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Autore: Lucrezia565    09/09/2013    0 recensioni
" Mia sorella mi fissava dalla scialuppa, sorridente, felice di rivedere me e i nostri genitori. Si era distratta, appena pochi secondi. Un'uomo per salire la buttò giù. Corsi immediatamente verso il pontile della nave giusto in tempo per vedere il corpo di mia sorella sbattere la testa contro un'altra scialuppa. Il suo corpo venne inghiottito dall'oceano. Mi buttai a terra e piansi, mia madre fece lo stesso. La notte peggiore della mia esistenza. La notte in cui persi tutto."
Genere: Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una notte del 1912,tutti dormivano tranquilli nelle loro cabine, dondolati dal dolce movimento incessante dell'acqua sotto il Titanic. Io dormivo nel letto a castello, sotto di me la mia sorellina Rebecca e, nell'altro i miei genitori. Furono le urla a svegliarci. Un membro dell'equipaggio entró e ci lanciò 4 giubotti di salvattaggio :- Metteteli, non è un'esercitazione- Lo fissai terrorizzata :- Cosa stà succedendo buon uomo?- Chiese mio padre :- Nulla, voi fate come dico- Se ne andò via lasciandosi spaventati :- Fate come ha detto- Ordinò mia madre. Mi infilai il giubotto, stringeva il petto e non lasciava respirare :-Andiamo a vedere che succede- Uscimmo nel corridoio. Erano tutti lì, chi in pigiama, chi vestito ma tutti con una cosa in comune : il viso che esprimeva paura . Paura per l'acqua che entrava , paura per la sbarra di ferro che non ci permetteva di salire al piano di sopra. Le urla mi facevano male alla testa, pianti, bambini che correvano :- Ci faccia andare di sopra! Qui moriremo!- Mi tappai le orecchie :- Ci faccia salire subito!- L'acqua arrivava alle caviglie,era fredda ghiacciata. Altre grida, pianti, l'acqua arrivava alle ginocchia. Un bambino galeggiava senza vita. Decidono di fare salire i bambini. Mia madre costringe Rebecca a salire :- Vai tesoro, noi ti raggiungeremo. Salvati prima tu- Le diedi un bacino sul naso :- Vai piccolina- L'acqu ci arrivava alla vita ma non avevo paura, la mia piccola era al sicuro. Tremavo per il freddo :- Venite voi due laggiù- Un marinaio ci prse per il braccio e ci portò fuori :- Cercate di trovare una scialuppa, ne restano ancora poche- Corsi seguita da mia madre. Svoltammo l'angolo. Mia sorella era su una scialuppa vicina, ci vide. Corse verso di noi senza accorgersi dello spazio troppo grande dalla nave a dove era lei. Cadde giù, sbattendo la testa in ogni spuntone, per poi finalmente arrivare in acqua e affondare nell'abisso dell'Oceano. Piansi buttandomi a terra :- Vai tu- Disse un marinaio indicando la scialuppa libera. Salii e guardai mio padre che correva da mia madre, l'abbracciava, la baciava. Cominciammo a scendere e guardandomi attorno mi accorsi che era l'ultima scialuppa :-No!- Gridai. Successe tutto in pochi minuti : la nave si inclinò, la gente cadeva in acqua e alcuni si lanciavano sull'elica per morire prima. Il sangue schizzava ovunque. Le urla, vedevo i miei genitori abbracciati mentre il Titanic veniva divorato dall'abisso, uniti in un ultimo appassionato abbraccio. Un uomo nella scialuppa cominciò a remare in mezzo ai corpi senza vita. Un bambino vide sua madre, morta , in acqua e si allungò verso di lei, cadendo nell'acqua, la scialuppa si ribaltò facendoci cadere in acqua. Prima però guardai per un ultima volta i corpi senza vita mi milioni di persone... alcuni abbracciati ai propi figli, altri che galleggiavano soli con gli occhi spalancati. L'acqua era rossa di sangue , il Titanic era solo un ricordo. Caddi mangiata dall'Oceano, assorbita dalla sua oscuritá..
  
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