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Autore: Hope it    11/09/2013    0 recensioni
Abbie è una ragazza forte, che nasconde i suoi sentimenti dietro ad un sorriso.
Lei è coraggiosa, orgogliosa.
Lei sa perfettamente cosa vuol dire il dolore, visto che l'ha provato molte volte.
Lei è bellissima, ma non sa di esserlo.
Lei è dolce, quando vuole
Lei sa amare, ma non lo fa da tempo, per paura di essere ferita.
Ma sarà proprio un ragazzo, ad entrare nella sua vita casualmente, riuscirà a sconvolgerla a tal punto da cambiarla, per sempre.
Capiranno, insieme, l'importanza del vero amore, diquello che significa amare, dare la vita per una persona, capiranno l'importanza della vita e di tutto ciò che ne fa parte.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era buio, buio ovunque. Camminavo, spaventata, non sapendo dove andare. Sentivo dei rumori in lontananza, che si facevano sempre più forti. Mi guardai intorno, ma vedevo solo il buio. Ad un certo punto, il terreno o quello che era, sotto di me si ruppe ed iniziai a precipitare, nel vuoto. Cercavo di aggrapparmi a qualcosa ma c’èra il vuoto e il buio più totale. Continuavo a scuotermi, a contorcermi, mentre una sostanza strana e viscida sembrava imprigionarmi. Urlai, chiesi aiuto, ma li non c’èra nessuno che potesse sentirmi. La cosa viscida che mi aveva assalito salì sul mio corpo, fino a stringermi lo stomaco, il torace, fino al collo. Continuavo a dibattermi, ma era tutto inutile. Cercai di urlare di nuovo, ma la cosa viscida si strinse ancora di più al mio corpo, impedendomi di respirare.
Mi svegliai di colpo, ansimando. Mi alzai guardandomi intorno. ero a casa mia, nel mio letto. Era stato tutto solo un’ incubo. Mi guardai intorno, ero completamente attorcigliata in mezzo alle coperte. Sospirai e mi alzai, accendendo la luce, che mi accecò. Camminai a piedi nudi verso la finestra e l’aprii.  Era una giornata nuvolosa e fredda. Andai in cucina, presi dei cereali e del latte e mangiai, sola.
Erano passate due settimane, da quando Niall aveva prenotato l’incontro con il chirurgo. Lui mi aveva visitato, aveva detto che sarebbe riuscito a sistemare il mio ginocchio, con una piccola operazione. Oggi era il grande giorno. Tra un’ora o poco più sarebbero venuti ragazzi a prendermi e sarai andata in ospedale con loro.
Mi alzai dal letto, ero abbastanza tranquilla, per ora. Feci colazione in fretta e mi vestii, con un paio di semplici jeans e una felpa. Sembrava facesse freddo fuori, era nuvolo e c’èra un po’ di nebbia.  Mi sedetti sul divano, cercando di non pensare al fatto che più tardi sarei dovuta andare in ospedale, che avrebbero dovuto operarmi. Il solo pensiero mi terrorizzava. Guardai la tv per un po’, fino a quando suonò il campanello.  Sobbalzai, corsi ad aprire.
‘’ehi Abbie!’’
Mi salutò Louis entrando in casa mia seguito da Liam.  Li salutai entrambi, sorridendo.
‘’sei pronta?’’
Mi chiese Liam.
‘’ceerto.’’
Risposi, ironica. Presi la borsa che avevo preparato per l’ospedale e feci per dirigermi verso la porta, quando mi bloccai di colpo.
‘’dov’è Niall?’’
Chiesi a Liam.
‘’ti sta aspettando direttamente all’ospedale.’’
Mi rispose. Annuii e mi  girai, andando verso la porta. I ragazzi mi seguirono. Salimmo sul furgone e dopo un secondo fummo in ospedale. Scesi dall’auto, iniziando quasi a tremare, per la paura. Speravo solo di vedere Niall prima che mi facessero l’anestesia.
Fortunatamente lo trovai all’entrata. Lo abbracciai. Lui mi sorrise.
‘’Come stai?’’ chiese.
‘’ho paura.’’ Risposi, stringendomi a lui.
‘’andrà tutto bene.  farai questo intervento, poi potrai tornare a ballare.’’
Disse. sorrisi, anche se non credevo ad una parola di quello che aveva detto. Mi staccai da lui e mi accorsi che ci avevano raggiunti anche Harry e Zayn.  Stavo per salutarli, quando notai dietro di loro un signore grassottello, con lunghe basette bianche e dei folti baffi. Era vestito con una giacca, o meglio tunica verde e pantaloni verdi. Probabilmente era il chirurgo di cui tutti mi parlavano. Si avvicinò a me e si presentò, stringendomi la mano. mi spiegò che avrebbe dovuto addormentarmi per un paio di ore, avrebbe aggiustato la mia frattura al ginocchio, in modo che potessi ballare, poi sarei stata a posto.  Mi sorrise incoraggiante. Mi costrinsi a ricambiare il sorriso, anche se volevo solo scappare via urlando. Lo seguii su una stanza bianca, illuminata solo da una luce al centro del muro.  Li mi aspettavano due infermiere. Mi fecero accomodare sul lettino e mi portarono fuori, in corridoio. Vidi Niall, in sala d’attesa. Appena mi vide uscire sul lettino si alzò e venne verso di me. si avvicinò fino a toccare la mia mano. Io presi la sua e la strinsi.
‘’andrà tutto bene.’’ disse.
Io annui, ancora non troppo convinta. Le infermiere si fermarono davanti ad un porta a vetri. Probabilmente li dentro mi avrebbero operato. Una di loro, bionda con grandi occhi marroni, mi fece una puntura sul braccio. Faceva male, sentivo le mie braccia rilassarsi e non riuscivo più a mantenere la presa sulla mano di Niall.  Iniziai a vedere tutto sfocato, non riuscivo più a tenere gli occhi aperti. Vidi Niall che mi toccava il viso, mi diceva qualcosa, ma non riuscivo più a sentire. Poi non vidi più niente.


Spazio autrice: mi scuso per il ritardo nel mettere il capitolo, ma sono stata impegnata ultimamente e ho avuto problemi al computer. Prometto che pubblicherò più in fretta i prossimi capitolo. Spero che questo vi sia piaciuto. Ciao a tutti!
  
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