Vorrei dedicare questo capitolo a te Sudoku69, ho sempre scritto per me, perchè mi fa stare bene ma avere una persona che ti legge e che commenta quello che scrivi è semplicemente fantastico. quindi Grazie, Grazie davvero!
Jogio
Capitolo 3
Matrimonio
Capitolo 3
Matrimonio
Caro diario,
Quanti giorni sono passati da quella sera. Ero sola al matrimonio di mio padre nel mio bellissimo abito bordeaux ed in quelle scomode ma splendide Louboutin. Quanto desideravo averlo lì con me, il mio Vincent. Credevo di essere “sola al mondo” come dice mio padre, ma quando decisi che era da stupida mentire mi ritrovai al tavolo con altre donne distrutte, sole. Non mi resi conto di quanto in realtà fossi fortunata, io l’amavo e lui amava me. No, non ero stata abbandonata come loro, il mio amore era solo complicato ma non impossibile. Ad un certo punto mi sentii attratta verso la porta ed i miei sogni presero vita. Vincent, fasciato nel suo smoking nero mi guardava, era reale, era venuto per me. Senza pensare mi alzai e corsi verso l’uomo che rappresentava e rappresenta ancora oggi tutto ciò che desidero. La forza, la paura, la passione ed il pericolo, solo un umano straordinario avrebbe potuto legare il mio cuore al suo con un laccio così indissolubile. Adesso ti lascio mio caro diario, voglio addormentarmi con la sensazione di quel ballo nella mente. Voglio vedere la nostra immagine volteggiare nella sala e perdermi nel suo profumo.
***
Giorno 1206
Splendido e terribile giorno, quello del matrimonio. Cat era bella, bella oltre ogni limite. Che ansia prima di entrare e se qualcuno mi avesse riconosciuto? Se qualcuno avesse letto la mia storia da qualche parte?
Si, era pericoloso ma per lei dovevo rischiare. Diciamo la verità per vedere quel sorriso avrei fatto il giro del mondo. Ero sulla porta ma l’avevo già sentita prima di entrare, il suo profumo della sua pelle sovrastava gli altri, ricordo di aver pensato “sono stato creato per trovarla” e poi la vidi, splendida, meravigliosa, come se l’avessi chiamata si girò verso di me. “e lei è nata per farsi trovare da me”. I capelli neri raccolti, le labbra e finalmente sul suo viso sbocciò quel sorriso, uno dei suoi sorrisi che preferisco. La sorpresa misto alla felicità. Non dissi niente, da buon principe la feci volteggiare fra le mia braccia. Non avrei sopportato che si sentisse sola o peggio che si appoggiasse sulla spalla di qualcun altro. Forse non avremmo mai dovuto smettere di ballare. Forse ero troppo accecato per proteggerla.
Si, era pericoloso ma per lei dovevo rischiare. Diciamo la verità per vedere quel sorriso avrei fatto il giro del mondo. Ero sulla porta ma l’avevo già sentita prima di entrare, il suo profumo della sua pelle sovrastava gli altri, ricordo di aver pensato “sono stato creato per trovarla” e poi la vidi, splendida, meravigliosa, come se l’avessi chiamata si girò verso di me. “e lei è nata per farsi trovare da me”. I capelli neri raccolti, le labbra e finalmente sul suo viso sbocciò quel sorriso, uno dei suoi sorrisi che preferisco. La sorpresa misto alla felicità. Non dissi niente, da buon principe la feci volteggiare fra le mia braccia. Non avrei sopportato che si sentisse sola o peggio che si appoggiasse sulla spalla di qualcun altro. Forse non avremmo mai dovuto smettere di ballare. Forse ero troppo accecato per proteggerla.