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Autore: Mentos E CocaCola    10/09/2013    1 recensioni
E se Maria avesse più tempo a sua disposizione per salvare la valle? E se Robin avesse l'incarico di fermarla? Porterebbe a termine il suo compito per riscattare il suo onore?
ATTENZIONE: è una what if, quindi è una sorta di rielaborazione della trama originale.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Robin De Noir, Maria Merryweather, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Maria
 
La neve avvolgeva tutto e continuava a cadere, oggi non avrei potuto vedere Robin, chissà che strano effetto mi avrebbe fatto, lui tutto vestito di nero e la neve tutta bianca.
-Buongiorno zio-
-Maria-mi salutò.
Quando finisce di nevicare posso uscire?-chiesi speranzosa.
-Assolutamente no, le tue passeggiate saranno sospese fino a marzo-
Ottimo, non avrei potuto vedere Robin per tutto quel tempo!
Glielo avevo promesso che ci saremmo visti almeno una volta e una Merrryweather mantiene sempre le sue promesse.
Avevo bisogno dell’aiuto di Marmaduke.
Gli spiegai l’intera faccenda, una volta entrata nella cucina .
-Ti prego Marmaduke, mi devi aiutare-
-Beh un modo ci sarebbe-
 Una settimana dopo il sole tornò a splendere, c’era ancora qualche nuvola in cielo ma niente in confronto a quelle che stavano in cielo i giorni prima.
Quella mattina, come stabilito con Marmaduke, mi alzai prima del solito.
Benissimo Loveday non mi aveva portato ancora il vestito.
-Maria che ci fai alzata a quest’ora?-
Mi voltai di scatto, era appena entrata attraverso un passaggio segreto alle mie spalle, giusto per farmi prendere un colpo.
-Loveday, devi portare un mio messaggio a Robin: devi dirgli che verrò questa mattina fino alle quattro del pomeriggio e che porto io il pranzo-
Mi sorrise. Le luccicarono gli occhi.
-Credo che Robin ne sarà contento, intanto indossa questo, è adatto per una giornata sulla neve-
Ci abbracciammo. Loveday sapeva comprendermi come la mia mamma.
-Grazie-
L’abito che mi aveva portato era bianco, una spilla argentata fermava il tessuto all’altezza del seno poi partiva la gonna morbida. Era fatto da tantissimi veli, uno sopra l’altro.
-È bellissimo Loveday, ma sei sicura che sia adatto?-
-Non sentirai affatto freddo, è, diciamo, un po’ speciale, comunque tieni anche questo-
Mi porse un mantello bianco con un cappuccio orlato di pelliccia bianca, era aperto sul davanti per far vedere il vestito, ma copriva interamente la scollatura.
Mi diede anche un paio di guanti orlati sempre di pelliccia.
-Loveday, io non ho parole-
-Allora non dire niente Maria, se Robin non resterà incantato a guardarti significa che non è un uomo.-
Arrossii di botto.
Aveva indovinato alla perfezione i miei pensieri, perché desideravo così tanto che mi ammirasse?
-Ah Maria-
-Sì Loveday?-
-Non arrossire, il bianco lo mette in risalto-
 
Robin
 
Avevo ricevuto il messaggio e ora la stavo aspettando al confine.
Temevo che si fosse dimenticata della promessa che mi aveva fatto, ma evidentemente i miei timori erano infondati.
-Allora ci vediamo alle quattro, Marmaduke-
Il cuore fece un salto: era la sua voce.
-Ecco principessina ho preparato il pranzo per lei e Robin-
-Grazie Marmaduke, sei un amico-
Aspettai che il calesse si allontanasse, intravidi Maria che stava mettendo delle cose in un cesto.
Mi avvicinai da dietro.
-Cominciavo a considerarmi dimenticato-
Lei si girò di scatto con il sorriso sulle labbra.
-Non dirlo neanche per scherzo-
Ora che si era girata la potevo vedere interamente.
Era bellissima, no anche di più, quel vestito le stava da Dio.
-Allora signorina-le dissi ghignando-forse lei non si ricorda della sfida che mi ha lanciato l’ultima volta-
-E invece mio caro signore-si inchinò-me la ricordo benissimo e sono venuta solamente per questo-
Ok, ci rimasi un po’ male.
Robin ma quanto se stupido?
Dì la verità Robin, pensavi che ricambiasse i tuoi sentimenti.
Assolutamente no! Aspetta un attimo, quali sentimenti?
Ahahahah Robin sei così ridicolo.
Ma io sono serio, non so neanche che vuol dire essere innamorati.
Beh, fattelo spiegare da lei.
-Robin, dai non prendertela, sono venuta per te stupidone-
-Mi abbracciò, ok non stavo sognando, mi stava veramente abbracciando, era dolcissima, la strinsi anch’io e chiusi gli occhi per inebriarmi del suo profumo.
-Ah-avevo ricevuto una palla di neve in piena faccia-Maria!-
Lei si teneva la pancia dal ridere.
-Stavolta me la paghi-
Me ne tirò un’altra, ma stavolta mi scostai in tempo.
-Ops non mi hai preso, allora non sei così brava-una palla di neve mi arrivò in bocca.
-Dai Robin tu non ci provi nemmeno ad acchiapparmi-
 
Passammo l’intera mattinata in questo modo, io provavo a tirarle qualche palla di neve, ma lei era molto più brava di me.
Dopo pranzato eravamo così stanchi che non riuscivamo neanche a tirarci una palla di neve, così ci sedemmo a parlare sotto un albero.
-Voi ragazze siete fortunate-
-In che senso?-
-Beh quando avete un problema personale lo confidate ad un’amica-
Si mise a ridere.
-Perché tra voi non è così?-
-No, noi ci vergogniamo, non possiamo dire ad un amico che magari non sappiamo cosa si provi quando uno è innamorato, ci prenderebbe per pappemolli-
Alzò un sopracciglio scettica.
-Vuoi dire che il ragazzo modello deve essere insensibile?-
-Beh, non intendevo questo ecco, il punto è che io volevo chiederti-arrossii di botto-che cosa si prova quando si è innamorati-
Si strinse un po’ nel mantello per poi guardare fisso a terra.
-Non tutte le persone provano le stesse cose. Diciamo che il sintomo principale è il cuore che batte fortissimo-
Ok calme Robin il tuo cuore non subisce cambiamenti di ritmo.
Robin devo forse ricordarti che ti sta martellando il petto come un tamburo?
Come sei dolce e cara Coscienza, intervieni sempre nei momenti più opportuni. Sparisci!
-Poi c’è il desiderio di stare sempre con lui o lei-
Beh almeno su questo ero apposto, potevo vivere benissimo senza di lei.
Ehm devo ricordarti che preghi che la notte finisca prima per poterla vedere?
Coscienza questo non è vero!
Sicuro, eh?
-Poi c’è il rossore-
Questo non mi capitava mai .
Devo ricordarti forse che circa cinque secondi fa sei arrossito?
Guarda che sono arrossito solo perché le dovevo fare una domanda un po’ imbarazzante.
Ma certo Robin continua ad illuderti.
Decisi di ignorarla, la mia coscienza era a dir poco odiosa.
-Tu beh…ecco ti sei mai innamorata?-
-Sì una volta-E ora perché mi sentivo così depresso e debole?-M a è una brutta storia-
-Va bene se non vuoi raccontarmela-
Lei scosse la testa.
-No è ora che la cica a qualcuno-
-Vuoi dire che sono il primo?-
Lei annuì sorridendomi.
-Circa due anni fa ero stata invitata ad un ballo e lì conobbi un bellissimo ragazzo di nome Stewart Grey. Era dolce e simpatico, ballai con lui per tutta la serata. Quando tornai a casa ero a dir poco cotta, non riuscivo più a dormire, mangiavo pochissimo. Mio padre temeva che avessi la stessa malattia di mia madre-
-Lo incontrasti di nuovo?-
-Sì molte volte finché un giorno venni a sapere che era morto cadendo da cavallo-
Calò il silenzio, era sconvolta e sinceramente anch’io, doveva essere stato terribile!
Le passai un braccio sopra le spalle e la strinsi a me.
Appoggiò la sua testa sopra la mia spalla.
-Mi dispiace-
Lei mi abbracciò e cominciò a singhiozzare sul mio petto.
Per quanto restammo abbracciati non so dirlo.
So solo che non volevo che si staccasse da me.
Le accarezzai la testa.
-Non dovrai più soffrire Maria, ci sarò sempre io al tuo fianco-
Ora sapevo da che parte stare.
 

CIAO A TUTTI!!
RIECCOMI CON UN NUOVO CAPITOLO, PURTROPPO L'ALTRO NON HA AVUTO NEANCHE UNA RECENSIONE E IO VORREI SAPERE QUALCHE VOSTRA OPINIONE.
QUINDI MI LASCIATE UNA RECENSIONE? PLEASE.

 

 

  
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