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Autore: Alfred il sanguinario    09/09/2013    2 recensioni
Ciao! Ho passato molto tempo a cercare la fanfic/storia originale perfetta, e ora FORSE ce l'ho fatta. Quindi per favore, ditemi che ne pensate ^^
E' la storia (horror) di Robbie e Dan, due fratelli che si imbattono, tramite le visioni di Robbie e i suoi incubi, in una storia soprannaturale che ha dell'incredibile, e che c'entra con la tristezza, l'isolamento sociale. Tutto c'entra con una strana villa. Ma forse sarebbe stato meglio che non fossero mai stati coinvolti.....
Genere: Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Robbie Babcock aveva uno stranissimo presentimento in quei giorni. Udiva le parole della professoressa come vocine secondarie nel cervello. In quei giorni aveva incubi, allucinazioni…. Tutto sembrava provenire da una vecchia, lurida, abbandonata, villa. Una villa in fondo alla strada. Dove non c’era niente, ma continuava a sognarsela. Suo fratello sapeva che odiava quella villa, e, come al solito, avrebbe fatto di tutto per proporgliela in tutte le salse.


La campanella squillò, e la voce della prof si interruppe. Robbie prese i suoi quaderni in modo svagato, li poggiò nello zaino, e lo chiuse. Uscì dall’aula, contornata da compagne e compagni che chiacchieravano, felici di quel bel venerdì finito. Robbie non era mai stata una persona socievole. Praticamente il suo unico amico era suo fratello; l’unico col quale si divertiva un po’. Per il resto, secondo la sua stessa madre era ‘socievole come un orso bruno’, ma non ne era scontenta. Era il suo carattere, e così era felice.

La ragazza teneva gran parte dei libri in mano, visto che non aveva avuto tempo di infilarli nel trolley che portava sempre con sé. Uscita dall’edificio scese le scale, decisa a proseguire, ed incrociò suo fratello, Dan. Lui, sorridendo, le si avvicinò. A volte era malignetto, e avrebbe fatto qualunque cosa pur di darle contro, ma era comunque, secondo Robbie, un bravo fratello, oltreché amico.

“Allora, Robbie, che si fa?” chiese lui.
Robbie fissò le mura che si potevano vedere dalla piazza, poi rispose: “Quello che vuoi, non m’importa.”
Dan sbuffò. “Robbie. Sono solo incubi! Okay?”
Robbie alzò lo sguardo. No, lo sapeva, non erano solo incubi. Se lo sentiva.
“Non è la solita storia, Dan! Questa volta è vero! È strano, diverso. È maligno”
Diceva così, perché tutta la famiglia si ricordava di quando da piccola, Robbie vedeva dei fantasmi, che la consolavano quando era triste in camera sua, che le scorrazzavano in stanza mentre lei cercava di dormire. Ma questa volta era una cosa che la tormentava, che non la faceva dormire di notte.
“Va bene, Robbie, vuoi sapere cosa vorrei fare?”
Robin Babcock, sapeva già cosa stava per dire suo fratello.
“Lo so già” sbuffò.
“Andare alla villa abbandonata!”
Robbie lo fulminò. I suoi occhi neri penetrarono lo sguardo degli occhi verdi di Dan.
“Dan, piantala. Non c’eri mai voluto andare prima, e solo adesso che mi capitano queste cose sembra lo scopo della tua vita”
“No, Robbie. Mi ha sempre incuriosito… magari troviamo qualcosa che nessuno aveva mai scoperto.”
“Certo.” disse Robbie, sarcasticamente e irritata, e camminò via.
“Robbie!” disse Dan, e le camminò dietro.
 

 
  
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