Erano stesi sul letto, Dylan dormiva e lei osservava quella camera cogliendone i particolari.

Quel ragazzo aveva una grande arte dentro di lui, un enorme fantasia e anche una mania per tutto ciò che era impossibile costruire.

In un mobile erano custoditi dei modellini di bizzarre costruzioni, e tutte sfidavano le leggi della fisica; nel ripiano più basso c'era un album di vecchie foto, probabilmente dei nonni di Dylan, che ritraeva una famiglia felice.

Eve si mise a guardare fuori dalla piccola finestra.

La villa era curata e tenuta in ottimo stato, si faticava a pensare che fosse disabitata, probabilmente la famiglia cercava di non mandarla in rovina.

Mentre osservava il paesaggio il suo sguardo cadde su un roseto che stava vicino all'entrata.

Scese le scale senza farsi sentire e, con una pazza idea in testa, sparì.

Dylan si svegliò riposato, nonostante non avesse dormito molto.

Si guardò attorno alla ricerca della sua bella, ma non era con lui, al suo posto vi erano petali di rosa sparsi un po' ovunque.

Un biglietto appeso alla porta diceva: “ Trovami se ne sei capace.”

L'idea lo stuzzicava.

Mentre scendeva le scale a due a due raccolse gli indumenti di Eve.

Che cosa stava combinando? Non che il fatto di sapere che lo stava aspettando chissà dove in completo intimo gli dispiacesse, ma non gli era certo parsa quel tipo di ragazza.

Controllò ogni stanza della villa, persino la cantina, ma di lei nemmeno l'ombra.

Uscì in giardino e anche li non trovò nessuno.

Dove poteva essere?

Poi la sua mente ebbe un illuminazione.

Prese un sentiero dietro la casa e si inoltrò correndo dentro la fitta boscaglia, l'avrebbe veramente trovata li?

Ormai aveva il fiatone, ma era finalmente arrivato.

<< Non credevo che ti ci sarebbe voluto così tanto a trovarmi.. >> gli disse quella stupenda voce.

Alzò lo sguardo e Eve era lì, immersa nell'acqua del lago dove l'aveva portata la prima volta.

Rimase incantato dal suo corpo, da quella pelle chiara e vellutata.

<< Non entri? >> gli chiese lei osservandolo.

<< Sai non credo sia il caso.. insomma stare nell'acqua con un manico non dovrebbe farti così piacere.. >>

<< Vorrà dire che ti raggiungerò io. >> e uscì lentamente dal lago.

Gli si avvicinò, perdendosi nella notte che vedeva in quei meravigliosi occhi.

Quando fu a pochi centimetri da lui si alzò in punta di piedi.

<< Avevi detto che avremmo dovuto riprendere da quel bacio.. >> gli ricordò.

Non aspettò che le rispondesse.

Unì le loro labbra in un caldo bacio, pieno di nuove promesse, colmo di un nuovo inizio.