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Autore: uantwothree    09/09/2013    3 recensioni
Mi chiamo Clara Avey, ma praticamente tutti mi chiamano Cloud, forse per il mio modo di fare.
Pensavo di essere una ragazza qualunque all'interno di una società qualunque,che va scuola e sta con le amiche, ma un giorno tutto è cambiato.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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 under the rain

Ultima ora. Filosofia.
Nessuno in classe ha la minima voglia di affrontare una materia così noiosa, poi all'ultima ora.
Vedo tre o quattro ragazze che guardano fisso Hane e bisbigliano tra di loro, ridacchiando. Idiote.
Piove ancora, più fitto di prima. Mi concentro sulle goccioline che scendono sulla finestra e muoiono sul davanzale. 
La Lisi interrompe il mio sogno ad occhi aperti.
- Avey, potresti osservare il libro, anzichè la finestra?
Mi giro sbuffando, ma l'ha notato.
- Anzi, continua a leggere tu da dove mi sono fermata.
Bene.
Sto sudando freddo. La Lisi non ci va piano con queste cose.
Mi schiarisco la voce per prendere tempo.
Hane fa un segnetto sul suo libro alla fine di una frase, facendo finta di sottolineare. Mi fa l'occhiolino.
- Dunque. La tesi dell'assolutezza o incondizionatezza della morale implica per Kant, due concetti strettamente legati tra loro...
La prof è ammutolita.
- Avey, questa volta te la sei cavata, ma la prossima...
Suona la campanella. Mostro a Hane un sorrisetto beffardo mentre mi infilo lo zaino.
Però appena arrivata all'uscio mi blocco.
- Oh no, l'ombrello - dico.
Sbuca Hane dalle scale.
- Tranquilla, faccio io - mi dice affettuosamente.
Apre il suo ombrello arancione e mi invita a venire con lui.
- Ti va di fare un giro? - mi chiede.
- Volentieri, tanto nessuno mi starà aspettando a casa - gli rispondo.
Andiamo nella direzione opposta a quella che prendo tutti i giorni.
Cloud, che fai? Ti fidi di uno che hai conosciuto per davvero da una settimana? E tutta questa confidenza, e...
Scuoto la testa e mi libero dai pensieri.
Siamo ormai in pieno centro, lontano dalla scuola. Ci infiliamo in un vicolo laterale alla via principale.
Stiamo chiacchierando da mezz'ora ormai, e a un certo punto ci fermiamo.
La pioggia batte sopra di noi, sopra i tetti delle case, sui balconi.
Il cielo è grigio, ma si può intravedere molto di più dietro quel grigio.
Sta per succedere qualcosa.
- Cloud...Ma tu per caso sei una ladra? - mi chiede.
Rimango un attimo interdetta. Che significa?
- Certo che no, perchè?
- Perché sento che mi hai rubato il cuore.
Sento le sue labbra sulle mie.
Tutto cambia aspetto.
Non c'è più niente intorno a me, i palazzi diventano bianchi, il pavimento sparisce, la mia pelle diventa insensibile alle gocce di pioggia.
Siamo solo io e lui.
Non riesco a pensare a niente.
Non riesco a descrivere questi momenti.
Poi si stacca da me, e ogni cosa riprende forma. I nostri sguardi si allontanano.
Nessuno dei due sa cosa dire.
- Cloud...
Mi giro, ancora in estasi.
- Sei bellissima.
- Hane...
Non so neanch'io cosa sto provando in questo momento.
Non sono mai stata con un ragazzo, nè tantomeno ho dato il mio primo bacio.
Ed è successo tutto così in fretta.
Hane è un bel ragazzo, certo, ma non me lo sarei mai aspettato, qui e adesso, così in fretta.
- Forse ho corso troppo - mi dice.
- No...Non importa. -
Ma cosa stai dicendo, sì che t'importa, ovvio che...
- Sinceramente, Hane. Cosa provi per me?
Rimane muto per qualche attimo. Sta scegliendo le parole con cui esprimersi.
- Senti... So che forse tu mi consideri più come un amico.
Ma sin dal primo momento che ti ho vista mi sei sembrata bellissima.
Ogni sera ho sempre pensato a te, a come avrei fatto a fare il primo passo.
Tu non sei insignificante, ma sei la stella che splende più di tutte.
Non m'importa di Erin e delle altre, non m'importa di quelle della nostra classe che ridacchiano e mi vanno dietro...A me importa solo te, davvero. -
Rimango letteralmente sbalordita.
Allora è così che ci si sente ad essere amate da un ragazzo.
 
- Hane, sei...sei dolcissimo, davvero.
- Io faccio solo del mio meglio, per una ragazza speciale come te.
Mi sorride scostandomi una ciocca di capelli.
Mio Dio, sembra un film.
- Allora, andiamo a mangiare qualcosa? Sono le tre e ho una fame da lupi - afferma.
Accetto entusiasta, ed entriamo in un locale che sembra delizioso.
I tavoli e i divanetti sono ordinati in una fila laterale attaccati al muro, ed i separé sono di legno scuro con fiori intrecciati intagliati. Ogni tavolo è apparecchiato con un semplice vaso trasparente con un mazzetto di fiori dentro.
Ci sediamo. Io ordino un'insalata con pomodori e formaggio, lui una hot dog con patatine e maionese.
- Wow, tu mangi così tanto - dico ridendo.
- Wow, tu mangi così poco - replica.
Fidati, magra come sei avresti bisogno di più di un'insalatina.
Magra...Io?
- Ceerto, IO magra... Ha bisogno di un paio di occhiali, Reyes - lo sfido.
- E lei di un po' più di autostima, Avey - risponde.
I nostri piatti arrivano. Hane trangugia hot dog e patatine in pochi minuti, io assaporo con calma l'insalata.
Quando lui ha finito, io sono ancora a metà del piatto.
- Mi dispiace, dovrei essere più...Galantuomo - mi dice.
Sorrido. - No, basta che tu sia te stesso, non mi piacciono i ragazzi che davanti a una ragazza diventano...finti.
Nonostante la mia protesta, paga tutto lui.
- Casa tua è lontana da qui? - mi domanda.
- Abito abbastanza in periferia, prendo il bus per venire qui - gli rispondo.
- Bene, allora ti accompagno.
- Dai, non è necessario, io...
- Aspetta...Non ho l'abbonamento.
Torno subito. -
Corre in una tabaccheria a qualche metro da noi e dopo un paio di minuti ne esce con un biglietto.
- Bene, ora posso accompagnarti a casa! -
- Oh, Hane...
Dannazione, sto arrossendo.
Usciti dal pullman, siamo sotto casa mia.
- Quindi ora...stiamo insieme - affermo timidamente.
- Suppongo di sì - risponde sorridendo.
- Bene, allora...A domani.
- Ciao e...Grazie mille.
Rimane fermo alcuni secondi, poi mi bacia.
- A presto, Nuvola.
Entro in casa. Né mio padre né mia madre sono ancora rientrati dal lavoro.
Meglio, così la ramanzina per essere uscita tutta di corsa senza dire niente sarà risparmiata.
Vado in camera mia, richiudo la porta dietro di me e mi lascio scivolare sul liscio legno della stessa.
Sono sia felice sia confusa.
Oggi ho ricevuto il primo bacio della mia vita.
Da Hane Reyes.
 
Ultima ora, filosofia.
Nessuno in classe ha la minima voglia di affrontare una materia così noiosa, poi all'ultima ora.
Vedo tre o quattro ragazze che guardano fisso Hane e bisbigliano tra di loro, ridacchiando. Idiote.
Piove ancora, più fitto di prima. Mi concentro sulle goccioline che scendono sulla finestra e muoiono sul davanzale. 
La Lisi interrompe il mio sogno ad occhi aperti.
- Avey, potresti osservare il libro, anzichè la finestra?
Mi giro sbuffando, ma l'ha notato.
- Anzi, continua a leggere tu da dove mi sono fermata.
Bene.
Sto sudando freddo. La Lisi non ci va piano con queste cose.
Mi schiarisco la voce per prendere tempo.
Hane fa un segnetto sul suo libro alla fine di una frase, facendo finta di sottolineare. Mi fa l'occhiolino.
- Dunque. La tesi dell'assolutezza o incondizionatezza della morale implica per Kant, due concetti strettamente legati tra loro...
La prof è ammutolita.
- Avey, questa volta te la sei cavata, ma la prossima...
Suona la campanella. Mostro a Hane un sorrisetto beffardo mentre mi infilo lo zaino.
Però appena arrivata all'uscio mi blocco.
- Oh no, l'ombrello - dico.
Sbuca Hane dalle scale.
- Tranquilla, faccio io - mi dice affettuosamente.
Apre il suo ombrello arancione e mi invita a venire con lui.
- Ti va di fare un giro? - mi chiede.
- Volentieri, tanto nessuno mi starà aspettando a casa - gli rispondo.
Andiamo nella direzione opposta a quella che prendo tutti i giorni.
Cloud, che fai? Ti fidi di uno che hai conosciuto per davvero da una settimana? E tutta questa confidenza, e...
Scuoto la testa e mi libero dai pensieri.
Siamo ormai in pieno centro, lontano dalla scuola. Ci infiliamo in un vicolo laterale alla via principale.
Stiamo chiacchierando da mezz'ora ormai, e a un certo punto ci fermiamo.
La pioggia batte sopra di noi, sopra i tetti delle case, sui balconi.
Il cielo è grigio, ma si può intravedere molto di più dietro quel grigio.
Sta per succedere qualcosa.
- Cloud...Ma tu per caso sei una ladra? - mi chiede.
Rimango un attimo interdetta. Che significa?
- Certo che no, perchè?
- Perché sento che mi hai rubato il cuore.
Sento le sue labbra sulle mie.
Tutto cambia aspetto.
Non c'è più niente intorno a me, i palazzi diventano bianchi, il pavimento sparisce, la mia pelle diventa insensibile alle gocce di pioggia.
Siamo solo io e lui.
Non riesco a pensare a niente.
Non riesco a descrivere questi momenti.
Poi si stacca da me, e ogni cosa riprende forma. I nostri sguardi si allontanano.
Nessuno dei due sa cosa dire.
- Cloud...
Mi giro, ancora in estasi.
- Sei bellissima.
- Hane...
Non so neanch'io cosa sto provando in questo momento.
Non sono mai stata con un ragazzo, nè tantomeno ho dato il mio primo bacio.
Ed è successo tutto così in fretta.
Hane è un bel ragazzo, certo, ma non me lo sarei mai aspettato, qui e adesso, così in fretta.
- Forse ho corso troppo - mi dice.
- No...Non importa. -
Ma cosa stai dicendo, sì che t'importa, ovvio che...
- Sinceramente, Hane. Cosa provi per me?
Rimane muto per qualche attimo. Sta scegliendo le parole con cui esprimersi.
- Senti... So che forse tu mi consideri più come un amico.
Ma sin dal primo momento che ti ho vista mi sei sembrata bellissima.
Ogni sera ho sempre pensato a te, a come avrei fatto a fare il primo passo.
Tu non sei insignificante, ma sei la stella che splende più di tutte.
Non m'importa di Erin e delle altre, non m'importa di quelle della nostra classe che ridacchiano e mi vanno dietro...A me importa solo te, davvero. -
Rimango letteralmente sbalordita.
Allora è così che ci si sente ad essere amate da un ragazzo.
 
- Hane, sei...sei dolcissimo, davvero.
- Io faccio solo del mio meglio, per una ragazza speciale come te.
Mi sorride scostandomi una ciocca di capelli.
Mio Dio, sembra un film.
- Allora, andiamo a mangiare qualcosa? Sono le tre e ho una fame da lupi - afferma.
Accetto entusiasta, ed entriamo in un locale che sembra delizioso.
I tavoli e i divanetti sono ordinati in una fila laterale attaccati al muro, ed i separé sono di legno scuro con fiori intrecciati intagliati. Ogni tavolo è apparecchiato con un semplice vaso trasparente con un mazzetto di fiori dentro.
Ci sediamo. Io ordino un'insalata con pomodori e formaggio, lui una hot dog con patatine e maionese.
- Wow, tu mangi così tanto - dico ridendo.
- Wow, tu mangi così poco - replica.
Fidati, magra come sei avresti bisogno di più di un'insalatina.
Magra...Io?
- Ceerto, IO magra... Ha bisogno di un paio di occhiali, Reyes - lo sfido.
- E lei di un po' più di autostima, Avey - risponde.
I nostri piatti arrivano. Hane trangugia hot dog e patatine in pochi minuti, io assaporo con calma l'insalata.
Quando lui ha finito, io sono ancora a metà del piatto.
- Mi dispiace, dovrei essere più...Galantuomo - mi dice.
Sorrido. - No, basta che tu sia te stesso, non mi piacciono i ragazzi che davanti a una ragazza diventano...finti.
Nonostante la mia protesta, paga tutto lui.
- Casa tua è lontana da qui? - mi domanda.
- Abito abbastanza in periferia, prendo il bus per venire qui - gli rispondo.
- Bene, allora ti accompagno.
- Dai, non è necessario, io...
- Aspetta...Non ho l'abbonamento.
Torno subito. -
Corre in una tabaccheria a qualche metro da noi e dopo un paio di minuti ne esce con un biglietto.
- Bene, ora posso accompagnarti a casa! -
- Oh, Hane...
Dannazione, sto arrossendo.
Usciti dal pullman, siamo sotto casa mia.
- Quindi ora...stiamo insieme - affermo timidamente.
- Suppongo di sì - risponde sorridendo.
- Bene, allora...A domani.
- Ciao e...Grazie mille.
Rimane fermo alcuni secondi, poi mi bacia.
- A presto, Nuvola.
Entro in casa. Né mio padre né mia madre sono ancora rientrati dal lavoro.
Meglio, così la ramanzina per essere uscita tutta di corsa senza dire niente sarà risparmiata.
Vado in camera mia, richiudo la porta dietro di me e mi lascio scivolare sul liscio legno della stessa.
Sono sia felice sia confusa.
Oggi ho ricevuto il primo bacio della mia vita.
Da Hane Reyes.



Ok, questo capitolo è un po' speciale...c:
Ho visto di aver ottenuto una sola recensione al capitolo prima...Per favore, se state leggendo, recensite perchè a me interessa davvero sapere cosa pensate della storia.
A presto!
   
 
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