Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: DamselInDistress_92    10/09/2013    0 recensioni
Liam aprì di scatto la porta e la persona che si trovò davanti non rispecchiava assolutamente la figura che aveva in mente lui. Niall spalancò la bocca mentre Liam rimase senza parole.
Una bellissima ragazza dal corpo slanciato, i capelli castani ma che scendendo divenivano quasi biondi, e gli occhi celesti, era proprio di fronte la loro porta e di certo non aveva dodici anni.
-Ciao!
Esclamò sorridente, mostrando i suoi bellissimi denti perfetti e bianchissimi.
-C-ciao! Forse hai sbagliato porta!
Esclamò imbarazzato Liam, quella non poteva essere sua cugina, pensò.
- Sei Liam, giusto? Io sono Roxanne, ma tutti mi chiamano Roxie!
Rispose gentilmente la ragazza non perdendo il suo meraviglioso sorriso.
Liam non riusciva ad emettere altro suono per comporre una parola di senso compiuto. I ragazzi non capivano perché Liam con sua cugina non li raggiungesse nel salone, così si alzarono e andarono a vedere cosa stava succedendo.
Arrivati alla porta assunsero tutti la stessa espressione di Niall, il quale ancora non si era ripreso.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


22 Capitolo



Un'ambulanza portò d'urgenza Roxie al più vicino ospedale di New York City. Liam temeva il peggio, mentre Harry si limitò ad imprecare contro Cheyenne, la quale se ne stava in un angolino della sala d'aspetto.
Zayn camminava avanti e indietro per i lunghi corridoi del NY Presbyterian.
<< Sei una sciocca! Una stupida! Perché non te ne torni da dove sei venuta?? >> Harry aggredì furioso sua cugina, la quale se ne stava in un angolino della sala con un grandissimo senso di colpa.
<< Smettila Harry, così non risovi nulla! >> lo ammonì Liam.
<< Non capisco come sia potuto succedere! Roxie non beve! >> Harry si portò la testa fra le mani sedendosi su una delle tante sedie disposte nella grande sala bianca.
<< Ormai è successo. >> sentenziò Liam.
<< Tutta colpa sua! >> Harry puntò il dito contro Cheyenne, la quale scoppiò a piangere, non riuscendo più a reggere la tensione.
<< Basta Harry! Lasciala perdere! Non l'ha mica forzata! >> adesso intervenne Niall, il quale fino a quel momento se ne era stato in silenzio accanto ad una delle finestre. Fortunatamente un dottore accorse verso i ragazzi.
<< Chi è un suo parente? >> domandò. Liam si fece avanti senza fiatare, ma anche Harry e Zayn si avvicinarono. << Mi dispiace, posso parlare solo con un familiare. >> ribatté il dottore.
<< Siamo suoi familiari. >> mentì Liam, sapeva quanto entrambi i ragazzi tenessero a Roxie.
<< Be', Roxanne ha avuto una sorta di intossicazione. E' stata identificata una sostanza usata come forte droga in ciò che ha bevuto. E' stata salvata in tempo. E' sveglia, potete vederla, ma solo uno alla volta. >> specificò il dottore.
<< Vado io per prima. >> annunciò Liam, sicuro della sua decisione.
Si incamminò nella sua stanza. Era stravolto e spaventato. Non sarebbe potuta finire bene.
Quando entrò nella stanza, vide sua cugina vestita con il tipico camice da ospedale, attaccata a diversi aghi e tubi. Aveva gli occhi chiusi, ma non appena sentì i passi di Liam, li aprì.
<< Ehi, come stai? >> domandò Liam, avvicinandosi.
<< Bene. >> rispose in un soffio, togliendosi la mascherina dell'ossigeno.
<< Ci siamo presi un brutto spavento! >> rivelò Liam, pallido come un fantasma.
<< Harry? >> domandò Roxie, avendo un disperato bisogno di vederlo.
<< Adesso te lo mando. >> Liam capì la sua necessità, si piegò dandole un bacio sulla fronte ed uscì dalla stanza.
Dopo pochi istanti, Harry si precipitò nella stanza di Roxie. Aveva gli occhi lucidi e le sorrise felice non appena la vide.
<< Harry. >> esclamò debolmente Roxie. Senza pensarci due volte, Harry si abbassò e la baciò delicatamente sulle labbra. << Grazie. >> ansimò Roxie, quasi come se ne avesse bisogno. Voleva un contatto con lui. Lo voleva vicino, in ogni circostanza, in ogni luogo, sempre.
<< Sono contento che sia andato tutto bene. Adesso manderò via Cheyenne. >> precisò Harry. Roxie non rispose. Strinse più forte la mano che Harry le aveva afferrato e chiuse gli occhi. Quello fu il suo modo per dirgli che lo voleva lì. Voleva che passasse la notte con lui, in sua compagnia. Non voleva essere lasciata da sola, in quella stanza d'ospedale.


Così, il giorno dopo, Roxie si risvegliò alle prime luci dell'alba. Notò il ragazzo piegato sul suo letto, seduto su una sedia. Aveva dormito tutta la notte in quella posizione, accanto a lei, proprio come aveva desiderato. Tossì leggermente, ma riuscì a far svegliare Harry, il quale alzò il capo e sorrise nel vederla sveglia.
<< Buongiorno. Hai sete? >> le domandò ansioso di aiutarla.
<< Buongiorno. Sì. >> rispose lei.
Harry prese un bicchiere che stava sul comodino accanto al letto e le versò dell'acqua. Gliela porse immediatamente, aiutandola a bere.
<< Ho bisogno di parlare con Zayn. >> annunciò con la voce stremata la ragazza.
Harry divenne improvvisamente serio.
<< Davvero. Dov'è? >> insistette Roxie.
Harry si alzò ed uscì fuori dalla stanza senza proferire alcuna parola. Dopo circa due minuti entrò nella stanza di Roxie, proprio Zayn.
<< Zayn! >> esclamò contenta di vederlo. Si sentiva parecchio in colpa per tutto ciò che aveva combinato.
<< Come stai? >> le domandò lui.
<< Meglio. Dov'eri? >>
<< Qui fuori. >> rispose avvicinandosi al letto di Roxie. Il suo volto era stanco. Aveva le occhiaie e tutti i vestiti sgualciti. << Ho dormito qui fuori tutta la notte, dato che hai voluto che Harry stesse con te. >> il suo tono era aspro, seccato ed infastidito.
<< Lo so. Non capivo molto ieri sera. Mi dispiace. >> si giustificò. << Ma ora sei qui. E' questo ciò che conta. >> gli sorrise.
<< Ok. Come dici tu. >> Zayn rispose, tentando di perdonarla, anche se gli veniva difficile.
<< Mi dispiace avervi fatto passare questo Natale orrendo >>
<< Infatti. Che cacchio hai bevuto a fare quel drink? Tu non bevi! Perché hai bevuto ieri sera? Non ci credo che ti ha forzata Cheyenne! >> Zayn si stava in un certo senso scaricando i nervi tesi, o una rabbia repressa.
<< Scusami. Io non.. >>
<< Tu cosa? Avanti Roxie! Perché hai bevuto? Ancora continua la storia tra te e Harry? E' per colpa sua che hai bevuto, no? >> improvvisamente entrò nella stanza Harry, il quale aveva sentito Zayn alzare la voce prepotentemente.
<< Smettila! >> lo rimproverò il riccio.
<< Sta' zitto Harry! Non immischiarti sempre negli affaracci altrui! >> Zayn gli puntò il dito contro.
<< Ci sono dentro anche io nei vostri affari a quanto pare! >>
<< Basta! Zitti entrambi! >> urlò Roxie. I due ragazzi si zittirono e si voltarono a guardare la ragazza. << Tu, cerca un dottore e domandagli quando mi farà uscire da qui! >> indicò Harry. << Tu, chiama Eleanor e falla venire qui! Ho bisogno di una sistemata. Mi sento un mostro! >> Zayn obbedì all'istante come anche Harry, il quale era già scomparso alla ricerca del dottore.


I dottori acconsentirono al permesso della ragazza per farla uscire dall'ospedale e tutto il gruppo si recò verso l'aeroporto. Era tempo di cambiare città. La prossima tappa sarebbe stata Philadelphia. Roxie non era proprio in forma e durante il tragitto ospedale-aeroporto, si era accasciata sulla spalla destra di Zayn, chiudendo gli occhi e cercando di non pensare a nulla. Ma i pensieri le si accavallavano nella mente, più imponeva a se stessa di non rimuginare su ciò che la opprimeva, come un grosso zaino da portare sulle spalle, e più il suo cervello finiva per soffermarsi su quei punti. C'era un metodo per non pensare? Oppure c'era un qualche modo per scacciare via i brutti pensieri, o meglio, le brutte questioni che l'assillavano? Roxanne non smetteva di chiederselo.
Si strofinò il naso e alzò la testa. Probabilmente stavano per arrivare, ma quel viaggio sembrava sempre più interminabile. Posò la mano sulla gamba sinistra di Zayn, il quale non la degnò di uno sguardo o di una mera attenzione. Se ne stava seduto composto, guardando in cagnesco fuori dal finestrino. Roxie si sentiva un rifiuto tossico poggiata al suo corpo. Così si spostò quanto più potette, incontrando dal lato destro il corpo di Louis. Non le importava se gli avrebbe provocato poca aria quel suo movimento, ma non voleva in quel momento, essere un peso per Zayn. Aveva tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiato e deluso. Roxie non era una santa, ma era anche una codarda. Non aveva il coraggio di chiudere il suo cuore a Zayn e di aprirlo a Harry. Era la paura ciò che la opprimeva di più. Il peso più pesante di quello zaino che si trascinava dietro era composto dalla paura. Adesso, in quell'orribile posizione, attendeva di giungere fino all'aeroporto senza più chiudere occhio.










E con un ritardo di mesi (terribile, lo so) sono tornata ad aggiornare questa fan fiction. La verità è che avevo perso l'ispirazione, e tutt'ora non sono abbastanza ispirata. In effetti questo capitolo lo avevo da un po' conservato nel computer. Oggi ho deciso di ultimarlo e di postarlo. Spero lo troviate interessante, anche se di interessante non c'è nulla. E' un capitolo transitorio.
Non posso promettervi quando posterò il ventitreesimo capitolo perché non l'ho neppure scritto, ma ho le idee chiare riguardo la storia.
Ringrazio coloro che hanno inserito la fan fiction tra le storie seguite, preferite e ricordate. E ringrazio chi ha recensito finora! :)
M.










  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: DamselInDistress_92