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Autore: lacla32    11/09/2013    0 recensioni
“Che facciamo adesso?” mi chiede Lisbon, sembra spaesata, come darle torto ha appena scoperto che i miei 7 candidati a Red John sono tutti suoi conoscenti ed uno è addirittura il suo capo
“Non lo so, hai sentito anche tu quello che ha detto, incomincerà ad uccidere più spesso se non lo trovo...” dico
“O lui non trova te” sussurra lei preoccupata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13
 
“Io esco, fai il bravo” si raccomanda lei prima di chiudersi la porta alle spalle
E io sono di nuovo solo, finisco la mia colazione e poi riordino la cucina.
Ora sono ufficialmente annoiato, sono sdraiato sul divano a fissare lo schermo della TV senza interessarmi minimamente al programma di cucina. Spengo la TV alzandomi e dirigendomi in cucina, ho avuto un ‘ idea.
Prendo un coltello e mi dirigo in camera, mi siedo davanti alla cassettiera “Bene, cara Cassie, ora la guerra è tra me e te!” dico rivolto alla cassettiera che inerme si erge davanti a me.
Strattono ancora un po’ il cassetto e vedendo che non si apre infilo il coltello nella fessura tra il quarto cassetto e il quinto, noto che il coltello non penetra bene faccio un po’ più di pressione ma niente.
“Che diavolo!” esclamo stupefatto tirando il coltello verso di me  “Sarebbe bello se collaborassi Cassie!” la sgrido
“Ma che fai?” domanda una voce dalla porta della camera
“Ehi Lisbon!” esclamo allegro
“Perché stai cercando di affettare la mia cassettiera?” domanda avvicinandosi e sedendosi al mio fianco
“Cassie non vuole collaborare” dico facendo spallucce
“Cassie?” domanda alzando un sopracciglio “Aspetta! Hai dato un nome alla cassettiera?” domanda ancora più sconcertata
“Se si intraprende una guerra è bello conoscere il proprio nemico” affermo
“Jane, è una cassettiera… non è il tuo nemico e non sei in guerra. Lasciala in pace! È sempre stata rotta e a me non da fastidio quindi evita di distruggerla, per  favore”
“Non sei curiosa di sapere cosa c’è in quel cassetto?” domando sorpreso
“No, non lo sono perché non c’è nulla in quel cassetto” risponde
“Io non credo” dico pensieroso
“Ti spiacerebbe smettere di pensare alla cassettiera per un attimo?” mi chiede
“Si chiama Cassie” ribatto
Lei mi lancia un’occhiataccia e dice “ Ho parlato con Kirkland, siamo riusciti ad avere un colloquio con Cho, si tratterrà di pochi minuti ma meglio che niente”
“Quando?” domando
“Oggi pomeriggio”
“Posso venire anche io?” domando
“Vorrei si potesse ma per quanto ne sa il mondo tu stai male” borbotta alzandosi
“Posso dire di essermi ripreso” esclamo  
“Stai troppo bene per essere uno che appena 2 giorni fa è stato in ospedale” dice
“Voglio venire anche io, solo per dare un’occhiata alla casa di Cho” protesto
“E va bene ma ci vorrà un qualche ritocco” dice con un sorrisetto
“Quando sorridi cosi mi fai quasi paura” dico indietreggiando
“Dove scappi?” dice lei avvicinandosi e alzandosi sulle punte dei piedi mi sussurra “Vai in cucina” e dandomi un bacio veloce si dirige in bagno
“Agli ordini capo” esclamo precipitandomi in cucina pregustando ciò che succederà tra pochi minuti.
 
“Che hai?” dice lei guardandomi
“Niente” borbotto sbuffando
“Ecco fatto” dice allontanandosi e ammirandomi
Io pensavo che avremmo fatto un po’ di movimento e invece lei si è messa truccarmi cercando di darmi l’aria più malaticcia possibile
“Avanti guardati” mi esorta porgendomi lo specchio che prendo e metto davanti al viso
“Complimenti” dico ammirandomi, ho una leggera traccia di occhiaie e sono piuttosto bianco
“Ora basta che metti una tuta un po’ stropicciata e cammini piano piano e sarai perfetto” dice sorridendo
“Ho come l’impressione che da piccola usavi spesso i trucchi per saltare le lezioni” dico alzandomi
“Ma cosa dici!” esclama fingendo indignazione
“Scoperta”
“Va a vestirti” dice spintonandomi
“Hei! sono un povero malato” dico tossicchiando e iniziando a salire le scale
Dopo 20 minuti siamo seduti in macchina con destinazione la casa di Cho
“Chiama Rigsby” mi ordina Lisbon dandomi il suo cellulare
Io compongo il numero e attendo
“Si capo?”
“Ciao, sto andando da Cho, avete scoperto qualcosa?” chiede lei
“Quando Summer viveva con lui, Cho ha picchiato uno spacciatore che aveva a sua volta picchiato la ragazza”
“Dove si trova lo spacciatore adesso?” domando
“Ci risulta che sia fuori dal paese per affari non precisi” spiega
“Meglio cosi” sospira Lisbon
“Altro?” chiedo
“Niente… capo vuole che vi raggiungiamo?” chiede
“No tanto non vi farebbero entrare”
“Va bene, allora torno al caso che ci hanno assegnato… è dura lavorare solo in due” si lamenta
“ Non lamentarti e torna al lavoro” lo sgrida Lisbon
“Agli ordini capo”
“A dopo” saluto
“A dopo” saluta lui riagganciando
Lisbon accelera all’improvviso
“Vuoi uccidermi?” domando aggrappandomi al sedile
“Voglio concludere questa dannata storia “ borbotta
“Si ma io non voglio morire” esclamo
“Siamo arrivati” dice lei parcheggiando  “Ricorda, sei malato” si raccomanda scendendo dall’auto e correndo ad aprirmi la portiera
“Come siete gentile mia signora” dico sorridendo e prendendo la mano che lei mi porge
“Non ti crederà nessuno se salti giù dall’auto come un grillo” borbotta lei lanciando un occhiata in giro
“Jane! Lisbon! Che piacere vedervi” esclama una voce alle spalle di Lisbon
“Caro Bob” dico mettendomi in piedi e facendo la voce roca
“Pensavo fossi malato” dice facendo capolino da dietro la spalla di Lisbon “oooh mi spiace, sei in uno stato orribile!” esclama
“Ha voluto venire lo stesso” dice Lisbon scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo
“Ce la fa a fare le scale?” mi domanda lui
“Sisi, con molta calma” dico sorridendo
“Benissimo, allora io vi lascio 20 minuti e poi dovete uscire di li, sono stato chiaro?” domanda fissando prima me e poi lei
“Certo” risponde Lisbon avviandosi alla rampa e trascinandosi dietro me
“Solo 20 minuti?” domando scocciato salendo piano piano le scale
“Dobbiamo accontentarci, è il massimo che ho potuto ottenere, credimi è un osso duro” dice lei
“Arrivati” esclamo sollevato, fare le scale a quella velocità è snervante
Lisbon bussa alla porta e Cho viene ad aprirci
“Capo! Jane!” esclama sorpreso “Che ci fate qui?”
“Kirkland non ti ha avvisato che saremmo venuti?” domanda sorpresa
“No, prego accomodatevi” dice facendoci spazio
Ci sediamo sul divano
“è cipria quella?” domanda Cho fissandomi
“è una lunga storia, diciamo che ci serviva una base operativa e un diversivo” rispondo
“Capisco” sussurra
“Dimmi del cellulare usa e getta” domanda diretta Lisbon
“Io non ne so niente! Come non so niente di quel video” si difende
“Cho, stiamo cercando di aiutarti, ma devo sapere la verità”
“Capo, io non so cosa sia successo! Da quanto ho capito le chiamate a quel cellulare sono partite tutte dal telefono della mia scrivania, potrebbe essere stato chiunque!” esclama
“Questo è vero” dico io pensieroso
“Ma non possiamo dimostrarlo” afferma Lisbon alzandosi e cominciando a vagare per la stanza
“Questo è vero” confermo “Prendere le impronte sarebbe inutile visto che spesso Rigsby usa il tuo telefono e anche Van Pelt”
“Esatto, ci sarebbero le impronte di tutti, però potremmo controllare lo stesso, magari siamo fortunati” afferma Lisbon anche se nella sua voce si riflette il dubbio della sua mente
“Dannazione!” esclama Cho
“Stiamo cercando di fare tutto il possibile” lo consola Lisbon
“Quando potrò tornare ad uscire di casa? Magari anche tornare al lavoro” domanda Cho
“Non lo so, proverò a chiedere a Kirkland”
“Grazie” sussurra Cho
TOC TOC
“Agente Lisbon, dovete uscire” dice la voce oltre la porta
“Subito” risponde lei
Io mi alzo e riassumo la posizione, alquanto, scomoda con cui sono arrivato
“Tieni” dice Lisbon avvicinandosi a Cho e dandogli un cellulare “Questo è pulito, se hai bisogno chiamami pure”
“Grazie mille”
“Forza usciamo” dice lei rivolta verso di me
“In bocca al lupo” dico salutando Cho e avviandomi alla porta
Piano piano usciamo, Lisbon mi tiene a braccetto mentre scendiamo le scale, giù ci attende Kirkland con un odioso sorriso stampato sulla faccia
“Come sta Jane?” mi chiede
“Bene” rispondo acido
“Quando lascerete libero Cho?” domanda senza mezzi termini Lisbon
“Quando lo scagioneremo del tutto” risponde lui senza smettere di sorridere
“Non avete prove” ribatte lei visibilmente irritata
“Non è vero, ci sono, dobbiamo solo trovarle”
“Non troverete nulla, perché non c’è nulla da trovare” esclama Lisbon che piano piano ha iniziato a stringere il mio braccio
“Prima che Lisbon mi blocchi la circolazione potreste mettere fine alla discussione?” domando
“ Non siamo discutendo… vero agente Lisbon?” domanda Kirkland sorridendo a 32 denti
“No, non stiamo discutendo, stiamo conversando” ribatte lei fissandolo negli occhi e allentando la presa  “Sappia solo che ho intenzione di andare fino in fondo e userò ogni mezzo” sibila lei in tono tutt’altro che amichevole
“Lo faccia se questo la può far sentire meglio” ribatte lui “Sappia comunque che io la controllo”
“è una minaccia?” domanda lei alzando un sopracciglio
“Certo che no! È solo un piccolo avvertimento” risponde lui scandalizzato
Lisbon neanche lo ascolta e trascinandomi si dirige verso l’auto
 
 
“Quanto vorrei ucciderlo” esclama furente sbattendo i pugni contro il volante, finalmente siamo arrivati a casa, il viaggio di ritorno è stato dominato dal silenzio
“Se lo uccidi sarebbe un bel problema” dico sorridendo “Potresti augurargli qualche sciagura…” propongo
Lei incomincia a ridere, finalmente.
Asciugandosi una lacrima dovuta alle risate mi dice “Cosa farei senza te?”
“Probabilmente ti annoieresti “ rispondo facendo spallucce
“Probabilmente avrei ancora i nervi al proprio posto” dice sconsolata
“Ahah facciamo cosi, io aiuto i tuoi nervi preparandoti un bagno caldo” inizio
Lei mi lancia uno sguardo “A che condizione?”
“Beh potresti prepararmi la cena” ipotizzo
“Umm…che ne dici di questo?” domanda avvicinandosi e dandomi un piccolo bacio “Vedilo come un anticipo, il resto dopo il bagno” dice staccandosi
“Hai bisogno che qualcuno ti strofini la schiena?” domando scendendo dall’auto
“Può darsi” risponde vaga
“Accidenti dovrò proprio aiutarti” dico lanciandole uno sguardo malizioso
“Temo proprio di si”
 
Siamo ancora avvinghiati nella vasca quando sentiamo suonare il campanello, di colpo ci rendiamo conto che è tardi e i ragazzi sono arrivati per il resoconto giornaliero
“Merda!” esclama Lisbon schizzando fuori dalla vasca
“Capo? C’è nessuno?” urla una voce oltre la porta
“Arrivo subito” urla in risposta Lisbon asciugandosi velocemente nell’asciugamano
“Noi entriamo “ urla la voce
Di colpo Lisbon si blocca e voltandosi mi dice “Hai chiuso la porta… vero?”
“No, ero troppo occupato a toglierti i vestiti” rispondo
Di colpo ci rendiamo conto di quello che aspetta Rigsby e Van Pelt di sotto, in un attimo ci catapultiamo di sotto, Lisbon con la camicia e i pantaloni e io in asciugamano, un attimo prima che la porta si apra Lisbon ci si butta contro mentre io raccolgo i vestiti e scappo di sopra il più veloce possibile
“Hei” saluta aprendo la porta e cercando di darsi una sistemata sotto gli occhi spalancati dei suoi colleghi
“Tutto a posto?” articola Van Pelt
“Emm… certo, noi stavamo, c’è io stavo facendo le pulizie” balbetta
“Le pulizie?” domanda Rigsby alzando un sopracciglio
“Sedetevi” dice spostandosi dalla porta
Io intanto scendo le scale con una tranquillità disarmante
“Buona sera” saluto allegro
“Anche tu fai le pulizie?” domanda Van Pelt, spostando una sedia
“Già” borbotto
“Capo…” inizia Rigsby spostando una sedia e tirando su un reggiseno
Lisbon diventa tutta rossa e con mio piacere noto che ha i capelli tutti bagnati che gocciolano sulla camicia lasciando intravedere la pelle sottostante, purtroppo  vengo riportato al mondo da un suo sguardo omicida.
“Dammelo!” dice strappando il reggiseno dalle mani di Rigsby
“Colpa mia” dico alzando una mano “Ho fatto il bucato e probabilmente mi è caduto”
Risgby ci è cascato, Van Pelt no, glielo si legge in faccia
“Ti ho detto mille volte di non portare in giro i panni” mi sgrida Lisbon cercando di essere il più convincente possibile
“Teresa” inizia Van Pelt “ la tua lavatrice è di fianco all’asciugatrice… al piano di sopra”
Presi decisamente con le mani nel sacco
“E va bene” sospira “ è quello che pensi” dice Lisbon lanciandomi un’ occhiata, io annuisco
“Sono contenta per voi” esclama tutta felice Van Pelt
Lisbon e io sorridiamo imbarazzati e Risgby guardandoci domanda “Non ho ben capito cosa sia successo… mi sono perso qualcosa?”
 
 
“Quindi Kirkland non ha in mano niente” spiego io, ci siamo seduti sul divano, con la speranza di non trovare altri indumenti.
“Capisco ma in sostanza che facciamo con Cho?” domanda impaziente Rigsby
“Molto probabilmente lo lasceranno tra un paio di giorni” dico alzando le spalle
“Avete sistemato le cose con quello spacciatore?” domanda Lisbon
“Si” afferma Van Pelt
“Perfetto, allora siamo a posto, di sicuro succederà quello che ha detto Jane” rassicura sorridendo Lisbon
i ragazzi finalmente sorridono rassicurati dalle parole del loro capo
“Resta comunque un fatto” inizio io “ Qualcuno ha cercato di incastrare Cho”
Di colpo tutti si voltano a fissarmi
“Qualcuno?” domanda Lisbon
“Avanti non crederete di certo che sia una coincidenza?” domando sorpreso
“No ma, insomma…” borbotta Lisbon
“Kirkland voleva un sospettato e lo ha avuto” afferma Van Pelt socchiudendo gli occhi “Quindi ci sono due opzioni : Kirkland è John il rosso o qualcuno vicino a noi e al killer non vuole essere scoperto”
Il silenzio cala spaventoso su di noi, la rossa aveva fatto centro
“Stai dicendo che qualcuno di noi è…” inizio Rigsby
“No! Certo che no!” si affretta a dire Van Pelt “Non penso che uno di noi sia legato al killer, ma qualcuno in ufficio di sicuro”
“Allora indagate” dice Lisbon
“Come?” domandiamo in coro io e i ragazzi
“Avete sentito! Indagate su chi ha accesso al CBI e al nostro piano” dice semplicemente lei
“Ma capo…” inizia Rigsby
“Niente ma!” lo sgrida
“Va bene” risponde rassegnato
“E per favore non fatevi beccare” li supplica
“Non ti preoccupare” la rassicura Van Pelt
“Penso anche io che sia un’ottima idea ma c’è un problema” dico attirando su di me gli sguardi
“Ovvero?” chiede Lisbon
“Se fosse entrato senza coinvolgere nessuno? Stiamo parlando si John il rosso dopo tutto”
“Hai ragione” dice pensieroso Rigsby
“E poi non capisco perché prende di mira Cho, dopo tutto chi gli interessa sono io” dico
“Potrebbe voler distruggerci uno a uno” ipotizza Van Pelt
“Se volesse farlo di sicuro vi ucciderebbe… ma non lo fa”
“Secondo voi perché?” chiede Rigsby preoccupato
“Sto cercando di capirlo” dico sospirando
“Non siamo al sicuro quindi?” domanda preoccupata Van Pelt
“Siamo armati” dice Lisbon tranquilla
“Si ma… lui ha ucciso un agente dell’ FBI” dice con calma Rigsby
“Sto cercando di capire perché non ci uccide, probabilmente facciamo parte di un suo gioco ma piano piano ci stiamo avvicinando alla meta, se volesse neutralizzarci potrebbe semplicemente mettere fine alle nostre vite ma non lo fa” dico pensieroso
“Si vuole divertire” dice cupa Lisbon
“Probabile” rispondo
Van Pelt si mette una mano sulla bocca e Rigsby di scatto si alza “Non ho la minima intenzione di morire, ne di dover venire al funerale di uno di voi”
“Già, domani indagheremo e di sicuro scopriremo qualcosa, possiamo vedere i video della sorveglianza controllare la posta e i computer” dice Van Pelt alzandosi
“Credo che sia ora di andare” dice Rigsby rivolgendosi alla rossa
“Lo penso anche io” risponde lei
“Va bene… state attenti” dice Lisbon accompagnandoli alla porta
 
 
“Non ci posso credere” dice lei buttandosi sul divano
“A cosa?” domando
“A tutto” borbotta “Teorie di cospirazioni e reggiseni”
“Aaaah se intendi quello  be mi è sfuggito”
“Questo lo avevo notato” dice lei acida
“Però devi ammettere che la faccia di Rigsby era stupenda” dico io ridendo
“Questo è vero” afferma lei sorridendo
Rimaniamo in silenzio a contemplare il vuoto
“Direi che è ora di andare a letto” dice lei dopo un po’ sbadigliando
“Vuoi andare di già a letto?”
“Sono un  po’ stanca” borbotta
“La notte è ancora giovane” dico alzandomi e spegnendo le luci
“Che vuoi fare?” mi domanda
“Andiamo a farci un giro” dico aprendo la porta
“Un giro?” domanda sorpresa
“Si a casa di un amico”
 
 
Il mio angolino
Ciaoooo, prima di tutto, immensi grazie per le recensioni, secondo visto che gli hunger games… cioè, volevo dire, la scuola è iniziata ho meno tempo del poco tempo che avevo prima O.o ma questo non cambia il fatto che amo scrivere, di sicuro sarò più lenta nel pubblicare anche perché posso scrivere solo la sera e grazie a quelli che hanno bellamente deciso di comprare un diario unico per tutto il mio istituto sono costretta a disegnare una copertina per il mio, visto che non ho intenzione di avere il diario uguale ad altre 1200 persone, cosi ho ancora meno tempo -.- (odio profondo…) Vabbe! Ho visto con mio sommo piacere che sta sera su rete 4 andrà in onda la 5 stagione +.+ di sicuro la guarderò! È la stagione che mi è piaciuta di più tra tutte >-<
Be… fatemi sapere che ne pensate del capitolo! bacioniii
  
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