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Autore: _Bara no Yami_    10/09/2013    3 recensioni
GouFubu day.
Finalmente, non vedevo l'ora arrivasse.
[...]
"Lo avrà perso quando mi è venuto addosso..." pensò, tenendolo stretto in mano.
"Non capisco perché te lo sei messo in tasca ora! E poi c'era proprio bisogno di fare le belle statuine? Temevo non si sarebbe mai staccato... Shirou! Mi stai ascoltando?!"
"Oh, sta zitto! Sei solo geloso!"
"C'era qualcosa di sospetto in quel ragazzo!"
"Ogni ragazzo che mi si avvicina lo credi sospetto."
[...]
[RELOADED]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Shawn/Shirou, Shuu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'GouenjixFubuki'
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Rating: Verde
Personaggi: Shirou-Atsuya Fubuki/Shuuya Gouenji
Tipo coppia: Shounen-ai
Genere: Romantico
 
GouFubu Day ❤️💙
 
 
 
 
 
 
 
 
-Forza, andiamo ad allenarci!- urlò Endou con tutto il fiato che aveva in gola, prima di iniziare a correre verso la spiaggia di Okinawa seguito a ruota dal resto della squadra. Era convinto che il famoso  Gouenji Shuuya li avrebbe guardati, anzi... A dire il vero praticamente tutti i presenti sembravano esserne convinti.
 
Shirou sperava solo che fosse, veramente, l'imbattibile attaccante di cui tutti parlavano, non aveva nessuna voglia di dover lavorare il doppio durante le partite.
 
"Sono davvero curioso di conoscere questo famoso bomber, anche se c'è da ammette che in confronto a me non è nulla, non è vero fratellone?" 
 
Shirou sospirò esasperato, stringendo leggermente la sciarpa bianca che portava al collo, continuando a dirigersi con calma verso la spiaggia.
"Dovresti smettere di essere così presuntuoso, Atsuya" gli rispose, facendosi aria per quanto possibile con la sciarpa, quel caldo tremendo gli stava dando alla testa e la presunzione del fratello non lo aiutava.
 
"Ho detto la verità. E sei solo invidioso! Vorresti essere come me, il grande Atsuya Fubuki di Hokkaido!"
 
Il più grande dei gemelli non poté far altro che sospirare nuovamente: era del tutto inutile discutere con quel testone "Non ricominciare, già sopportare questo caldo è atroce, figurati ascoltare te che ti pavoneggi."
 
Shirou ormai era stufo di ascoltare gli sproloqui del fratello quindi fece l'unica cosa possibile in quella situazione: iniziò a ignorarlo. Prima o poi tanto avrebbe smesso rendendosi conto che nessuno gli stava dando retta.
Per quanto il paesaggio fosse molto bello Shirou non riusciva a concentrarsi abbastanza per goderselo, era semplicemente perso nei suoi pensieri mentre continuava a camminare lungo la strada del faro, era una piccola stradina che portava direttamente alla spiaggia. 
Nel suo cervello scorrevano varie preoccupazioni, varie ansie che sperava di poter placare o comunque di riuscire a nascondere ai compagni di squadra. 
Ad esempio avrebbe volentieri evitato un altro attacco di panico, sperava infatti che non sarebbe ricomparso un altro di quei vortici in mare.
E soprattutto lo preoccupava quante altre squadre aliene sarebbero saltare fuori ancora, aveva la brutta sensazione che, dopo la Genesis, L'Aliea ne avrebbe tirare fuori altre. E detto sinceramente, quella situazione stava iniziando ad essere leggermente insostenibile per la sua sanità mentale 
 
Come aveva previsto Atsuya era sparito, probabilmente offeso e stufo di essere ignorato dall'unica persona che ancora poteva sentirlo. Shirou sapeva che avrebbe smesso perché anche quando erano più piccoli utilizzava la stessa tecnica. 
 
Almeno senza l'altra parlantina gli era più facile concentrarsi sui suoi pensieri, ed è così fece per un po'. 
Lasciò che la mente vagasse, lo sguardo perso nel vuoto mentre ancora una volta ripensava al famoso bomber che tutti ponevano sul piedistallo.
 
Qualcuno lo urtò.
 
Shirou era più che certo di finire per terra, probabilmente anche di faccia data la fortuna che stava avendo ultimamente, ma quello stesso ragazzo che lo aveva urtato doveva avere dei riflessi davvero notevoli dato che, nel giro di nemmeno un nano-secondo, lo aveva afferrato per il polso e premuto contro il suo petto. Shirou sperava che l'ultima azione fosse dovuta alla speranza dello sconosciuto di non farlo finire per terra, perché per quanto non gli dispiacesse stare appoggiato su quel bel paio di pettorali, quel contatto fisico era decisamente fuori luogo. 
Eppure, anche senza volerlo, aveva chiuso gli occhi e si era aggrappato alla felpa del ragazzo con forza.
 
Atsuya brontolò, geloso, e Shirou aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu una felpa arancione.
Quel ragazzo emanava calore, cosa che l'albino solitamente poco sopportava ma non provò fastidio, anzi era... Piacevole. Sì, era la parola giusta.
 
Sollevò allora il viso per tentare di guardare il suo salvatore: era incappucciato perciò non riuscì a vedergli bene i capelli ma poté giurare di intravedere una tinta bionda, la pelle abbronzata e gli occhi, di un colore scurissimo che a primo impatto gli sembrò nero ma ci volle poco per rendersi conto che erano invece di un marrone scuro e intenso. 
Dopo interminabili istanti passati a fissarsi, Shirou non poté fare a meno di arrossire, non distogliendo però lo sguardo da quegli occhi.
"I-io... Scusa, non ti avevo visto...- disse balbettando, imbarazzato, senza realmente sapere il motivo.
L'altro ragazzo non gli rispose, non accennava né a parlargli e né sembrava intenzionato a mollarlo. 
Continuava semplicemente a guardarlo negli occhi, quasi si fosse incantato.
 
Il ragazzo incappucciato si riprese solamente quando si sentì chiamare da una voce, una voce femminile e quasi infantile, solo allora lo lasciò di scatto e Shirou poté quasi giurare che non avrebbe mai voluto allontanarsi da quel calore. Si fissarono ancora per un po' e poi lo vide correre via, nella stessa direzione da cui era venuta la voce.
 
Shirou rimase immobile, si teneva il polso che fino a poco prima era stretto nella mano di quel ragazzo, fissava il punto in cui era sparito, il rossore sulle guance sentiva che non era ancora sparito, gli sembrava che la faccia stesse prendendo fuoco.
 Lo sguardo poi cadde a terra, un qualcosa brillava alla luce del sole e Shirou si abbassò per raccoglierlo. Era un ciondolo, di color argento, la forma praticamente identica a quella di una scarpa da calcio.
 
"Lo avrà perso quando mi è venuto addosso..." pensò, tenendolo stretto in mano.
 
"Non capisco perché te lo sei messo in tasca ora! E poi c'era proprio bisogno di fare le belle statuine? Temevo non si sarebbe mai staccato... Shirou! Mi stai ascoltando?!"
 
"Oh, sta zitto! Sei solo geloso!"
 
"C'era qualcosa di sospetto in quel ragazzo!"
 
"Ogni ragazzo che mi si avvicina lo credi sospetto." lo riprese, guadagnandosi uno sbuffo scocciato da parte del fratello.
Strinse il ciondolo tenendo la mano in tasca ancora un po' e poi gli scappò un piccolo sorriso.
 
 Atsuya subito ne approfittò per iniziare a sbraitare "Ecco, lo sapevo! Ti sei preso una cotta per uno che ti ha impedito una caduta!" ma Shirou era troppo impegnato a pensare agli occhi di quel ragazzo per prestargli attenzione, si riprese solo quando sentì la voce del capitano urlare il suo nome.
"Fubuki! Dai sbrigati, manchi solo tu!"
 
 "Arrivo!" seguì velocemente Endou, mentre suo fratello ancora brontolava cose senza senso, come il fatto che fosse troppo puro per stare con qualcuno.
 
Shirou era certo, sin dal primo momento, che avrebbe rivisto quel ragazzo e qualcosa gli suggeriva, non di certo la voce di Atsuya, che sarebbe successo prima di quanto si aspettava.
  
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