I tuoi occhi
Caroline POV
Caroline POV
Dentro e fuori dal mio corpo tutto sta per cambiare radicalmente, in modo permanente.
Per sempre.
Sto per cessare di essere una semplice adolescente.
Sto per diventare madre, e questa consapevolezza si fa strada in me, potente, nitida.
Sento le pulsazioni del mio cuore aumentare d’intensità.
Sento il battito della mia bambina.
Sento le contrazioni sempre più forti e sempre meno distanti l’una dall’altra.
Respiro profondamente.
Butto dentro e fuori l’aria dai polmoni.
Il momento si avvicina.
Presto vedrò il mio piccolo angelo.
Presto potrò abbracciarla, stringerla a me, baciarle la fronte, cullarla fra le mie braccia…
Senza di lui, Caroline.
Ecco che la mia felicità si spezza non appena questo pensiero affiora.
Lui non ci sarà ad aiutarti, a dividere le gioie e i momenti belli e brutti della vostra vita.
Un dolore al petto e un nodo alla gola.
Klaus.
Il tuo nome nella mia testa, nel mio cuore.
Dovresti esserci tu, accanto a me, a lei, a noi.
La voce di Meredith mi riporta alla realtà.
-Caroline.. respira avanti, stai tranquilla andrà tutto bene vedrai.
Annuisco.
-Devi sapere una cosa però.
-Qualcosa non va?
Preoccupazione e paura si fanno strada in me.
-Tu sei un vampiro. Le ferite si chiudono e si cicatrizzano in un attimo, di qualsiasi profondità esse siano.
procederò al taglio cesareo. Il problema arriva qui.
Dovrò tenerti il taglio continuamente fresco e dovrò allargarlo in continuazione.
Farà male, Caroline. Ma pensa a quanto tutto questo dolore sarà stato insignificante non appena vedrai la tua splendida bambina e la terrai fra le tue braccia.
-Non c’è un altro modo?
La voce di Stefan ha una nota di preoccupazione nella voce.
-No, Stefan. Mi dispiace. È l’unico modo.
Allungo una mano verso Stefan e gli stringo il polso.
-Andrà tutto bene, Stefan.
-Permettimi di starti accanto.
Annuisco e sorrido.
-Certo.
-Ti ringrazio.
-No. Grazie a te per essermi stato sempre vicino. Ti voglio bene.
-Te ne voglio anche io, Caroline. Non sai quanto.
-Pronta?
Annuisco seria.
-Sono pronta.
Meredith mi fa stendere sul letto ed estrae una specie di bisturi dalla sua borsa.
Appena vedo la lama avvicinarsi chiudo gli occhi.
Un dolore lancinante e la lama che taglia il mio ventre.
Inizio ad urlare in preda al dolore e subito sento la mano di Stefan stringere la mia.
L’altra sua mano mi accarezza dolcemente la fronte.
Mi sembra di andare a fuoco.
Sento il sudore imperlarmi la fronte.
Più Meredith affonda la lama, più le mie urla sono forti e piene di dolore.
-Caroline, ascolta. Respira.
Pensa a tutte le cose belle che ti passano per la mente. Pensa che presto abbraccerai la tua bambina. Pensa a questo e il dolore ti sembrerà più sopportabile.
Stefan.
Stringo con forza la sua mano e chiudo per l’ennesima volta le mie palpebre.
Pensare a qualcosa di bello.
Facile.
Penso alla mia bambina. Sta per nascere.
Presto potrò tenerla fra le mie braccia.
Presto potrò vederti.
Sorrido.
Manca poco.
Il dolore è forte.
Ma dopo un tempo interminabile che sembra infinito, sento un vagito dolcissimo.
È il pianto di un bambino.
Lo sento.
Il suono si fa sempre più vicino.
Apro gli occhi.
Davanti a me c’è la creatura più bella e adorabile che abbia mai visto.
La mia bambina.
Le smorfie di dolore vengono sostituite da un sorriso.
Le mie lacrime continuano a cadere. Non per il dolore.
Per la gioia che sto provando in questo momento.
Meredith si avvicina a me.
Avvolge la piccola in un panno e me la posa fra le braccia.
-Sei bellissima.
-Congratulazioni. Sei stata forte.
La dottoressa mi sorride.
-Sei stata bravissima, Caroline. Come ti senti??
-Stefan! Oddio sono madre. Eccola qui. La mia bellissima Sophie.
Io sto benissimo. Sento già la ferita chiudersi. In pochi minuti non resterà la minima traccia.
-Sophie?
Solo allora mi rendo conto di aver pronunciato un nome senza rendermene conto.
Un nome bellissimo e dolcissimo.
Sorrido e mi volto nuovamente verso la mia piccola accarezzandole la testolina.
-Sì. La mia bellissima e dolcissima Sophie Mikaelson.
Un paio d’ore dopo la mia stanza è piena.
Mia madre piange dalla felicità e tiene fra le braccia la sua nipotina.
Jeremy e Matt mi sorridono e guardano la nuova arrivata.
Loro l’hanno già stretta fra le loro braccia, e se devo essere onesta se la sono cavata piuttosto bene.
Bonnie è seduta accanto a me, esattamente come Stefan e mi sorride.
-Caroline.
Ho un regalo speciale per la nascita di Sophie.
-Non dovevi disturbarti.
-Dovevo.
Fa un cenno a tutti quanti.
Mia madre mi posa fra le braccia il mio piccolo miracolo.
Tutti escono dalla stanza.
-Bonnie, cosa??
Inizia a pronunciare una formula magica e all’improvviso in fondo alla stanza appare… no, non può essere.
-Klaus?
Klaus POV
Annuisco sorridente al tono sorpreso e interrogativo della mia Caroline.
-L’unico e il solo. Ti sono mancato, love?
-Vi lascio soli. Non avete molto tempo.
-Grazie Bonnie.
-Mi dispiace di non essere riuscita a salvare te e i tuoi fratelli.
-Sappiamo che hai fatto il possibile.
Ora siamo soli.
Noi tre.
Mi siedo sul letto accanto alla mia famiglia e accarezzo la manina della mia piccola.
-Klaus, ti presento nostra figlia. Sophie Mikaelson. Tesoro della mamma questo è tuo padre.
Caroline mi sorride dolce e allunga le sue braccia verso di me tendendomi Sophie.
La stringo fra le braccia.
È bellissima.
La sua manina ha stretto un mio ditino e i suoi occhi grigi mi scrutano curiosi.
-Sei bellissima. Proprio come la tua mamma.
Le accarezzo dolcemente la guancia rosea e la cullo fra le mie braccia.
Poco dopo la sua testolina si appoggia al mio petto e il suo respiro si fa regolare.
Si è addormentata.
Mi alzo e poso la piccola nella sua culla, accanto al letto di Caroline.
Torno poi accanto a lei e prendo le sue mani fra le mie.
Un sorriso le si apre sul suo splendido viso e il suo sguardo si illumina.
-Avrei voluto averti accanto. Vorrei tanto che tu non fossi morto e fossi veramente qui, accanto a me e a Sophie.
Io non sono riuscita a darti una risposta quel giorno.
-Non ne aspettavo una, Caroline..
-Fammi finire, ti prego… non abbiamo molto tempo
Lo dice con un tono talmente dolce che mi si scioglie il cuore.
-Io provavo e provo qualcosa per te. Ma non so dare un nome a questo qualcosa. Non so se è amore, non so se è amicizia, fratellanza… io non lo so e credo che non lo saprò mai, Klaus. Tu non ci sei più.
Se tu fossi restato qui, allora avrei continuato a coltivare questo sentimento e prima o poi avrei capito questo sentimento e lo avrei identificato. Ma non c’è stata la possibilità. Mi dispiace, perdonami.
Non so darti una risposta nemmeno ora.
Le alzo il mento con due dita.
-Questo mi basta, Caroline. Sento le tue emozioni, avverto i tuoi cambiamenti di umore… so che non ti sono indifferente. So che provi qualcosa per me. E tanto basta a darmi la felicità. Ora che hai messo al mondo nostra figlia, la mia felicità è completa…solo vorrei chiederti una cosa per essere felice in eterno.
-Qualunque cosa.
-Permettimi di baciarti un ultima volta, Caroline. Voglio sentirti mia ancora per una volta. Il tempo sta per scadere e prima di andarmene, se tu me lo concedi…
-Baciami.
Spalanco gli occhi e la bocca dalla sorpresa.
Mi avvicino a lei e le prendo il viso fra le mani.
Faccio sfiorare le nostre fronti e i nostri nasi e le sorrido.
-Grazie.
Sussurro prima di annullare la distanza che ci separa.
Non appena le nostre labbra si sfiorano, sento i battiti di entrambi accelerare sempre di più e i nostri respiri farsi irregolari.
Lascio le labbra premute sulle sue per qualche istante.
Sto per staccarmi, quando Caroline mi prende il viso fra le sue mani e mi riavvicina a sé schiudendo le labbra e approfondendo il bacio.
Approfondisco di più questo contatto così dolce e allo stesso tempo passionale e la stringo a me, mentre le nostre labbra si cercano e si trovano e le nostre lingue giocano l’una con l’altra.
Le mie braccia scendono lungo i suoi fianchi e la stringo ancora più forte a me mentre continua ad assaporare le sue labbra.
Dopo un tempo infinito siamo costretti a staccarci.
Non dobbiamo respirare.
Devo andare.
La bacio delicatamente sulla fronte e bacio nostra figlia.
-sii forte e sorridi alla vita, amore mio. Torna la felice e spensierata Caroline di sempre. Prenditi cura di Sophie. Io vi proteggerò e vi amerò per sempre. Addio.
Vi amo con tutto me stesso. Più della mia stessa vita.
Dette queste parole una forza potente mi richiama a sé.
L’ultima immagine che noto sono il sorriso di Caroline e la mia Sophie fra le sue braccia.