If it means a lot to you
Sono passati ormai 3 mesi da quando mi sono trasferita con mamma a San Diego da Ocala, in Florida. Si è dovuta trasferire per lavoro e io, non avendo nessuno con cui poter restare nella mia città, sono dovuta partire con lei. Non ho preso molto bene il cambiamento, mi è dispiaciuto parecchio lasciare i luoghi dove sono cresciuta, le mie abitudini e soprattutto i miei amici, loro sono quelli che mi mancano di più.
Oggi è un giorno come tanti, solita routine: mi alzo, doccia, colazione veloce e vado a scuola.
La mattinata passa, né bene né male, solo un po' noiosetta. Una cosa sola mi rallegra particolarmente: domani in città ci sarà il concerto di una delle mie band preferite, i blink-182 e non me lo posso assolutamente perdere!
Arrivo a casa per pranzo e trovo apparecchiato per tre persone.
Cerco mia mamma in cucina per chiedere come mai -nel frattempo mi prendo un bicchiere d'acqua- ma non la trovo. La cerco in salotto e non c'è, in camera sua neanche, in bagno nemmeno. Alla fine provo a cercarla in camera mia, magari è andata a sistemare il mio armadio, visto che è perennemente in disordine e a lei da un fastidio assurdo.
Apro la porta e non riesco a credere ai miei occhi, tant'è che mi casca il bicchiere pieno d'acqua dalle mani.
Lo trovo lì, seduto sul letto che mi aspetta. Non connetto più e subito gli salto addosso, mi era mancato un sacco in tutti questi mesi, più di tutti gli altri amici che avevo lasciato ad Ocala: Neil, il ragazzo con cui sono cresciuta, nonché il mio più grande amico, era venuto a trovarmi e io ero al settimo cielo! Io e Neil siamo cresciuti insieme: le nostre mamme erano insieme alle scuole superiori e sono rimaste in buoni rapporti anche da diplomate. Lui ha un paio di anni più di me e credo abbia avuto una cotta per me quando ci frequentavamo a Ocala, ma io l'ho sempre visto solo come un buon amico con cui condividevo tante passioni, nulla di più e credo che anche lui l'avesse capito. Anche se, ad essere sincera, anche io ho avuto dei dubbi sul nostro rapporto; non dubbi in senso cattivo, ma credevo che anche a me piacesse, ma in realtà poi, facendo chiarezza nella mia testa, ho capito che era solo un amico.
"Oddio Caroline, che enfasi!" dice una volta che mi stacco dal suo collo, arrossendo.
"Cioè, Neil, non me l'aspettavo! Che ci fai qui?"
"Beh, domani c'è il concerto dei blink qui a San Diego e, beh insomma, ho pensato che potevamo andarci insieme, se a te va l'idea"
"MA CERTO CHE MI VA, SCHERZI?"
Se c'era una cosa che io e Neil amavamo più di qualsiasi altra cosa al mondo erano proprio i blink-182. Lui, infatti, ha tatuato sulle nocche delle dita della mano la scritta "blink182" e io ho tatuato il "182" all'interno del labbro in modo che mia madre non lo possa vedere, visto che non ama i tatuaggi e non vuole che ne faccia. Il fatto di andare a vedere la mia band preferita con uno dei miei amici più cari mi rende eccitatissima, ancora più del fatto che lui sia qui con me.
"Ma hai già il biglietto?" gli chiedo "perché io vado oggi a procurarlo"
Non faccio quasi in tempo a finire la frase che lui si alza dal letto e tira fuori dalla tasca due biglietti, proprio per il concerto del giorno dopo. Mi si illuminano gli occhi, troppe sorprese in una volta sola! Lo abbraccio ancora una volta, è davvero un ragazzo fantastico, gli voglio molto bene e questi piccoli gesti mi riempiono davvero il cuore di gioia.
Andiamo in cucina peril pranzo e poi usciamo. Passiamo una bellissima giornata insieme e si ferma da me per dormire, ovviamente. Mi mancava un sacco passare le giornate con lui, quando ti trovi talmente bene con una persona il tempo vola davvero, e sono gli attimi migliori a mio parere.
Finalmente il grande giorno è arrivato!
Mi sveglia con una cuscinata in faccia, io lo rincorro e gli lancio una coperta, facendolo cadere. Scherziamo un po' e poi ci prepariamo per andare al concerto. Sono davvero emozionatissima e Neil come me; andiamo davanti ai cancelli del locale già dal mattino, vogliamo arrivare alle prime file!
Durante l'attesa siamo solo io e lui. Questo mi fa sentire un po' strana, come se qualcosa tra me e lui fosse cambiato in meglio, ma non riesco bene a capire cosa. Forse è perché è tanto tempo che non lo vedo ed essendo così legata a lui mi fa davvero piacere riaverlo qui. Sì, deve essere per forza così...
Eravamo abbracciati, io seduta in mezzo alle gambe di lui, quando ad un certo punto si alza.
"Neil dove stai andando?"
"Oh nulla, vado a cercare un bagno. Sai, dopo tutte queste ore di fila, la vescica chiama!"
Io e le altre persone in fila iniziamo a ridere, mentre lui si incammina verso il retro del locale, tornando poi dopo una ventina di minuti.
"Ti eri perso nel retro o dovevi fare così tanta pipì che ci stavi affogando dentro?" rido.
"No emh...ho avuto un piccolo contrattempo, tutto a posto" dice passandosi una mano tra i capelli.
I cancelli si aprono, iniziamo a correre come dei dannati per accaparrarci la prima fila e ci riusciamo! Il concerto inizia nel migliore dei modi con "Dumpweed". Appena li ho visti entrare, giuro, è stata la sensazione più bella che abbia mai provato in vita mia. Il sogno di una vita si stava realizzando ed ero con Neil, non potevo chiedere di meglio.
I ragazzi sembrano instancabili: Mark salta come un grillo da una parte all'altra del palco, Travis dietro a quella batteria è un vero e proprio mostro e Tom, beh... Tom è Tom, il solito scemo di turno che si scambia battute con Mark. Questo è proprio uno dei motivi per cui li amo, anzi, li amiamo.
A metà concerto però, i ragazzi si fermano.
"Oh però! Abbiamo proprio un pubblico molto agitato stasera! Non pare anche a te Mark?"
"Certo Tom, sono proprio carichi! Ma ora un momento di attenzione: ci è stato chiesto un favore da un ragazzo che abbiamo incontrato nel retro del locale prima, non è vero Tom?"
"Esatto. Il ragazzo è ovviamente un nostro fan perché, voglio dire, siamo i blink-182 e tutti ci amano" dice Tom atteggiandosi tra le risate del pubblico.
"Si si Tom, ma torniamo alle cose serie per un momento, non fare sempre il coglione"
"Fanculo Mark" dice Tom alzando il dito medio e indirizzandolo verso l'amico.
"Dicevamo" riprende Mark "questo ragazzo ci ha chiesto una cortesia e, siccome ci è sembrata un'idea carina, abbiamo deciso di fargliela fare. Quindi, mio caro Neil Westfall, vieni pure sul palco"
Sgrano gli occhi e mi giro a guardarlo, interrogativa. Lui mi guarda, mi sorride e scavalca la transenna, dirigendosi verso il palco. Cioè, Neil ha incontrato i blink quando è andato a fare pipì e non mi ha detto nulla? Ecco qual era stato il contrattempo, allora! Questa me la paga comunque, eccome!
Salito sul palco va ad abbracciare i suoi idoli e si avvicina a Tom sussurrandogli qualcosa all'orecchio, ricevendo un gesto di approvazione da parte del cantante.
"Bene" inizia Tom "dobbiamo chiamare sul palco un'altra persona perché, voglio dire, queste cose si fanno in due no? Cioè, sapete cosa intendo" un boato si alza dalla folla. Tom inizia a girovagare per il palco.
"Dovrebbe venire sul palco ora una certa ragazza, con i capelli chiari e gli occhi castani, che conosce molto bene questo ragazzo" si ferma proprio di fronte a me, che nel frattempo lo fissavo pietrificata.
"Sei tu Caroline?" dice fissandomi. Io annuisco timidamente.
Mi allunga la mano e mi fa salire sul palco con l'aiuto di un uomo della security. Sono spaesata, non capisco più nulla. Sono sul palco al concerto dei miei idoli, ed è tutto merito di Neil!
"Beh, caro Neil, fai pure il tuo discorso!" lo incita Mark.
"Si, ecco" dice Neil, avvicinandosi al microfono di Mark "Caroline, io e te ci conosciamo da una vita e beh, sai bene che io provo qualcosa per te. Ho chiesto ai blink, oggi, di poterti dire queste parole davanti a tutti perché voglio che tutti lo sappiano e quale occasione migliore del concerto di una band che amiamo entrambi? Insomma, io ti amo, Caroline. Ti amo più di quanto io abbia amato qualcuno, forse -e bada bene a quello che sto per dire- ti amo più di quanto non ami i blink-182. E tu sai che li amo alla follia. Non importa quello che tu risponderai, io volevo dirtelo. E se questo significa tanto per te, spero lo capirai"
Credo di avere un mancamento. Neil si è appena dichiarato a me sul palco dei blink, davanti ai blink e altre migliaia di persone.
Improvvisamente tutti i dubbi che mi erano venuti quel pomeriggio erano chiari: anche io lo amavo, avevo solo bisogno di capirlo. Mi avvicino piano piano al microfono e inizio con il mio discorso.
"Beh Neil, io davvero non so che dire. Questo è il gesto più significativo per me e anche io devo dirti una cosa. Negli anni passati ho avuto dei dubbi, devo ammetterlo, sul fatto che mi piacessi o no. Sono stata una stupida a non capirlo prima. Anche io ti amo Neil e finalmente sono pronta a dirlo!" gli corro incontro e gli do un bacio sulle labbra, tra gli applausi di tutto il pubblico e dei blink stessi.
"Bene, ora dedichiamo una canzone a questo nuovo amore sbocciato grazie a noi. Siamo dei grandi!" si pavoneggia Mark che, avvicinandosi a noi, ci dice di metterci da parte e di andare nel backstage.
"USATE LE PRECAUZIONI, MI RACCOMANDO!" ci urla Tom dal palco.
Iniziano a suonare "The rock show", da quel momento in poi sarebbe stata la nostra canzone.
Non ci posso credere, avevo bisogno di una dimostrazione del genere per capire di essere innamorata di lui?
Avevo detto che non ti avrei mai lasciato Neil, e giuro, d'ora in poi non lo farò mai.