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Autore: Hellospunk567    09/09/2013    1 recensioni
Quando finalmente la vita di Edward e Bella sembra essere perfetta qualcosa di inaspettato cambierà per sempre il loro rapporto. Ma la cosa che gli farà più male sarà sapere che tutto avrà inizio dalle persone che gli sono più care.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La stanza ormai era distrutta. Il letto era stato capovolto,il grande specchio era ridotto in un mucchio di pezzi di vetro,i vestiti strappati ricoprivano gran parte del pavimento e le porte dell’armadio erano state spezzate in due. Emmett sedeva sul pavimento con la testa tra le mani,aveva letto e riletto il biglietto che gli aveva lasciato Rosalie e non riusciva a credere a quello che c’era scritto. Lei lo aveva lasciato. Se n’era andata.  
Da quando era iniziata tutta quella storia non aveva mai smesso di credere che finchè lei sarebbe rimasta al suo fianco tutto,in un modo o nel'altro,sarebbe andato per il verso giusto anche quando si evitavano gli bastava sentire il suo profumo per darsi forza. Era grazie a Rosalie se non era ancora crollato del tutto,ma ora che era andata via e nulla aveva più senso. Tanto valeva mandare tutto a quel paese. 
 
Al piano di sotto regnava il silenzio. Tutti avevano capito ma come Emmett nessuno riusciva a credere che Rosalie fosse andata via per davvero.

“è fatta” penso Rosalie “ora sono libera,devo solo dimenticarli. Dimenticarli tutti.” Aveva ripetuta quella frase tante volte nelle ultime ore eppure la sua mente tornava sempre a quella casa,a quelle persone che per molti secoli erano stati la sua famiglia. La sua unica famiglia. Era grata a tutti per quello che avevano fatto per lei ma non poteva più stare li,con lei che metteva al mondo il figlio dell’uomo che amava. Non sapeva dove sarebbe andata,ora era completamente sola.      
                                                 
“Dobbiamo andare a cercarla,Alice cerca di metterti in contatto con lei,non deve essere andata lontano.” Esme era molto preoccupata e il fatto che non potesse fare niente per cambiare le cose la rendeva ancora più frustrata. “ci sto già provando da ore ma sembra scomparsa,non riesco più a sentirla” “è successo anche a me” disse Jacob “quando ho lasciato il branco per venire qui a proteggere Bella,ho smesso di sentire i pensieri degli altri. Forse è successa la stessa cosa anche a Rosalie,forse il fatto che ci abbia lasciati in qualche modo centra” “stai dicendo che è lei che non vuole mettersi in contatto con noi? Che non vuole più sapere niente di noi?” disse Alice che sembrava sul punto di piangere. “no,nn sto dicendo questo ma..forse dovremmo dargli un po’ di tempo,quando sarà pronta sarà lei a contattare noi” “ma cosa ne sai tu,cane? Tu non la conosci nemmeno anzi l’hai sempre odiata. Che ci fai qui? perchè nn sei da qualche altra parte a festeggiare?” la voce di Emmett era un ringhio furioso. Nessie scattò dalla sedia “zio Emmett ma come ti permetti di parlargli cosi?” “Dai tesoro lascia perdere” “No,Jacob,io nn posso tollerare che ti dica queste cose. Qui siamo tutti preoccupati.” Emmett aveva abbassato la testa “Scusatemi.Scusatemi tutti” la voce adesso era diventata un sussurrò appena udibile. “Adesso abbiamo qualcosa di più urgente di cui occuparci e non è Rosalie e le sue bravate ma è la salute di Jessica.” Il lato da medico di Carlisle aveva preso il sopravvento su quello da padre preoccupato e forse era un bene,ci voleva qualcuno che avesse i nervi calmi altrimenti sarebbe scoppiato il caos. “quella ragazza sta davvero male,dobbiamo trovare un modo per nutrirla.” “gli hai già dato del sangue oggi?” chiese Bella. “certo e per un momento sembra far effetto ma poi ha iniziato a vomitare e si è fermata solo quando lo aveva espulso tutto.”  “Carlisle sai che la soluzione è una sola,anche se non ti sembra giusto” Edward aveva gli occhi fissi in quelli del padre sembrava che stessero comunicando in un modo intimo e silenzioso e quando finalmente Carlisle distolse lo sguardo disse “l’unica soluzione è far nascere il bambino il prima possibile,forse addirittura adesso,ma per una vita che nasce c’e ne una che muore” sembrava avere gli occhi lucidi. “che cosa stai dicendo? Cosa significa?” Bella aveva intuito a cosa si riferiva ma voleva che lo dicesse chiaramente. “Significa che se facciamo nascere il bambino Jessica sicuramente morirà.”

Era tutto il giorno che viaggiava e ora aveva un gran fame. Camminò per altri minuti poi la sua attenzione si fermò su un ragazzo molto robusto che camminava velocemente dietro ad una donna di poco più bassa di lui. Poi i due si incamminarono in un piccolo vicolo senza uscita. Rosalie,chiaramente incuriosita,decise di seguirli ma non poteva farsi vedere cosi con un gran salto sali sul tetto di uno dei palazzi che si affacciava in quel vico. “Che cosa vuoi da me? Come hai fatto a trovarmi? Mi hai tradita ben tre volte e ora che ti ho lasciato vieni qui a dirmi che mi ami? Hai mai sentito dire che se ami non tradisci?” disse la ragazza, Rosalie doveva ammettere che si trovava molto d’accordo con quelle parole. “Ero ubriaco e poi tu eri in vacanza con i tuoi e lei era cosi carina.” Rispose sulla difensiva lui. “Lei era la mia compagna di stanza ed era diventata la mia migliore amica da poco. E dimmi eri ubriaco tutte e tre le volte oppure ti è tanto piaciuto la prima che hai voluto subito riprovare?” ora la ragazza piangeva,lui cerco di consolarla ma quando avvicinò una mano al suo volto lei indietreggiò di qualche passo. Sembrava che avesse paura di lui. Rosalie pensò di esporsi un altro po’ per vedere meglio ma aveva paura che uno dei due la vedesse,intanto lui aveva afferrato il polso della ragazza che aveva iniziato ad urlare mentre lui le si buttava addosso bloccandola con il suo peso e l’altra mano si faceva largo sotto la gonna. Vedendo quella scena qualcosa dentro Rosalie scattò,si ricordo di quando era successo a lei,di quando l’uomo che amava l’aveva lasciata a morire in una pozza di sangue dopo che aveva avuto quello che voleva. Cosi senza pensarci due volte si lanciò dal tetto del palazzo, atterrò poco lontano dai due,afferrò violentemente un braccio del ragazzo e bloccandolo vicino al muro gli disse “uomini come te non meritano la vita” e dopo aver addentato un punto preciso della gola senti la bocca piena del sangue di lui.
  
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