dopo aver vomitato gli chiedo se vuole stendersi"Si, forse è meglio." Sorrido e lo accompagno in camera. Sono le due di notte e decido che dormire con un ubriaco in casa che può combinare qualsiasi casino non è la scelta migliore, vado in sala e guardo di fila la saga di Harry Potter, quando Harry sta per smascherare Barty Crouch sono le nove e sento dei rumori venire dall'altro lato della casa. Entro in camera e lui è seduto sul letto col cuscino dietro la schiena, gli gira la testa ma almeno è sobrio. Mi avvicino "Ehi, Come va?" Mi guarda e subito sembra non riconoscermi "Decisamente meglio, grazie." Sorride "Sono le nove del mattino, se stai meglio dovresti tornare a casa" mi guarda storto "No, sono impegnato" mi incuriosisco "che devi fare?" Sorride di nuovo "Torcere il collo a un certo Lucas..."