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Autore: Whitesea    09/09/2013    1 recensioni
La nave arriva alle undici di mattina, una mattina uggiosa di Novembre.
Il porto è lo stesso di sempre, la gente la stessa di sempre, gli odori li stessi di sempre; direbbe così se si ricordasse qualcosa, ma la sensazione è quella. Una piccola sacca e uno sguardo perso, ecco cosa approda al porto di Boston insieme ad altre duecento persone.
[ Nota: "Nuovo personaggio" è riferito a personaggi originali inseriti per la trama, non hanno un ruolo "principale" ]
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Hazel, Nuovo Personaggio, Son Goku
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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La prima volta che si erano conosciuti, Hazel era una figura ambigua, in mezzo fra il bene e il male all'interno delle sue certezze. Nel periodo della sua permanenza in Cina, tutti loro avevano conosciuto un nuovo modo di vivere, avevano fatto esperienze che prima non conoscevano, avevano provato emozioni a loro sconosciute, avevano iniziato a capire ciò che prima, ai loro occhi, poteva sembrare impossibile. In tutto questo percorso, nessuno di loro fino alla fine, si era accorto che ne aveva preso parte Hazel stesso.

Se ne erano accorti tutti troppo tardi.

Non lo erano andati a cercare per paura di cosa avrebbero trovato. In quegli ultimi istanti, in quel piccolo lasso di tempo che era stato lo scontro contro il grande corvo, Hazel e Gat si erano trasformati in due compagni.

Avevano avuto paura di non riuscire a riconoscere quello che era caduto dal fianco della montagna. La paura aveva impedito anche solo di parlare, quelle volte che uno di loro leggeva l'incipit del discorso negli occhi di un altro, c'era qualcosa che era in grado di troncarlo.

Per quanto ne sapevano, potevano aver lasciato un cadavere come un uomo in punto di morte, forse ancora in tempo a salvarsi nel bosco.

Erano stati dei cordardi, quella volta. Gli altri avevano deciso di rimuovere quel rimorso proprio come Hazel aveva fatto con il suo tempo fa, Goku non ci era riuscito, gli era rimasta impressa, quella codardia, non lo aveva mai lasciato andare.

Si era salvato, Hazel. Era sopravvissuto all'insopravvivibile, perfino per uno come lui era impensabile.

Cosa lo aveva salvato?

Incontrarlo di nuovo poi ... Era sembrato assurdo, come incontrare un compagno di giochi quando ormai non è altro che un vecchio, come perdere la strada ma arrivare comunque dove dovevi arrivare.

Era destino che incontrasse il suo rimorso? La vita brucia istanti in maniera feroce e poi li riporta davanti a te, funziona così la vita, non lascia mai niente in sospeso, se tu non lo desideri. In cerca della sua libertà, della sua indipendenza come individuo, aveva trovato anche la sua redenzione.

 

-Da quanto conosci Hazel?

-Da quando era molto più piccolo di te, avresti dovuto vederlo. Al tempo io mi ero appena trasferita qui a Boston, mi piaceva l'idea di fare la governante, sai piccolino, io non vengo da una famiglia molto ricca, anzi ... Beh diciamo che la mia passione per la cucina era realizzabile solo con questo lavoro, quindi ero finita in uno di quei posti in cui le donne come me vivono aspettando che a qualcuno serva una donna come si deve che amministri la sua casa.

-Amministri?

-Le donne di qui non sono in grado di tenere una casa, non quelle ricche, almeno. Devi pulire, occuparti dei panni, del giardino, dei pasti ... La casa deve sempre essere bella. Non importa per quanto il proprietario manchi, deve sempre sembrare che ci abiti qualcuno. In questo paese si viaggia tanto, ma alla fine si torna sempre a casa, sarebbe brutto trovarla sporca e disabitata dopo tanti anni, non trovi? Specialmente per Hazel ... Non ha molta fortuna quel ragazzo.

 

Un sorriso malinconico, quello di Hilda. Più la guarda, più le sembra una mamma.

 

-Insomma .. Stavo dicendo? Ah sì, che mi trovavo lì e speravo di finire in una bella casa, non bella nel senso di grande, bella nel senso di ... Abitata. Mi sarebbe piaciuto lavorare per una famiglia, magari con dei bambini piccoli, avevo paura di finire con qualche distinto imprenditore che mi avrebbe trattato come un domestico qualunque per tutta la vita senza mai sapere quale fosse il mio nome.

All'improvviso, mentre stavo chiaccherando nel salone con alcune altre ragazze, arriva uno scricciolo, davvero, all'epoca non aveva più di undici ... Dodici anni.

Insomma, questo ragazzino entra e parla con il gestore, dicendo che ha bisogno di una governante.

 

"-Non sarebbe meglio che venissero i tuoi genitori a chiedere per una cosa del genere?

-I miei genitori sono morti, signore.

-Allora il tuo tutore.

-Il mio tutore è morto una settimana fa, Filibert Grouse, la signora che abita accanto a me dice che non posso continuare a vivere da solo ma lei ha già tre figli, quindi mi ha detto che la cosa migliore da fare era prendere una governante. Ho la possibilità di prenderne una nonostante non sia accompagnato? E' una situazione un po' disperata, lo so, però non saprei cos'altro fare.

 

A questo punto il gestore si ritrova spiazzato, insomma, non è mai capitata una situazione del genere, dice.

 

-Hai i soldi per pagarne una, ragazzo?

-Sì. Il mio maestro mi ha lasciato dei soldi.

-... E sia. Perché non chiaccheri un pochino per vedere quale va' bene?

-Okay."

 

-Non ha fatto nessuna fermata, non ha parlato con nessuno, si è semplicemente fermato davanti a me e ha detto: Ti va' di occuparti di casa mia? E tu capiscimi, come potevo dire di no a quel cucciolo? A quei tempi avevo ... Ventitrè anni, e da lì in poi ho sempre vissuto qui con lui, poi si è aggiunto Gat e poi ... Beh, mi è sembrato di capire che lo conoscessi.

-E come hai fatto a rimanere con lui tutto questo tempo? ... Sai, a me non piaceva, quando l'ho conosciuto, ma alle altre persone piace sempre un sacco.

-Ha un modo particolare di fare, lui. La perdita del signor Filibert quando era piccolo lo ha portato a cercare l'approvazione di tutti, ha sviluppato una sorta di vanità bizzarra, ama che la folla lo adori, che gli chieda consiglio, che riconosca il suo valore, eppure non si è mai fatto un'amico in tutto questo tempo, a parte Gat. E' talmente concentrato su quello che deve fare, quello che deve essere che ho paura che si stia lentamente lasciando alle spalle. Ti giuro, è una bravissima persona, io non avrei potuto chiedere di meglio se non di lavorare qui, eppure vorrei che smettesse di preoccuparsi sempre così tanto del passato, anche quando non lo ricorda.

-Secondo te potrei essere suo amico?

-Non avevi detto che non ti piace?

L'espressione di Hilda era dolce, ti faceva sentire al caldo, protetto.

-Non mi piaceva, ma poco prima di perderlo mi sono accorto che mi sarebbe piaciuto riuscire a vedere cosa c'è oltre quello che ho visto. Ho conosciuto una parte di Hazel .... Ferita. Sai, è come se cerchi di avvicinare un cane randagio, se è ferito ti morderà, ma se pian piano lo fai abituare alla tua presenza, allora ti farà avvicinare e tu potrai aiutarlo.

-Sei molto saggio per essere un ragazzino, sai? 1 

-Ho solo visto tante cose ... Sai, con i miei amici sono andato dall'estremo est della Cina fino in India, è stato un viaggio molto lungo.

-E' durante quel viaggio che hai conosciuto Hazel?

-Sì. Era diverso allora.

-Ha sempre avuto molto ... Odio, verso di sé, prima di tutto, verso i mostri in secondo luogo. Quando era piccolo mi raccontava che avevano ucciso il suo maestro .... Ma non sembrava odiare quelle creature tanto da inseguirle, capisci? Con il tempo quell'odio è diventato più forte, in particolar modo, dopo aver incontrato un determinato .... Essere.

-Un essere?

 

Lo sguardo di Hilda sembra incupirsi per qualche istante, come se ciò di cui si sarebbe trovata a parlare fosse troppo orribile, troppo personale per essere affrontato con qualcuno.

 

-Un giorno sono sicura che Hazel te ne parlerà, ma mi sembrerebbe scorretto nei suoi confronti parlartene adesso, piccolino. Perché non vai a prenderlo? Dovrebbe essere sulla strada di casa a quest'ora.

 

Cosa c'era da raccontare? Cosa poteva essere successo di tanto orribile da non poter essere raccontato? Non lo avrebbe scoperto oggi, quindi tanto vale incamminarsi.

Ogni minuti che passava in quel luogo lo faceva pensare di più a quanto in realtà avevano conosciuto di quella persona, avevano semplicemente deciso, a pelle, che era cattiva, che non c'era modo che potesse diventare uno di loro, per quale motivo?

Qualcosa gli sfuggiva, qualcosa non tornava.

 

-Woff!

-Uh?

 

Sarà stato sì e no otto chili di cane, uno scricciolo. Malconcio, sporco, quasi sicuramente affamato da come gli girava intorno. 2

 

-Ti va' di venire a prendere Hazel con me? Magari ha del cibo, sai .. La signora in fondo alla strada gli da delle pagnotte con il burro tutte le mattine, però non le mangia mai tutte.

 

Abbaia felice la bestiola, seguendo Goku come meglio può in quella stradina, abbaiando di tanto in tanto, scodinzolando come un matto.

Forse attirava le anime sole, Goku. Sanzo, Gojyo, Hakkai, Hazel ... Adesso questo cane.

 

-Se Hazel ti fa restare, ti chiamerò Tippete, ti piace? Non ho mai avuto un cane, a Sanzo non piacciono gli animali, dice che basto io ... Magari ad Hazel piaci, che ne dici? ... Oh, eccolo! Hazel! Hazel! Ho trovato un cane, possiamo tenerlo? Possiamo? Guardalo è piccino, possiamo?

 

Nonostante abitasse dal monsignore da solo una settimana, sembrava essersi abituato alla sua compagnia, la realizzazione della sua natura demoniaca lo aveva turbato, perfino Goku se ne era accorto, però il problema sembrava fermarsi lì.

In città aveva sentito parlare di lui in mille modi, ma mai come lo avevano visto Sanzo e i suoi compagni: tutti in città lo amavano e si occupavano di lui come se fosse il figlio di tutti.

C'era davvero qualcosa che non avevano capito, continuava a ripetersi. Qualcosa che nemmeno Hazel aveva capito.

 

-Oh, Goku. Sei venuto a prendermi? Gentile da parte tua.

 

Un lieve movimento di labbra, simile ad un sorriso.

 

-Come si chiama il tuo nuovo amico? Gli hai trovato un nome?

-Si chiama Tippete! L'ho trovato mentre scendevo da casa, penso sia solo ... Non voglio dare p-

-Beh, se Tippete vuol far parte della famiglia, bisognerà lavarlo e dargli da mangiare, non può certo fare il cane di strada, glielo hai detto? Siamo gente per bene, Tippete.

-Quindi può rimanere con noi!?

-Certamente.

Gli occhi di Goku sembravano essersi trasformati in due pozze d'acqua per la felicità. Non era mai riuscito ad avere un animale domestico, ma ne aveva sempre desiderato uno, qualcosa da accudire, da amare incondizionatamente come solo un animale domestico può contraccambiare.

-Lo pulirò, gli darò da mangiare e lo porterò in giro, ho visto un sacco di altre persone farlo!

-Perfetto, allora vedremo anche di cucire un cuscino bello grande, okay? Stasera avrò molto da fare, quindi non potrò costruirgli la cuccia, domani però ti prometto che avrò modo di occuparmene.

-Cosa devi fare stasera?

-... Si sono sollevate delle .. Questioni. Giusto ti chiedo ti rimanere in casa, la sera.

-Ma Hazel, guarda che io sono forte, se devi andare a sconfiggere qualche mostro posso aiutarti, sai?

-Non si tratta di mostri, Goku.

-E di cosa?

-Rimani a casa e tieni le luci accese, va bene?

-... Va bene.

C'era, per la prima verso di lui, uno sguardo di apprensione negli occhi di Hazel. Sembrava preoccupato, spaventato per qualcosa.

-Hazel ...

-Non preoccuparti Goku, mi occuperò di tutto io.

-Ma io voglio venire con te.

-E' troppo rischioso.

-Puoi pensarci fino a stasera?

-Perché ci tieni tanto?

-Perché non voglio lasciarti solo.

-... Alle volte ricordi Gat.

-Posso venire?

-Va bene. Alle otto devi essere pronto davanti alla porta, altrimenti partirò senza di te.

-Perfetto.

 

 

 

 

 

 

1 Nonostante Goku sia cresciuto, non dimostra l'età che ha, dunque tutti si riferiscono a lui con "ragazzino" o termini simili.

 

2 Il cane è un incrocio fra un bassotto e un volpino

  
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