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Autore: _ M i r a i _    09/09/2013    0 recensioni
Ciao! Questa è la mia Kidou Fudou, perché gli adoro insieme.
(diciamo che adori i capelli di Fudou!)
Ehi! Non ti intromettere nella fic!
… scusate! Era il mio subconscio(?)… detto questo vi lascio alla fic!
[...] Cerco di fare finta di niente e mi avvio verso la porta. Nella camera è buio, quindi quando apro la porta vengo investito da un’ondata di luce a cui, senza occhiali, non sono abituato e chiudo gli occhi per un secondo.
Quando mi sono ripreso, cerco di aprire bene gli occhi e mi avvio in cucina.
Come ogni mattina, Fudou si è alzato prima di me e preparava la colazione per tutti e due. [...]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono le sette e mezzo.
Ovviamente sono stato svegliato dalla sveglia che Fudou mi ha regalato.
La odio. Dico sul serio, non la sopporto.
Praticamente è una sveglia a forma di pinguino (e la cosa già mi fa… no, non voglio sbraitare di prima mattina). Il funzionamento è ancor più terribile.
È una di quelle sveglie che si personalizzano, infatti quel “genietto” l’ha comprata apposta per questo. Ci ha registrato sopra la sua voce, così ogni giorno appena mi sveglio sento:
“ti auguro una pinguinosa giornata, Yuuto!”.
Dio solo sa cosa non farei per gettare fuori dalla finestra quella sveglia, ma ovviamente non posso perché se prendo un’ altra sveglia, quando non vedo Akio la distrugge col martello.
Ad ogni modo, sono ancora nel comodo e soffice letto in cui fino a poco fa dormivo. Sono troppo stanco per alzarmi, perché il mio ragazzo non mi ha fatto dormire (non che facessimo chissà cosa, infatti lui è restato fino alle due di notte a leggere quel dannato libro! Non so da quando si sia appassionato alla lettura, ma vorrei non lo avesse mai fatto!).
Ho spento quella “sveglia” e vorrei continuare a dormire, ma se sono già sveglio non mi riaddormento più, quindi cerco i miei occhiali mettendo la mano sul comodino.
Ma, non li trovo. Eppure gli avevo appoggiati lì, come sempre.
Mi metto a sedere sul letto per controllare se siano caduti, ma sul pavimento nessuna traccia. Setaccio la stanza da cima a fondo, ma non trovo niente.
Sono nel panico. Non sono abituato a stare senza gli occhiali, perché li ho indossati talmente tanto tempo che, oltre a distinguermi, mi sono adeguato a vedere con quelli. Senza vedo un tutto un po’ (ma solo un po’) sfuocato, anche se riesco a distinguere gli oggetti e le persone.
Il problema più grande però è che avendo le lenti scure, proteggevano gli occhi dalla luce, e senza sono troppo sensibile alla luce.
Cerco di fare finta di niente e mi avvio verso la porta. Nella camera è buio, quindi quando apro la porta vengo investito da un’ondata di luce a cui, senza occhiali, non sono abituato e chiudo gli occhi per un secondo.
Quando mi sono ripreso, cerco di aprire bene gli occhi e mi avvio in cucina.
Come ogni mattina, Fudou si è alzato prima di me e preparava la colazione per tutti e due.
All’ inizio della nostra convivenza non volevo che cucinasse lui (per paura di cosa avrebbe potuto mettermi nel piatto), ma si sa, chiunque può sbagliare.
È girato verso i fornelli e mi da le spalle. Sta preparando il caffè, lo sento dall’ odore di cacao in polvere. Mi siedo al tavolo come faccio ogni mattina, al mio solito posto al centro.
Lo guardo togliere il bollitore dalla fiamma e versare il caffè in due tazze su un vassoio, dove prima era già sistemata la ciotola dello zucchero e un pacco di biscotti.
Prende in mano il vassoio e si gira verso di me.
-buongiorno, Yuuto- dice con il suo sorriso accennato di sempre.
Rimango con gli occhi un po’ spalancati da quello che vedo. Sta indossando i miei occhiali.
Continuo a guardarlo fino a quando si siede, poi prendo la mia tazza e riprendo a guardarlo, bevendo ogni tanto un sorso o due di caffè.
Lui invece fa colazione disinvolto, immergendo i biscotti nel caffè e addentarli quando hanno assorbito il sapore della bevanda.
Restiamo in silenzio per un po’.
-hai dormito bene?- chiede lui spezzando il silenzio senza fare molto caso al fatto che lo sto fissando.
-diciamo che ho dormito- dico facendo cadere lo sguardo sul mio riflesso nel caffè nella mia tazza.
-perché hai preso i miei occhiali?- chiedo schietto, con aria seria.
Lui sorride e se li toglie, guardandomi negli occhi. Con i suoi bellissimi occhi verdi, a cui non riesco mai a resistere.
-perché volevo sapere come vedi il mondo tu- risponde ironico.
-inoltre- aggiunge –adoro guardarti negli occhi, per una volta-
detto questo, poggia le sue labbra sulle mie, dandomi un bacio.
Quando ci stacchiamo, dopo un bel po’ di tempo, mi guarda negli occhi e sorride. Dopo di che torna in camera per vestirsi.
Io rimango lì, con un’ espressione stupita sul volto.
Non credevo facesse tanto caso ai miei occhi.
 
 
Angolino della pingu-sveglia (?)
 
Buonsalve a todos! (?)
Spero che la fic sia piaciuta a quella povera anima che ha cliccato sul titolo.
Nota: non so da dove ho tirato fuori la storia della sveglia.
È che sono molto fuori! Hahahahahaha!
All’ inizio doveva essere una storiellina fluffosina (?), ma poi si è trasformata in una fluff/comica (non so se si possa definire così ma a me ha fatto un po’ ridere (sono l’unica che ride T-T))
Vorrei dire che sono molto triste L!
*arriva Ludovica (una bambina di 4 anni dolcissima con la voce acuta e tenerissimissimissima)*
Ludo: ma non puoi essere triste! *fa la faccia da cucciolo*
Io: aaaaaawwwww! Va bene!
Detto ciò me ne vò! (ho fatto la rima! Si!)
Ciauu! E recensite! Per favore fatelo!
 
  
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