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Autore: lostgirl    10/09/2013    2 recensioni
Stiles Stilinski era sempre stato innamorato di Lydia Martin.
Ma ora, arrivato a 17 anni e alla conclusione che Lydia Martin non sarebbe mai stata sua, era decisamente convinto a lasciarsi la ragazza alle spalle e guardare altrove.
Perchè se Lydia Martin non si era mai interessata a lui in tutto quel tempo, allora non valeva più la pena starle dietro: anche se non voleva ammetterlo ad alta voce, lui aveva bisogno di qualcuno che si interessasse davvero a lui, qualcuno per cui essere importante almeno tanto quanto Lydia lo era per lui dai tempi delle elementari e non di qualcuno di cui occuparsi continuamente ma che non si interessava minimamente a come stava lui. E fu in un giorno di luna piena, che incontrò l'unica persona che avrebbe potuto aiutarlo in quella “missione”.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Faye era seduta sullo sgabello del suo pianoforte, intenta a suonare Per Elisa di Beethoven, ma quel giorno proprio non ci riusciva. Suonava poche note e si perdeva: riprovò parecchie volte perchè suonare di solito la impegnava, la distraeva e la faceva sentire meglio, ma si arrese quando capì che per quel giorno la sua musica non bastava. Le serviva altro per non pensare che negli ultimi giorni avevano trovato il corpo della sua amica, per non pensare al funerale, per non pensare a suo fratello distrutto dal dolore e per non pensare alla sua, di disperazione.
Si lasciò andare ed abbassò le spalle, rilassandosi, e cercò nella sua mente qualcosa che le piaceva e che avrebbe potuto distrarla, ma scartò quasi tutto: l'unica cosa che le faceva bene era Stiles Stilinski.
Nei giorni seguenti al loro primo incontro Stiles si era presentato a casa di Faye ogni giorno con una scusa diversa e tutti i giorni la ragazza l’aveva fatto entrare e l’aveva accompagnato in camera sua, dove erano rimasti per interi pomeriggi a cercare di indagare sulle strane morti di Beacon Hills, che non facevano altro che aumentare. Stiles indagava nel frattempo anche con Scott e gli altri e cercava di tenere nascosto a Faye tutto ciò che riguardava il soprannaturale, anche se a volte non era poi così semplice.
Faye sospirò e si passò una mano sul viso, mentre si alzava dal suo sgabello. Prese il suo giubbotto rosso e se lo infilò per poi uscire di casa. Impostò sul suo navigatore l'indirizzo di casa di Stiles e partì. Poco dopo parcheggiò davanti casa sua e quando suonò, fu lo sceriffo ad aprirle e a farla entrare. La vista dell'uomo fu un colpo per lei. L'unica altra volta che l'aveva visto era stata la sera in cui le avevano detto che Sophie era morta.  

***

- Faye, Luke... Andate voi ad aprire, io sono occupata! - Sua madre aveva urlato di andare alla porta ai due ragazzi, che erano ancora di sopra, e la prima a scendere fu Faye, che andò ad aprire di corsa. Si ritrovò davanti due volti, uno molto carino e pieni di nei e uno più anziano e stanco. Faye non aveva mai visto quell’uomo, ma si sentì mancare e fu sul punto di svenire non appena lo vide.
Quello doveva essere il padre di Stiles, lo sceriffo. E se Stiles Stilinski era a casa sua insieme a suo padre, voleva dire solo una cosa: avevano trovato il corpo di Sophie e lei era morta davvero.
Faye sentì il mondo crollarle addosso. Aveva sempre saputo dentro di lei che sarebbe arrivato quel momento, ma anche se cercava di convincersi e di arrendersi all’idea che la sua amica non c’era più, una piccola speranza dentro di lei era ancora viva. Una piccola speranza che qualcuno la chiamasse per dirle “Hei, abbiamo trovato Sophie. è viva, sta bene.”. Ma non era successo. Stiles e suo padre erano lì davanti a lei e i loro sguardi parlavano da soli: Faye sentì le sue gambe cedere e si dovette reggere alla porta per non cadere.
- No. - aveva detto fissando prima Stiles e poi l’uomo vicino a lui. - No, non è vero. Stiles dimmi che non è vero. Ti prego... - Aveva iniziato a piangere senza neanche rendersene conto e il ragazzo aveva scosso leggermente la testa, dispiaciuto, senza sapere cosa dire. Si era avvicinato a lei e l’aveva staccata dalla porta, per sorreggerla e lei si era accasciata tra le sue braccia per continuare a piangere disperatamente, mentre lo sceriffo entrava in casa per parlare con i genitori di Faye e con Luke.
***
 
Quando bussò alla porta della camera di Stiles e lui venne ad aprirle, Faye era in lacrime a causa del ricordo. La ragazza si asciugò gli occhi e le guance non appena scorse due ragazzi all’interno della camera di Stiles. - Tuo padre mi ha fatto entrare ma vedo che sei occupato, posso tornare un altro giorno... - parlò con la voce che tremava, ma Stiles la trattenne pre un braccio.
- No, aspetta. Stanno andando via. Vero Scott? Isaac? State andando via. -
Il tipo biondo e alto fece per parlare. Sembrava contrario, ma il ragazzo moro e leggermente più basso gli diede una gomitata - Si. Si, stavamo andando via. - Scott non aveva visto bene in faccia quella ragazza il primo giorno, quando Stiles lo aveva abbandonato nel parcheggio per andare da lei, ma sapeva che era lei la ragazza per cui il suo migliore amico spariva quasi tutti i giorni, ormai. Prima di uscire e di trascinarsi via l’amico però il ragazzo si avvicinò a Stiles. - Ho ancora bisogno di te, amico. -  Poi guardò la ragazza e le sorrise appena. Faye era quasi in imbarazzo, dato che stava praticamente trattenendo le lacrime.
- Faye, loro sono Scott ed Isaac, sono i miei amici. - la ragazza annuì, forzando un sorriso. Stiles aveva parlato molto di loro, quando andava a casa sua e passava con lei i pomeriggi, ma quella era la prima volta che incontrava i loro sguardi e aveva l’impressione che almeno uno dei due, non aveva la minima idea di chi lei fosse. L’altro invece, quello che doveva essere Scott, sembrava più interessato a lei, dato che la osservava come uno che stava guardando una cosa che aspettava di vedere da tanto tempo.
Faye alzò una mano, per salutarli entrambi e cercò di parlare con un tono di voce più normale. - Sono contenta di conoscere gli amici di Stiles. Io sono Faye. - disse infine come se il suo nome fosse ovvio, dato che l’aveva pronunciato prima Stiles.
- Beh, ora dobbiamo proprio andare, noi. è un immenso piacere anche per noi conoscere le amiche di Stiles, credimi. - questa volta fu il biondo a parlare e Faye gli rivolse uno sguardo confuso. Sorrise ed alzò di nuovo la mano per salutarli quando i due ragazzi uscirono dalla stanza di Stiles.
- Chi è questa Faye? è... è sexy! -
Faye alzò gli occhi verso Stiles e li sgranò, quando entrambi sentirono la voce del biondo fuori dalla porta.
- Lo so, vero? è... - Stiles increspò le labbra, e roteò gli occhi facendo una smorfia, avvicinandosi in fretta alla porta per riaprirla con forza e per guardare quasi arrabbiato i due amici.
- Fate sul serio??? Siete fuori dalla mia porta, possiamo ancora sentirvi. -
Questa volta quello imbarazzato sembrava Isaac - Noi... noi stavamo andando via. Si. Ci vediamo Stiles. -  I due ragazzi scomparirono giù per le scale e quando Stiles tornò dentro, notò Faye con una mano sul viso, che si copriva la bocca, questa volta per cercare di non ridere.
- Mi piacciono i tuoi amici. Sono... saggi. - disse cercando una parola che potesse essere adatta.
- E a quanto pare tu piaci a loro! -
Faye sorrise di nuovo ed ebbe voglia di chiedergli se anche lui pensava la stessa cosa, ma rinunciò e sospirò. Si distrasse per un attimo a causa di una scacchiera con dei bigliettini colorati attaccati alle pedine: si avvicinò e ne prese una e lesse il nome sulla targhetta. Cacciatori.
- Che ci fai qui? - Stiles si infilò tra lei e la scacchiera e Faye tornò a guardarlo posando la pedina sulla scacchiera.
- Stavo suonando, prima di venire qui, ma non riuscivo a farlo perciò ho preso la macchina e sono venuta qui da te, perchè... perchè avevo bisogno di distrarmi e di non pensare a cose brutte e quando sto con te sto meglio... Mi dispiace avere interrotto te e i tuoi amici, non dovevi mandarli via per me. -
- Non li ho mandati via io, dovevano comunque andarsene. E poi ti ho detto che per te ci sono sempre ed io mantengo le mie promesse -
- Ed io non ti ho ancora ringraziato per questo... Hai così tanto da fare e riesci comunque a passare del tempo con me... Grazie Stiles. - Stiles mostrò il suo solito sorrisetto compiaciuto, ma a Faye sembrò quasi preoccupato per il fatto che lei fosse lì.
- C'è qualche problema Stiles? Ti vedo strano oggi... -
Si, c'era decisamente un problema:  aveva scoperto con l'aiuto di Scott, Deaton e gli altri che chi stava compiendo i sacrifici era un druido oscuro. Avevano perfino scoperto l'identità del druido, o meglio.. del darach, ma come poteva dirle tutto? Stiles era arrivato anche con lei al punto di doverle raccontare dei licantropi se lei voleva davvero sapere novità dalle indagini. Doveva dirle tutto semplicemente perchè lui era troppo coinvolto e anche tutti quelli che gli stavano intorno finivano per esserlo prima o poi. O le raccontava tutto o la allontanava per proteggerla, ma la seconda opzione lo spaventava a morte.
- Se ti dicessi che qualcosa… qualcosa che tu ora non credi possibile in realtà esiste sul serio ed è la causa di tutto quello che sta succedendo ora… di tutti i sacrifici, ma anche di tutto ciò che è successo negli ultimi mesi… cosa diresti? -
Faye aggrottò la fronte e lo guardò per un attimo con sguardo confuso - Umh… Vediamo… - la ragazza ci pensò per un attimo su e nella sua mente ci fu il vuoto per un attimo. Che intendeva con “qualcosa che non credi possibile”? Parlò quasi automaticamente, senza riflettere ancora - Prima di tutto ti direi che so che non mi stai dicendo tutta la verità. Sulle indagini intendo. Ti ho chiesto di tenermi aggiornata e di poterti aiutare, ma so che è difficile per te e magari non puoi dirmi proprio tutto e capisco che c’è qualcosa che non mi dici. In seguito, se per caso tu mi dicessi che esiste qualcosa che non credo possibile ed è la causa di tutto, ti chiederei di spiegarmi, perchè onestamente… non ho capito niente. -
Stiles si passò una mano sul viso nervosamente e rimase in silenzio per un po’ camminando su e giù per la sua stanza ed emettendo suoni strani di tanto in tanto sotto gli occhi perplessi e quasi divertiti della ragazza. Fu lei dopo un po’ ad avvicinarsi a Stiles e a fermarlo prendendolo per entrambe le mani e mettendosi davanti a lui per impedirgli di camminare ancora su e giù.
- Stiles. Mi dici che sta succedendo? -
Il ragazzo prese un respiro profondo e la guardò alzando le sopracciglia e pensando per la prima volta che aveva davvero voglia di baciarla. - Non posso. Non posso dirti quello che sta succedendo davvero, Faye, mi dispiace. -
Faye sospirò e annuì ancora perplessa. - Ho perso la mia migliore amica da poco e ancora non ho… superato il tutto, ma tu al momento sei l’unica persona con cui ho davvero voglia di passare un po’ di tempo. Mi piace stare con te ma non mi va di venire qui ed essere l’unica che passa tutto il tempo a lamentarsi dei suoi problemi... mi farebbe davvero tanto piacere se tu decidessi di fidarti di me e parlare con me di qualsiasi cosa si tratti. Quando deciderai di potermi dire tutto potrò aiutarti… - la ragazza si avvicinò alla porta dopo aver preso le sue cose e si voltò verso Stiles per un ultima volta. - Sai dove trovarmi, Stiles. - detto questo, uscì dalla sua stanza per dirigersi verso le scale e scendere, ma il ragazzo la seguì e la richiamò.
- Faye, aspetta. -
Lei si voltò e rimase a guardarlo senza dire nulla, aspettando che fosse lui a parlare ancora. - I sacrifici. C’è qualcosa che non ti ho detto, torna dentro. -
Lei annuì e tornò nella stanza del ragazzo, chiudendosi la porta dietro. - Mio padre non ha ancora capito cosa sta succedendo davvero perchè non vede… non vede il quadro completo. Ed è così anche per te. Se non conosci davvero Beacon Hills, non capisci perchè una psicopatica sta sacrificando persone. -
- Stilinski tu mi confondi già di tuo, se parli così io capisco meno di zero. Che vuoi dire che non vedo il quadro completo? Cos’è che non vedo? -
Stiles esitò ancora un attimo e ripensò ad uno dei loro pomeriggi insieme a casa della ragazza.
 
***

- Quindi tu mi stai dicendo che sei innamorato perso di questa Lydia dalle elementari e che lei però è ancora innamorata del suo ex ragazzo, che ora si è trasferito a Londra, ma si sta vedendo con un altro? Dovresti sai… si, dovresti lasciar perdere se dopo tutto questo tempo non è successo nulla. Dovresti guardare altrove anche tu ad un certo punto… - Faye finì di parlare e portò alla bocca un cucchiaio di gelato, preso direttamente dalla vaschetta che aveva sulle gambe.
Stiles guardò la ragazza sorridendo ed annuendo soddisfatto. - Ed io sto cercando di andare avanti. Sto iniziando a vedere Lydia più come un amica, che come altro. Lei è fantastica, ma non credo sia la ragazza per me... in quel senso. Io voglio qualcuno con cui poter parlare tranquillamente di cose normali, con cui io possa passare una serata normalissima a mangiare pizza e gelato davanti alla tv. -
Faye guardò scandalizzata prima la vaschetta sulle sue gambe e poi Stiles, lasciando cadere il cuccchiaio che manteneva con la bocca, dato che quella era più o meno la descrizione di quel momento. Non sapeva neanche lei il perchè, ma il fatto che lui le stesse dicendo di volere  una cosa così, le piaceva parecchio. Stiles avvicinò il suo cucchiaio alla vaschetta e prese un po’ di gelato.
- Stiles. - Faye pronunciò il suo nome con un tono serio e lui tornò a guardarla tranquillamente con uno sguardo interrogativo, come se non avesse capito ciò che lei invece aveva pensato da subito, ovvero che poteva essere lei la ragazza di cui parlava.
- Che c’è? -
Faye ci pensò su per un attimo ed evidentemente cambiò risposta all’ultimo secondo. - C’è che a volte sembri un bambino di 2 anni, hai del gelato qui… - disse toccando un lato della sua bocca.
Stiles la imitò e si pulì, scrollando le spalle. - Quindi io per te avrei due anni. Devo offendermi? -
La ragazza rise e scosse la testa, passandogli la vaschetta di gelato.
***
 

Stiles lo sapeva. Lo sapeva benissimo che lei poteva essere quella ragazza… anzi, lo sperava quasi.
- Te lo spiegherò, anche ora se vuoi. Ma qualsiasi cosa io ti dirò, tu devi promettermi che non scapperai e che mi darai la possibilità di mostrartelo, prima di darmi del pazzo. -
La ragazza lo guardò negli occhi per un attimo ed annuì: qualsiasi cosa lui doveva dirle, doveva essere  importante per lui. O almeno doveva essere importante il fatto che lei credesse a ciò che doveva dirle e anche se aveva capito che riguardava qualcosa che lei non credeva possibile, in quel momento Faye non se la sentiva di non credere a quegli occhi che le sembravano così sinceri e dolci.
- Ci proverò, Stiles. Proverò. -
Lui sospirò ed annuì. - Dovrò fare una piccola telefonata prima. Scott o Isaac dovranno tornare qui. -
   
 
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