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Autore: Ortceps    09/09/2013    4 recensioni
Ed era bianco come la neve e gli occhi come il ghiaccio, quando il suo cavaliere scese si accorse che anche i suoi occhi erano bianchi, tornando al normale colore nocciola lui riuscì a concentrarsi sul resto del viso contornato dai capelli corti e scompigliati. Il riflesso che la luce colpendo il suo drago proiettava sul suo viso la rendeva ancora più bella.
Quando ruggì allora capii che aveva ragione sarei andato con loro per poter vivere ancora la vita che mi apparteneva e mi sarebbe sempre appartenuta.
STORIA CONCLUSA
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il dipinto del drago
IL DIPINTO DEL DRAGO
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18° Capitolo

SIL
“Sil, devi dire a mia figlia chi è il suo vero padre; lei è mia figlia e voglio che sappia chi sono stato, voglio che sia fiera di me” la figura di Murtagh mi sta davanti, è triste e allo stesso tempo felice, gurda tra le mie braccia, Selena dorme tranquilla; suo padre allunga le braccia, gli porgo la bambina e lui l’abbraccia, le sorride e la culla; guardo la figura di padre e figlia insieme, sono bellissimi; siamo una famiglia. Ad un tratto vedo la figura di Murtagh mutare: diventa come quando ho visto il suo corpo esanime, gl’occhi rovesciati e  il cranio sanguinante, cerco di riprendere Selena ma lui si volta e scappa portando via la mia bambina piangente.
Mi sveglio aprendo piano gl’occhi, non sono sorpresa del sogno, è la prima notte di Selena  e avevo già sognato Murtagh, solo che ora si porta la mia bambina nel regno dei morti, prima portava me, non lei; non gli permetterò di portarmela via, non può essere così egoista.
Resto sveglia per un po’ e quando sto per riaddormentarmi Selena inizia a piangere, si era addormentata accanto a me, la prendo imbraccio e la guardo stranita.
“E che cosa dovrei fare io?” Le chiedo alzandola al livello del mio viso, mi slaccio la camicia e Selena si attacca al mio seno, la sento tirare per bere il latte; mi ricorda tutte le volte che incontravo le labbra di Murtagh, le sensazioni di quest’ultimo mi invadevano e mi facevano sentire completa, ora la mia bambina è l’unica persona che con Spectro riesce a sollevarmi il morale.
La piccola Serena anche se piccola non sta ferma un attimo e di notte ogni due ore si sveglia per mangiare, non faccio in tempo ad addormentarmi che inizia il suo rito di gridolini e calcetti, solo quando dorme sembra così serena. La prima volta che Spectro l’ha vista non ha potuto fare a meno di annusarla, lei in cambio ha allungato le manine e si è espressa in vagiti entusiasti. Ho paura che quando sarà più grande faccia delle sciocchezze con il mio compagno, non voglio che si faccia male; o adesso che ci penso da quando sono diventata così protettiva?
“Vorrei tornare alla sede dell’ordine dei cavalieri” chiedo nella sala del trono a mio fratello, lui mi guarda stranito poi i suoi occhi si posano sulla bimba che ho in braccio e la sua espressione si addolcisce, gli compare sulla faccia un gran sorriso; sembra che mi figlia faccia sentire tutti a proprio agio, è un suo dono. Miro si alza dal trono e scende dal piccolo soppalco avvicinandosi.
“E la piccola Selena dove vorresti lasciarla?” Mi chiede allungando un dito alla piccola che lo afferra e lo mette in bocca.
“Lei verrà con me” lui mi guarda serio.
“Ha solamente due mesi, il viaggio è troppo lungo e poi cosa vorresti tornarci a fare?” Chiede tornando sul soppalco.
“Ho lasciato molte cose importanti la e poi vorrei fare visita ai draghi selvaggi per vedere se le uova rimaste si sono schiuse e poi …” alza una mano per fermarmi.
 “Va bene, vai; ma se dovesse succedere qualcosa alla mia splendida nipotina ti riterrò responsabile” esco dalla sale e mi dirigo verso le mie stanze per preparare il viaggio che avrei compiuto l’indomani.
Spectro abbassati, ho circondato Selena con degli incantesimi di protezione dal freddo ma se stai così in alto non serviranno a niente” “Tu ti preoccupi troppo, lei è come te se non peggio quindi il freddo non è la cosa che ti deve premere di più” “Che cosa vorresti dire?” “Lo sai …” sbuffo ma Spectro sa sempre come farmi sorridere. Il viaggio procede lento, Selena durante il volo dorme o cerca di sporgersi per guardare in basso; “Ha il sangue dei cavalieri nelle vene” dice Spectro quando la tiro verso di me e lei cerca di sgusciare fuori delle mie braccia.
Arriviamo alla sede dei cavalieri in una settimana, appena arrivata mi precipito dentro con la bimba in braccio, salgo le scale, arrivo nel corridoio delle stanze ed entro in quella di Murtagh, è rimasto tutto come prima, tutto come lo avevamo lasciato: qualche libro in giro, il letto sfatto e i suoi vestiti buttati in giro, non era mai stato un tipo ordinato ma non perdeva mai niente; mi avvicino al letto e sul centro vicino alla testiera ci poso Selena, prendo in mano un cuscino e lo avvicino alla faccia, inspiro il suo odore, si è conservato o sono io che lo ricordo. La piccola guardandomi fa quello che faccio io e affonda il visino nell’altro cuscino, solamente che dopo non riesce più a tirarsi su e inizia a scalpitare; la prendo in braccio.
“Questa era la stanza del tuo papà”.
L’ombra ci copriva la testa lasciando però le mie gambe esposte ai tenui raggi del sole, Spectro riposa a fianco del grande albero, la mia schiena è appoggiata alla corteccia di quest’ultimo; alzo la testa e un drago giallo di circa un anno plana verso di noi.
Sil, sono felice di rivederti è passato molto tempo; sai come sta mia madre?”  Il cucciolo, che cucciolo non è più di Saphira si posa d’avanti a noi; non so come poterglielo spiegare.
“Non ho notizie di tua madre da molto tempo Rennar; sono successe molte cose mentre siamo stati via” gli racconto tutto quello che è successo, è molto triste per la presunta scomparsa di sua madre e della morte degl’altri cavalieri.
 “Rennar, non fare sciocchezze, rischieresti solo la vita; come uno stolto”
La morte di Saphira Scuamediluce merita vendetta”
“Morirai se anche solo provi a uccidere Miro, è più forte di te e non convincerai gl’altri draghi a seguirti; ma se accetteranno io vi fermerò il sangue di troppi draghi è stato versato, non potete permettervi di scomparire ancora una volta da questo mondo”
Vinceremo …”
No, ti prego; ci penserò io quando sarà il momento”
Non ti posso garantire che sarò bravo ma ci proverò”
“Grazie Rennar”. Il drago giallo era diverso dagl’esemplari selvaggi, comunicava usando le parole e non le immagini, esso mantiene comunque l’aspetto più feroce dei selvaggi ma questa sua caratteristica lo rendeva amabile a differenza di sua sorella Kascia che è burbera e scontrosa; i due sono molto legati anche se completamente opposti.
Posso vedere tua figlia?” Allontano Selena dal mio petto e la mostro al drago che la osserva con uno dei suoi enormi occhi gialli.
Dorme?” Annuisco, la testa di Rennar si allontana un po’, soddisfatta.
Il padre è Murtagh?”
“Si” sussurro rattristata.
Ha fatto in tempo a vederla?” Scuoto la testa.
Hai una figlia stupenda, veglierò su di lei; sarà la mia protetta”  la testa del drago torna vicino a mia figlia e uno sbuffo di aria calda investe le mie braccia dove Selena dorme.
“Cosa intendi per protetta?”  Chiedo dal drago che si accoccola vicino a noi.
Ho scelto di condividere con lei il mio cuore dei cuori; non ho fatto come quando Glaeder ha consegnato il suo a Eragon, bensì ho trasferito metà del mio in tua figlia; tutti i draghi selvaggi possono farlo, è qualcosa che abbiamo nella memoria primordiale; tuttavia pochi di noi trovano la persona con cui condividere un così grande tesoro.”
“Ma in cosa consiste? È come essere drago e cavaliere?”
No affatto, è completamente diverso; lei saprà quello che faccio, provo e penso senza che io apra la mente e così io con lei. È un legame che si può ignorare o onorare dipende tutto dai due individui; puoi vivere un’intera vita senza sapere di possedere questo legame, ma se decidi di onorarlo sarà una cosa magnifica… non so descriverla in altro modo; si narrano due casi eccezionali: il primo parla di una delle due parti in cui è diviso il cuore dei cuori che muore, ma essendo lui o lei così legato al suo compagno che la sua anima si è trasferita al sopraggiungere della morte nel corpo dell’altro. Ma la cosa più strane è che una volta è successo mentre entrambi erano ancora in vita e si sono fusi in un unico corpo, questo corpo poteva prendere sembianze umane e di drago; naturalmente potrebbero essere solo leggende”
Non adoro l’idea che mia figlia si trasformi in drago ma sono onorata che Rennar abbia compiuto questo gesto per lei, non ci ha pensato molto ma d'altronde i draghi seguono più l’istinto che la ragione.
Restiamo l’intero pomeriggio tutti e quattro accoccolati vicino all’albero, di notte dormo nella stanza di Murtagh; la mattina seguente decido di andare al villaggio elfico, senza farmi vedere naturalmente; quando Spectro arriva con lui c’è anche il drago giallo.
“È successo qualcosa Rennar?” Chiedo guardandolo con un’espressione interrogativa.
Ha onorato il legame! Non mi aspettavo che così piccola ci riuscisse! Solitamente succede intorno ai vent’anni” dice allegro.
“Come ha onorato il legame? Pensavo che per onorarlo bisognasse solo sapere quello che fa l’altro ma che si può interrompere in ogni momento…”
No, quando si ha accettato il cuore dei cuori nel proprio corpo allora sarai per sempre legato all’altra metà” storco il naso, ma perché almeno Selena non può essere normale? Decido di rimandare la visita al villaggio, ho bisogno di consultare qualche libro; nei tomi antichi non trovo niente riferito a questo legame; mi scoraggio e lascio perdere per fare un bagnetto a Selena. Riempio un piccolo catino d’acqua tiepida e inizio a spogliarla, sto per immergerla nell’acqua quando noto qualcosa sul suo braccio destro.
“Ma cosa hai fatto al braccio birichina? Ti sei sporcata?”  Gli faccio il bagno pulendole bene il braccio, dopo averla asciugata torno a controllargli quella strana macchia di sporco, c’è ancora ma con poca luce non si vede bene; mi avvicino alla finestra e guardo meglio: ha un tatuaggio di colore giallo che si confonde quasi con la pelle, è avvolto intorno al muscolo come una striscia ondulata con piccoli puntini più luminosi avvolti intorno, come un ciondolo torreggia sul resto la testa di un drago;  con orrore scopro che si muove.
Io sarò sempre con lei, capisci ora cosa significa protetta?” La voce di Rennar mi risuona nella testa, annuisco rivolta alla testa di drago che si muove sul braccio di Selena; la rivesto con le mani tremanti.
“Sapevo che eri speciale ma non pensavo fino a questo punto. Ma quel drago non la passerà liscia”
Sai che ti sento?!” In  quello stesso istante la manica della piccola maglia prende fuoco e per poco il cuore non mi esce dal petto e inizia a correre per la stanza, mi calmo quando vedo che la fiamma si spegne dopo aver bruciato la stoffa nel punto in cui la testa di drago è impressa sulla pelle di Selena.

NOTA DELL’AUTRICE: Spero di essermi fatta perdonare per il capitolo precedente…. No, non mi sono fatta perdonare, ma almeno siate felici di Selena; sembra proprio che sia una bambina speciale. Assomiglia tanto a Murtagh; mi sento un ipocrita per averlo fatto morire…. E comunque il capitolo precedente non era solo un sogno (incubo più che altro).
Ciao, Chiara!

   
 
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