Happy Days
Memorie d’un eroe
Iniziano qui le mie sante memorie
Lettori cari,signore e signori
Che certo non furon tutte gioie e baldorie
Ma quel che feci a scuola e anche fuori
Fu detto da gente amabile e rispettante
Come una cosa da ricordare
Perché io di cose ne feci tante
Quali più dolci, quali più amare.
Avevo io allor neppur forse un anno
Quando accadde l’irrimediabile danno!
Il “caro” Signore-Lord Voldemort chiamato-
Arrivò a casa nostra, come da noi aspettato
E senza fare troppi fronzoli
Ridusse i miei cari in cenere di Stromboli(nn sapevo cn ke fare rima,nda)
(maledetto sia per l’eternità)
lasciando il mio amaro e triste(ormai)destino
in mano allo zio,alla zia ed al cugino
(maledetti siano pur loro)
che ancora oggi qualcuno ha la sfacciatezza di definir miei parenti
ma che io non trovo termine migliore se non quello di chiamarli fetenti.
Maledetti a loro,al Signore ed al mondo
Che per undici anni m’avete ridotto al fondo!
Fin quando(benedetta sia la Grazia Divina)
Non mi arrivò una cara letterina
Di Hogwarts-una scuola mi par che fosse
Che al buio destino mi sottrasse.
Scuola di maghi,di streghe e d’eroi
E sapete allor che successe poi?
Arrivato a scuola(che strano nome che aveva)
Feci conoscenza con un certo Ron
E con una certa Hermione
Oh benedetto sia per sempre il loro nome!
Alla cerimonia di Smistamento
Tutti e tre finimmo a Grifondoro
Cosa di cui io ne fui contento
e-ne son sicuro-lo furono anche loro!
Oh che tremendo anno fu quello là!
Per pura misericordia non finii nell’aldilà!
Anche questo volete sapere?
D’accordo,ecco a voi:raccontar è mio dovere!
Il bravo ed onorato Raptor Professore
Rubò per conto del caro,sempre lui, l’Oscuro Signore
Una certa pietra filosofale
E sapete per quale azione sleale?
Riportare in vita il perenne Oscuro
Che vada a quel paese il suo passato,lui e il suo futuro!
Ma io,con le mie manine
A questa orribile ingiustizia riuscii a metter fine:
per mezzo d’uno specchio,magico chiamato
l’oggetto filosofale-non so come-in tasca è scivolato
e grazie all’aiuto del professor Silente
tutto finì bene.
-almeno per noialtra gente-
Ed ecco a voi,ora,i ricordi dell’anno secondo
Che non fu proprio un anno giocondo.
In casa dei Dursley,com’è normal che fosse
Era impossibile abitare
Mentre rinchiuso mi facevano stare.
Ma poi un bel dì-anzi una notte-
Sentendomi chiamare da fuor della finestra
M’alzai e…che figata!
Ci stava Ron con una macchina stregata!
Volammo fino a casa
Oh che nottata serena!
Incorniciata dal cielo scuro
In una notte di luna piena!
Ma di nuovo,anche quest’anno
Al diavolo il destino!
Che ancora un’altra volta
Mi riservava un regalino!
Messaggi minacciosi
E studenti pietrificati
Mostri pericolosi
E diari incantati.
Da Colin lo scocciante
A Justin il rallegrante
La gatta del c*****e,
Penelope
E pur Hermione!
Oh,poveri ragazzi!
Oh,poveri studenti!
Finiti in mani poco convincenti!
Storie contorte e misteri biechi
Fin quando non si seppe della Camera dei Segreti.
Fu allor che un dì passante
Il brutto mostro della Camera Oscura
Ebbe un’idea davvero affascinante:
rapir uno studente fino a morte sicura.
E i nostri professori si struggevan la menti
Oh,poveri ragazzi
Oh,poveri studenti!
E se Hogwarts chiuderà?
Tutta la scuola dove andrà?
E infine poi sicuro
Si seppe la novella:
chi era lo studente rapito dall’Oscuro?
Era,dei Weasley, l’unica sorella.
Fu che alfin i due pazzi
(oh poveri studenti! Oh poveri ragazzi!)
decisero di salvare dal mostro la ragazzina.
E così, svegliatisi una bella mattina,
portato con sé l’Allock professore
(ah fuggiasco! Ah vile mentitore!)
disceser quatti quatti nella Camera Segreta
avendone(santa fortuna) trovata l’entrata.
E mentre la gentaglia discendea tranquilla
Tutt’altro indì lo era la povera Mirtilla!
E infin ecco arrivati:è tutto buio e oscuro
Chissà se il ritornar nostro sarà proprio sicuro!
Ma poi un incidente!
Maledetto Allock!schifoso perdente!
L’eroe(Potter) ormai rassegnato
-pur solo ed appiedato-
ebbe un’idea davver “carina”
salvar dal Basilisco la rossa ragazzina.
Sappia il mondo intero!
Che per salvarla ho lottato davvero!
Son lampi e tuoni
Son turbini e saette!
Ma vai a quel paese,
basilisco delle mie ghette!
E proprio in quel momento
Davanti al mio sgomento
L’orribile serpente aprì quel suo faccione
Ed io-cogliendo l’occasione
L’infilzai col mio spadone!
E infin per mezzo della zanna
Distrussi quell’orribile Riddle fantasma.
Fu allor che in quel momento
Sentii un triste e povero lamento.
“e infin ecco salvata la donzella!
Oh,come si sente,mia madamigella?”
“ma vai a quel paese!”urlò la ragazza
“che schifo d’un cervello! Che mente tutta pazza!”
“non sol che t’ho salvato”ripresi poi turbato
“hai pure il coraggio di parlarmi così?”
“certo che ce l’ho! Sissignore!sissì!
ma non avevi proprio dove andare?
E dì un po’. E se fosse stato morire quel che avrei voluto fare?”
“stà calma,sei ancor viva.
Avrai tempo per fare la cattiva.
Ma perché hai quell’aria così strana e vissuta?
Non sarà che sei ancora posseduta?”
[NdA:voi certo sapete,miei cari lettori
che laggiù non fu tutto rose e fiori
ma sapete anche,se non siete pazzi
che non ci fu una lite fra i due ragazzi!
L’ho detto sol per movimentar la situazione
Dio solo sa da dove mi venne l’ispirazione!]
Oh miei signori,ancora racconto
Dell’anno terzo le gioie e i dolori
Dove dovetti in un grande scontro
Salvar Hermione dai Dissennatori.
D’un tratto poi si seppe,con grande mia tristezza
La notizia d’una grande ed odiosa prodezza:
Sirius black,mutato in cagnolino,
sapete chi era? Era il mio padrino!
Il quarto anno,infine poi
Una nuova tra di noi
Ecco a voi il Torneo Tremaghi
Per premiar gli eroi più bravi.
Cedric,la Fleur,Krum e infine io
Presto detto,ce la faccio!il trofeo sarà di certo mio!
Ma non appena presi la coppa
Avvenne qualcosa di brutto davvero
Non riuscii neanche ad aprir bocca
Che mi ritrovai in un cimitero.
Assistetti a qualcosa di invero glaciale
Qualcosa che mi fece davvero male.
Il Buoi Signore,lo stesso di prima,
riuscì grazie a del Peter la manina
a tornare in vita col sangue mio stesso
vai a quel pease,stupido fesso!
Infine l’anno scorso
-e preferirei cambiare discorso-
accadde qualcosa di orribilmente brutto
qualcosa che cambiò veramente tutto.
Sirius Black,il mio bravo padrino
Morì in uno scontro un tetro mattino.
Sparì dietro a un velo,cadde nel fondo
I miei dispiaceri non vi nascondo.
Ma questo è il destino,e non si può cambiare
Neanche la vita lo può superare.
E adesso è l’autrice che vi parla diretta
Vi dice qualcosa la vostra Giulietta.
Io non lo so la vera scrittrice
Come ha intenzione di continuare
Questa saga di cui lei è l’autrice
E che tanta gente ha fatto sognare.
Con questa poesia ho solo voluto
Divertirmi un pò per quanto ho potuto
Ho sol trasformato quei libri in versi
Per evitare che vadano persi
Certi momenti così appassionanti
E alcune vicende davvero intriganti.
Non ho cambiato la “realtà”
Ho solo copiato di qua e di là
E trasformato in poesia
È stata davvero una grande follia!
E mentre aspetto che la storia è compiuta
E che l’autrice una fine vi metta
Vi dico soltanto che non è finita
Saluti e baci dalla vostra Giulietta!
The end
P.S.ho cambiato nome.