Okay,
eccomi qui con un’altra storia con accenni al mondo del BDSM, naturalmente per
chi non amasse questo tipo di storie consiglio di tornare indietro e di non
leggere.
Ora,
c’è da dire che questa storia era originariamente una One-Shot ma mi è venuta
decisamente troppo lunga di quanto mi aspettassi e quindi l’ho divisa in due
parti. La seconda parte arriverà nel corso dei prossimi giorni.
La
storia è liberamente ispirata al libro “50
sfumature di grigio” da premettere che io non l’ho mai letto e quindi
diciamo che ne ho preso solo vari accenni, da quello che ho sentito dire, per
il resto è tutto inventato, e spero davvero che possa piacere.
Nella
storia ci sono varie note, a causa di termini legati al mondo BDSM, che vengono
spiegati a fine capitolo.
Come
al solito non avendo una Beta la storia non è stata rivista da nessuno, e per
qualsiasi errore non esitate a farmelo sapere.
Ora
vi auguro buona lettura (:
~*~
WARNING: LEGGERO BDSM,
LEGGERO SADOMASOCHISMO, LEGGERO BONDAGE
~*~
Harry
Potter è circa cinque decenni più giovane rispetto a come Draco lo aveva
immaginato, ed è circa cinquanta mila volte più attraente. Indossa un abito
classico nero che s’intona ai suoi capelli e una cravatta rossa sicuramente
tinta con il sangue dei suoi nemici, e sembra che voglia uccidere qualcuno
quando Draco fa ingresso nel suo ufficio, scortato da uno scagnozzo e da una
ragazza talmente carina da poter essere una modella. Gli occhi di Potter sono
su di lui in un baleno, e Draco vorrebbe solo gridare: “HAHA è stato solo uno
scherzo” e correre di sotto tutti i cinquanta piani che aveva percorso, uscire
dal palazzo e non tornare mai più. Questo ragazzo è intenso, e avrebbe
sicuramente mangiato Draco per colazione.
~*~
L’intervista
va meglio di quanto Draco si aspetti, anche se si aspettava che Potter si
accorgesse subito che lui non aveva nessuna esperienza nel condurre delle
interviste, e che non aveva niente a che fare con il giornalino studentesco
dell’università.
Potter
risponde ad ogni domanda dettagliatamente e minuziosamente, ma non posa il suo
sguardo su Draco per i primi venti minuti, non che a Draco importi qualcosa,
anzi gli toglie di dosso un minimo di pressione. Perché questo ragazzo - uno dei più potenti uomini d’affari in
Inghilterra – ha accettato di essere intervistato da uno studente di
giornalismo, è un completo mistero. Ha certamente cose più importanti di cui
preoccuparsi.
Parecchie
belle modelle travestite da segretarie oscillano fra Potter e la porta del suo
ufficio, mentre Draco gli pone le domande che Blaise gli aveva stampato quella
mattina. Portano a Potter bicchieri d’acqua fresca prima che finisca il
bicchiere precedente. E gli fanno scivolare sotto gli occhi fogli da firmare,
cosa che fa solo dopo averli letti attentamente continuando a rispondere alle
domande di Draco. Cosa che sorprende Draco non poco, che non riesce neanche ad
ascoltare musica e a giocare ai videogiochi contemporaneamente.
“Parlane
con Ron”, dice Potter parecchie volte alle sue modelle, agitando dei fogli.
“Portali a Ron, lascia decidere lui”, molto probabilmente si riferisce a Ronald
Weasley, suo migliore amico e suo secondo in base alle note di Blaise che Draco
ha avuto appena il tempo di leggere prima che Blaise lo spingesse fuori dalla
porta affermando che sarebbe andato alla grande. Draco era il migliore dei
migliori amici e Blaise gli era debitore di un favore grande, molto, molto
grande.
Mentre
gli occhi di Draco scorrono verso il basso per le ultime domande, Potter
improvvisamente alza lo sguardo, si appoggia allo schienale della sedia, il mento
appoggiato su un pugno, e lo guarda. I suoi occhi sono di un verde strano che
Draco non riesce ad identificare, ma sembrano pallidi in confronto al resto
della sua persona che sembra così buia.
“Lasciaci
soli”, dice Potter improvvisamente e la modella raccoglie le carte per poi
lasciare velocemente la stanza, la porta si chiude dietro di lei con un tonfo inquietante.
Draco
non è sicuro di quello che stia succedendo. Forse non è più il benvenuto. Forse
Potter ha capito che lui è un giornalista impostore mandato qui da Blaise, che
ha la brutta abitudine di non controllare le date di scadenza della roba che c’è
in frigo. Draco piega il foglio delle domande nel mezzo e poi di nuovo a metà,
cercando di comportarsi come un giornalista professionista che sa quando il suo
tempo è scaduto. Resiste a stento all’impulso di aggiustarsi il nodo alla
cravatta che non indossa. “Io, ehm.. ho più o meno finito se lei –“
“Spegnilo”,
dice Potter, guardando il piccolo registratore che posa sulla scrivania tra di
loro, e poi di nuovo il viso di Draco.
“Certo,
assolutamente”, dice e si sporge in avanti per premere sul piccolo pulsante di
arresto. Non sa se Potter sta per dargli delle importanti informazioni che non
vuole siano registrate o se sta per dirgli che aveva solo sprecato un sacco di
tempo, ma qualsiasi cosa fosse non doveva essere su quel nastro, insieme al
resto dell’intervista.
“Quanti
anni ha, signor Malfoy?”, gli chiede Potter, quando Draco si appoggia con le
spalle allo schienale della poltrona, guardandolo con occhi scuri.
Draco
ha effettivamente bisogno di pensarci per due secondi, non è affatto quello che
si aspettava, e poi è difficile mettere insieme un pensiero coerente di fronte
a tanta autorità. “Venti”, dice, dopo una lunga pausa imbarazzante durante la
quale molto probabilmente la sua bocca era spalancata. “Perché?”
Harry
Potter gli sorride, lentamente. Un grande, sorprendente sorriso compiaciuto,
che trasforma completamente il suo volto, e lo fa sembrare, inspiegabilmente,
ancora più pericoloso.
~*~
“Il
college deve essere costoso”, dice Potter, dopo che il cameriere poggia le
bistecche davanti a loro e si chiude la porta della sala da pranzo privata
dietro di lui. La sala da pranzo privata del costoso ristorante dove Draco, sta
cominciando a sospettare, si trova ad un appuntamento a pranzo con Harry
Potter.
Draco
si sente a disagio a parlare della propria situazione finanziaria – che è in
rosso, molto in rosso – con un ragazzo che probabilmente ha perso un milione di
sterline fra i suoi cuscini del divano e non se n’è neanche reso conto. “Me la
cavo”, dice, cercando di sembrare indifferente.
Potter
non ha ancora toccato la sua bistecca, l’ha a malapena guardata, prende il suo
bicchiere di vino e lo guarda tutto il tempo.
“E
se potessi fare meglio di così?”, chiede.
~*~
“Ti
farò male”, gli sussurra Harry in un orecchio, come una promessa, quando Draco
prende posizione sulle ginocchia che si attaccano alla pelle del divano di
Harry, con le mani legate dietro la schiena. I denti di Harry sono stretti
sulla sua clavicola, abbastanza stretti da farlo contrarre e strofinare con il
suo cazzo duro contro la camicia di Harry. Draco è nudo, mentre Harry non lo è,
e sono passate meno di ventiquattro ore da quando Draco è entrato nel suo
ufficio e gli ha chiesto cosa avrebbe fatto per preservare le fonti energetiche
alternative, e da allora Draco glielo ha succhiato tre volte, e Harry non lo ha
fatto venire neanche una volta.
“Si,
per favore”, dice Draco, perché sta già imparando e il CRACK che sente quando
la mano di Harry sbatte sul suo sedere è una delle migliori e peggiori
sensazioni che Draco abbia mai provato.
~*~
Gli
occhi di Harry sono verdi. O Forse blu. O forse grigi. Tutto quello di cui
Draco è sicuro in quel momento è che qualsiasi cosa Harry gli avrebbe chiesto
di fare, lui l’avrebbe fatta. Avidamente.
~*~
Quando
Harry lo scopa per la prima volta, un paio di settimane dopo il loro accordo,
si posiziona alle spalle di Draco, passando il pollice sui suoi fianchi, e
sospirando umidamente vicino al suo orecchio.
“Non
sarai autorizzato a venire tutte le volte che lo faccio io”, dice Harry,
facendosi strada verso il collo di Draco, quando lui si inclina per concedergli
spazio.
“Lo
so”, risponde Draco, contento che Harry non si aspetti il suo contegno questa
volta, perché non sarebbe mai riuscito a fermarsi con Harry che lo scopava, e
gli sussurrava nell’orecchio, tenendogli le mani ferme verso il basso.
“Ci
lavoreremo. Ti insegnerò io a controllarlo.”, dice Harry, passando leggermente
i denti contro la scapola di Draco, che rabbrividisce. “Ti insegnerò ad
aspettare per me, e sarà bello. Sarà così bello, Draco.”
E
Draco gli crede.
~*~
Non
è strano come se lo era immaginato Draco, fare sesso in cambio di denaro. Ha
lasciato il lavoro come cameriere al bar del campus, ed ha cambiato le ruote
alla sua macchina, e non ha bisogno di pensare al pagamento dei libri quando si
avvicina il nuovo semestre. Ha sempre il portafoglio pieno ora, la scuola è
pagata, e trascorre molto tempo sull’attico di Harry, ed è un po’ come in un
film fra persone milionarie.
Lo
ha detto a Blaise, più o meno. Non gli ha detto esattamente quello che fanno a
letto, o del loro accordo finanziario, gli ha detto solo che si sta vedendo con
Harry Potter e che lui lo sta aiutando economicamente. Blaise non fa molte
domande, molto probabilmente perché non vuole sapere. Vede la lussuosa macchina
di Harry venire a prendere Draco ogni volta che vuole vederlo, e vede i segni
sul corpo di Draco quando torna a casa dopo. Non è un idiota.
A
letto, a Harry piace far sottomettere Draco, farlo contorcere e piagnucolare,
ma gli piace anche far scorrere le mani sul suo corpo, dirgli quanto è bella la
sua bocca, e quanto sia bello in ginocchio. Il tono di voce di Harry che cambia
quando da un ordine, fa battere più forte il cuore di Draco. Stare con Harry è
facile e divertente, e a Draco manca un po’ quando Harry è fuori per affari o
quando lui deve studiare e non possono vedersi.
L’esperienza
sessuale di Draco con i ragazzi è limitata a delle seghe post porno, e la cosa
più sadomaso che abbia mai fatto in tutta la sua vita è stato mettersi un
elastico intorno alle palle, per provarne la sensazione, quindi tutto questo è
nuovo per lui. Internet è una grande e allo stesso tempo terribile risorsa, e
Draco ne legge qualcosa, giusto quel po’ per non traumatizzarsi a vita. Pensa
che Harry possa essere più bravo in dettagli.
O
almeno abbastanza intelligente da non traumatizzarlo. Harry era stato subito
chiaro sul loro accordo, Draco aveva il potere di dire ‘no’, ogni volta che ne
sentiva il bisogno o anche sempre. “Solo una prova”, aveva detto il primo
giorno, dopo il pranzo nella sala privata, una volta tornati a casa sua,
“Niente di impegnativo, e mi fermo se non ti piace”.
Ma
a Draco era piaciuto, anche se non ne era convinto fino a quando non si era
trovato sul divano, con il palmo caldo della mano di Harry sulla nuca, lui che
gli prendeva il lobo fra i denti e gli sussurrava: “Voglio legarti le mani
dietro la schiena.”, e a Draco era piaciuto un sacco. E gli erano piaciute
anche tutte le altre cose che avevano fatto da allora.
Draco
è sempre stato furbo e insolente, e questo lo ha messo spesso nei guai, ma
Harry sembra insolitamente tollerare la sua insolenza per uno che si eccita a
dare ordini. Questa è probabilmente la parte più strana, davvero. Il fatto che
Harry, la cui espressione facciale preferita è ‘sguardo intimidatorio’ non
utilizza un regime di terrore nei suoi rapporti personali.
A
volte Draco fa degli errori, ma viene solo punito per disobbedienza volontaria,
non per ignoranza. Harry è paziente con lui, ed è sempre attento a spiegare le
regole e quello che si aspetta da lui, ma è anche esigente e inflessibile.
Chiede molto, ma allo stesso tempo da molto.
E
fra di loro non è tutto manette, sculacciate e deep throat (gola profonda*).
Quando Draco resta a dormire di notte, la mattina dopo Harry gli prepara la
colazione, ed è costantemente attento ai suoi bisogni e desideri. Draco può a
malapena parlare o guardare qualcosa senza che Harry gliela regali, e se Draco
è pensieroso, si acciglia, e vuole sapere cosa c’è che non va, e come può
aiutarlo. Ed è così dolce.
Probabilmente
non si dovrebbe attaccare troppo a lui, pensa Draco, quando è ormai troppo
tardi.
~*~
Disdice
i piani con Harry una volta, poche settimane dopo il loro accordo, per andare
ad una festa frisbee sulla spiaggia con Blaise.
Harry
lo punì con la paddle (pagaia**), e dovette dormire sul pavimento accanto al
suo letto per tutta la notte.
Draco
non ripeté mai più il suo errore.
~*~
Harry
non parla molto di se stesso, ma risponde quasi sempre alle domande se Draco
gliele porge. Draco, essendo un ficcanaso, fa tante domande. Una delle cose
migliori, durante i suoi interrogatori, è stata quella di scoprire che Harry è
molto più giovane di quanto Draco si fosse immaginato, non ha neanche trent’anni,
il che sembra un’età così ridicolmente giovane per avere già tanto potere e
tanti soldi. È una sorta di miracolo che Harry un sia un coglione assoluto.
“Grazie”,
dice Harry ironicamente, quando Draco glielo fa presente.
“Non
hai nemmeno un problema di cocaina o qualcosa di simile?”, chiede Draco
meravigliato, pensa ancora che sia impossibile.
“Ho
altri punti deboli”, risponde Harry, la voce diventa più rauca di qualche
ottava, e trascina Draco sulle sue ginocchia strappandogli la biancheria.
Pochi
minuti più tardi quando il sedere di Draco è rosso e caldo, Harry lo tiene
aperto e si spinge dentro di lui. “Questo è molto meglio della cocaina.”,
decide Draco, contorcendosi al suono perfetto delle anche di Harry contro il
suo culo. Harry ride.
L’unica
cosa di cui Harry non vuole mai parlare è la sua famiglia, così Draco si aiuta
con Google, e se ne pente immediatamente. I risultati sono quasi tutte notizie
di una ventina d’anni fa: Incidente
automobilistico distrugge la famiglia Potter e, ancora I
signori Potter muoiono tragicamente lasciando un bambino di sei anni ed
altri titoli raccapriccianti. Draco non clicca su nessuno dei link. Anche se le
notizie sono di dominio pubblico, vista la posizione di Harry, queste sono cose
di cui Harry, ovviamente, non vuole parlare, e Draco sente di violare la sua
privacy leggendo i dettagli su Internet.
Perdere
i genitori a sei anni è un’esperienza traumatica per un bambino. Se prima Draco
pensava ad Harry come ad una persona fortunata, nato bello, intelligente e in
una famiglia benestante, ora non lo pensa più.
~*~
Una
volta, di domenica mattina, Draco allontana gli occhi dal tostapane per vedere
Harry, appoggiato al bancone della cucina, con una tazza di caffè fumante in
mano, che lo guarda.
“Vieni
qui”, gli dice a bassa voce, e quando Draco sta in piedi d’avanti a lui, Harry
trascina il dorso delle dita verso il basso sul suo viso e le ginocchia di
Draco seguono il suo movimento, fino a quando non è inginocchiato ai suoi
piedi. La mano di Harry si posa delicatamente sulla parte superiore della testa
di Draco, e rimangono così, Harry sorseggia il suo caffè, fino a quando il
rumore del tostapane li distrae.
Le
dita di Harry sfiorano la fronte di Draco fino a portare in su il suo mento, si
china a baciargli la fronte. “Prendi il tuo pane tostato.”, dice, e poi si gira
a guardare fuori dalla finestra i grattacieli illuminati dal sole e dal blu
brillante del cielo, mentre Draco si alza in piedi.
Il
pane tostato è, come al solito bollente, e mentre Draco si succhia le dita
bruciacchiate aspettando che si raffreddi, guarda Harry, la leggera
inclinazione delle spalle, una appoggiata al muro, e la mascella rilassata.
Sembra molto più felice di quanto Draco lo abbia mai visto.
Una
delle cose che Draco ha imparato molto rapidamente è che stare in ginocchio non
significa essere impotenti. Per quanto Harry ami il potere, si diverte solo
perché sa che Draco gli concede questo privilegio.
Draco
guarda occasionalmente Harry alla televisione, sempre vestito impeccabilmente,
con lo sguardo freddo e invulnerabile, il ragazzo più potente della stanza, in
qualsiasi stanza si trovi. Pensa a quelle immagini a volte, al modo in cui il
respiro di Harry cambia quando Draco gli offre i polsi per essere legato, o
quando comincia a perdere il ritmo quando Draco comincia a pregarlo, o quando è
semplicemente aperto e contento insieme a lui. Draco vede la differenza fra il
suo Harry e l’Harry alla TV, e pensa, è grazie a me.
Si,
Harry è sicuramente l’uomo più potente in qualsiasi stanza fino a quando Draco
non fa la sua comparsa.
~*~
Festeggiano
il Natale in anticipo, prima che Draco torni a casa per le vacanze. È una cosa
che provoca a Draco non una piccola quantità di angoscia, perché cosa si può
regalare ad una persona che ha e può permettersi praticamente tutto?
“Mi
potresti fare qualcosa?”, suggerisce Harry, quando Draco gliene parla. Si
stanno facendo le coccole sul divano di Harry, Harry gli passa le dita sul
livido che Draco ha sul polso.
“Non
vado mica all’asilo.”, dice Draco, rifilandogli una gomitata nelle costole, che
gli procura uno sbuffo scherzosamente infastidito. “Posso farti un regalo
vero.”
“Non
ho bisogno di nient’altro.”, gli dice Harry, facendo le fusa nell’orecchio
destro di Draco mentre le sue dita si fanno strada sotto la sua camicia e vanno
a pizzicare un capezzolo. La loro conversazione viene sviata in un’altra
direzione.
Tuttavia
la faccenda del regalo continua a far impazzire Draco, così finalmente riesce a
farsi promettere da Harry che non gli comprerà niente di eccezionale, anche se
Harry continua a ribattere che questa sia un imposizione impossibile. Harry è
il tipo di ragazzo che regala a Draco un prodotto delle più famose marche ogni
volta che si presenta una minima occasione, Draco non riesce ad immaginare che
cosa avrebbe potuto regalargli per un’occasione importante come il Natale.
Tuttavia
non è quello che Draco si aspettava.
Harry
lo porta nella sua camera da letto, poi nella sua immensa cabina armadio e
indica l’insieme di cassetti sulla parete in fondo. Uno di loro ha un arco di
Natale rosso tutt’intorno, quindi Draco gli si avvicina. Quando lo apre, è
vuoto, ad eccezione di una sua T-Shirt, che aveva lasciato da Harry tempo
addietro.
“Wow,
mi hai regalato la mia maglietta.”, dice Draco, prima di rendersi conto: il
dono non è la maglietta, il dono è il cassetto. “Oh, uhm. Grazie.”, borbotta
sentendo il rossore che gli invade le guance, ora vorrebbe ridere e baciare
Harry nello stesso momento. Stringerlo, e farsi stringere, forte e amarlo, così
semplicemente.
Guarda
Harry sentendosi un po’ esposto, il che è ridicolo visto tutto quello che hanno
fatto negli ultimi mesi, e lo vede che si avvicina verso di lui, con un
luccichio predatorio negli occhi.
“C’è
di più.”, dice, la fronte contro quella di Draco, mentre con le mani gli sfiora
una guancia, per poi passare alle spalla, fin giù alla fibbia della cintura di
Draco, spingendolo indietro verso il letto.
Oh,
con Harry c’è sempre di più.
Harry
glielo succhia. Non qualche semplice gioco di lingua e qualche leccata che gli
fa prima di scoparlo, cose che Draco ha imparato ad amare, ma un impressionante
pompino che si prolunga per sempre e sempre e sempre, perché Harry sceglierà
sempre l’Orgasm Denial (negazione dell’orgasmo***) se può, ma a Draco non
importa, nessuno gli ha mai fatto un pompino come quello che Harry gli sta
facendo in quel momento. E alla fine Harry lascia che Draco gli venga in bocca,
cosa che non era mai accaduta prima.
Appena
Draco pensa di essere in grado di camminare di nuovo, Harry lo girà di fronte
al grande specchio vicino al letto, le mani di Draco si appoggiano a quella
superficie scivolosa, e Harry guarda se stesso mentre affonda con semplicità
dentro il culo perfetto Draco.
“Guardati.”,
gli dice Harry, mentre con ogni spinta solleva un po’ le ginocchia di Draco dal
pavimento, ma Draco con vuole guardare se stesso in quello specchio. Vuole
guardare Harry, con le sue mani forti, con le dita che affondano nelle anche di
Draco, vuole guardare come affonda i denti nel labbro inferiore e come butta
indietro la testa nel momento in cui rilascia il suo seme dentro di lui.
Alla
fine si ritrovano sul pavimento, dopo qualche minuto si ripuliscono, fanno una
doccia veloce e di nuovo a letto, Draco da a Harry il suo regalo, un orrendo
albero di Natale di carta, con tanto di ghirlande e una stella luccicante con
brillantini, fatta a mano da Draco. Harry ride, con i suoi denti bianchi e il
sorriso negli occhi, e non ha niente da ridire neanche la mattina seguente
vedendo brillantini gialli sparsi su tutte le lenzuola, alcuni fra la sua barba
e attaccati al suo sedere, quando si alza per andare a farsi nuovamente una
doccia veloce.
Draco
non si aspetta di avere notizie di Harry nel periodo natalizio, ma Harry gli
manda molti SMS durante i primi giorni, e gli fa una chiamata a sorpresa la
sera della Vigilia di Natale, tardi quando Draco si trova già nel suo lettino,
nella sua vecchia stanza, sentendosi stranamente vulnerabile.
Nessun
tipo di preghiera convince Harry a rivelare a Draco dove si trova e con chi,
cosa che lascia presupporre Draco che Harry si trovi tutto solo nel suo
appartamento la Vigilia di Natale, con qualche cesto di frutta mandatogli da un
qualsiasi cliente che conosce a malapena e uno stupido albero di carta
ricoperto di brillantini. È un’immagine triste. Avrebbe dovuto chiedere a Harry
se voleva accompagnarlo dai suoi genitori per Natale, pensa, prima di rendersi
conto che sarebbe stato ridicolo. Cosa avrebbe raccontato ai suoi genitori?
Ehi, mamma papà, questo è il ragazzo ricco che paga per sculacciarmi il sedere,
la stanza degli ospiti è pronta?
Ma
la famiglia di Harry era andata, e lui non sembra avere molti amici, solo tante
persone che lavorano per lui. In realtà, pensa Draco, per quanto Harry possa
essere terribilmente occupato e spesso circondato dalle sue splendide modelle,
Harry è terribilmente solo. Il che rende Draco triste al pensiero di averlo
scaricato per giocare a Frisbee sulla spiaggia insieme a Blaise quella volta, e
non solo perché il suo sedere gli fece male per due giorni interi.
Dopo
aver aperto i regali la mattina di Natale, Draco manda un SMS a Harry. Si
tormenta su cosa scrivergli, vuole che Harry sappia che lo sta pensando, e non
che prova pietà per lui, cosa che sicuramente avrebbe odiato. Trascorre qualche
minuto e poi semplicemente gli scrive: Buon
Natale. Mi manchi. Harry risponde quasi immediatamente: Anche tu. Torna presto a casa.
Draco
pensava di essere già a casa, nella casa in cui era cresciuto, dove vivevano
ancora i suoi genitori. Ma si sbagliava.
~*~
Passano
insieme i fine settimana successivi, una cosa che Draco nota da Natale è che
ora passano molto più tempo assieme, anche più giorni di fila, facendo cose che
non riguardano il sesso. Guardano film insieme e vanno a fare shopping, e a
Harry piace cucinare. Il cassetto di Draco si sta riempiendo mano mano di
vestiti e di libri di scuola, e di altre cose che dimentica da Harry. Ha
ufficialmente anche il suo lato del letto, con un caricabatterie per il
telefono sul comodino.
Inizia
a sentirsi strano per la considerevole somma che viene ancora depositata sul
suo conto in banca il quindici di ogni mese, ma non è sicuro di come parlare di
quest’argomento, o se può azzardarsi a farlo. Continua a ripetersi che per
Harry sono solo pochi spiccioli, ma per la maggior parte del tempo cerca di non
pensarci affatto.
La
sera della partita di Baseball, Draco prepara il suo famoso Chili, l’unica cosa
veramente buona che riesce a cucinare, e occasionalmente mangiano sul divano.
Si punzecchiano a vicenda per la squadra del cuore e quando ormai l’esito della
partita è pressoché chiaro, Harry rivolge la sua attenzione a Draco.
Harry
lo bacia e lo bacia, fa scivolare le mani sotto la sua camicia e spinge i suoi
fianchi verso il suo inguine, in modo che Draco senta quanto sia duro, e poi
torna a baciarlo di nuovo. A lungo, lenti baci sulle labbra, sul collo e dietro
le orecchie, le dita di Harry tracciavano piccoli cerchi sulla pelle esposta
sopra la cintura dei Jeans di Draco. Quando Draco si spinge contro di lui,
frustato volendo solo che Harry lo mettesse in ginocchio o che lo girasse come
meglio credeva per scoparlo, Harry si siede dritto e dice: “Va bene, è giunta
l’ora che tu torni al Campus.”
Draco
ricade sul divano, ansimante, e quasi urla di disappunto. “Non hai intenzione
di scoparmi?”, è così eccitato che riesce a malapena a controllarsi, il suo
corpo è in fiamme.
Harry
sorride e scuote la testa, e rimette a posto la camicia di Draco. Solo sentendo
le dita di Harry che lo toccano, fanno spingere i fianchi di Draco in avanti
per toccare la sua coscia, ma Harry si tira indietro. È impossibile, e quando
Draco sta per protestare, un dito di Harry si posa sulle sue labbra,
impedendogli di parlare. Harry gli da un rapido bacio, senza lingua e
nient’altro.
Le
mani di Draco si stringono sulla felpa di Harry cercando di tirarlo più vicino,
ma Harry ride ironicamente vicino all’orecchio di Draco. “Voglio che tu vada a casa
e che pensi a me mentre ti fai una sega.”, gli sussurra, e Draco lo fa. Più, e
più volte.
~*~
Pochi
mesi dopo, con il Natale solitario di Harry ancora in mente, Draco trascorre
tutte le sue vacanze primaverili con lui, e dopo il primo giorno passato
insieme Draco si accorge che Harry si era liberato di tutti i suoi impegni per
stare con lui, ed è in una pseudo-vacanza. Passa molto tempo al telefono o sul
computer, ma passano insieme tutto il resto della settimana, facendo tutto
quello che vogliono. Vanno a vedere una partita di Basket, e a mangiare il
gelato a Covent Garden, guardano sei film di Zombie di fila. Draco apprende a
cosa serve un Humbler. (****)
Il
terzo giorno Ron passa a casa di Harry per consultarlo su alcune cose e per
firmare alcuni documenti, ma Draco non riesce neanche a vederlo, perché Harry
lascia Draco in ginocchio sul letto, duro e disperato, i polsi ammanettati alle
caviglie. Draco ha l’ordine di restare duro per Harry, cosa che non è un
problema.
Può
sentire la voce di Harry nell’altra stanza, un ringhio basso che riesce a far
formicolare la base della sua colonna vertebrale. Riesce a vedere i segni dei
denti di Harry sulle sue cosce, che pungono un po’ quando sposta il ginocchio.
Gli basta pensare alle labbra di Harry sulla sua pelle per fargli reprimere un
gemito, ed è gemito di sudore e dolorante quando finalmente Harry accompagna
Ron alla porta.
“Bravo
bambino.”, dice Harry in segno di approvazione, poi si slaccia i pantaloni e
scopa la gola di Draco senza pietà. Draco pensa che non ci possa essere niente
di più bello al mondo.
Quando
Harry è duro di nuovo, si lascia cavalcare da Draco e lo lascia venire ogni
volta che vuole, gli libera i polsi dandogli la possibilità a Draco di toccarlo
per tutto il tempo che vuole, di baciarlo. Draco viene sullo stomaco di Harry
cosa che gli è permesso fare raramente, e a Harry deve piacere perché afferra
il culo di Draco e lo muove su di lui più velocemente, soffocando il suo nome
quando gli viene dentro per l’ultima volta.
Dopo
di che, Draco si stende su Harry, fregandosene del seme che è ancora sulle loro
pance e prende pian piano sonno, mentre Harry gli accarezza la nuca, avanti e
indietro.
“Sei
perfetto.”, dice Harry contro la parte superiore della testa di Draco.
Draco
non è d’accordo - pensa che Harry sia quello perfetto – ma questa volta è
abbastanza furbo da tenere la bocca chiusa.
~*~
E
una pura coincidenza che Draco li vede. È seduto in un costoso caffè,
aspettando che Blaise finisca un’intervista nel palazzo accanto, chiedendosi
perché Harry non aveva risposto ai suoi messaggi tutta la mattina, quando la
macchina di Harry parcheggia vicino al marciapiede. Per un secondo Draco pensa
che Harry sia riuscito a capire dove si trovi, ed è venuto per fargli una
sorpresa. Harry è stato fuori città per quattro giorni e loro dovevano vedersi
stasera.
Ma
non è come Draco sta pensando, perché mentre sta posando il suo cellulare in
tasca e bevendo l’ultimo sorso del suo caffè, Harry esce da un ristorante
dall’altra parte della strada con una donna. Una bella donna.
Ha
i capelli mossi e castani, che le cadono perfettamente sulle spalle. La sua
camicia ha un taglio classico e il jeans fascia perfettamente le sue gambe
lunghe. Sì, era adatta al fianco di uno come Harry, per il quale lavorano
segretarie che sembrano modelle per un servizio fotografico di Vogue.
Harry
ha il braccio intorno alle sue spalle, e lei sta ridendo, guardando verso di
lui, e mentre Draco sta guardando, lei allunga una mano per scompigliargli i
capelli affettuosamente, una cosa che Draco non si sognerebbe mai di fare in
pubblico. Harry sorride, il suo vero sorriso, e la bacia sulla guancia prima di
aiutarla a salire nella sua macchina.
To
be continued…
(*)
– Il DEEP THROAT è una pratica di sesso
orale nella quale il pene eretto dell'uomo entra in profondità nella bocca del partner
fino a raggiungere la gola.
(**) – La PADDLE letteralmente pagaia, è un attrezzo appositamente progettato per colpire una
persona sulle natiche; usato come forma di correzione e disciplina soprattutto in
ambito scolastico anglosassone, ma anche all'interno del mondo BDSM.
(***)
– L’ORGASM DENIAL è un tipo di pratica sessuale
che consiste nel vietare o impedire a un soggetto per un tempo più o meno lungo
il raggiungimento dell'orgasmo sessuale. Tale pratica trova particolare diffusione nella
comunità BDSM.
(****)
- Particolare modello di gogna per i genitali
maschili che applica una dolorosa trazione a ogni tentativo del soggetto di
sollevarsi dalle quattro zampe.