Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: Yuna Shinoda    16/03/2008    2 recensioni
"E' minuta, goffa ed emana un sapore per cui venderei l'anima se ce l'avessi per poter assaggiare anche un goccio del suo nettare cremisi. Trovo la mia postazione usuale: un albero di fronte alla sua stanza mi permette di vedere meglio che fa nelle sue sere di lettura oppure di semplice contemplazione silenziosa sul suo letto. Passeggia per la stanza. I capelli si muovono ora a destra, ora a sinistra scoprendole il collo albino che è il frutto del mio peccato; ma riuscirò a resistere alla tentazione. Constatando che la sua vita è stata in pericolo spesse volte, mi sono votato all'aiuto di questa umana imbranata che non sa dove mettere i piedi."[...]
"Quando i tuoi occhi incrociano i miei per brevi istanti, percepisco una luce che cresce e irradia la stanza quando si posa sulla mia persona. Tutto questo mi ha fatto riflettere. Com'è possibile che tu, piccola e fragile ragazza, mi abbia così colpito tanto da farmi resistere al tua sangue prelibato? Forse conosco già la risposta a questa domanda, sebbene io non voglia ammetterlo. La verità rende l'uomo migliore. Soprattutto quando la hai di fronte ai tuoi occhi."

I pensieri di Edward riguardo a Bella. Sappiamo che inizialmente lui era diffidente verso di lei perchè non voleva metterla in pericolo, ma dopo che la salva dal probabile incidente del furgoncino, riflette sul perchè delle sue azioni.
Qui racchiudo le riflessioni di Edward, scegliendo una canzone di "sottofondo" che secondo me gli calza a pennello, For You dei The Calling.
Genere: Romantico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I am a vision, I am justice
Never thought that I could love
Living in shadows, faded existence
It was never good enough
Within the darkness, you were the light
That shines away
You're trapped in violence, I can be the man
Who saves the day


Una notte. Un'altra notte.
Vago solitario nella fredda foschia del buio che mi avvolge; solo le facili prede della foresta mi fanno compagnia, assieme alla notte buia.
Sono alla ricerca di uno svago, di una distrazione che mi distolga da questa ripetitiva passeggiata notturna che faccio praticamente ogni notte da quando vivo qui.
Cerco un modo per riscattare la mia condizione, streotipicamente negativa del mio essere, cercando di non commettere atti scellerati.
La notte è la mia unica compagna, l'unica che non abbia paura di ciò che realmente sono.
Perennemente, quando il cielo muta di colore dal freddo celeste al neutro nero, mi sento come a casa.
Sono una creatura della notte, solitaria, diffidente e che incute terrore, non per il suo aspetto, ma per ciò che emana.
Sono io il cattivo delle favole, colui che viene temuto da tutti per ciò che sembra e per come si comporta, colui che non rivolge a nessuno la parola, superbo nel suo essere solo e di non avere bisogno del conforto umano.
Alcune settimane fa avrei detto che umano è una parola che non mi appartiene, ma adesso, anche nel gelo di questa notte senza luna, percepisco di sentirmi diverso.
Ed è in queste ombre impercettibili che vedo una luce che mi illumina la via: da metri di distanza riesco a percepire il nettare degli dei, ciò che realmente mi farebbe commettere un atto efferato per cui dovrei andar via da questo luogo di pace.
La sento. La percepisco più chiaramente mentre mi avvicino sempre di più.
E' minuta, goffa ed emana un sapore per cui venderei l'anima se ce l'avessi per poter assaggiare anche un goccio del suo nettare cremisi.
Trovo la mia postazione usuale: un albero di fronte alla sua stanza mi permette di vedere meglio che fa nelle sue sere di lettura oppure di semplice contemplazione silenziosa sul suo letto.
Passeggia per la stanza. I capelli si muovono ora a destra, ora a sinistra scoprendole il collo albino che è il frutto del mio peccato; ma riuscirò a resistere alla tentazione.
Constatando che la sua vita è stata in pericolo spesse volte, mi sono votato all'aiuto di questa umana imbranata che non sa dove mettere i piedi.
Ogni giorno cerca sempre di farmi perdere il controllo, come ad esempio questa mattina.
Era scesa una debole neve che aveva ricoperto le auto e ghiacciato l'asfalto. Stavo tentando di starle lontano, di non parlarle mai nell'unica lezione in cui ero tormentato nel vederla, ed adesso, sotto i miei occhi, era in pericolo: il furgoncino di un ragazzo, un certo Tyler, stava sbandando sull'asfalto notevolmente ghiacciato e stava per finirle addosso.
Non potevo permettere che il van si schiantasse proprio su di lei, il mio frutto proibito.
Se avesse perduto del sangue, avrei perso il senno della ragione.
Così mi butto per salvarla dalla probabile morte, accorgendomi sempre di più di quanto mi stia a cuore la sua compagnia; forse per il gradevole odore di fresia che emana.
Facendo un'accurata riflessione poco dopo su quello che ho fatto, mi accorgo di averle salvato la vita.
Mi sento contro natura.
Come è possibile che un tale mostro come me abbia fatto un gesto del genere?
Adesso ricordo. Mi sono ripromesso di non commettere atti scellerati.
Per una volta, ho avuto il bisogno di non sentirmi sempre il cattivo della situazione... E direi che per una volta ho salvato la giornata.


Someone has changed me, something saved me
Now this is who I am
Although I was blinded, my heart let me find that
Truth makes a better man
I didn't notice that you were right in front of me
A mask of silence, we'll put away so we can see


Qualcuno mi ha cambiato, qualcuno mi ha salvato dall'oblio che prima del tuo arrivo era la mia vita.
E mi ritrovo ogni sera qui, su quest'albero a contemplare ogni tuo movimento, ogni tuo sospiro, chiedendomi a casa tu stia pensando.
Non posso dire di essere definitivamente cambiato, ma una mia piccola parte la sento diversa.
Era una parte morta, gelata e stantia, come il sangue che non mi scorre da anni nelle vene.
Adesso quella parte la sento rivigorita, viva e fremente ogni volta che ti osservo.
Vorrei che potesse battere di nuovo, per capire in che modo il tuo arrivo nella mia vita mi abbia cambiato, ma sono sicuro che salterebbe fuori dal petto, data l'emozione che mi dai ogni volta che incontro il tuo sguardo, sebbene nel tuo sguardo vedo paura e quasi indifferenza, a causa del mio troppo distacco.
Anche se non posso "ascoltare" ciò che provi, posso dedurre che la mia presenza non ti è indifferente.
Quando ti osservo in biologia, riservata, timida e pudica con i capelli sciolti che ti coprono metà del viso che godo nell'ammirare, sento di incuterti una certà ostilità.
E quelle volte che ti vedo in mensa con il volto finalmente scoperto dalla tua folta chioma castana, mi sento sollevato.
Mi sento sollevato nel vedere che spesse volte tu guardi ersi il mio tavolo, forse per vedere se ti to notando.
Quando i tuoi occhi incrociano i miei per brevi istanti, percepisco una luce che cresce e irradia la stanza quando si posa sulla mia persona.
Tutto questo mi ha fatto riflettere.
Com'è possibile che tu, piccola e fragile ragazza, mi abbia così colpito tanto da farmi resistere al tua sangue prelibato?
Forse conosco già la risposta a questa domanda, sebbene io non voglia ammetterlo.
La verità rende l'uomo migliore. Soprattutto quando la hai di fronte ai tuoi occhi.
Ho deciso di rivolgerti di nuovo la parola.
So che forse rifiuterai il mio gesto, dato che ti ho intimato spesse volte di lasciarmi stare ma... sono una creatura egoista.
Desidero troppo la tua compagnia per starti lontano.
Io non posso starti lontano. No. La tua vita per me è troppo affascinanate, tu sei diversa dalle altre persone.
Tu mi affascini perchè sei un libro chiuso.
Tu... Bhè... Tu sei anche il mio nuovo passatempo.
Fai si che la mia vita abbia un senso, che ogni giorno lo viva chiedendomi il perchè hai la testa che assomiglia tanto ad un libro senza parole.
Tu fai si che mi senta un uomo migliore. Un uomo, seppur un uomo in cui non circoli da anni il sangue nelle vene, che non commette azioni efferate.
Un uomo che ha trovato in te la sua positività repressa dalla sua condizione.


I'm there for you
No matter what
I'm there for you
Never giving up
You know it's true
You were there for me
And I'm there for you
For you


Sento crescere in me il desiderio di starti accanto, di percepire non solo il tuo odore, ma anche il tuo calore che mi ricorda che il mondo non è solo freddo come la mia pelle.
Sei una cosa piccola e preziosa, fragile, che potrebbe rompersi in qualsiasi momento.
Ed io ti preserverò, amandoti a più non posso e cercandoti di non farti cadere nell'errore del mio essere.
Darò la mia vita per te. Darò tutto per farti essere felice.
Adesso ne sono sicuro.
Anche se so di essere un mostro, penso che anche chi in passato ha commesso atti abominevoli puo' avere il diritto di amare.
Ed io ti amo, Bella Swan.
Dalle tue cadute, alle tue parole che feriscono, dalla tua timidezza, ai sospiri che emetti la notte quando ti osservo dormire e ripetere un infinità di volte il mio nome.
Si, io sarò lì per te.
Costi quel che costi, non mollerò mai perchè mollare per la propria vita per me vuol dire morire per una seconda volta.
Posso dire definitivamente che Edward Cullen è cambiato.
Adesso l'aggettivo umano mi appartiene, sebbene in piccola parte, lo sento mio.
Ed è tutto merito tuo, mia Bella Swan.


Nota: il testo citato della canzone è For You, dei The Calling.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Yuna Shinoda