CAPITOLO
11
Diverse. Così diverse da
sembrare uguali; così diverse da sentirsi legate per sempre; così diverse da
pensare di avere tutto in comune.
Erano così. Diverse. Lo erano
sempre state e lo saranno per sempre.
La prima la classica ragazza
mondana che partecipa a tutte le feste, che va in discoteca ogni sabato sera e,
se le va, anche la domenica; la solita ragazza che cambia fidanzato ogni volta
che muta il tempo.
E l’altra, di umore variabile,
alla cui non si può decifrare che cosa le passi in mente; la ragazza perbene che
di ragazzo non ne aveva avuto neanche uno, o
quasi...
Come potevano essere state
amiche per così tanto tempo senza mai rendersi conto della propria
diversità?
Perché avevano avuto l’una il
bisogno dell’altra per scoprire insieme il mondo da angolazioni diverse. E ora,
che si erano rese conto del mare che le divideva e che le aveva sempre divise,
era finito tutto.
In pochi istanti tutto era
svanito, affogato in quel mare divisorio.
Non come con lui. Adesso lei
non aveva potuto scegliere; non aveva avuto in mano la situazione, aveva deciso
Sara di dare un taglio netto a quella lunga amicizia, e lei non aveva potuto
dire di no.
E adesso a Giulia cosa
rimaneva? Non aveva mai avuto l’amicizia con la madre e col padre e la
sorellina, Mirta, era ancora troppo piccola per instaurare un rapporto con la
sorella.
Ora come avrebbe fatto?
Ora che aveva perso ogni
persona che per lei era importante, come sarebbe andata
aventi?
Giulia era uscita di casa da
circa venti minuti, ma camminava così lenta che per arrivare a scuola gli
sarebbero servite due ore e mezzo. Meno male che ci aveva pensato ed era uscita
di casa un’ora e mezzo prima.
Ora era sola. Stava
cominciando una lunga battaglia da sola contro tutto il
mondo.
Pioveva. Anche quella mattina
pioveva a dirotto.
Erano ormai due giorni che il
cielo inondava il mondo con il suo pianto.
Le All Star di Giulia erano
ormai zuppe, ma lei aveva rifiutato di indossare gli stivali al posto delle sue
adorate scarpe.
Sorrise. A pensarci bene, era
strano il fatto, perché Giulia non sorrideva da ormai tre settimane, a parte il
giorno prima...ma quello non era proprio un
sorriso.
Scacciò velocemente quel
pensiero e si concentrò sul fatto che quella mattina, alla terza ora,
precisamente, avrebbe avuto il compito di Fisica e che lei non sapeva
assolutamente niente!
Se ci fosse stata Sara, si
sarebbero preparate i bigliettini insieme, dividendosi il lavoro, come avevano
fatto per tutte le precedenti verifiche, ma pensare di copiarsi tre interi
capitoli da sola, era una cosa da pazzi.
Non c’era soluzione, come non
c’era soluzione all’enigma della sua vita.
Giulia prese un gran respirò,
allungò lo sguardo e notò un piccolo bar che non aveva mai
visto.
Entrò, ordinò un cornetto alla
marmellata di albicocche e un cappuccino.
Si sedette ad un piccolo
tavolo, in un angolo del bar e si mise a leggere il giornale che avevano
appoggiato sull’allegra tovaglia a motivi floreali.
- Ecco il tuo cappuccino e la
tua brioche.
Un ragazzo alto e dai capelli
castani le aveva puntato addosso gli occhi verdi, nel servirle il vassoio della
sua colazione.
-
Grazie.
Lei si immerse nuovamente
nella lettura di un articolo di cronaca mondana che non le interessava
realmente, ma che leggeva per vezzo di farlo.
Consumò con molta calma il
cappuccino e divorò in men che non si dica la
brioche.
Si alzò dal tavolo e andò a
pagare il conto alla cassa.
- Quanto le
devo?
Il cassiere era sempre il
ragazzo che le aveva servito da mangiare e che la guardava con lo stesso sguardo
di prima.
- Tre euro e
venti.
Giulia aprì la tasca e ne
estrasse un simpatico portafoglio azzurro.
- Tre euro e venti,
ecco.
Regalò un sorriso al ragazzo e
si avviò alla porta d’uscita.
Era il secondo sorriso della
sola mattina, si preannunciava un gran giorno.
-*-*-
- Sai che continuo a chiedermi
come hai fatto ad essere così imbranato da perdere contro un bambino di undici
anni?!?
Daniele era passato a prendere
Federico sotto casa.
- Visto, era meglio se invece
di giocare io, giocavi tu!
- Però l’idea della discoteca
è stata tua, e anche quella non mi è sembrata una grande
conquista.
- Per te che non sai afferrare
al volo le opportunità.
I due ragazzi camminavano,
quasi correvano verso la scuola.
- Io non saprei afferrare al
volo le opportunità!
- Esattamente. Vedi me, per
esempio. Io ieri sera mi sono divertito un mondo con quelle due bionde, invece
te ti sei messo in un angolo e nessuna ti ha
filato.
- Appunto! Io non ho avuto
nessun’opportunità!
Federico si fermò
all’improvviso.
- Ti dico solo una cosa, Dani.
Se tu vuoi continuare a piangerti addosso per Giulia, io mi faccio da parte e ti
regalo una fornitura non-stop di fazzoletti. Ma devi capire che, colpa tua o
colpa sua, è FINITA! Anzi, non è mai iniziata!
Daniele riprese a
camminare.
- Va bene. La
smetto.
Federico non sembrava molto
soddisfatto dell’affermazione dell’amico.
- Che c’è? Non mi
credi?
- No...ti conosco, e so che
per te non sarà finita veramente finché vedrai davanti a te la possibilità di
riconquistarla, ma devi fartene una ragione. Queste sono le mie ultime parole
e...chi arriva per primo ha ragione!
Federico si mise a correre
velocissimo e Daniele lo seguì a ruota.
Avevano sedici anni e fra
qualche mese ne avrebbero compiuti diciassette, ma non potevano dimenticarsi di
essere del ragazzini, in fondo!
-*-*-
Sara era ancora seduta sul
bordo del letto, a gambe incrociate e con le lacrime agli occhi.
Ancora, nel senso che era
sveglia da circa cinque ore, ma che non riusciva a trovare la forza di alzarsi
da letto e di andare a scuola.
Prese in mano un paio di jeans
e fece per metterseli, ma mentre infilava la prima gamba, uscì da una delle due
tasche posteriori un foglietto con su scritto un numero di
telefono.
Sara lo prese tra le mani, lo
rigirò per qualche minuto e quando riuscì a ricordarsi quando dove avesse
ottenuto quel numero, prese il cellulare lo digitò velocemente sulla
tastiera.
-
Pronto?
- Ciao, forse non ti ricordi
di me, ma sono una delle due ragazze a cui hai offerto la cioccolata calda
qualche giorno fa.
- Sei Sara,
vero?
- Sì, ma
come...?
- La tua amica non avrebbe mai
richiamato, ma tu sì, e per me è anche meglio!
- Volevo chiederti se tu avevi
in programma di andare a scuola questa mattina...
Ci fu una breve pausa, in cui
Sara sentì bene il respiro quasi affannato del
ragazzo.
- Io non vado a scuola da
ormai due settimane.
- Bene, perché io avevo
qualche idea in mente...
-*-*-
- Di Mari
Cristina.
-
Presente.
- Donterre
Francesco.
-
Presente.
- Farletti
Giulia.
- Purtroppo
presente.
La prof. distolse per un
attimo lo sguardo aquilino dal registro e fissò Giulia, poi riprese a fare
l’appello, con la solita calma annoiata.
- Lionesi
Paola.
-
Assente.
- Mersi
Sara
-
Assente.
Giulia alzò gli occhi dal
libro di geografia.
Dov’era Sara? Che cosa stava facendo in quel momento? Non sapeva perché, ma aveva un brutto presentimento.
_____________________________
Prima di tutto, chiedo umilmente scusa a tutti i lettori per il ritardo, ma avevo un po' perso la voglia di pubblicare...sapete, è un periodo un po' giù della mia noiosa vita...ma, su col morale...
insomma, diciamo pure che questo capitolo non aiuta prorpio a sorridere...all'inizio...ma avete visto: GIULIA HA TROVATO UN'...emh....come dire...UNA SPECIE DI AMMIRATORE!!!!
e che ammiratore, voglio dire un moro con gli occhi verdi dove lo trovi tutti i giorni????
io non lo so...ma mentre scivevo il prossimo capitolo e quello dopo ancora stavo per sbavare parlando di lui...oki...non esageriamo...
un ringraziamento particolare a Lady vampire per aver recensito e a HarryEly: sono felice di averti fatto emozionare, in fondo, è quello il mio scopo, fare emozionare i lettori e, prima di tutto, far emozionare me stessa. per me scrivere è la cosa più bella, dopo la pallavolo, per cui ormai sono partita completamente...ma comunque è lo stesso uno dei piaceri delle mie giornate...graze di aver recensito, spero che anche questo ti piaccia e che ti faccia sorridere un po', come giulia, d'altronde...
un bacio a tutti, recensitori e lettori!!!! commentate numerosi e datemi consigli per il finale, non l'ho ancor scritto completamente, anche se ho già qualche ideuzza ^_^......
Alla prossima
la vostra affezionata
Miss dark
*_*
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