Capitolo 9

Coco è di nuovo a casa. Le sue ricerche al campus sono terminate e ora si riposerà circondata dalla famiglia.
« Come vanno le cose qui? » Domanda Coco sedendosi sul mio letto.
« Tutto normale. » Rispondo intenta a sfogliare un libro.
« Sei una fannullona come sempre o qualcosa in te è cambiato? » Domanda.
« Fannullona?! Avrò preso da te. » Dico facendole una linguaccia.
« Io non direi. Sono una studentessa modello, sono andata al college grazie alla mia borsa di studio. Ricordi? » Dice.
« Certo. Ti prendevo in giro, Coco sciocca. » Dico sorridendo.
Coco è cambiata parecchio da quando è partita per il college. E’ maturata! Ha solo diciannove anni!
Esteticamente siamo identiche, l’unica differenza sono gli occhi, lei li ha verdi. Per quanto riguarda le chiome sono entrambe bionde solo che la mia è piena di ciocche rosa e verdi mentre la sua è dorata e omogenea. Il fisico, mh, siamo piattissime entrambe. Che brutta cosa!
« Non c’è nessun ragazzo che ti fa la corte? » Domanda.
La guardo inorridita sperando davvero di non aver sentito quelle parole uscire dalla sua bocca.
Inizio a ridere in modo nervoso, il suono del computer mi fa sobbalzare. Metto una mano sul cuore per lo spavento e guardo lo schermo.
« Dannata tecnologia! »
« Ti è arrivata una mail? » Domanda Coco avvicinandosi.
« Già. » Dico prendendo il mouse.

“Voci di corridoio dicono che non verrai al party di Taker anche se sei stata invitata dal playmaker della squadra di basket. Che coraggio! Comunque me ne sbatto altamente dei tuoi rifiuti, ti passo a prendere alle 20:00. Fatti trovare pronta.
Mike Evans.”

Rimango per un attimo sconcertata mentre Coco se la ride sotto i baffi.
« Cos’hai da ridere? » Dico una volta riacquistato il controllo.
« E’ dolcissimo. Chi è? » Dice.
« Il mio migliore amico. » Dico.
« Oh, e chi è il playmaker? E’ Taker? Hai delle sue foto? » Dice.
« No, Taker è il vice-capitano. Thomas ‘O Connor è il playmaker. » Dico.
« Oh, e che rapporto c’è tra voi? » Dice.
. . .

Costretta dalla cara Coco, vuoto il sacco e le racconto di me e Thomas. Ascolta in silenzio e ogni tanto annuisce. Sembra comprendermi, chissà se lei ha mai avuto esperienze del genere!
« Andiamo! » Dice alzandosi.
« Dove? » Domando confusa.
« A scegliere cosa ti metterai stasera. Devi andare ad un party, ricordi? Thomas ti aspetta. » Dice aprendo l’armadio.
« Coco, non credo sia una buona idea. Io non ce la faccio, davvero. Sono confusa. »
« Tutte scuse. »
. . .

« Sono pronta! » Dico entrando in salotto con aria vagamente scocciata.
Coco mi guarda inorridita.
« Andrea, santo cielo, come ti sei vestita? »
« Jeans, felpa, converse. »
« Ma che cosa..?. No, assolutamente non puoi andare alla festa conciata in questo modo! »
Coco  mi prende per un braccio e mi tira su in camera. Prende la sua valigia e la poggia sul letto spalancandola.
« Ecco, indossa questi. » Dice porgendomi dei mini-shorts neri con le paillettes e una maglia fucsia con una fantasia alquanto rock.
« Non mi vestirò come una prostituta solo per lo scopo di vedere la bava scendere dalla bocca di quei depravati dei miei compagni. » Dico incrociando le braccia al petto.
« Andrea, è ora che tu impari ad essere “donna”. » Dice per poi trascinarmi in bagno.
Mi ordina di struccarmi, spogliarmi e farmi una doccia. Obbedisco, altrimenti non me la levo dalle orecchie.

« Ci siamo quasi … » Dice tirandomi i capelli da un lato facendoli scendere mossi e ribelli.
« Fatto! » Dice guardandomi soddisfatta.
« Ok, posso andare? » Dico.
« Assolutamente no! Mancano le scarpe. » Dice prendendo la scatola dietro di lei.
« Ta-da! » Dice aprendola.
« Oh mio Dio! » Dico spalancando gli occhi.
Una visione celestiale, delle scarpe nere con dei tacchi vertiginosi abbagliano la mia povera vista.
« Provale, cosa aspetti?! » Dice Coco sorridendo.
Una volta messe le scarpe io e Coco scendiamo in cucina.
« Ragazze, dove andate? » Domanda mamma.
« Io da nessuna parte, mamma. E’ Andrea che esce, stasera. » Dice Coco.
« E dove vai, cara? » Domanda.
« Ad una festa. Non aspettatemi. » Dico ammiccando.
« Divertiti e mandami un messaggio con su scritto l’indirizzo in modo che io possa venirti a prendere. » Dice.
Annuisco ed esco di casa.
« Grazie. » Dico a Coco abbracciandola.
« Sono la tua fata madrina! » Dice sorridendo.
« Credevo di esserlo io! »
Una voce ci fa sobbalzare.
« Mike! » Dico andandogli in contro per abbracciarlo.
« And?! Sei davvero tu? Sei bellissima. » Dice con la faccia da pesce lesso.
« Merito suo. » Dico indicando Coco dietro di noi.
« Ciao, sono Mike Evans il suo migliore amico. » Dice tendendo una mano a Coco.
« Caroline Reed, sua sorella maggiore. » Dice stringendola.
« Ok, andiamo prima che cambi idea! » Dico schifata trascinandomi Mike per il colletto della camicia.