“Ti ho detto che è finita” dissi facendo per andarmene. 
”Cosa? Tu non puoi lasciarmi, sono io che lascio le ragaz​ze, non le ragazze che lasciano me” era evidentemente incazzato. 
“L’ho appena fatto”. 
“Scommettiamo?” mi afferrò violentemente il braccio stringendomelo sempre di più. 
”Liam, fermo, mi stai facendo male..” 
”Questo è solo l’inizio” mi spinse con le spalle contro il muro del bagno, facendomi malissimo. 
”Liam, fermo, basta!” stavo urlando. Spingeva sempre più forte, mi sentivo in trappola e dolorante. 
“Zitta, stronza” provò a baciarmi, ma girai la testa di lato, impedendoglielo. Mi guardò come con aria di sfida, dopodiché mi bloccò la testa
con le mani e iniziò a baciarmi, darmi morsi, a farmi succhiotti. Cercavo di liberarmi, piangevo, urlavo, ma era troppo forte per me. 
“Liam lasciami devo andare in classe!” cercai una scusa. 
”La classe può aspettare piccola, vieni, entriamo in bagno” disse toccandomi il culo. 
”No Liam, scordatelo” dissi spostando la sua mano “Lasciami andare” piangevo. 
”Proprio non vuoi capirlo che sei mia?” mi guardò con aria minacciosa. 
”Proprio non vuoi capirlo che devi smetterla, vero brò?” si intromise un ragazzo alto, riccio. Doveva essere Harry Styles, un ragazzo del 
quarto anno. 
”E tu saresti?” chiese Liam lasciando la presa su di me e dirigendosi verso di lui. 
”Non ti interessa” rispose coraggioso. “Destiny vai via” continuò. Conosceva il mio nome, non so come, ma lo conosceva. Non ci pensai
due volte prima di fare ciò che disse. Mi diressi verso di lui spaventata, ma Liam mi trascinò per la felpa e mi fece cadere a terra di schiena. 
”Lei non va da nessuna parte” interruppe Liam. 
”Lasciala” 
”Va bene” rise Liam ironicamente “Per questa volta va bene. Vai pure, tanto ci rivediamo, stronza” Mi sorrise. 
Io e Harry ci allontanammo. 
"Come stai?” mi chiese preoccupato. 
"Bene… se non fossi arrivato tu sarebbe andata peggio” 
"Si, ho capito che tipo è Liam” 
"Grazie” 
"Non devi ringraziarmi” 
"Si invece” 
"Sono Harry Styles, della 4C, piacere” sorrise. 
"Lo so” ricambiai il sorriso. “Io sono Destiny Gray, della 2A” 
”Lo so” rise. 
”Come lo sai?” chiesi incuriosita.
”Sono del quarto anno babe, conosco tutti” 
”Mi sembra giusto” 
”Ti sanguina il labbro inferiore..” 
”Colpa di quello stronzo” dissi prendendo un fazzoletto e portandolo al labbro. 
”Sono troppo invadente se ti chiedo cosa è successo precisamente?” 
”No, dopo quello che hai visto hai il diritto di sapere. E’ un tipo alquanto violento Liam. Solo che prima non era così, non ero innamorata di 
questo ragazzo, era diverso prima.. Dopo un mese si è rivelato fin troppo geloso e violento e ho capito di non amarlo più e l’ho lasciato, 
anche perché ha usato le mani varie volte e prima gli ho detto che era finita, lui ha detto che non potevo lasciarlo, perché è lui che scarica 
le ragazze e poi.. beh, il resto lo hai visto” 
”Capisco…” 
”Non hai lezione?” cambiai discorso. 
”In realtà ho detto alla prof che andavo in bagno. Beh le dirò che ho mal di pancia” rise. Risi anch’io. 
“Oh, Harry, ma tu hai le fossette!” 
“Si, perché?” 
”Sono adorabili, le amo!” Rise. 
“A me non piacciono tanto” 
”Scherzi? Le vorrei io” Rise di nuovo. 
“Posso chiamarti ‘Des’, come fanno tutti?” 
”Certo che puoi, non devi neanche chiedermelo” gli sorrisi. 
”Beh Des, ora devo proprio andare, o la mia prof. penserà che sono annegato nella tazza del bagno” Rise mostrando le fossette. Risi. 
“Va bene, ci vediamo all’uscita. Grazie ancora” 
”Non ringraziarmi, ci si vede” 
Mi diressi al bagno delle ragazze. Fortunatamente non c’era nessuno, così ebbi l’opportunità di togliere la felpa per vedere se fosse rimasto 
qualche segno della violenza di Liam. Un livido enorme dietro la schiena, uno sul collo e il labbro gonfio. Questo si sarà fatto quando mi ha 
fatta cadere, pensai guardandomi la schiena. Questo invece è colpa del succhiotto, pensai esaminando meglio il collo. Il labbro gonfio era 
sicuramente merito del morso. "Grazie Liam, altri segni del tuo amore sconfinato", dissi ironicamente. Suonò la campanella, dovevo dirigermi 
nel laboratorio, avevo scienze. Andai al mio armadietto e presi il libro di chimica, dopodiché mi diressi in classe. 
"È in ritardo signorina Gray" 
"Sono solo cinque minuti di ritardo prof" 
"Nella mia classe non si accettano ritardi, neanche di un minuto. La prossima volta avrà una nota disciplinare". 
"Mi scusi". Io dovevo subirmi un'ora di chimica da quello stronzo di professore che mi odia? Passo. Il mio banco era all'ultima fila, potevo fare 
ciò che volevo senza essere vista. Presi le cuffiette e le collegai al cellulare, ne infilai una all'orecchio e alzai il cappello della felpa, per evitare 
che qualcuno se ne accorgesse. Sbloccai il cellulare e notai un messaggio.

SMS. 
Da: Liam
Testo: Dì al tuo amico che è meglio se evita di intromettersi nei nostri affari, o le cose si mettono male, sia per te 
che per lui. Appena finisci la lezione vengo fuori la tua classe e andiamo in bagno, devi soddisfarmi un po', ahaha. 
A dopo puttanella.

Che cazzo voleva da me ora? Non ero disposta a fargli nessun pompino. Dovevo trovare Harry, lui mi avrebbe aiutata e difesa. 
Mi alzai di scatto interrompendo la lezione. "Prof posso andare in bagno? Per favore, è urgente". 
Il professor Black mi fulminò con lo sguardo. Tutti gli occhi degli alunni erano fissi su di me, che avevo avuto la faccia tosta di interrompere così 
bruscamente la lezione. 
"Vada pure signorina Gray, ma non ci metta troppo". 
Appena uscita dalla classe iniziai a correre per raggiungere il tabellone che segnava tutte le ore scolastiche degli alunni. Cercai trascinando il 
dito sulla carta, finché non trovai 'Harry Edward Styles; 4C'. Scoppiai in una piccola risatina soffocata alla vista del suo secondo nome, 
dopodiché vidi in corrispondenza del giorno e dell'ora che si trovava nell'aula d'arte, la quale si trovava nell'altro padiglione. Merda, pensai. 
Dovevo raggiungere l'altro padiglione senza farmi vedere e in fretta, mi restava poco tempo. Iniziai a correre furtivamente finché non uscii 
dal primo padiglione ed ebbi accesso al secondo. 
"Signorina cosa ci fa qui?" mi chiese un bidello vedendomi. 
"Ehm... Io? Sto cercando mio cugino per dirgli che dopo scuola deve venire a casa mia. Mi è stato riferito dalla madre" mentii. "Me ne vado subito". 
"Si sbrighi, non può stare qui". 
Ripresi a correre e arrivai all'aula di Harry. La porta era in legno con una striscia fatta di vetro. Riuscii a farmi notare da Harry e gli feci segno 
di uscire. Disse qualcosa alla professoressa e uscì dall'aula. 
"Harry ho poco tempo, devo tornare in classe, leggi qui" dissi velocemente mentre gli mostrai l'SMS. 
"Oh merda" imprecò Harry. "5 minuti prima che finisca l'ora sarò fuori la tua classe, così quel maiale non potrà farti nulla". 
"Harry, io non voglio metterti in mezzo.. Liam è un tipo al quanto violento e.." 
"Zitta" mi interruppe Harry. "Ci sono già dentro, quindi è tutto okay, non ti succederà niente". Lo abbracciai di scatto. 
"Grazie mille Harry. Ora devo andare, a dopo" 
"Ciao Des, a dopo". 
Ripresi a correre più veloce che potevo, erano già passati 5 minuti e se in meno di un minuto non fossi stata in classe, il prof Black mi avrebbe 
messo qualche nota. Arrivai in classe col fiatone, il prof mi guardò con aria interrogativa, io mi limitai ad abbassare lo sguardo e a dirigermi 
verso il mio banco. Una volta seduta, tornai a fare quello che stavo facendo precedentemente. Erano le 10:15. Altri 15 minuti e sarebbe finita 
la lezione. Il cuore mi sbatteva forte, mi girava lo stomaco e stavo iniziando ad agitarmi. Non ne potevo più, Liam doveva lasciarmi in pace. 
La campanella suonò la fine della seconda ora. L'ansia aumentò così come la velocità dei miei battiti. Uscii dall'aula e sentii una mano che mi 
afferrava il braccio. Fui sollevata nel vedere che era Harry. 
"Cosa ci fai qui?" Liam era proprio dietro di me che uccideva Harry con lo sguardo. Iniziai a respirare più forte e si poteva notare dalla velocità 
con cui il mio petto si alzava e abbassava. Non mi voltai verso Liam, rimasi davanti Harry fissandolo con la paura negli occhi. 
"Stai tranquilla" mi disse Liam da dietro baciandomi il collo e afferrandomi con le mani il bacino. 
"Liam lasciami" feci un passo avanti, sfuggendo alla sua presa. Afferrai la mano di Harry e feci per andarmene, ma Liam mi bloccò nuovamente. 
Mi spinse indietro e si mise davanti ad Harry. 
"Tu mi hai rotto il cazzo" disse avvicinandosi sempre più ad egli. 
"Che problemi hai brò?" 
"E non chiamarmi brò" gli diede uno spintone. Harry soffocò una specie di risatina ironica, dopodiché gli sganciò un pugno in pieno viso. Il naso 
di Liam iniziò a sanguinare, ma se ne accorse solo dopo aver sferrato una quantità nota di cazzotti nello stomaco di Harry. Ero paralizzata, 
non riuscivo a muovermi. L'urlo di Harry dovuto al dolore mi riportò alla realtà. Mi avventai su Liam e cercavo di tirarlo indietro inutilmente. 
Mi misi fra loro e dovetti ricevere un pugno nello stomaco anch'io. Solo quando mi videro distesa a terra gemendo dal dolore si fermarono.