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Autore: socchan    09/09/2013    1 recensioni
Prima flashfic. Prima ScoRose. Prima ed ultima fic sul fandom di HP che scrivo.
Slytherin_Teme, l'ho fatto solo per te u_u
“Per ognuno di noi esiste solo una persona giusta. E se uno sguardo bastasse per deciderlo?”
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ho scritto questo schifo, per la mia cugina preferita. Ma nonostante non abbiamo gli stessi feels mi capisce come nessun’altro!
Ti voglio bene Slytherin_Teme, tanti auguri per i tuoi 18 anni!

Premetto che Harry Potter lo conosco solo grazie ai film, e non sono un’appassionata di questo fandom. Questa è la mia prima flashfic, e ScoRose che scrivo.
Buona lettura e ricordatevi di lasciarmi una piccola recensione ;))





 

Mùirn beatha dàn*

“Per ognuno di noi esiste solo una persona giusta. E se uno sguardo bastasse per deciderlo?”





Rose resṭ immobile davanti al giovane. Aveva massimo un anno in meno di lei, i capelli chiari e gli occhi grigi creavano un contrasto perfetto: pareva un angelo caduto.
La Weasley ingoị saliva, in modo nervoso ma non apŕ bocca.
Scorpius osserṿ con attenzione la ragazza dai capelli rossi, promettendo a se stesso di non dimenticare mai quegli occhi coś chiari e determinati.
Nessuno dei due si era incontrato fino ad ora, nemmeno parlato. Ma quello scambio di sguardi, diceva più di mille parole.
Erano nel corridoio dell'Espresso, a un metro di distanza l'uno dall'altra, gli altri ragazzi sfrecciavano di fianco a loro, ma si sentivano trasportati su un altro pianeta, un’altra dimensione rispetto al presente. Lui sapeva chi fosse lei, e lei sapeva chi fosse lui.
Le loro famiglie non erano mai andate d'accordo, soprattutto i loro padri. Rose se ne rendeva conto, infatti poco prima di salire sul treno, Ron le aveva detto scherzosamente, di battere il giovane Malfoy nei test.
La madre invece era stata più tollerante, suggerendole di non prendere sul serio il padre, ma fare cị che il cuore le diceva.
Inizialmente la ragazzina non aveva capito cị che intendeva, ma ora era sicura di ś. Aveva le farfalle nello stomaco, confusione, giramenti di testa, gola secca, e palpitazioni, tutte nello stesso istante. Si sentiva mancare la terra sotto i piedi, ad osservare quegli occhi coś … malinconici e profondi. Rosie si chiese se anche lui provasse le sue stesse sensazioni. Quando qualcuno la strattoṇ con energia, si riprese dallo stato di trans in cui era caduta. Si guarḍ attorno e vide James, suo cugino, entrare in una cabina poco distante da lei.
-Vieni Rosie?- gli domanḍ lui, sparendo all’interno di essa. Riporṭ la sua attenzione su Scorpius, ma noṭ con dispiacere che pure lui era andato via.
Con lo stomaco in subbuglio e il ricordo degli occhi grigi di Malfoy che la scrutavano in profondità, si allontaṇ da ĺ, raggiungendo i cugini nel vano e sedendosi comodamente dalla parte accanto al finestrino. Ringrazị sinceramente la madre per i suoi saggi consigli, promettendo a sé stessa di non ignorare mai cị che il suo cuore le diceva. Con questo ultimo pensiero di perse in chiacchiere futili con i cugini Albus e James.
Hogwarts li stava aspettando.


 


*Mùirn beatha dàn: [mern beh-ha dan] frase in gaelico scozzese che vuol dire letteralmente "anima gemella". 

  
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