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Autore: Kris    15/03/2008    8 recensioni
"La sensazione peggiore della mia vita mi colpì all’improvviso come un colpo di frusta. Sentii i miei muscoli bruciare, tendersi, tirarsi, con una violenza terrificante."
Le grida di Jacob erano ormai ululati.
Genere: Sovrannaturale, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota iniziale: la genesi di questa fanfic è davvero molto strana. Volevo scrivere qualcosa di completamente diverso, e mi è uscita “Fullmoon”. Anche se dovrei essere abituata a vedere le mie fanfic sfuggirmi di mano… xD

So che il personaggio non è il preferito del fandom. Anzi, so che il 90% delle fangirls lo odia. Ma… dategli (e datemi :P) una possibilità con questa fic, ok?

Mi sono divertita a scriverla. Spero piaccia anche a voi.

Ah, la canzone è “Fullmoon” dei Sonata Arctica. Buon ascolto & buona lettura!







FULLMOON





Sitting on a corner all alone, | Seduto in un angolo tutto solo
staring from the bottom of his soul, |
fissando dal profondo del cuore
watching the night come in from the window |
guardando la notte entrare dalla finestra





“Il film fa schifo, non impaurirebbe nemmeno un bambino. Persino quel Newton è stato male per l’influenza e non per quei penosi effetti speciali. Casomai, può essere un ottimo film da ridere, ma non di più.”

Continuavo a ripetermelo per distrarmi, ma in realtà stavo male anche io. Non era lo stomaco a dolermi, e comunque non sarebbe stato quel film a darmi la nausea… no, ogni singola fibra del mio corpo stava urlando, gridando, e persino i miei ormai abituali quaranta gradi di temperatura corporea iniziavano a darmi fastidio. Sudavo: le mani scivolavano sul volante, le gocce scendevano lungo la fronte per oscurarmi la vista, le sentivo scivolare lungo la schiena.

Pigiai ancora di più l’acceleratore e feci volare la Golf a più di cento chilometri orari, senza perderne il controllo. Avevo fretta di tornare alla riserva.

Avevo bisogno di una doccia ghiacciata e di un letto, subito.

Anzi, non subito: Bella mi aveva chiesto di telefonarle appena tornato. Aveva notato che non stavo bene neanche io.

Infilai la stradina che portava a casa e parcheggiai.

Tirando il freno a mano vidi le mie mani tremare: sembravo in preda alle convulsioni. Non ci avevo fatto caso.





It'll all collapse tonight, | Crollerà tutto stanotte

The fullmoon is here again | La luna piena è di nuovo qui
In sickness and in health, | In salute e in malattia
understanding so demanding | Comprensivo, così impegnativo





Uscii dall’auto tremando come un malato, entrai in casa quasi distruggendo la porta d’entrata. Papà saltò sulla sua sedia a rotelle dalla paura. Stava guardando una partita, probabilmente la stessa che stava guardando Charlie a Forks.

«Già terminato il film?»

«L’amico di Bella è stato male.»

Papà mi guardava con sguardo interrogativo, per poi trasformarsi in un qualcosa di incomprensibile.

«Hai un’aria strana.»

«Avrò preso quel virus» risposi tagliando secco. Non avevo voglia di parlare.

«Non credo. Non hai una bella cera, davvero Jake.»

Ero ancora appoggiato allo stipite della porta; rischiavo di frantumarlo, ma non me ne accorgevo. Con l’altra mano avevo sciolto la coda che mi legava i capelli e ci passavo la mano in mezzo, cercando di trovare un po’ di autocontrollo.

«Magari dovrei chiamare Sam? Lui fa sempre tutto, sa tutto. Magari riesce anche a guarire l’influenza.»

«Sul serio, Jake, in questo caso forse Sam…»

«Ho detto no! Si è già preso Embry e gli altri, perché dovrebbe volere me? Perché c’è bisogno di Sam per qualsiasi minima cosa che succede a La Push o a Forks? Lasciami in pace!»

«Jake…»

Stavo per rispondere violentemente di nuovo, quando un singulto mi fece tremare tutti i muscoli.

Sbarrai gli occhi, sconvolto dall’ira.

«Un’aria strana! Un’aria strana! Cosa diavolo vuol dire?»

Con la coda dell’occhio vidi quello che mi sembrò un movimento brusco per afferrare il telefono; la mia reazione fu istantanea.





It has no name, | Non ha un nome

there's one for every season | Ce n’è uno per ogni stagione

Makes him insane to know | Lo fa impazzire sapere…





Quello che mi uscì fu una specie di ruggito. In quel momento non ragionavo: non ricordavo che il telefono era sempre a un passo da papà, vicino al divano al centro della stanza, e che quel movimento non era altro che un accomodarsi meglio sulla sedia. L’idea non mi sfiorò nemmeno.

Billy ritirò la mano dal telefono un istante prima che lo raggiungesse la mia mano, veloce come una scheggia, pesante come quella di un orso.

Il tavolino di legno non esisteva più: l’avevo disintegrato.

Sentivo uno strano impulso violento dentro, qualcosa che mi diceva di fare molto, molto male a chi mi stava davanti. Ora era tutto il mio corpo a vibrare, non solo le mani. I denti grattavano tra loro con un suono raccapricciante: il primordiale istinto di mordere si faceva largo in me, mentre papà mi guardava davvero terrorizzato, adesso.

Quello sguardo mi risvegliò abbastanza da spingermi a correre fuori da quella casa – all’istante – e a nascondermi in un posto qualsiasi fino a quando quell’impulso non fosse scemato.





Running away from it all
| Scappando via da tutto

"I'll be safe in the cornfields", | “Sarò salvo nei campi di grano”

he thinks hunted by his own, | Pensa, inseguito da se stesso

again he feels the moon rising on the sky | Di nuovo sente la luna alzarsi in cielo





La sensazione peggiore della mia vita mi colpì all’improvviso come un colpo di frusta. Sentii i miei muscoli bruciare, tendersi, tirarsi, con una violenza terrificante. Pensai di morire lì, nella foresta, con le membra lacerate dal fuoco e la carne in brandelli. Sentivo le spalle muoversi come se le ossa volessero uscire, sentivo la pelle tendersi come una mongolfiera pronta a innalzarsi nell’aria.

Cercavo di trattenere ciò che rimaneva del mio corpo – perché le mie sensazioni mi dicevano che ormai ero in pezzi – ma nulla mi aiutava. Le unghie penetravano carne, ma quella era così dolorante da non mandare messaggi al cervello.

Poi, improvvisamente, il dolore fisico fu nulla, quando mi resi conto che le dita iniziavano ad accorciarsi, le braccia ad allungarsi, il viso a deformarsi. Sentivo la schiena diventare sempre più ampia e curva, mentre una strana sensazione di formicolio invadeva ogni centimetro della mia pelle, come se qualcosa volesse spuntare dalla mia epidermide.

Gridare era inutile. E ormai non avevo più voce, né la forza, né la voglia di farlo.

Quando ci provai, dalla trachea che si allungava e allargava per allinearsi alle dimensioni totalmente svasate del mio muovo corpo udii uscire quello che somigliava terribilmente ad un ululato.





In the mist of the morning | Nella nebbia del mattino

He cannot fight anymore | Non può più combattere
Thousands moon or more, he's been howling | Migliaia di lune o più, lui sta ululando
Knock on the door, and scream that is soon ending | Un battito alla porta, e un urlo che presto è finito
Mess on the floor again... | Disordine a terra, di nuovo…





La sensazione di dolore comunque non cessava, neanche dopo la trasformazione. Pensavo d’impazzire lì, al momento. Avevo rischiato di staccare la testa a mio padre per un momento di rabbia un quarto d’ora prima, e ora stavo per morire.

Non avevo chiamato neanche Bella. Probabilmente stava telefonando in quel momento lei stessa. Chissà cosa avrebbe risposto Billy: “Jacob è impazzito”? Sarebbe stato curioso saperlo.

Muscoli e tendini che si allungano, ossa che scricchiolano nella crescita improvvisa… quelle erano le uniche cose che sentivo.

Ma improvvisamente sentii anche qualcos’altro. Dei pensieri. Come se qualcuno si fosse intrufolato nella mia mente.

Jacob, sono Sam.

Mi uscì un ringhio dalle zanne, anche se sapevo che non era lì davanti.

Sta’ tranquillo, ora arrivo.

No!

Jacob!

Questo era Embry.

…Embry?

Perché vedevo ciò che stava vedendo lui? Felci, piante…

Mi stava venendo incontro?

A quelle visioni se ne unirono altre. Altre due voci nella mia mente mi chiamarono e mi dissero di stare calmo.

Poi vidi Sam davanti a me. Da umano, ovviamente. Ma la rabbia che provavo verso di lui e la rabbia che mi aveva fatto trasformare prima si mescevano dentro di me. Impulsivamente, con tutto il corpo in fiamme, lo attaccai.

E lui mi bloccò.

Da lupo.





Swimming across the bay, | Nuotando attraverso la baia

the night is gray, so calm today | La notte è grigia, così calma oggi





Calmo, Jake. Ti aiuteremo.

È difficile per tutti la prima volta, e starai male per un po’…

…ma poi starai meglio.

Fidati di noi, Jake.

Le voci parlavano nella mia mente in sincronia, si rispondevano a vicenda, e non mi abbandonarono per tutta la notte. Quando il dolore diventata impossibile e iniziavo a guardare con occhi di brace i miei vicini, ringhiavo, minacciavo o li attaccavo direttamente, loro mi respingevano con una sorta di pazienza che non capivo, e che mi imbestialiva ancora di più.

Ora posso dire che essere licantropi ti rende più suscettibile alla rabbia e a qualsiasi altro sentimento umano, ma allora non lo sapevo. E non sapevo neanche che per raggiungere la calma che caratterizzava i pensieri del lupo nero davanti a me avrebbero dovuto passare mesi e mesi.





Find a barn which to sleep in, | Trova un granaio dove dormire

But can he hide anymore | Ma non può più nascondersi

Someone’s at the door, | C’è qualcuno alla porta

understanding too demanding | Comprensivo, ma troppo impegnativo

Can this be wrong, | Può questo essere sbagliato

it's love that is not ending | E’ amore che non ha fine

Makes him insane again | Lo fa impazzire di nuovo





Bella continuava a chiamare, ma come potevo risponderle, conscio del mostro in cui mi ero trasformato?

Ora le leggende mi erano tutte chiare.

E mi era chiara anche la scelta che aveva fatto Bella.

Lei voleva il vampiro, l’algida figura fascinosa che ammalia gli appassionati dell’orrore… non un cane gigante. Certo, il succhiasangue l’aveva lasciata, ma questo non era un motivo valido per lasciarsi illudere che potesse mai amare sul serio un licantropo.

E continuava a chiamare.

Voleva sapere come stavo.

Non rispondevo.

Ad un certo punto impedii anche a papà di risponderle, e di inventarsi qualcosa per quando ero fuori col branco. Ma mi sentivo in colpa per il suo affetto, la sua amicizia che cercava di sapere di me.

Forse era… poteva essere… amore?

…forse mi illudevo di nuovo. Io ero il tappabuchi della sanguisuga. Niente altro.





Fullmoon is on the sky and
| La luna piena è in cielo e

He's not a man anymore | Lui non è più un uomo

She sees the change in him but | Lei vede il cambiamento in lui ma

can't run away, run away, run away | Non può scappare via, scappare via, scappare via…





Inoltre, se voleva stare con i vampiri, non c’era molto altro da dire.

Era mia amica. Le volevo bene.

La amavo.

Ma se stava con i vampiri… non c’era molto altro da dire, veramente.

Sarebbe diventata una mia nemica a tutti gli effetti.

Per quanto fosse mia amica.

Per quanto le volessi bene.

Per quanto l’amassi.



L’unica speranza… era che non tornassero mai più.

Ma sono tornati.

E ora si stanno per sposare.



Davvero. Non c’è molto altro da dire.

Purtroppo.







See what became out of her darling man

See what became out of that man.












Nota finale: come dicevo all’inizio, non progettavo una fic sulla trasformazione di Jake, ma mi è sfuggita di mano. Ci stava troppo bene con la canzone!

Rileggendo New Moon ho notato le frasi di Jacob “stavo per staccargli la testa a morsi… a mio padre!” e “[la trasformazione] è stata la peggiore sensazione della mia vita”. Da lì ho preso spunto.

Non essendo scritto di preciso quale discussione abbia fatto scatenare la rabbia di Jake e la sua trasformazione, se non il commento “hai un’aria strana”, ho immaginato sia andata così, tenendo conto soprattutto della rabbia che provava per Sam.

Non è difficile da capire chi sia colei che bussa alla porta e che la canzone definisce come “understanding too demanding”, vero? Penso che sia la definizione perfetta. XD

Come al solito, non possiedo i diritti né di Twilight né di tutta la saga né possiedo i personaggi. Non possiedo neanche la canzone, per quanto io ami i Sonata Arctica.

Spero vi piaccia... Aspetto commenti ^^

   
 
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