Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: dramy96123    10/09/2013    13 recensioni
Questa storia è una raccolta dei giochi da tavolo e Non, tra cui quelli su richiesta dell’ipotetico recensore, e i protagonisti assoluti saranno i…Malandrini!!!
1 #Dama
2 #Scacchi
3 #Monopoli
4 #Gioco dell'oca
5 #Tombola
6 #Memory
7 #Cluedo
8 #Twister
9 #Mimo
10#Taboo
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve

Salve!

Lo so. Manco da secoli. Ne sono consapevole! Chiedo perdono, davvero!

Ma finalmente sono qui con un nuovo Gioco da Tavolo!

Spero davvero che vi piaccia!

Volevo ringraziare ancora una volta la mia beta, _Eterea_, che pazientemente ha corretto questo capitolo! Grazie mille di nuovo!

Un bacio

Dram

 

 

#Mimo

 

 

- Ma non è giusto! Anche io voglio giocare! – si lamentò Sirius imbronciandosi. Remus sorrise nervosamente, scambiandosi un’occhiata con James e Peter.

- Felpato, amico, il fatto è che…il mimo è un gioco troppo…troppo al di sotto delle tue potenzialità. Sei sprecato, per questo tipo di svaghi! – Remus batté una pacca sulla spalla del ragazzo, che lo guardò.

- Lunastorta, credimi, ci hai provato, apprezzo il gesto. Per tua informazione, non funziona! Perché giocate tutti e io no?! – chiese con una smorfia.

James alzò le spalle, insofferente.

- E’ un gioco che si fa in tre, il mimo, capisci…un numero maggiore stravolgerebbe il gioco! – inventò, cercando di sorridere in modo convincente all’indirizzo dell’amico.

- A cosa state giocando? – chiese Frank Paciock, entrando in quel momento nella camera dei Malandrini.

- Al Mimo! – rispose Peter allegro, sistemando la ciotola sulla scrivania. Se di scrivania si può parlare. Si trattava, per essere precisi, di quella che era stata una scrivania, ma che adesso era più un ammasso di trucioli redivivo.

Frank si illuminò. - Oh, posso giocare? Sono bravo con le imitazioni! –

- Certo, Frank, vieni pure! – rispose cortese Remus, evitando palesemente lo sguardo di Sirius.

Frank guardò il ragazzo, incuriosito.

- Come va, Black? – chiese, intercettando lo sguardo dardeggiante.

- Una meraviglia. –

- POTTER, per Merlino, che ci fa quel ragazzino di Serpeverde con un piede sulla fronte? – Lily Evans spalancò senza cerimonie la porta della camera dei ragazzi.

- Ciao Lily! – saltò su James tutto contento. Lei alzò immediatamente la mano, interrompendo ogni idiozia che probabilmente stava pensando.

- Madama Chips sta impazzendo e…ma che state combinando? – chiese, guardandosi intorno. I Malandrini avevano messo delle sedie in fila, facendosi largo tra vestiti, fogli, calderoni e dolci levitanti.

- Giochiamo al Mimo. – rispose Peter di nuovo.

- Oh, giocavo spesso al mimo con mia sorella e i miei genitori, prima…beh, prima di venire qui! Posso giocare anche io? – chiese la ragazza con un sorriso speranzoso, completamente dimentica della punizione che spettava a James.

- Ma certo, Lily! – rispose il ragazzo con un sorriso smagliante.

- Eh, no…- borbottò Sirius incrociando le braccia.

- Ma cos’ha Black?- chiese Lily interrogativa, sedendosi dopo un travagliato percorso ad ostacoli.

- La rabbia. – rispose James scrollando le spalle.

 

 

- Senti, Felpato, la verità è che...tu hai un compito molto più speciale che imitare lavori ed oggetti del mondo magico e Babbano. – improvvisò Remus toccando con delicatezza il braccio dell’amico.

La verità era che Sirius non poteva giocare al Mimo. Sirius era una schiappa al Mimo.

Ma fosse stato solo quello.

Sirius era anche un pericolo pubblico. Una volta, quando avevano tredici anni, per imitare un paracadutista Babbano, aveva tentato di lanciare James dalla finestra con un lenzuolo legato alle braccia. Quando Ramoso, risalito faticosamente sino al cornicione, gli aveva chiesto perché, esattamente, non si era buttato lui, Sirius Black, visto che il bigliettino era  toccato a lui, quel maledetto Sirius Black, Felpato aveva risposto con noncuranza che non aveva capito bene le regole del gioco.

Però, aveva pensato seccato James, quando doveva imitare quel fattaccio successo tra la Piovra Gigante e quel McLaggen di Tassorosso non aveva avuto problemi a baciare la Stendall.

Lì le regole le aveva capite tutte.

Fatto stava che no, non potevano permettere che ci fosse un altro terzo anno.

- Quale compito? – chiese Sirius, ancora voltato dall’altra parte.

Lunastorta esitò e guardo James, che scosse la testa, implorante. Non poteva pensare davvero di proporglielo, diceva il suo sguardoma doveva. Doveva.

-Tu…Tu ti occuperai dei bigliettini del Mimo Magico. – disse d’un fiato.

Gli occhi di Sirius si illuminarono. Gli altri restarono senza fiato,  pietrificati.

Solo Lily rimase impassibile.

- Scusate, ma in cosa consiste? –

Sirius sorrise, deliziato. – Io sceglierò cosa dovrete fare. –

 

 

La prima vittima fu Remus. Il ragazzo avanzò con un sorriso incerto verso la scrivania, su cui era poggiata la ciotola con i bigliettini. O meglio, con un bigliettino.

- Sirius, perché c’è un bigliettino? – chiese Lunastorta, inarcando un sopracciglio. Sirius scrollò le spalle.

- Beh, ho pensato che se scrivevo tutti i biglietti poi magari al momento che li pescavate non mi piaceva più l’idea. Quindi ho incantato un unico biglietto che mi leggerà nella mente. Non è un’idea fantastica? –

James si chinò verso Frank.

- E’ un’idea geniale. –

- E’ una cosa terrificante! – esclamò nello stesso tempo Lily Evans, scuotendo la testa.

- Bene, allora, peschiamo un bigliettino a caso. Oh, guarda,ce n’è solo uno. – esclamò Remus sventolando il bigliettino bianco.

- Non fare il sarcastico. Il tuo destino è nelle mie mani. – disse Sirius, chiudendo gli occhi. Dopo un secondo agitò la bacchetta verso il foglio di carta. Remus lo guardò un momento e annuì.

- Perché si sta tingendo gli occhi di nero? – chiese Lily stranita.

- Ti hanno pestato! –

- No, no, aspetta, guarda, Peter…si sta dondolando. Lo hanno pestato e adesso sta in cura. –

- Chi lo avrà picchiato? –

- Beh, c’è quel Cacciatore Serpeverde, quello carino che è un armadio a quattro ante…-

- Guarda, Evans, che quello è tutto muscoli e senza cervello! E a quanto pare ha picchiato il nostro povero Remus! IO sono molto meglio! –

- Guardate, adesso ha anche un’espressione disperata sulla faccia. O non capiamo oppure sta soffrendo molto. Guarda che lividi che gli ha fatto il Cacciatore. –

- Ehi, Paciock, cosa sta facendo con quel bastone? –

- IL CACCIATORE DI SERPEVERDE LO HA PIACCHIATO CON UN BASTONE? –

- Andiamo, Sirius, dobbiamo ucciderlo. –

- Vi ricordate, vero, che quel tizio è del settimo anno? E’ un mostro!–

- Oh, sta zitto, Peter. Sta uccidendo Remus! –

- Ragazzi...adesso si è tinto la faccia di bianco. –

- Sì, Frank, non è ovvio? È pallido, in punto di morte, povero cucciolo!  -

- Ehm…credo che quella sia una canna di bambù. –

- Che cosa vorrà dire? –

- Sarà Mocciosus quando non dorme? -

- Uh! Lo so! E’ un panda! –

Remus si inginocchiò davanti a Lily, commosso, e le prese le mani.

- Grazie. Grazie! –

James e Sirius si erano già messi il mantello.

- Scusate, ma dove…? – chiese Frank, stranito.

- A pestare quel maledetto Serpeverde. – rispose Sirius, con occhi spiritati.

- Sirius, ma…- provò a dire Lunastorta.

- Niente ma. Il tuo Felpato e il tuo Ramoso ti vendicheranno. Andiamo, amico. –

Lily tratteneva le risate, mentre Peter li guardava ammirato. Solo Remus cercava invano di capire.

- Non c’è nessun Cac…oh, andate con la benedizione di Morgana. –

 

 

Sirius e James tornarono poco tempo dopo.

- E’ davvero gigante, quel tipo! Benedizione di Morgana ok, ma noi siamo per la pace e la fratellanza. –

Disse James con un sospiro, crollando sulla sedia.

- Lily, vieni! Tocca a te! – disse con un sorriso Sirius.

La ragazza si alzò, scoccando un’occhiata diffidente alla ciotola.

Sirius, dopo un lungo momento di concentrazione, puntò la bacchetta.

Lily lesse attentamente e arrossì.

- No, Sirius, cambia. Niente spogliarelli. –

- Niente cambi! – rispose lui malizioso. James gli fece il segno dell’ok dietro la ragazza.

- Vuoi un’Orcovolante in posti che neanche immaginavi? –

Sirius impallidì - Immagino che un cambio non possa che far bene. – disse. James si risedette, deluso.

 

 

- Un delfino! – urlò Peter.

- Scusa, ma dove lo vedi un delfino? –

- Non lo so, mi piacciono i delfini. -

Frank guardò attentamente una Lily che, mantello di Natale di James alla mano, lo agitava violentemente. Gli altri erano ammutoliti.

- Oh, come hai capito che avevo caldo? – chiese Sirius, dondolandosi sulla sedia.

Lily lo guardò malissimo continuando  ad agitare il mantello.

- Non lo laverò mai più. – sussurrò James con un sorriso estatico.

- Sei una di quelle lavandaie del seicento che agitavano i panni per asciugarli? –

- Sei Severus Piton che sventola il suo mantello prima di diventare un Vampiro?

- Sei la madre di James che cerca di cacciare i residui di pozioni dai panni? –

Lily lasciò cadere il mantello, schifata.

Poi imitò delle corna con le dita, mettendosele dietro la testa.

- Oh, povera Evans! Ti hanno cornificata! – esclamò Sirius, compassionevole.

James saltò sulla sedia come un invasato, causando la caduta di Peter e Frank. - Chi è quel farabutto fedifrago?! Chi ha osato metterti le corna?! Ma soprattutto, chi HA OSATO METTERSI CON TE?! Non hanno letto la bacheca in Sala Comune? –

- Ohi ohi…- gemeva Peter a terra.

- James, avverti prima di farci cadere! – si lamentò Frank, massaggiandosi il sedere.

- Ma Ramoso, se è di un’altra Casa non avrà letto il messaggio. – disse Remus, cercando di mantenere la calma.  James crollò nuovamente sulla sedia, passandosi una mano fra i capelli.

- Oh, lo sapevo che dovevo mettere un messaggio anche in Sala Grande…-

- Ehi, aspetta…mantello rosso…corna…Rudolph! Babbo Natale!  - esclamò Sirius balzando in piedi.

- Merlino, Sirius, ma hai scritto tu quello che doveva fare! –

- Ma certo! Sei quello che sventola il rosso davanti ai tori! Sei un torero! – esclamò Frank, illuminandosi.

- SI’! – urlò Lily distrutta. Poi si girò verso James, inquisitoria. – Cos’è questa storia delle bacheche? –

- Ehm…io…Sirius? –

- Bacheche? – chiese Sirius – Quali bacheche? Non abbiamo nessuna bacheca. –

Lily sbuffò, incrociando le braccia e tornando a sedere.

I due ragazzi batterono il cinque di nascosto dalla Evans.

 

 

- Frank! Frankuccio! Vieni, vieni qui! –  chiamò Sirius entusiasta.

- Io non volevo giocare. – pregava intanto il ragazzo – In realtà credo mi stia cercando la mia ragazza! –

- Io non sento nulla. – rispose implacabile Sirius.

- Mi sono appena ricordato che domani ho un compito di Pozioni! –

Inutile. Sirius lo stava trascinando.

- Ebbene, prendi il biglietto! –

Frank arrossì furiosamente.

- Voglio un cambio anche io! – esclamò in fretta.

Sirius scosse il capo.

- No, tu no. –

- E perché? –

- Perché non sai fare una Fattura Orcovolante decente! Avanti, su! –

Frank sospirò e sporse le labbra in fuori.

Poi si voltò, e imitando una ragazza si chinò in avanti, con la gamba sinistra leggermente alzata.

- Soffri di personalità multipla! –

- Vuoi diventare una ragazza! –

- Vuoi diventare la Professoressa Cooman!  -

- Vuoi baciare qualcuno! –

- Beh, visto che vuole diventare una ragazza vorrà baciare un ragazzo! –

- Ma allora vorrà baciare me! –

Lily sbuffò con un sorriso - Fai poco lo spaccone, Potter! –

- Ma…Evans, lo sai che non devi essere gelosa! Cuore, anima e corpo appartengono solo a te! – sorrise lui, congiungendo le mani al petto.

- Se non è James vorrai baciare Sirius! –

- Oh, no! Io sono uno spirito libero, Frank! Mi spiace, fra noi non può funzionare. – disse gravemente Felpato. Frank gli lanciò contro una sedia.

- Uhm, quindi quel qualcuno che Frank vorrebbe baciare è anche violento! Malfoy! –

- Non sapevo ti piacessero i biondi! –

- A meno che…Oh, Merlino, Paciock, non vorrai baciare Piton?!

- Ehm…scusate. Forse vorrà baciare Alice. La sua ragazza. – disse Peter, incerto.

Frank sorrise a Codaliscia, riconoscente.

- MA VI PARE CHE VORREI BACIARE MALFOY O DIVENTARE LA COOMAN? –

James scrollò le spalle.

- Non ti giudicheremmo, amico. Ma se ti sposi Lucius puoi dirci almeno se si colora i capelli? –

 

 

Peter prese il foglietto e lo lesse, pensieroso.

Poi gonfiò il petto e cominciò a pavoneggiarsi per la stanza, salendo su tavoli, letti e sedie.

- Un enorme pallone gonfiato. –

- Un pavone. –

- Un arrogante narcisista! –

- Ehi, ma non sembra quell’Allock del secondo anno, di Corvonero? –

- Sembra Mocciosus dopo una doccia. –

- Oh, ma ho capito! Sono io! – esclamò James tronfio.

Poi guardò smarrito gli altri.

- Ma…ma mi vedete davvero così? –

- Ma no, Ramoso, piccolo lui, no che non lo pensiamo, VERO? – esclamò Sirius dando solidali pacche sulla schiena all’amico. Gli altri si affrettarono a rassicurarlo.

- Verissimo, è Coda che non sa giocare proprio bene a questo gioco! –

Peter li guardò tutti, confuso, mentre loro facevano capannello attorno a James.

- Ma se James ha indovinato subito! –

- Shh! –  

 

 

 

James arrivò saltellante davanti a Sirius, con un sorrisone.

La disperazione di pochi minuti prima era magicamente sparita (alle parole “Dai, James, non sei così male” di Lily Evans, per l’esattezza.) e lui era tornato il solito Ramoso.

- Allora, cos’hai in mente, essere deviato? – esclamò con un sorriso il ragazzo, mentre Sirius gli lanciava la ciotola col biglietto.

- Oh. Oh. – disse poi James, facendosi improvvisamente serio.

Sirius annuì.

- So che è difficile, ma…so anche che puoi farcela. Perché sei tu. –

Gli altri assistevano silenziosi alla commovente scena.

E così cominciò.

James mise i gomiti indentro, e a gambe larghe e con curiosi mugolii arrivò al letto di Peter, dove, con accurati piegamenti, riuscì quasi a prendere un lenzuolo.

- Un…Un…Ippogrifo! –

James fece un suono gutturale che esprimeva tutto il suo dissenso, e provò di nuovo ad afferrare le lenzuola, senza riuscirvi.

- Una scimmia! –

- TI SEMBRA UNA SCIMMIA, PACIOCK? – esclamò Sirius mortalmente offeso. James nell’afferrare il copriletto cadde sul materasso e iniziò a contorcersi.

- Una Banshee! –

- Un Dissennatore! –

- Un ippopotamo a dieta! –

- La Piovra Gigante senz’acqua! –

James si era rimesso in piedi, ma provava nuovamente, intrepido, a tirare le coperte, con le braccia più corte rispetto al solito. Provò ad afferrare il lenzuolo con i denti, e uggiolò.

- E’ Lily Evans! –

Frank Paciock evitò uno Schiantesimo per pura fortuna.

- E’ Severus Piton che fa sogni sconci! -

Sirius esplose.

- Ma non lo vedete che un Tirannosauro che cerca di rifare un letto? Non capite la creatività. Vi odio! –

Lily, Frank, Remus e Peter guardarono prima il ragazzo e poi Ramoso, con in bocca ancora un lembo di coperta.

- Io devo andare, si è fatto tardi. – esclamò Lily, passandosi una mano sulla gonna.

- Ho un libro che devo riportare in biblioteca! – disse Remus raggiungendo la porta.

Frank si alzò dalla sedia velocemente - Alice? Oh, sì, è proprio lei, già. Devo proprio andare. –

Rimase Peter.

 - Io vi ammiro, voi lo sapete. Ma il Tirannosauro versione Elfo Domestico è troppo. –

 

 

- Vedi, Ramoso, non ci capiscono. –

- E’ tutta questione di genio. –

- Intelligenza, già.-

- Felpato, è la creatività, che manca loro. –

- Gente crudele. –

 

 

 

 

Ed eccoci qui con il finale, con i poveri, poveri Felpato e Ramoso seduti sul letto, Ramoso che gioca con il suo lembo di coperta, e Sirius che guarda nel vuoto, a commentare la cattiveria e la mancanza di creatività dei compagni!

Gente crudele.

Beh, sperando che vi sia piaciuta la storia, e sperando che riesca a scrivere in tempi umani il nuovo capitolo, il prossimo gioco sarà Tabù!

Un bacio, e grazie per aver letto!

dram

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: dramy96123