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Autore: prior_incantatio95    11/09/2013    5 recensioni
Continua della precedente storia "and we will ever together"
Ehi vi ricordate di me? Si sono ancora io, purtroppo la nostra storia non è finita... Vi ricordate la ragazzina innamorata della grande pop star? Bhè dimenticatevi di lei. Non credo più nell'amore o perlomeno cerco di evitarlo.
- Quando ti ho detto di montare in macchina e venire qui non era un vero invito a presentarti qui, sai che non voglio vederti – continuavo a ucciderlo con lo sguardo ma lui di risposta mi sorrise
- La prossima volta faresti meglio a farti capire o ti ritrovi queste fantastiche sorprese – mi prese per i fianchi per avvicinarmi a se, ma riuscii ad allontanarmi appena in tempo per non inalare il suo profumo
- Va via Harry, faresti un favore ad entrambi – abbassai lo sguardo consapevole di ciò che avevo detto, lo avevo appena cacciato dalla mia vita ma lui continuava a lottare per farne parte ancora una volta
- Non finchè non mi sarò spiegato, non ho ancora avuto la possibilità di dirti ciò che penso
- Non voglio saperlo Harry, sai bene che tutto questo mi fa male, eppure sei ancora qui a ricordarmi quanto tutto questo continua a uccidermi, proprio non capisci?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dalla nostra ultima notte erano ormai passati mesi, e la primavera aveva preso il posto dell'inverno che mi aveva regalato delle forti emozioni, avevamo trascorso le feste a Holmes Chapel e tornammo a Londra solo con l'avvento dell'anno nuovo. Avevamo festeggiato tutti insieme il compleanno di Zayn seguito da quello di Harry e dal mio che coincide con la festa più odiosa dell'anno, San Valentino,dove Harry mi aveva regalato un sacco di rose rosse augurandomi un buon San Valentino invece che augurarmi buon compleanno. Aveva organizzato una festa che non dimenticherò mai. Ci eravamo divertiti nonostante i continui viaggi che dovettero fare in Africa e in Giappone, ma tornò in tempo per starmi accanto. Quando lui non c'era uscivo oppure restavo a casa a badare al mio piccolo fratellino che era cresciuto davvero tanto e diventava sempre più bello, anche lui aveva le fossette ma aveva i miei stessi occhi, ma continuava a ricordarmi il suo volto. Serena continuava a vedersi con Liam ed erano molto felici insieme, posso finalmente affermare che sono una coppia affiatata. Oltre ai momenti felici ci sono state delle ombre, avevo anche litigato con Harry perchè avevo partecipato ad una festa in maschera e qualcuno si era fatto avanti in modo fin troppo sfacciato. Continuavo a sentire le solite farfalle nello stomaco quando eravamo insieme e ora che è partito per il tour con i ragazzi mi manca davvero tanto. Sto ripensando a ciò che è accaduto da quando ho incontrato Harry anche se dovrei muovermi e uscire dalla vasca per preparami e uscire, ma stare qui distesa è troppo comodo mentre mi lascio coccolare dal bagnoschiuma e dall'acqua tiepida.
Mamma: CHARLIE ESCI IMMEDIATAMENTE O TI FACCIO VEDERE IO! - come al solito le sue urla devono rovinare ogni momento di pace che riesco ad avere, ma dopotutto la capisco, è sempre così arrabbiata e tesa da quando Paul è partito con i ragazzi. Sbuffai e a malincuore uscii dalla vasca. Mi asciugai e corsi a vestirmi - dammi una mano! Aiutami a sistemare o non esci – voleva essere una minaccia ma l'aiutai giusto perchè non avevo niente da fare
Charlie: c'è bisogno di urlare?
Mamma: SI – mi urlò nuovamente contro
Charlie: calmati - le voltai le spalle cominciando a sistemare, magari si sarebbe calmata. L'aiutai a sistemare finchè non arrivò l'ora di uscire e non poteva lamentarsi della casa perchè era ormai tutta in ordine. Avevo indossato una gonna con un top e sopra un cardigan. Era Maggio ma faceva ancora un pò freddo. Raggiunsi subito le ragazze e passammo un pomeriggio divertente. Questo clima di serenità fu rovinato dal malumore di Serena quando cominciò a dire quanto le mancasse Liam, e trasferì in me quel senso di malinconia che aveva regnato da quando erano partiti.
Serena: vorrei tanto che il tour finisse presto
Valerie: perchè non li raggiungi?
Candy: Eleanor non è andata con loro?
Serena: si ma non voglio essere d'impiccio
Charlie: non credo che lo sarai per loro
Ashley: perchè non vai anche tu Charlie?
Charlie: tra un pò ho gli esami e non posso non superarli, ma Serena può andarci tranquillamente, non ha bisogno di me – le sorrisi, ma c'era un altro motivo per cui non volevo andare da loro, il problema era che non avevo rivelato a nessuno il mio “problema” e non volevo che qualcuno ne venisse a conoscenza
Serena: non credo che andrò, e poi ora sono in Italia
Valerie: e non ti va di visitare l'Italia? - ammiccò verso Serena
Candy: se vuoi possiamo venire con te – dichiarò con troppa enfasi, ma le capivo, avevamo progettato di divertirci e stare sempre insieme e quale occasione migliore se non fare una “vacanza” in Italia, la capitale della moda.
Charlie: hai anche l'accompagnamento, allora perchè rifiutare?
Serena: cosa dovrei dire ad Harry quando non ti vedrà?
Charlie: lui capirà – il cuore accelerò i suoi incessanti battiti, ma ero abbattuta
Candy: ne dubito – mi fece l'occhiolino e mi fissò maliziosa. La nostra discussione proseguì finché non ci separammo avendo preso la dura decisione di raggiungere tutte insieme l'Italia me compresa, ma sarei tornata in patria prima di tutte grazie ai miei esami. I nostri genitori non fecero troppe storie per farci partire, perciò dopo qualche giorno partimmo e fummo accolte con calore dal paese con il miglior cibo al mondo, la più grande storia che un paese possa avere, opere d'arte straordinarie, luoghi fantastici e patria dei più grandi stilisti. Appena fuori dall'areoporto andammo a lasciare i nostri bagagli in albrego e consultammo ogni sito rivelasse la posizione di quei cinque. Ci mettemmo circa tre ore per trovarli, ma fu solo grazie ad Harry ,che come al solito scrive cosa fa con chi sta o dove si trova, che riuscimmo a raggiungerli. E' davvero idiota, l'avevo pensato più volte e lo penso ancora ora, e non solo per ciò che era successo tra noi due. Ripensando a lui mi sono venute in mente tutte le volte che si è accasciato sul palco per aver preso un colpo nelle parti basse in questo tour...sono davvero tante, chissà se i suoi gioielli di famiglia sono ancora funzionanti. Cominciai a ridere da sola come un'idiota e non smisi nemmeno mentre li raggiungevamo a loro insaputa. Trovammo la solita folla fuori dall'arena che aspettava di entrare per assistere allo spettacolo. Fortunatamente questa volta nessuno ci riconobbe e non so come, ma riuscimmo ad arrivare in prima fila occupando i primi posti per entrare nell'arena. Le guardie erano ferme, immobili, impassibili, sembravano delle statue. Come al solito fummo scambiate con delle semplici fan. Chiamai Paul fingendo di essere in pericolo e trovarmi all'entrata dell'arena. Lo vidi correre fuori dall'arena e quando ci vide mi guardò maligno.
Paul: che ci fate qui? - aveva ancora lo sguardo accusatore
Charlie: Serena aveva nostalgia del suo fidanzato – scherzai facendo addolcire i suoi occhi
Paul: solo lei? - alzò un sopracciglio in cerca di intesa che non trovò
Charlie: si solo lei – annuii afflitta, nemmeno lui sapeva, come nessuno dopotutto
Paul: allora mi dispiace per il tuo di fidanzato - disse con tono sarcastico e ci lasciò passare. Abbracciai Paul e mentre le altre correvano seguendo Serena all'interno dell'arena per raggiungere Liam, io rimasi indietro con Paul che aveva appoggiato un braccio sulla mia spalla in cerca di risposte alle sue domande - come sta tua madre?
Charlie: è diventata odiosa, è sempre nervosa e... - fui interrotta dalla sua risata - no tu non puoi capire – continuava a ridere – dico sul serio
Paul: il mio piccolo Harry cresce? - i suoi occhi si illuminavano ogni volta che parlava del suo bambino, del suo cucciolo, del suo erde.
Charlie: lui si che è un bel bimbo, è diventato ancora più paffutello di quanto non fosse già – uno stupido sorriso segnava il mio volto
Paul: non parlare male di tuo fratello – mi ammonì divertito
Charlie: sa che gli voglio bene – ci fu silenzio – come sta andando il tour?
Paul: bene, Harry si è preso un sacco di colpi nelle parti basse – cominciammo a ridere entrambi ricordando tutte le volte che era stato colpito e si era accasciato a terra dal dolore. Era stato divertente vederlo da casa ma chissà che dolore aveva provato lui. Nonostante ciò non potei fare a meno di ridere. Appena entrammo nell'arena una luce accecante ci investì e fui costretta a coprirmi gli occhi con il braccio. Trovai un gruppo di ragazzi a parlare tra di loro. Liam era con Serena, Zayn parlava con Niall, Candy e Ashley, poco distante da loro c'era Louis che si stava divertendo con Eleanor e seduto sul palco vicino a Serena e Liam c'era Harry, bello come sempre, era disteso con un braccio sugli occhi e reggeva il microfono, la gamba destra piegata sotto la sinistra che era stesa.
Niall: CHARLIEEEEEE! - corse nella mia direzione e Paul levò il suo braccio dalla mia spalla dovendo abbracciare il biondino. Sentii tanti sguardi puntati verso di me, anche quelli verdi di Harry. Non era più disteso ma stava scendendo dal palco e mi stava raggiungendo correndo. Sorrisi appena lo vidi e gli feci per andare incontro ma lui mi raggiunse prima che potessi incamminarmi verso di lui. Mi abbracciò sollevandomi da terra e mi trovai in poco tempo stretta a lui con le gambe legate all'altezza del suo bacino. Poggiò la sua testa nell'incavo del mio collo stringendomi sempre più a se. Nessuno dei due parlò, sapevamo esattamente cosa fare e come comportarci, ma gli occhi di tutti che erano puntati su di noi si aspettavano qualcosa di più di un abbraccio, dopotutto erano passati tre mesi senza vederci, e la reazione da parte di entrambi doveva essere diversa, forse un più simile alla reazione che aveva avuto Liam nel vedere Serena. Ma no, dopo quell'abbraccio ci furono una serie di sguardi complici che nessuno riusciva a capire. Salutai tutti e andai a sedermi non volendo incrociare lo sguardo di nessuno, Harry era tornato sul palco nella posa in cui l'avevo trovato e avevamo ancora gli occhi di tutti posati addosso. Le prove ripresero ma rimasi con lo sguardo basso e misi le mie fidate cuffie per non sentire la sua fantastica voce, mi avrebbe fatta male, ero già lacerata dentro, non mi andava di dare a vedere alle persone più importanti per me presenti tutte in quel momento il mio vero stato d'animo, solo uno di loro sapeva come mi sentivo realmente, ma non perchè gliel' avessi detto ma semplicemente perchè lui provava i miei stessi sentimenti.


I'm back bithc
ahahahah ok ci ho messo un pò ma ce l'ho fatta :D
siccome è il primo capitolo vediamo un pò che ne pensate e poi potremo riprendere i miei monologhi interiori xD
ok alla prossima xD
Ciaoooo :D
  
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