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Autore: Winry977    10/09/2013    2 recensioni
-Credo che andrò da Ellis.- continuo, auto incoraggiandomi.
Mia sorella minore azzarda a guardarmi, ma resta in silenzio.
-Tanto ho diciotto anni, posso viaggiare da sola. E ho dei soldi da parte, e ...[...] ..l'unica cosa che mi preoccupa è che dovrò scendere più al Sud prima di poter andare dove desideriamo.
-Layra...
-Sapete, noi desideriamo andare in Inghilterra, ma abbiamo preso in considerazione ancora di più la California.
-Ora basta!- mio padre sbatte le mani callose sul tavolo e si alza in piedi, fissandomi, già paonazzo.
-California baby!
Genere: Fluff, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Cristian Coma, Jinxx, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Okay, parliamo di cose serie- attacca Christian mentre saliamo su per le scale. -Ellis e Jinxx hanno mangiato alla grande, nello specifico: torte alla frutta, al cioccolato e pasticcini di vario genere.- annuisco, pensando che lei e Jinxx sono in ascensore con Ashley ed Andy. -Ashley ha comprato il vinile che gli mancava dei Motley Crue.- conta sulle dita. -Andy si è comprato... cosa si è comprato?

-Un cappello.- risponde Jake, già mezzo affannato.

-Giusto, giusto. Io ho comprato solo dolci e schifezze delle quali vado fiero e che mi faranno prendere un altro chilo.- si massaggia felice la pancia. -Tu... Lay... cos'hai preso?-Tiro una boccata dalla sigaretta e mi distolgo dai miei pensieri.

-Io? Oh, io ho fatto scorta: ho preso un gioco di guerra, due libri, e cinque nuovi CD. In pratica non mi posso annoiare.- sorrido vagamente, e mentre Christian continua a fare il punto della situazione, io mi immergo di nuovo nei miei pensieri. Simon... Simon assomiglia a... beh, che non è lui possiamo starne certi. Ma la domanda è: perché me lo ha richiamato così tanto? Mentre salgo gli ultimi gradini, alzo lo sguardo e in cima alla scalinata mi sembra di rivedere un ricordo in playback: io e lui che scherziamo e che facciamo a chi arriva prima al suo appartamento, che scivoliamo per terra, che ci saltiamo addosso l'una sull'altro...

-Lay, ci sei? Siamo arrivati!- Jake mi scuote leggermente la spalla. Sono ferma sul penultimo gradino a fissare il vuoto riempito solo da un ricordo in bianco e nero.

-Oh, si. Eccomi.- lo sorpasso, spegnendo il mozzicone di sigaretta nel cestino del condominio ed entrando in casa. Basta con questi filmetti mentali strappalacrime.

-Toh, sono arrivati. Andy, non devi più mandare i soccorsi!- strilla Jinxx in direzione di una stanza alla mia sinistra.

-Dov'è Ellis?- chiedo guardandomi attorno.

-Si sta facendo un bagno.- alza le spalle Jinxx, nonostante guardi sottecchi il bagno. Io inarco un sopracciglio, sogghignando. -Che c'è?- si accorge di me.

-Ti piace, non è vero?

-Eh??- arrossisce violentemente, guardando di nuovo il bagno.

-Uh, allora è vero.

-Shh! Che ti sente!

-Se, se, certo, sicuro.- gli do delle pacche sulla spalla. -Vai, tigre, buttati!

-Ma che tigre e tigre!

 

-

 

A cena finita, mentre Ellis si trattiene in soggiorno e dopo che io mi sono fatta un bagno rilassante, mi chiudo per un po' in camera nostra. Metto un CD gotico che ho comprato al centro commerciale, alzo un po' il volume e mi lascio andare sul letto, i capelli bagnati sul cuscino. Più che musica gotica, sembra da chiesa, ma basta poco perché mi istighi al sonno.

 

Piove. Il marciapiede è umidiccio persino sotto i balconi. Lo aspetto, impaziente di comunicargli una notizia fantastica: sono innamorata di lui. Lo vedo arrivare sotto la pioggia, coperto da un cappuccio nero sul capo, i capelli più schiacciati al suo interno, per evitare che si arriccino. Sorrido, vedendolo arrivare. -Ciao- mi dice lui, scotolandosi un po'. -Che mi dovevi dire?- indugio un po', ma mi viene sia da sorridere che da tenere basso il capo, sulle mie Creepers scamosciate, stranamente ultra resistenti all'acqua. Si abbassa un po', alla ricerca del mio sguardo, mentre sorride. Oh, il suo sorriso. Si rialza e si accende una sigaretta. -Lay, lo sai che mi fai preoccupare se fai così. Mi hai fatto precipitare qui, con un alluvione in arrivo; che succede?- io alzo di scatto il viso verso di lui, più seria che mai e determinata. Prendo fiato.

 

-No!- mi alzo a sedere, svegliandomi e dando una capocciata a qualcuno. Qualcuno che mi stava osservando. E quel qualcuno è Ashley. -Ahia!- mi massaggio la fronte, mentre lui arretra un po' sul materasso.

-Tutto bene? Avevi l'aria di una che si stava avvicinando a qualcosa di bello ed insieme brutto.- si acciglia. Perspicace.

-Eh... si, tipo. Ma più vicino al brutto che al bello...- lo guardo un attimo. -Dimmi, ti serve qualcosa?

-Ehm... nulla, è che ti eri addormentata sul telecomando dello stereo e stavi alzando il volume. Sai, i vicini già non ci apprezzano molto...- sfila il telecomando da sotto il mio gomito.

-Oh... scusa, allora.- scendo dal letto e mi stiracchio. -Che ore sono?

-E' ora di cena.- sgrano gli occhi.

-Di già? Ma quanto ho dormito?- guardo fuori dalla finestra e vedo il tramonto. -Oddio!- mi agito.

-Ehi, calma.- mi prende per le spalle, non appena mi raggiunge e mi fissa. Vedo le pupille scure fisse nelle mie. Sono poco distanti dal sembrare quelle di Simon... quelle di lui. E' serio. Mi si avvicina. Non impercettibilmente, ma è evidente quello che voglia. Fuggo.

  
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