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Autore: Whatshername    10/09/2013    1 recensioni
ONE SHOT 62:
Erano al supermercato da un quarto d'ora e già rimpiangeva di non essere rimasto a casa a guardarsi la maratona “Lo Hobbit” più “Il signore degli anelli” per un totale di diciotto ore non-stop di film.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Giardinaggio
Fiori e motori

Chris ricordava perfettamente com'era iniziata quell'Odissea giardiniera, era una di quelle cose che non si sarebbe mai potuto dimenticare.
Al contrario del pin del cellulare, che ora era bloccato e non sapeva sbloccarlo, ma questa è un'altra storia.
Era una tiepida giornata di maggio e lui se ne stava sul bordo del divano, una mano ancora a mezz'aria, a guardare la corsa di MotoGP facendo un tifo sfrenato.
« Dai...Dai... Mancano due giri, Marc! Due giri! Tira con quella moto, che lo prendi! »
Accartocciato sul bracciolo, stava stringendo il cuscino tanto da far quasi schizzar fuori tutta l'imbottitura.
Ultimo giro.
Christopher lanciò uno strillo.
« Dai Marquez, superalooooo! »
Niente, quel maledetto spagnolo blu continuava a stargli davanti.
Chris era esausto, nemmeno la stesse guidando lui quella moto da cinquantamila cavalli imbizzarriti.
Erano finalmente all'ultima curva quando Chris notò un movimento sospetto con la coda dell'occhio, e per una frazione di secondo, colto da un primordiale senso di puro panico, girò la testa di centottanta gradi per guardare il suo compagno che attraversava la sala in direzione giardino.
E in quell'istante successero tante cose diverse.
Uno: Darren andò a sbattere contro la porta a vetri.
Due: Chris sgranò gli occhi a cerbiatto in mezzo all'autostrada nel notare cosa Darren stesse reggendo: una pala.
Tre: Marc Marquez superò Lorenzo all'ultima curva.
Quando Chris si voltò di nuovo verso il televisore, circa una frazione di secondo dopo, era già troppo tardi: Marquez sfrecciava indisturbato al traguardo dopo un sorpasso pazzesco.
« NOOO! CAAA...VOLFIORE FRITTO! PORCO BOLIDE! » Gridò fuori di sè facendo sobbalzare Brian accovacciato nella cesta, poi prese a imprecare senza ritegno alcuno.
« Chris, non farti venire un infarto. E' solo una gara! »
Christopher aveva un tic all'occhio che lo faceva sembrare vagamente uno psicopatico.
Non farti venire un infarto, Chris.
Solo una gara.
Solo.
Una.
Gara.
« E' solo una gara, Darren? E' solo- Se vedi un'aurora dici "è solo un'aurora"? O "è solo Emma Watson quella seduta al nostro tavolo"? Eh Darren? EH? » Darren era vagamente inquieto « E' solo una gara, dice lui... »
« Chris, è un maledetto sport! »
« Disse quello a cui viene un crampo anche solo se respira. » borbottò il cantante ancora pieno di odio.
« Ehi, io sono in forma smagliante! » ribattè l'altro con orgoglio, petto in fuori come un pollo.
« Sì, in smagliante forma sferica. »
« Alle mie fan piace la mia pancetta, okay?! »
« Beh se tu mi fai perdere un'altra gara io giuro che la tua pancetta finirà affumicata, come il resto del tuo miserabile corpo molliccio e fuori allenamento! E comunque che diavolo ci fai con una pala? »
« La uso per infilzarti in pieno stile "San Valentino di Sangue", ecco cosa ci faccio. Quando ti troveranno spatasciato in salotto mi daranno tutte le attenuanti del caso. » replicò lui mentre Chris alzava gli occhi al cielo « E comunque si dà il caso che oggi faremo del giardinaggio! » esclamò raggiante, agitando qua e là la pala, già dimentico delle minacce.
« Non posso. Devo tornare indietro nel tempo a cinque minuti fa, lasciarti sfondare la vetrata e guardare da dodici angolazioni diverse il momento in cui Marquez l'ha superato, lasciandoti morire un lago di sangue. »
« Hai una mente così pacifica Chris, così poco inquietante... »
« Detto da te che hai appena minacciato di smaciullarmi con una pala non è proprio il massimo della credibilità, no? E hai mai pensato che sia tu a scatenare i miei istinti omicidi? »
Darren scrollò le spalle, e Chris per poco non gli tirò il vaso con le peonie di sua madre.
Un'ora e mezza dopo il giardino era ridotto, più o meno, a un campo di battaglia.
Darren non era esattamente un tipo ordinato, e non stava seguendo alcuno schema nel piantare fiori, il che stava portando ad una specie di campo minato solo che al posto delle mine c'erano fiori.
Alcuni dei quali anche piuttosto costosi.
Chris, d'altra parte, era così annoiato che si limitava a scavare buche qua e là buttandoci dentro semi presi a caso da sacchettini colorati.
« Darren, la prossima volta che ti viene un'idea malsana come questa dimmelo, così facciamo sesso e nessuno si ritrova in giardino coperto di terra e pieno di piaghe. Anzi, diciamo solo che nessuno si ritrova in giardino... In teoria. » e ammiccò insistentemente alla "se sai cosa intendo".
Darren gli passò altre primule « Vorrei che prendessi questa cosa seriamente. »
« Darren. Parliamone. Ho preso sul serio la tua mania della pesca, e abbiamo finito con il rigettare in acqua tutti i pesci perché ci sentivamo in colpa. Ho preso sul serio la tua passione per la scherma, e ci siamo infilzati a vicenda. Ora sono serissimo quando dico che il giardinaggio è noioso. »
« Beh, non è come correre su una moto a trecentomila chilometri orari ma ha il suo fascino... »
« Mah. » borbottò l'altro scavando svogliatamente per poi lasciarci cadere dentro le primule viola, che ormai avevano perso parecchi petali perchè le aveva agitate qua e là. « Non potevi metterti a giocare a prato fiorito sul computer per saziare la tua voglia di giardinaggio? »
« Chris. Smettila di lamentarti. Guarda che spettacolo, tutti questi colori, tutta questa vita... »
« Sì, di merda... » borbottò l'altro, scansando un'ape.
« Come hai detto? »
« Ho detto che hai perfettamente ragione, tesoro. Comunque sto pensando di comprarmi una moto. » buttò lì passandosi una mano guantata sulla fronte sudata.
Darren lo guardò molto male « Provaci, e sappi che se non ti spacchi la testa contro un palo al primo giro lo farò io personalmente. Una moto... Ma se non sai nemmeno pattinare... »
Chris era indignato, sbigottito, offeso « Guarda che è un miracolo della scienza e della gravità che tu sappia pattinare quando fai fatica persino a stare in piedi senza inciampare! » rispose lui oltraggiato, strappando un'erbaccia.
Al che Darren lanciò uno strillo indignato « Che cosa fai?! »
« Quello che mi hai detto di fare prima! Sto togliendo le erbacce! »
Darren si schiaffò una mano in faccia « Quella non era un'erbaccia, idiota. Hai appena tranciato via duecento dollari di pianta. »
« CHE!? Quel trionfo di foglie smunte?! »
Chris tentò di rimettere le foglie su quello stelo ormai raggrinzito, quasi fece la respirazione bocca-a-pianta.
« Chris, lascialo andare, ormai è troppo tardi. »
« NO! Non dirlo... Io... Non volevo, è stata una disgrazia! » 
Darren levò gli occhi al cielo azzurro « Ora del decesso: quindici e smettila. »
Chris sbuffò ma tornò alla sua occupazione. Solo che stavolta fece molta più attenzione a cosa strappava, prima di estirpare qualcosa dal valore complessivo di un'auto.
Se non era amore quello... Si stava pure perdendo le interviste post-gara per fare quella stupida cosa con Darren, era un suo sacrosanto diritto quello di lamentarsi.
Mentre era lì intento a leggere il retro delle confezioni di semi per capire dove piantare cosa in base all'umidità e alla quantità di luce necessaria realizzava come nascevano i serial killer.
Presto lui sarebbe passato alla storia come lo Squarta-attore.
Stava più o meno cominciando a rassegnarsi a quella strana occupazione quando si accorse dello sguardo di Darren.
« Che c'è? »
« Mi assicuravo non avessi avuto un attacco. Non apri bocca da quasi dieci minuti, cominciavo a preoccuparmi... O a sperare. »
« Spera solo che non me ne venga uno omicida, di attacco... »
Al che Darren, da persona matura quale era, replicò con una boccaccia e lo imitò malamente « Spera solo che non mi venga un attacco omicida! Siamo pallosetti oggi, eh?»
Quando la zolla di terra lo colpì in piena guancia dovette ammettere con sè stesso che forse un filino se l'era cercata.
« Non l'hai fatto davvero. »
Chris scrollò le spalle « Hai ragione, non l'ho fatto davvero. Indi per cui non c'è bisogno di nessuna vendetta o rappresaglia, giusto? »
Per un attimo rimasero a fissarsi nelle palle degli occhi.
Bulbo oculare a bulbo oculare, giusto per restare in tema, con quei quattro neuroni condivisi che si agitavano qua e là.
Poi una generosa manciata di terriccio arrivò alla maglietta di Chris, ed entrambi seppero che quello era l'inizio della fine.
Le buche scavate per piantare fiori e piante divennero trincee, ogni oggetto nel raggio di cento metri divenne una possibile arma.
« Credo di aver appena ingoiato un insetto. »
Alla fine, quando Chris acchiappò un fiore giallognolo e particolarmente brutto estirpandolo alla radice urlando "e questo quanto vale, Darren?" l'altro attore gli si avventò direttamente contro, atterrandolo.
« Perchè qualsiasi cosa facciamo finiamo sempre uno sopra l'altro con il respiro affannato? >
« Non lo so, ma tendo a non lamentarmi. »
Darren, che torreggiava su di lui, annuì tra sè poi tornò a guardarlo « Chiedimi scusa e possiamo tranquillamente fare sesso. »
« Io non chiedo proprio niente! Mi hai trascinato qui a fare questa cosa pallosa... Era il minimo che potessi aspettarti. Ora, se volessi gentilmente alzarti dalla mia trachea... »
« Non credo. Non sei più spigoloso del solito. Già che siamo qui e non sei in una posizione favorevole, che ne dici di parlare del film da vedere stasera? »
« Sarebbe bello parlarne, ma hai una vespa gigantesca sulla spalla e mi sta distraendo. »
Non fece in tempo a finire la frase che Darren era già schizzato in piedi battendosi i guanti sulla maglietta, agitandosi e urlando "toglimela!".
Chris, con l'aria più soddisfatta che mai, si rialzò « Non c'è più mio impavido giardiniere. Sei salvo. Ora io vado a farmi una doccia, e tu hai due possibilità: la prima è raggiungermi. La seconda è restare qui con i tuoi fiori, i tuoi semi e il rischio di essere attaccato da uno sciame di api assassine. A te la scelta. »
Darren lo guardò allontanarsi con un'espressione particolarmente ebete.
Poi lanciò i guanti a terra e con un « Al diavolo i fiori, sono pure allergico » si lanciò all'inseguimento di Chris.

Quel Natale mentre Chris spacchettava la sua tuta da motociclista Darren osservava ammirato la sua nuova rampicante Fleur de Jade.






Angolino di Sara
Ahh da quanto tempo! Devo dire che cominciava a mancarmi questo sito e soprattutto Chris e Darren <3
Partiamo dall'inizio: nel MotoGP corrono davvero Marc Marquez e Lorenzo (oltre al nostro Valentino) e il grandioso sorpasso dell'ultima curva è avvenuto davvero ( video del sorpasso!). Okay, potrei vagamente amare il motociclismo.
E' l'unico sport che amo particolarmente. Se c'è qualche altro appassionato fatemi sapere che mi sento sempre molto sola ._.
Anche il Fleur de Jade esiste, ed è un fiore meraviglioso <3
Spero che vi sia piaciuta questa OS, per quelli che iniziano la scuola ancora una volta: stay strong.
Alla prossima :D










   
 
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