Ciao a tutti, questa è la mia prima storia e spero vi piaccia.

Quella mattina il sole entrava dalla finestra di quella piccola stanza. La tenda rossa colorava tutto di rosso, era molto bello, stupendo. 
Un corpo minuto riposava sul letto vicino alla porta. Era una ragazza, senza dubbio.

(POV Noey)
Quella mattina non avevo per niente sonno, mi sarei dovuta alzare visto che non dormivo, ma il mio corpo non sarebbe resistito sicuramente neanche ad un unico passo. Ne ero certa.
Ero troppo stanca visto che il giorno prima ero andata alla mia prima lezione di nuoto.
Oh, dimenticavo . . . io mi chiamo Noey e ho sedici anni. Ritornando alla mia lezione di nuoto, vi sembrerà strano che alla mia età non so nuotare, ma mio padre non mi ha mai portato a mare. Ha paura, non so il motivo, dopotutto io sono anche la campionessa con lo skateboard nella mia città. Certe volto non posso proprio comprendere quello che gli passa per la testa.
Almeno adesso si è convinto a lasciarmi andare a delle lezioni, ma comunque non è molto belo, perché vado in una piscina privata. Sono sola con il mio allenatore. E' monotono, ma mi devo accontentare per il momento.
-Noey.!- si sentì un grido dal piano di sotto.
Mio padre, senza dubbio.
-Noey!- gridò l'uomo nuovamente.
-Si, papà, adesso scendo- la voce angelica della ragazza risuonava nella stanza riempiendo ogni piccolo angolino.
Mi alzai lentamente per poi dirigermi verso la porte ed una volta aperta , mi precipitai al piano di sotto come un fulmine.
Davanti alla porta a due ante scorrevoli della cucina mi stava aspettando mio padre a braccia conserte. E' molto alto, mi supera di ben trenta centimetri. Il suo fisico è molto robusto, ha i capelli castani e gli occhi color miele. 
Io non somiglio a lui, ho preso tutto da mia madre . . . già, mia madre. 
Ho i capelli neri e gli occhi color ghiaccio. I capelli mi arrivano fino al fondo schiena ed una frangetta laterale, molto lunga mi scende sopra l'occhio destro per poi attraversare la guancia. Sono bassina, sono alta 1,52 metri. Le mie forme sono molto tonde, nonostante la mia statura, ma cerco di non farlo notare. Non mi piace il fatto che tutti mi guardino.
-Hai visto che ore sono?- chiese il padre battendo il piede a terra.
-Papà, è domenica. Ero molto stanca dopotutto.-
-Dirò all'allenatore di ridurre lo sforz...-
-Non c'è bisogno- sorrise dolcemente -ve benissimo così, non ti preoccupare-
Mi avviai verso il tavolo e dopo essermi seduta comodamente, presi la prima cosa che mi capitò davanti; cornetti con la nutella. I miei preferiti. Il primo boccone, il secondo ed il terzo. 
La nutella mi stava scivolando su un dito per poi ricadere sul piattino. A questo contatto sentii un forte rumore provenire  dal terrazzo, sul retro della casa. Mi alzai velocemente seguendo mio padre che correva a più non posso lungo il corridoio e dopo che voltò l'angolo non 'ho visto più.
Mi avvicinai pure io incuriosita, e dopo aver varcato la soglia dalla vetrata mi ritrovai davanti mio padre che teneva sulle ginocchia la testa di un ragazzo.
-A..aiuto- sussurrò quest'ultimo prima di perdere i sensi.