Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Hungergameslover    11/09/2013    3 recensioni
Ciao a tutti :) questa è una storia interattiva. Tuffatevi nella lettura della prima edizione degli Hunger games...chi sono i protagonisti? cosa gli succederà?
Se non vi piace il primo capitolo non soffermatevi perché via via i capitoli sono sempre scritti meglio. Recensite in molti, sapete sicuramente quanto è bello per un autore ricevere dei commenti ^.^
Bene, finisco augurando una buona fortuna a chi prova a leggere .<
Baooo
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                  Mietitura parte 5                                    


Avevo male al sedere, al piede e sapevo che mi aspettavano peggiori mali per la cazzata appena compiuta.
Perché devo sempre cacciarmi nei guai?
Perché non sono rimasta bella tranquilla su quel letto?
Sentii all'improvviso dei rumori più forti dei miei pensieri: dei passi accompagnati da due voci che stavano discutendo.
Dovevo nascondermi.
Seguii il mio impulso e mi nascosi sotto il letto.
Ero contentissima, finalmente compagnia.
La porta si aprì e il Pacificatore buttò credo un ragazzo dalla voce famigliare e poi chiuse violentemente la porta.
Mi tenevo forte a costo di farmi male alle mani, non volevo sbattere il sedere e farlo soffrire più di quanto già lo stava facendo.
Il ragazzo sospirò e inseguito fece un rumore di disgusto, credo abbia visto il ratto.
Di colpo fui impaurita, volevo tanto la compagnia ma adesso ero bloccata. Chi mi assicurava il successo? 
Deciso di farmi vedere lo stesso, altrimenti per cosa ero venuta a fare?
Mi alzai e vidi il ragazzo che stava riposando sul letto triste e lo riconobbi subito "Wilkie! Sei tu?" urlai felicissima.
Wilkie si alzò di sobbalzo, gli avevo fatto prendere in colpo e mi strinse forte a se piangendo dalla gioia.
Anch'io piangevo.
Restammo abbracciati per un po' finché non mi fece sedere accanto a lui e parlammo.
"Chachacha mi hai fatto prendere un colpo ahaha sempre a combinarle una ahaha"
"Ehi smettila, io mi chiamo Sharise e lo sai benissimo che non combino guai" ribattei dandogli una pacca sulla spalla.
"Si certo sorellina! Ma che ti sei fatta?"
Adoro quando il mio fratellone si preoccupa per me ma non glielo faccio capire.
"Niente. Sono solo stata morsa da un ratto, ho il piede gonfio per i calci che ho dato al muro e ho male alle mani, sai mi ero attaccata sotto il letto"
"Ahaha non dirmi che sei passata per il buco ahaha sei una genia!"
"Ahaha lo so!" e ridemmo.
Poi mi accorsi che aveva l'occhio nero.
"Che ti sei fatto tu invece?"
"Beh ho provato a scappare quando il pacificatore mi stava portando al bagno. Volevo raggiungerti ma mi sono beccato un bel pugno.
Devo dire che stavolta sei stata più furba tu ahaha"
"Strano che lo ammetti ahaha"
"Adesso cosa pensi di fare cara genietta chachacha"
"Devo fare tutto io! Ahaha comportati da fratello maggiore per una volta"
"Mi stai facendo pentire di essere venuto a salvarti. Sarei potuto rimanere a casa tranquillo"
Su questo punto aveva ragione, sono stata un po' cattiva a dire questa frase.
"Hai ragione, grazie Willy Wonka ahahah"
"Non assomiglia al mio nome!"
"Neanche chachacha allora"
"Ahaha ok come vuoi"
"Comunque anche se non mi farai uscire da qui mi hai salvata dalla solitudine e lo sai che la odio" dissi senza pensarci e sorrisi.
Quanto é bello stare con mio fratello, non lo rivedevo da un anno visto che era stato in accademia.
Wilkie ricambiò il sorriso e poi guardammo la tv perché stava cominciando la mietitura nel nono distretto.

Il distretto 9 é il principale produttore di frumento di Panem.
Da questo distretto in poi troviamo i distretti più poveri di Panem.
La capitolina pareva una stella a confronto della popolazione che si trovava davanti. Le loro facce erano stanche e depresse.
Un clima completamente diverso da quello che si respira nel mio distretto.
La capitolina era riempita di perle luccicose e il colore principale del suo abbigliamento era il giallo.
Portava un grande e lussuoso cappello di paglia, utile per coprirsi dal sole potente del distretto. 
Guardò con pena la popolazione e dopo il video pescò il biglietto.
Guardò il nome per un po' prima di pronunciarlo.
Non sembrava apprezzare il suo ruolo, avrebbe preferito una vita tranquilla e lussuosa nella capitale.
"Artiënne Haesu"
"Che palle!" sospirò con forza Artiënne.
La ragazzina salì sul palco velocemente.
I suoi capelli erano disordinati di un bel color nocciola.
I suoi occhi erano infiammati di un azzurro limpido.
Sul visetto erano spruzzate un'indefinita quantità di lentiggini mentre la pelle era chiara. Aveva una particolare voglia color fragola sotto l'occhio destro.
"Mi chiamo Enne cazzo" disse in modo arrogante guardando malissimo la capitolina e poi grugnì.
"Oh scusami Enne, potresti dirmi quanti anni hai?"
"12"
La capitolina versò una lacrimuccia e se l'asciugò in fretta.
"Che ti piangi?"
"Non stavo piangendo" negò la capitolina
"Se se falsa come tutti quelli di Capitol City"
La capitolina si irrigidì e sorrise chiaramente a disagio.
Il sorriso fu ricambiato da Artiënne ma era un odioso sorrisetto sornione.
In seguito la capitolina si avvicinò all'altra boccia.
"Elijah Nigel Spencer si faccia vedere subito che voglio finire questa mietitura al più presto"
Il ragazzo si avvicinò velocemente sul palco.
Era molto alto con un fisico tonico, capelli rosso carota, occhi verdi e un accenno di barba sulle guance e sul mento.
"Quanti anni hai?"
"18,signorina"
Si sentirono dei urli, urli chiaramente di bambini.
Guardò in basso e sospirò trattenendosi dal piangere.
"State tranquilli fratellini miei, io tornerò vivo e vincitore. Non vi abbandonerei per nulla al mondo ma..."
La capitolina lo fermò dicendo la solita frase di conclusione e così finì la mietitura.

"Mi sono mancato la mietitura del distretto otto, mi potresti raccontare un po' qualcosa?"
"Si, certo" e aprii il mio quaderno d'appunti.
Gli raccontai in modo ironico (esagerando) la mietitura.
Ascoltava attento e rideva ogni tanto.
"Wow! Come mai ti sei fatta un quaderno con scritto le mietiture?"
"Boh!"
Ci fu qualche secondo di silenzio quando Wilkie lo ruppe.
"Che ne pensi di questi Hunger Games?"
Lo guardai bene e aveva l'aria filosofica che ogni tanto fa.
"Non saprei"
Wilkie si girò di scatto e mi guardò negli occhi severamente.
"Sharise, come fai a essere così indifferente. Non ti rendi conto che questi giochi sono un modo perfetto per Capitol per divertirsi e vendicarsi di noi. Ogni anno ventitré ragazzi moriranno uccisi tra loro e pensa che potresti essere tu o tua sorella Freya, te ne rendi conto?
Tu non sai cosa vuol dire perdere un caro"
Mi misi a piangere, aveva di nuovo ragione nonostante tutto gli Hunger Games mi attirassero non dovevo essere egoista perché sinceramente non mi piacerebbe perdere un caro o perdere la vita in questi giochi.
Facile essere spettatori.
Wilkie mi asciugò le lacrime con la mano e mi sussurrò parole confortanti.
Sentimmo poi dei passi.
"Dovresti tornare nella tua stanza"
"No, voglio rimanere qui con te e poi non mi va di essere morsa di nuovo da un ratto"
"Preferisci un morsi di ratto o che ti taglino la lingua o che ti picchino o chissà cosa"
Sbuffai, non potevo rimanere lì.
Wilkie mi portò sulle spalle e così raggiunsi il buco,poi mi baciò sulla fronte e disse "Vai chachacha, so che ce la puoi fare e a presto"
"Non mi va di stare da sola" brontolai
Non mi rispose, inseguito si sentii il rumore della porta e mi precipitai all'interno del tunnel.
Non vidi ratti in giro, credo fosse l'ora del riposo e percorsi il tunnel velocemente, ormai sapevo che strada prendere.
Questo viaggietto fu quasi perfetto, perfetto se non avessi calpestato con le mani faci di ratto.
Appena arrivata nella stanzetta sollevai il materasso e mi pulii la mano.
Sfortunatamente la porta si aprì in quel istante preciso e lasciai cadere il materasso.
Guardai il Pacificatore pietrificata.
"Eccoti qui canaglia. Bello scherzetto quello di nascondermi sotto il letto. Comunque, che cosa stavi facendo con il materasso?"
Non risposi, ero rimasta senza parole e speravo se ne andasse al più presto ma invece si avvicinò e sollevò il materasso.
"Che schifo! Guarda che ci sono i bagni basta chiederlo. Che modo é questo? Ahaha"
Che imbarazzo, diventai rossa di rabbia e sbottai.
"Non sono le mie feci!"
Rise a crepapelle e poi disse "E di chi sarebbero allora? Qui di sei solo tu ahaha"
"Di un ratto" avevo risposto così senza pensarci e avevo fatto male ma non sopporto chi accusa ingiustamente.
Mi guardò sospettoso e disse "Sei andata a far compagnia ai ratti e loro non hanno apprezzato per caso? Ahah"
"Ummm...più o meno"
"Sei proprio strana" disse, poi notò il mio quaderno sul comodino e inseguito lo prese.
"É mio" dissi cercando di strapparglielo dalle mani.
Mi scansò brutalmente ed lo aprì, lo sfogliò velocemente e poi lo buttò a terra. Pensò un attimo mentre io stavo immobile e lo fissavo intanto sudavo dalla paura.
Raccolse il quaderno e se n'andò.
Che bastardo! Avrei dovuto fare qualcosa ma non volevo combinare altri guai.
Volevo fare a pezzi qualcosa ma la tv mi distrae e mi concentrai sulla decima mietitura.

Il distretto 10 é basato sull'allenamento.
La capitolina incaricata portava un vestito particolare.
La gonna era ricoperta da penne di pavone ed il sopra era di velluto.
Aveva un uccellino finto sopra ai capelli neri lunghi fino alla spalla.
Le scarpe erano di pelle di coccodrillo e gli orecchini erano pendenti.
Al contrario del suo aspetto aveva una voce rauca.
"Pauleen Foster"
"Eccomi! Sono io e ho diciotto anni"
La ragazza era semplicemente ultra muscolosa e vestita in modo sportivo, aveva capelli corti e un viso da donna cresciuta.
Spruzzava energia da tutti i pori, su vedeva che era una ragazza in gamba.
La capitolina e Pauleen erano persone completamente diverse, la prima delicata d'aspetto e dura interiormente mentre la seconda dura di aspetto ma delicata d'animo.
"Cam Larsson"
Nessuno si mosse.
Quando finalmente un ragazzino, probabilmente di dodici anni, si mosse impaurito.
Uno come lui doveva affrontare ragazzi anche molto più grandi di lui, tipo la sua compagna di distretto e quindi non avrebbe avuto scampo.
Si avvicinò e si vide sul suo viso che stava sul punto di piangere.
"Mi offro volontario al posto suo" urlò un giovane.
Era basso di statura ma piuttosto robusto, infine aveva gli occhi grigi e i capelli castani.
Non era particolarmente bello a differenza della maggior parte degli altri tributi.
Si vedeva chiaramente che era il fratello maggiore ma a differenza del piccolo era sicuro anche se il suo sguardo era velato di malinconia.
"Come ti chiami coraggioso tributo?"
Tutti lo guardavano con ammirazione.
"Seth Larsson"
"Oh! Sei il fratello maggiore di Cam, vero?"
"Si"
Dei pacificatori portarono via Cam e lui sembrava pietrificato.
"Ho quattordici anni"
Anche lui non era tanto grande ma avuto il coraggio di offrirsi.
Dopo la solita frasetta si concluse anche questa mietitura e i tributi scomparirono nel municipio.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ehy :) eccomi qui con il nuovo capitolo non betato.
La mia beta-reader non mi risponde e avevo voglia di pubblicare il nuovo capitolo quindi abbiate pietà di me che ho appena scoperto di essere disortografica :O
Comunque grazie a tutti, sopratutto a chi recensisce ma anche a chi ha messo la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate e anche a chi legge semplicemente anche se le recensioni sono gradite :)
Poi che ne pensate della nuova grafica? 
Oggi ho ripreso la scuola :O e voi?
Fatemi sapere se ci sono errori così li correggo e se qualcuno è disposto ad aiutarmi mi farebbe piacere :)
okey ho finito :') 
A presto hungergameslover :)

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Hungergameslover