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Autore: drugvato    11/09/2013    9 recensioni
La ragazza si fece coraggio «ciao sono Demi. A quanto pare,saremo compagne…di clinica» disse abbassando lo sguardo.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Timberline Knolls, 8 giugno 2010, 2.3o p.m
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Spalancai la porta e alzai lo sguardo, non riuscendo a credere ai miei occhi. I due piccioncini si stavano tranquillamente baciando sul MIO letto, mentre lei lasciava che le mani di lui “esplorassero” tutto quello che volevano.
Disgustoso.
Demi era diventata tutta matta o cosa? Le aveva fatto il lavaggio del cervello? L’aveva ricattata con dei soldi? Avevano un contratto? Boh, non riuscivo proprio a darmi e trovare una ragione sensata.
Che ci trovava in lui?! In un coglione che non capisce mai la cosa giusta da dire?!
Mi schiarii la voce per avvertire la coppietta della mia presenza. Lui sembrò non turbato dalla mia intrusione e continuò a fare quello che stava facendo, anche dopo avermi visto. Contavo sulla reazione di Demi; oppure no, visto quello che stava facendo. Demi mi vide con la coda dell’occhio e si alzò prendendolo per mano e spostandosi sul suo letto. Grazie al cielo, almeno questo.
‘scusa Jil’ disse la mia compagna. Ma che è?! La coppietta dei nomignoli? Dems, Jil, basta Cristo!
Dovevo parlare con Demi e farla ragionare.
‘scusatemi voi. scusa co..ehm Joe, potrei rimanere sola con Demi qualche minuto?’ dissi veloce prima che i due ricominciassero con le loro ‘cosette’ sul letto di Demi. Mi trattenei dall’aggiungere pensieri poco carini e chiamare Joe come veniva definito nella mia testa.
‘ok, vado a vedere di trovare un posto per fumare’ disse incolore e uscì. Ma questo una cosa giusta riusciva a dirla? O almeno normale. Fumi in una clinica? Bah.
Demi fissò la scena stordita e ancora imbambolata da lui. Sembrava essersi dimenticata di quello che aveva detto quell’idiota poco tempo prima. Ma era diventata matta? Ci doveva essere un motivo logico.
Si mise a sedere sul letto e io feci lo stesso.
‘dimmi’ sorrise e io restai seria.
‘ok, te lo dico chiaro e tondo, ti rendi conto di com’è Joe?!’
‘si Jil’ sospirò e io tralasciai quel fastidioso nomignolo ‘è un ragazzo molto sicuro di sé e a volte un po’ diretto, me ne rendo conto, ma..’ non la lasciai finire. Non c’era nessun ma in qualsiasi caso. Era imperdonabile, quello che aveva fatto.
‘ma che Demi?! Apri gli occhi, su. Ha scherzato sul tuo peso, sul tuo umore instabile. È inaccettabile, con frasi del genere potrebbe farti tornare solo a star male’
‘non capisci Jillian. Non sei mai stata innamorata?! Lui non capisce i miei problemi ma va bene, chissenefrega insomma! Lui mi ama comunque’ sbottò iniziando ad alzare alla voce.
La situazione si stava facendo più tesa.
‘Si, Demi, sono stata innamorata, ma mi sembra che non siamo nella condizione per avere una storia d’amore, ora come ora. Per di più se il ragazzo in questione non ti capisce affatto e ti dice frasi del genere! Ah poi sei così sicura che ti ami? Ama te e il tuo carattere strano’ calcai la parola strano come l’aveva detta il coglione poco prima ‘o ama il tuo culo e le tue tette?! Dimmelo Demi! Riflettici!’ stavo urlando e lei era appena scoppiata in lacrime. Avevo esagerato, ma in quel momento, non riuscivo a darmi un freno. Ero partita e anche Demi, e non ci saremmo fermate molto facilmente.
Ci stavamo urlando contro come pazze, tra le lacrime. Eravamo messe piuttosto male ma credo che questo fosse dovuto soprattutto dal fatto che fossimo entrambe bipolari e piene di emozioni da far esplodere fuori tutte insieme come una bomba atomica. Ed eccole.
‘Stronza! Sei invidiosa che io ho una persona vicina che mi ama, mentre tu no, non è così invece?!!’ mi spinse e mi sbilanciai un po’, ma non caddi. Continuavo a urlare e piangere. Avevamo la faccia viola da tutte le emozioni che stavano trapelando ma non ci volevamo ancora fermare. Eravamo entrambe forti e decise a urlare tutto quello che pensavamo.
‘No! Non sono invidiosa se la persona in questione è un maniaco che potrebbe giudicarmi strana e instabile per il mio carattere! Che si fa carino solo quando c’è di mezzo il mio culo! Che mi ricorda che devo dimagrire dopo tutta la strada che sto facendo e che mi potrebbe riportare su brutte strade! Un cretino che se ne fotte di me se no sarebbe comparso molto prima, ammettilo!’ Urlai, mentre le ultime parole mi uscivano rotte e strozzate per via delle lacrime.
Demi andò giù di testa. Prese bicchieri e lampade e iniziò a buttare tutto per terra urlando e piangendo. Imprecava; ma non capivo se imprecava verso di me, sé stessa o Joe. I vetri rotti le avevano ferito la mano e lei la teneva chiusa in un pugno ormai sanguinante, piangendo e continuando a urlare. Poi continuò verso di me.
‘Perché mi dici questo?! Perché?!’ si buttò in ginocchio per terra esausta dal pianto e io indietreggiai piano, come pentita di averle confessato per intero una verità che non riusciva a vedere da sé. Mi misi seduta in un angolo con le braccia che stringevano le gambe e la testa china. Piangevamo entrambe ora, ma Demi ritornò ad urlare.
‘Volevo fingere a me stessa che andasse tutto bene, pur sapendo che non era cosi, volevo solo far credere a me stessa che qualcuno mi amasse per una volta!’ si fermò un attimo per riprendere a respirare.
Stavo singhiozzando come non mai e avevo paura di smettere a respirare da lì a momenti.
‘e tu hai rovinato tutto stronza!’ facevano male quelle parole dette da una persona a cui volevo molto bene.

Avevo letti molti libri sul bipolarismo e tutti affermavano che nelle crisi come quella le persone bipolari potevano dire e urlare cose esagerate, che non pensavano, quindi di non spaventarsi. Lei non pensava quelle cose, lo sapevo. Ma lì per lì facevano male, e parecchio.
In quel momento entrò Joe tutto tranquillo che si accorse della situazione.
Pianti rotti, urla, vetri in frantumi per terra, lampade e oggetti scaraventati da tutte le parti, Demi che piangeva, urlava e sanguinava dalla ferita sulla mano ed io in un angolo che singhiozzavo. Joe, ovviamente, come da copione disse la frase più cretina della storia da dire in quel momento.
‘ma che avete fatto voi due?’ disse, pure con tono divertito.
Che ti sembra coglione?

Arrivarono delle infermiere al più presto.
Alcune presero Demi che scalciava e urlava mentre continuava a piangere. Non sarebbe durata ancora molto la crisi, pensai.
Delle altre infermiere vennero da me e cercarono prima di farmi tranquillizzare.
‘Jillian respira, calma, smetti di piangere, forza’ Erano state d’aiuto.
Poi mi avevano portato dallo psicologo della clinica, da cui eravamo state, sia io che Demi, già qualche volta. Raccontai a lui tutto ciò che era successo. Poi venni controllata da un medico che mi aumentò le pillole per il bipolarismo. Quelle che tutte odiavamo. Quelle che ci facevano ingrassare. Ma me ne sarei fatta una ragione. Ora volevo solo chiarire con Demi e sapere come stava.
Un infermiere m’ informò e mi disse che Demi era stata medicata e fatta calmare come me; che era andata anche lei dallo psicologo e che anche a lei era stata aumentata la dose di pastiglie. Poi ci tennero separate per tutto quel pomeriggio.
 
7.00 p.m.
 
Joe fece finalmente l’unica cosa giusta di tutta la sua breve permanenza alla clinica. Prese e, viste le situazioni, se ne andò di corsa.
Scappò quel coglione. Quel codardo. Quel pezzo di merda. Finalmente.
Demi quando lo venne a sapere non fece nulla di disastroso, ma sembrò soltanto creare delle barriere con tutti. Era come caduta in quella depressione che viene dopo le prime sbronze. Stava zitta, piangeva in silenzio e stava sola. Tutti alla clinica ne rimasero sorpresi, anche se poi non era cosi anormale in fondo; il fatto era che nessuno sapeva la verità.
 
Joe se ne era andato sì, ma lasciando per Demi un ricordino.
Un ricordino assassino.
 
 

I CAME IN LIKE A WRECKING BAAALL..

ciao ragazzee/i (chissà se dei maschi leggono questa ff mah) sto in fissa con sta soong.

anyway sono le tre del mattino e io sono qui a postare il capitolo. tutto only for my V.I.F. ewe 
nooo mi si è addormentato il piede AHAHAH anche lui è stanca lol spero questo capitolo vi piaccia, mi sono sfogata un casino, poi da qui inizia una parte molto movimentata della ff che ho progettato con la famosissima (e anche no) RachiAmoipanda mentre mangiavamo in gelato. quindi aspettatevi bella roba rega perchè siamo delle genie, ceh più io che la scrivo però non facciamo i modesti dai pft.
Eh nulla, JOEEE SE NE E' ANDATO VIA QUESTA NON E' PIU' CASA SUAA GENTEEE.
un applauso all'uscita di scena di questo personaggio stronzo che ha subito le pene dell'inferno con le mie imprecazioni su di lui. *clap clap* la canzone di lady gaga APPLAUSE APPLAUSE APPLAUSE NANANANA che poi avete visto i VMA?! ceh io dico..ok no che poi non vado più a letto. se volete saperlo scrivetemi lol
Ah poi in questo capitolo si scopre quello che era un mistero BAM per tutte voi eheh no non stavano scopando come conigli come pensavano molte (porcelline) anche perchè che schifo, povera me/Jillian nonono, e no Joe non la stava manco picchiando o drogando (?) mah. Scoprirete che ha fatto quel brutto. (scherzo Joe my love)
uno di questi giorni scrivo a Jonas su twitter che mi dispiace per tutti i modi in cui l'ho chiamato qui, mi sento troppo in colpa ceh.
Bene i prossimi capitoli sono molto sbadabaam quindi preparatevi ee..e basta scrivetemi, recensite, leggete, mettete tra le varie cosettine e prima che crolli nel sonno un APPLAUSE A ME CHE LUNEDI' INIZIO IL CLASSICO.
se non mi vedrete più (morirò me lo sento) e la ff non verrà mai più finita andate a cercare i capitoli nel mio pc su word password ***** eheheh no ok addio.
Fan fangirleggiate per me uu
BASCIONI, CAMI LA PAZZOIDE delle tre del mattino.
  
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