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Autore: hellosunshine    18/03/2008    9 recensioni
La mia fanfic inizia verso la fine del 7°libro, prima dei "19 anni dopo", esattamente il giorno dopo la battaglia di Hogwarts nella quale Harry ha sconfitto Voldemort...Mi auguro di cuore che vi piaccia!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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C A P I T O L O     1




                                                                                                                                                                                                              
...THIS IS LOVE BUT
IF I TELL THE WORLD,
I NEVER SAY ENOUGHT
CAUSE IT WAS NOT SAID TO YOU
AND THAT'S EXACTLY WHAT I NEED TO DO
IF I'M IN LOVE WITH YOU,
SHOULD I GIVE UP OR SHOULD I  JUST KEEP CHASING PAVEMENTS?


Adele "Chasing pavements"
                                                                                                                                        
...QUESTO E' AMORE MA
SE LO DICO AL MONDO,
NON LO DIRO' MAI ABBASTANZA
PERCHE' NON SARA' DETTO DAVANTI A TE
E QUESTO E' ESATTAMENTE CIO' CHE HO BISOGNO DI FARE
SE SONO INNAMORATO DI TE,
DOVREI ARRENDERMI O DOVREI SEMPLICEMENTE ANDARE AVANTI?


Adele "Chasing pavements"

 

H
arry si svegliò, si mise a sedere sul letto, cercò con la mano gli occhiali, li
inforcò e per un attimo quello che vide lo lasciò stordito: si trovava nel suo vecchio dormitorio ad Hogwarts!

Si alzò dal letto a baldacchino stiracchiandosi e d'improvviso gli eventi del giorno prima gli piombarono addosso come una secchiata di acqua fredda, la battaglia!
Fred, Lupin e Tonks non c'erano piu' e molti altri come loro avevano dato la vita per quello in cui credevano, ma era finita, finalmente Voldemort era stato sconfitto.
Cominciò a vestirsi molto in fretta, voleva tornare nella sala grande per controllare la situazione, moriva dalla voglia di rivedere i suoi amici e...Ginny.

Appena fu vestito corse giu' dalle scale del dormitorio dei ragazzi e si ritrovò in sala comune dove ad aspettarlo c'erano Ron e Hermione, seduti vicini su un divanetto di fianco al caminetto acceso, sorrise.
Hermione appena lo vide lasciò la mano di Ron per corrergli incontro e abbracciarlo, stranamente non trovava nulla da dire all'amico così si limitò a stringerlo e basta, Ron nel frattempo si alzò anche lui a guardare Harry, piazzandosi dritto davanti a lui, con le mani in tasca.
Quando i due amici si separarono anche Ron andò incontro ad Harry, gli tese la mano e con un debole ma sincero sorriso disse: " Allora come sta il vincitore? " Harry non gli rispose rifiutò la mano che Ron gli stava porgendo e strinse l'amico in un breve e virile abbraccio.
"Sono felice di vedervi" disse infine Harry rivolto ai due amici che erano tornati a darsi la mano.
"Anche noi Harry" rispose Hermione pronta "purtroppo però non possiamo star qui a lungo, la Mc Granitt ha assicurato la tua privacy nella torre di grifondoro solo fino alle 10 di questa mattina, e manca un quarto d'ora!".
Ron annuì " Si, è meglio che ci sbrighiamo " disse indicando il buco nel ritratto della signora grassa.
"Ok" disse Harry facendo spallucce "Ma com'è la situazione di sotto? voglio dire...." si interruppe vedendo Ron incupirsi di botto, Hermione si strinse di piu' a lui...
" Mentre dormivi hanno provveduto alle salme... " disse Ron facendo una smorfia "Ormai saranno tutti dentro le bare che il ministero ha fatto arrivare qualche ora fa..."
"Potevate svegliarmi!" disse subito Harry "Avrei potuto dare una mano..."
Nel frattempo stavano già scendendo le scale diretti verso la sala grande, non avevano incontrato ancora nessuno lungo il loro cammino.
" Non dire sciocchezze Harry! " fece Hermione sbrigativa agitando la mano         "L'hai sconfitto, la tua parte l'hai fatta, e ce la siamo cavata benissimo, non ti preoccupare" finì lei, anche se continuava a guardare Ron con aria apprensiva.
Harry si aspettava una replica scherzosa di Ron ma questa non venne, l'amico era molto poco in vena di scherzare e lui lo capiva benissimo.

"Gentile la Mc Granitt a lasciare la torre di Grifondoro tutta per me..."osservò Harry anche per cambiare discorso.
"Si be, non penso che saresti riuscito a chiudere occhio in mezzo a tutta questa gente..."fece Ron, facendo un cenno con la testa davanti a loro.
Cominciarono infatti a spuntare dal nulla parecchie persone di tutti i tipi ed età, professori alunni fantasmi e centauri si mescolavano ad elfi genitori nonni e rappresentanti del ministero nonchè giornalisti tutti rigorosamente vestiti di nero.
Harry si guardò e notò che i suoi abiti erano totalmente fuori luogo in quel frangente e si accorse anche che Ron e Hermione indossavano le divise nere di quando andavano a scuola.
"Alle 3 di oggi pomeriggio ci saranno i funerali ufficiali" spiegò Hermione con aria contrita interrompendo i pensieri di Harry.
"Mi servirà una divisa, o comunque qualcosa di nero" disse lui, a disagio per essere l'unico vestito in un modo che sarebbe stato passabile per un concerto punk, visti i jeans sbrindellati, la t-shirt scolorita e la felpa consunta.
"Non ti preoccupare," disse Hermione "te ne procureremo una non dovrebbe essere diffi..." fu interrotta da una folla che marciava verso di loro schiamazzando: avevano avvistato Harry che per istinto tentò di nascondersi dietro Ron ma fu afferrato comunque da centinaia di mani pacche sulle spalle e arruffamenti di capelli si sprecavano proprio com'era successo il giorno prima, non riusciva a capire nulla di quello che la gente diceva perchè parlavano tutti contemporaneamente, si limitava a sorridere all'indirizzo dell'uno o dell'altro.

Dopo quelli che gli sembrarono 10 minuti infiniti cominciò a sentirsi seriamente a disagio per tutte quelle attenzioni, inoltre aveva perso di vista Ron e Hermione e cominciava a sentire un certo mal di testa con tutti quegli schiamazzi.
D'improvviso la folla si aprì davanti a lui, Harry sorrise, Hagrid si stava facendo strada per raggiungerlo "Andiamo ragazzo" gli disse quando fu a portata di voce " E voi altri scio! lasciateci respirare al ragazzo! Andiamo! " e con le sue enormi manone riuscì a disperdere la folla.
Appena furono fuori da quel chiasso Harry ritrovò i due amici, Hagrid gli indicò
" Mi ci hanno chiamato loro! E meno male perchè se no quelli ti riduevano ad una polpetta Harry!" gli diede una sonora pacca sulle spalle che lo lasciò senza fiato e si allontanò verso l'ingresso, erano infatti arrivati nell'atrio del castello.
Anche in questo caso Harry massaggiandosi la schiena si aspettava una battuta sarcastica di Ron ma di nuovo non fu accontentato, l'amico piu' si avvicinavano alla sala grande piu' si incupiva.
"Grazie" disse Harry ai due amici "Figurati Harry!" gli rispose Hermione con un debole sorriso, Ron annuì.

Molte persone continuavano a fermare Harry lungo il tragitto, ma se pure a fatica, riuscirono finalmente ad arrivare nella sala grande dove c'erano molte persone, alcune discutevano, altre stavano sistemando la sala, e altre ancora stavano trasformando gli stendardi delle case dai consueti colori delle case in nero, proprio come era successo per la morte di Cedric...
Scorsero Neville che gli veniva incontro "Ciao ragazzi!" notò subito l'abbigliamento di Harry e urlò "Ehi Seamus! Una divisa maschile urgente qui!" Seamus che stava aiutando a risistemare la sala lo senti' gli fece segno ok con il pollice e corse a cercare una divisa per Harry.
"Grazie Neville" disse Harry riconoscente.
"Ma quale grazie!Dopo quello che hai fatto per tutti noi cosa vuoi che sia una divisa!" Poi si rivolse a Ron e il sorriso gli sparì dalle labbra.
"Ron tuo fratello...l'hanno già portato fuori..."
Si interruppe vedendo che Ron non reagiva e cominciò a guardare nervoso da Harry a Hermione.
In quell'istante fortunatamente fece capolino Seamus, seguito da Dean e Luna.
"Ho trovato questi due per strada" disse indicando gli amici e facendo un gran sorriso ad Harry nel porgergli la divisa nera.
"Ciao ragazzi!" dissero in coro Dean e Luna.
"Ciao" risposero gli altri.
"Hey amico" fece Dean mettendo a Ron una mano sulla spalla "mi dispiace per Fred, era un grande davvero..."
"Si dispiace molto a tutti Ron" disse Luna.
Dean annuì così come Neville.
"Grazie" riuscì a dire Ron ed Harry notò che aveva gli occhi lucidi e le orecchie cominciavano a diventargli rosse, Hermione gli stringeva sempre piu' la mano.
Harry si tolse la felpa e si infilò la divisa.
Dean,Seamus e neville discutevano del pranzo, dovevano infatti riuscire a rendere decente la sala in due ore in tempo per il pranzo, quindi salutarono gli amici e si rimisero al lavoro.
Rimase solo Luna a fissare i tre con la sua solita aria assorta, Harry ebbe paura che tirasse fuori qualche stupidaggine sul ricciocorno schiattoso invece disse:"Penso sia meglio che voi tre andiate a farvi una passeggiata fuori, c'è il sole e si sta molto bene all'aperto" e con un sorriso, seguito da una grande piroletta ritornò a dare una mano nella sala grande.
I tre si guardarono con le sopracciglia alzate ma decisero di accettare il consiglio di Luna e si avviarono verso il parco.
Harry fu abbagliato per un attimo dal sole primaverile poi si accorse che anche fuori dal castello c'erano un gran numero di persone...Ma dov'era Ginny?
" Ron, lì ci sono tuo padre e tua madre" Hermione stava indicando un punto poco lontano, all'ombra di un vecchio albero c'era infatti la famiglia Weasley riunita, alla quale, purtroppo, era venuto a mancare un membro.
Ron con lasciò la mano di Hermione e, con espressione dolorosa, si avviò verso la sua  famiglia.
Harry ed Hermione rimasero indietro, non volevano imporre la loro presenza alla famiglia di Ron che in quel momento così difficile meritava la sua intimità, svoltarono a destra per addentrarsi ancora di piu' nel parco, ad Harry si strinse il cuore quando vide i resti della capanna di Hagrid, ormai ridotta ad un cumulo di macerie bruciacchiate...
"Ron!" sentì Hermione esclamare il nome dell'amico e si girò verso di lei che era pochi passi dietro di lui.
"Ron come mai sei qui? è successo qualcos..."fece lei.
Harry distolse immediatamente lo sguardo dagli amici e si avviò, mani in tasca, verso le macerie dei quella che era stata la dimora di Hagrid.
Ron aveva dato un bacio intenso ad Hermione, era stata una cosa talmente improvvisa che lei non aveva avuto il tempo di finire la frase.
Hermione si guardava nervosa in giro mentre Ron le sosteneva teneramente il viso con le mani proprio all'altezza dei suoi occhi.
"Hermione tu...non ce l'ho fatta ad andare da loro! sono un codardo ecco la verità!" aveva la voce rotta dall'emozione.
Lei lo fissò con occhi dolci "Oh Ron non essere duro con te stesso...è difficile, probabilmente è la situazione più spiacevole che tu abbia affrontato sin ora, è normale sentirsi così!" appoggiò le mani sui fianchi di lui che gli diede un'altro bacio...delizioso...lei sentì le gambe tremare e le guance colorarsi di rosso.
Poi si abbracciarono, Hermione gli arrivava a malapena al petto...
Lui seppellì il viso nei capelli di lei che provò di nuovo l'ormai famigliare sensazione delle gambe che tremano.
"Spostiamoci un po' da qui..." disse Ron prendendola per mano, andarono a sedersi su una panca di marmo poco lontana mezza nascosta da due cespugli.
Si sedettero vicini continuando a tenersi la mano, stretta come se l'uno per l'alro fossero l'unica possibilità di salvezza, in quel momento difficile come quello.
"Ma perchè proprio Fred?" sbottò Ron reggendosi la testa con la mano libera.
"Perchè...."la voce gli tremava...Hermione gli accarezzava i capelli dolcemente, non sapendo che parole usare per confortarlo...
"Ti amo..."pensò.
"Grazie Hermione" disse Ron fissandosi le ginocchia.
"E di cosa?" rispose lei guardandolo interrogativa.
"Di essermi stata vicina..." continuò lui sempre contemplandosi le ginocchia.
Lei sorrise e gli diede un bacio sui capelli, dato che aveva il naso a due centimetri dalle ginocchia quello era il punto piu' vicino che riusciva a raggiungere...
" Sai io sono...un cretino insomma...ti ho trattata male un casino di volte in questi anni eppure tu...c'eri sempre" finalmente girò un po' la testa e lei riuscì a vederlo in viso.
"Non è il caso di parlare di queste cose adesso Ron, non ti devi preoccupare davvero..." disse Hermione a disagio, ma nello stesso tempo compiaciuta.
"No ma io voglio parlarne!" sbottò lui tirandosi finalmente seduto dritto, le lasciò la mano.
"E' da ieri che parlo a monosillabi!" concluse.
"Be, non che tu sia mai stato un gran chiacchierone..." scherzò Hermione.
Ron tornò a concentrarsi sulle sue ginocchia "Già...Comunque volevo che tu sapessi che sei la cosa più...stupenda che mi sia mai capitata, cioè...non sei una cosa, voglio dire...stavo pensando se ieri io...se fosse toccato anche a me...se...fossi morto anch'io come Fred, non ti avrei mai potuto dire, c'è stato un attimo in cui ho avuto una paura pazzesca di non rivederti piu' capisci?" le orecchie stavano cominciando a diventargli seriamente color pomodoro, gesticolava in maniera incontenibile e, come se non bastasse, la voce gli faceva strani scherzi, a momenti era acuta mentre ad altri grave.
"Tu...sei...sei...mi...sono innamorato di te Hermione...davvero e anche se non te l'ho mai dimostrato ti giuro che è così......." ci fu una pausa di un paio di minuti in cui nessuno dei due aprì bocca...
"Hermione?" trovò il coraggio di dire Ron infine.
Si girò verso Hermione imbarazzato e rimase di sasso quando la vide in lacrime.
"...Ho...ho fatto così schifo?" disse scoraggiato.
Lei singhiozzava ed ora toccava a lei nascondersi la faccia tra le mani, scosse la testa come a dire no, lui le afferrò una ciocca di capelli...
"Hermione...?" Lei lo guardò tra le lacrime e tentò di recuperare un certo contegno, si scostò i capelli dalla faccia e poi disse cercando di darsi un tono: "Non potevi fare discorso migliore di questo Ron" poi scoppiò di nuovo a piangere così Ron cercò di confortarla con un bacio dapprima impacciato poi molto passionale si avvinghiarono uno all'altra con disperato ardore, poi Hermione si separò delicatamente da lui...
"Anche io sono innamorata di te Ron Weasley" disse con un gran sorriso di quelli che facevano venire i crampi allo stomaco del ragazzo che le sedeva di fianco e che la guardava in modo così dolce, come se lei fosse l'unico esemplare di un fiore bellissimo e raro...La faceva sentire così, in quella particolare mattina di sole.
"Ormai sono quasi sette anni...e non potrei essere piu' felice di come sono ora." concluse Hermione.
Ron le fece un gran sorriso, le diede un altro bacio, poi prese a grattarsi la testa con la mano e disse:
"Certo che...ce ne abbiam messo di tempo ad accorgercene noi due!"
"Parla per te!"rispose Hermione "Io me ne ero accorta già da un pezzo!" finì lei con il suo solito modo di fare altezzoso.
"Sul serio? Allora come hai fatto a resisere al mio fascino per tutto quel tempo? Non me lo riesco proprio a spiegare..." scherzò Ron, allargando le braccia.
Lei gli diede un pugnetto sul braccio, lui la guardò serio e disse:"Adesso sono pronto per andare dai miei...ci vediamo dopo Hermione" si diedero l'ultimo bacio e poi si separarono.
Presero sentieri diversi anche se, ora ne erano sicuri, in realtà percorrevano insieme lo stesso.







Salve a tutti! Spero tanto che la mia fanfiction vi piaccia!!!
Recensite in tanti vi prego...sono curiosa di sapere cosa ne pensate!
Intanto vi ringrazio già per aver letto questo mio primo capitolo!
A presto!!!



  
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