Fifty

telecomando ~
Entrambi sapevano bene che la battaglia per il telecomando era da sempre una causa persa.
Vuoi perché entrambi erano agili e forti, vuoi perché non avevano niente da fare, alla fine il suddetto oggetto finiva per volare dall'altra parte della stanza e, perché no dato che c'era, spaccare qualcosa come un preziosissimo vaso della dinastia Ming o le costole di un gatto arcobaleno che passava di lì molto casualmente.
- Stronzo. - sibilò Gazeru recuperando il telecomando immacolato e tornando imperterrito sul divano. Lo guardò con un'occhiataccia inceneritrice prima di puntarlo verso il televisore e accenderlo con uno schiocco seccato.
Finirono casualmente per guardare il programma che volevano entrambi.
 
[109 parole]
 
cuscino ~
Ormai era palese: a imbrattare di saliva il cuscino che condividevano quando andavano a dormire era proprio Shuuya. Infatti, dopo mattine di inutili battibecchi, erano riusciti a raggiungere un accordo: Gazeru avrebbe messo una telecamera per scoprire il colpevole.
Tuttavia, quando la verità venne a galla, Suzuno non glielo fece pesare: anzi più volte si scostò silenziosamente per dare all'altro una buona porzione di cuscino. Shuuya aveva pensato che ne avrebbe comprato uno nuovo solo per lui, ma ciò non era successo…
I battibecchi comunque non erano cessati: che non si dica che Gouenji e Gazeru formino una coppia felice, dolce e coccolosa.
 
[103 parole]
 
foglie ~
Erano rimasti distesi a lungo, su quel tappeto di foglie, a fissare silenziosamente quelle che ancora cadevano dai rami mezzi spogli. Il loro verde intenso aveva lasciato il posto al giallo limone, poi all'arancione fiamma per passare al rosso sangue. Quelle a terra, marroni, sembravano formare un grande tendaggio di tela.
Gazeru pensò che se fossero stati più acculturati artisticamente parlando avrebbero colto le sfumature, il vento che le sparpagliava allegramente in giro, avrebbero colto la magia di quel momento. Invece no.
Se ne stavano lì, coperti dalle foglie, perché fondamentalmente erano caduti uno sopra l'altro e non avevano voglia di alzarsi. Né tantomeno di sciogliere l'intreccio delle loro mani…
 
[110 parole]
 
lenzuolo ~
Shuuya si girò bofonchiando al suono della sveglia, il lenzuolo attorcigliato all'altezza della caviglia: era sicuro che non sarebbe stato in grado di alzarsi per andare al lavoro, non aveva nessuna intenzione di andarsene da lì. Tuttavia la sveglia avrebbe continuato a suonare se non avesse fatto lo sforzo immane di spegnerla.
Gli sarebbe bastato allungare il braccio schiacciando il viso corrucciato del compagno già sveglio, e  tentare un'acrobatica posizione per raggiungere quell'oggetto indemoniato.
Di certo non avrebbe mai pensato che di lì a poco sarebbe caduto dal letto con un tonfo sordo trascinandosi dietro le coperte.
Maledetto senso dell'orientamento e maledette lenzuola sfatte…
 
[104 parole]
 
mela ~
Si dice che una mela al giorno togli il medico di torno.
Bene.
E allora perché, perché nonostante avesse riempito il centrotavola di quei gustosi frutti prelibati, il suocero si era auto-invitato per pranzo?
Perché?
Gazelle sbuffò contrariata: sapeva che il suo ragionamento non aveva molto senso, tuttavia il periodo non era stato dei migliori per lei.
Annuì distrattamente ad ogni domanda dell'uomo, giocherellando piano con la fede: Gouenji invece chiacchierava amabilmente, non sentendo il peso dell'atmosfera.
Intanto la giovane donna si lisciava piano il ventre con carezze semplici e automatiche: un gesto che la calmava, che stranamente la rendeva tranquilla e la rilassava.
Un mese ancora.
 
[107 parole]
 
temporale ~
Quando tuoni, fulmini e saette davano prova della loro maestria nel cielo nero e uggioso di qualche domenica primaverile, nessuno dei due aveva molta voglia di scendere al piano di sotto. Restavano entrambi sul letto, mezzi svestiti, ad aspettare che passasse. Se erano entrambi esausti dalla sera precedente, allora la cosa poteva diventare più che piacevole.
- Sai, i temporali mi ispirano sesso.
- Baka. Torna a dormire.
In genere lui si accoccolava appoggiato al suo petto e rimaneva immobile, ad ascoltare pigramente il battere del suo cuore. Passare certe notti con il fidanzato diventava la sua unica ragione di vita.
 
[101 parole]
 
stella ~
- Per favore Gouenji, togli quei fottuti pantaloni. Quella stella è oscena.
Shuuya rise di gusto, abbracciandolo con trasporto: - Oh andiamo Suzu-chan, ammettilo: ti ispira.
- Sicuramente, guarda: una stella proprio all'altezza del tuo pacco può solo ispirarmi. - commentò gelido Suzuno fissandolo duramente, senza sciogliere l'abbraccio: - Vatti a cambiare e vergognati.
Shuuya per tutta risposta gonfiò le guance come un bambino, per poi rubargli un bacio facendo scontrare i loro inguini. Lo sbatté sul letto ridendo sommessamente, immobilizzandolo sotto di lui.
- Oh, ma forse hai ragione: sei tu la stellina più bella dell'universo ♥
- Idiota.
E scappò un altro bacio.
 
[105 parole]
 
acqua  ~
Nulla poteva toglierle il beneficio del suo amato bagno serale, niente avrebbe potuto persuaderla dall'idea che un buon bagno a fine giornata era tutto ciò di cui aveva bisogno.
Si abbandonò al dolce tepore dell'acqua, sempre tiepida per via della sua intolleranza al calore. Chiuse gli occhi e abbandonò la testa sul bordo della vasca, fino a quando non li riaprì scoprendo un'amara rivelazione: - Toh. Ma chi si rivede.
L'acqua era diventata di un disgustoso colore rosso.
Uscì dalla vasca e si rassegnò all'idea che, per quella settimana, si sarebbe limitata a una doccia. Raggiunse il suo uomo nella cabina borbottando un velato: "Fammi spazio".
E il marito rise.
 
[109 parole]
 
matita  ~
Una cosa che Gouenji odiava era sicuramente la matita nera: non riusciva mai a mettersela uniformemente su entrambi gli occhi e più volte rischiava di sbavare il tratto con la sua goffaggine. Tuttavia era utile, se non necessaria, al lavoro che era costretto a fare.
Il ragazzo sbuffò per poi abbandonare rassegnato la matita sul lavabo. Si mise due orecchini da zingara giusto per completare l'opera, controllò infine che tutto fosse perfetto.
- Spiegami perché siamo delle Drag Queen. Spiegamelo.
- Baka. - rispose solo Gazeru sbuffando.
Prese per mano il suo ragazzo e uscì dalla porta con aria dignitosa… per quanto potesse essere dignitoso un uomo col tacco venti.
 
[110 parole]
 
 
libro ~
Il libro che Gazeru gli aveva tirato addosso non era un libro qualunque, bensì una meravigliosa enciclopedia sugli animali.
Il peso del sapere si faceva sentire, mentre bofonchiando si massaggiava la nuca dolorante. - Tu sei completamente pazzo. - borbottò, ma sottovoce, perché non ci teneva ad assistere ad un altro incidente casalingo.
Andò in bagno e si controllò allo specchio, rimirandosi il livido violaceo all'altezza della fronte.
Calde lacrime scesero lungo il suo viso, ma non provò a fermarle. Tuttavia non sarebbe uscito da lì, non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederlo piangere.
Due grandi braccia forti lo circondarono da dietro, spegnendo i pensieri.
Quando litigavano faceva male.
 
[110 parole]
 
 
 
 
Angolino di Macareux
Buon GouenGaze Day in ritardo, gentaglia :D
No, ok, in realtà sarebbe il GazeGoen Day ma suona male quindi GoenGaze perché sì (?)
Dunque… inauguro questa mini-raccolta di drabbles (cinque capitoli) con dieci dei cinquanta prompt offerti gentilmente da Alle, Roby, Nì, Cha, e Asia. .u. Spero di non aver dimenticato nessuno .u.
Spero che la lettura sia stata piacevole .u.
Enjoy **
 
Fay
 
p.s: ieri era anche il GazeMido Day ma per rispetto nei confronti della GoGa ho deciso che lo festeggerò il 13 come è giusto che sia .U.