Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: synFUCKINgates    11/09/2013    0 recensioni
Gli incubi, o meglio l'incubo , perchè era sempre lo stesso, non la lasciavano riposare anche se lei a tutti gli effetti dormiva. Sognava degli occhi azzurri come il ghiaccio colmi di un profondo dolore, e in questi occhi lei ne vedeva la causa: torture raccapriccianti, fiamme, urla..
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pioggia. Ennesimo giorno di pioggia. Il leggero ticchettio delle goccioline di acqua sul vetro scandiva i secondi di quella noiosa giornata dicembrina. Erano giorni ,ormai, che continuava così. Valerie non sopportava più di dover rimanere chiusa in casa a studiare senza neanche potersi prendere una pausa per andare a fare shopping con Meg. Ormai metteva piede fuori di casa solo per andare all' Università. Non che a lei la pioggia dispiacesse, solo che ,dopo dieci giorni di diluvio ininterrotto, sentiva il bisogno di sentire i raggi del sole riscaldarle la pelle, per quanto possa riscaldare un sole di Dicembre. Ancora qualche giorno, dopo aver tenuto l'esame di Anatomia Generale, e poi sarebbe potuta tornare alle temperature molto più miti della California per le vacanze natalizie. Tre giorni la separavano dal Sole e dalla sua famiglia. Tre giorni in cui avrebbe dovuto studiare come una matta. Ma ora davvero non ce la faceva. Aveva davvero bisogno di una pausa. Abbandonata la penna fino ad allora mangiucchiata prese il telefono e compose il numero della sua migliore amica. Al terzo squillo Meg rispose con quella sua voce frizzantina: - Pronto?- - Ehi Meg sono io. Senti ho urgente bisogno di fare qualcosa di divertente... Rischio di impazzire!- - Val!!! Mmm...fammi pensare...Che ne dici di andare in quella nuova discoteca che hanno appena aperto? Dicono sia piena di tipi super-sexy!!!- Val alzò gli occhi al cielo pensando alla sua amica e alla sua ossessione per gli uomini. - Ahahahahaha sei sempre la solita Meg! Non saprei. Dici sia un posto tranquillo?- - Su Val non fare la santarellina! È il tuo ultimo sabato prima di partire...Dobbiamo divertirci!- - Non sto andando in guerra! Fra un mese tornerò!- - Mmm dettagli...Allora?- - E va bene.Passi tu da me per le 11?- - Certo!! Grazie, grazie, grazie Val..sei mitica!!- - Ci vediamo dopo Meg! E riattacò. Perchè non pensava mai prima di agire? In fondo lo sapeva che sarebbe finita così. Meg l'avrebbe convinta a buttarsi con lei in qualche folle avventura di cui poi si sarebbe pentita. Ma aveva ragione. Era il suo ultimo sabato lì e voleva goderselo tutto. Erano le 7 e 30 circa ;aveva meno di quattro ore per prepararsi e cenare. Andò in cucina e prese una pizza surgelata dal congelatore mettendola nel microonde. Minima spesa, massima resa. Il microonde avrebbe cucinato per lei un'ottima pizza mentre lei poteva dedicarsi a se stessa. Corse subito in doccia. Con ancora l'accapatoio e l'asciugamano avvolto in testa trangugiò velocemente la pizza e risciacquo i piatti sporchi. Poi si diresse in camera da letto. Dopo circa due ore era pronta. Quella sera aveva scelto di indossare un aderente abito rosso ricoperto di un delicato pizzo nero ,che faceva ben risaltare i suoi capelli ramati e gli occhi verde acqua, e tacchi neri alti 12 cm. Un trucco leggero completava il tutto. Non voleva sembrare troppo provocante ma non voleva neanche scomparire dietro alla bellezza esuberante di quella Barbie bionda alta 10 cm più di lei che aveva come amica. Continuava a guardarsi allo specchio: no non era per niente bella come Meg; gli occhi stanchi, le profonde occhiaie visibile nonostante il correttore, il viso smunto e spento: tutte tracce lasciate dalle ultime nottate insonni. Gli incubi, o meglio l'incubo perchè era sempre lo stesso, non la lasciavano riposare anche se lei a tutti gli effetti dormiva. Sognava degli occhi azzurri come il ghiaccio colmi di un profondo dolore, e in questi occhi lei ne vedeva la causa: torture raccapriccianti, fiamme, urla.. Anche lei spesso si svegliava urlando e ora quel sogno iniziava ad intimorirla ma si era detta che era per lo stress. Per questo non ne aveva parlato a Meg o ad altri. Sperava che con la tranquillità delle vacanze tutto sarebbe tornato a posto... Fu il suono di un clacson a riportarla alla realtà. Erano già le 11 e non se ne era accorta assorta come era nei suoi pensieri. Prese la borsetta e uscì di casa con uno strano presentimento addosso ma non voleva rovinarsi la serata. Dimenticò tutte le sue preoccupazioni e si fiondò giù per le scale verso la bellissima Jaguar di Meg. ------------------------------------------------------------------- Angolo della scrittrice: Ciao a tutti...Questa è la mia prima storia quindi non è granchè però ho voluto pubblicare comunque questo capitolo...Spero possa piacervi e tutti i consigli saranno ben accetti :D Al prossimo capitolo ;)
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: synFUCKINgates