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Autore: Kelena    11/09/2013    1 recensioni
Se Elena avesse assunto verbena quella sera? E se i genitori non fossero morti?
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Damon/Katherine, Elena/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano passate settimane da quella festa, Elena aveva trovato il coraggio di rompere con Matt da una settimana ma ricordava ogni singola parola come fosse ieri.

Era il tramonto, Elena e Matt stavano passeggiando per Old wood creek road e camminando camminando arrivarono sul ponticello che passava su Wikery Bridge. Elena si fermò e si poggiò alla ringhiera, era giunto il momento di dirglielo. La ragazza guardò prima il cielo e poi i bellissimi occhi di Matt, sarebbe stata dura ma doveva farlo! << Matt >> iniziò la ragazza << Io e te, noi, Non so da dove iniziare! Tu ed io Matt, siamo sempre stati amici, dalla culla, e abbiamo provato a stare inisieme…ci credevo Matt, sul serio, ero convinta che tu fossi quello giusto! Che con te sarei stata felice sempre, e invece… >> << Non ti ho resa felice Elena? >> La interruppe Matt << No, Matt. Tu sei sempre stato magnifico e mi hai reso molto felice. Ma ho capito una cosa, quando cresceremo non sono sicura che sarò ancora felice con te, abbiamo idee e obbiettivi troppo diversi Matt! Tu vuoi sposarti e avere dei figli. Io voglio cresce, andare al college, lavorare e solo quando la mia vita professionale sarà al massimo mi sposerò e avrò dei figli! Con me non saresti felice Matt! Davvero mi dispiace. Ti ho amato come non avevo mai amato nessuno! Per me sei e sarai sempre un persona molto importante, sei e sarai sempre il primo amore e non ti dimenticherò mai…inoltre noi resteremo amici vero? >> Matt la guardò per qualche istante poi le sorrise, un sorriso che però non raggiunse gli occhi, e le disse con tutta la disinvoltura possibile << Si. Noi resteremo amici Elena >> l’abbracciò e poi andò via.
Ad Elena vennero le lacrime agli occhi mentre ricordava l’accaduto e lo raccontava alla mamma << Piccola mia, non preoccuparti, a Matt passerà e quando il cuore non gli brucerà più e troverà una ragazza che glielo disinfetterà e glielo farà battere forte, allora capirà che avevi ragione e ti vorrà ancora più bene >> Elena sorrise, la madre sapeva sempre cosa dire per tirarla su, non sapeva cosa avrebbe fatto se lei non fosse stata lì.
Sollevata dopo la chiacchierata con la madre Elena stava preparando per andare a dormire quando il telefono squillo “sarà John, solo lui chiama a quest’ora!” pensò Elena e continuò a prepararsi ma poi senti Jenna dire:<< Si ho capito, era un così brav uomo! >> Elena si preoccupò e corse al piano di sotto. Trovò Jenna con gli occhi lucidi, la madre era seduta vicino a lei per confortarla << Cos’è successo? >> chiese Elena, Jenna la guardò<< Ti ricordi che da piccola ti portavo alla vecchia tenuta dei Salvatore? Ti ricordi il signore che abitava li? Zach? E’ morto poco fa, è caduto dalle scale e si è rotto l’osso del collo, il medico dice che è stato un incidente, domani faranno i funerali! >> Elena guardò prima la madre e poi la zia, ma non sapendo cosa dire annuì e salì su in camera. 
La mattina successiva Elena scese al piano di sotto e trovò Jenna e sua madre parlare:<< Scusa Jen ma non posso accompagnarti al funerale, devo accompagnare Jer da qualche parte, in realtà non ho capito dove debba andare >> Jenna sospirò << Ok, vorrà dire che ci andrò da sola. >> Elena allora disse << Jenna, se non ti va di andare da sola potrei accompagnarti io? >> Jenna la guardò << Sul serio? Grazie mille Elena! Non sai quanto te ne sono grata >> l’abbracciò<< su ora Sali a prearati >> Elena corse di sopra si mise un vestito nero e ritornò giù, Jenna la stava aspettando con in mano un cesto con tante cose buone da mangiare. << Io non ho mai capito questa tradizione >> disse Elena, Jenna sorrise << Nemmeno io, ma si deve fare >> le due si guardarono e scoppiarono a ridere.

Elena e Jenna arrivarono alla tenuta dei Salvatore. Era pieno di gente,tutti avevano in mano un cestino con del cibo, un piatto oppure un vassoio. Elena conosceva tutti. MF è una piccola città e vedere tutta quella gente conosciuta piangere per la morte di un uomo che a lei era quasi sconosciuto la fece rattristare. Elena girava per la grande casa, passando di stanza in stanza sfogliando le pagine della sua memoria, ritornando per un attimo bambina e rivivendo le stesse emozioni. Ad un certo punto una voce catturò l’attenzione di Elena.
Era una voce che le era molto familiare, non sapeva dove l’avesse sentita ne a chi appartenesse, sapeva solo che era una voce che aveva sentito e che le era rimasta dentro. Si guardò intorno cercando il proprietario della voce, capì che proveniva dal piano di sotto, scese e seguì il suono di quella meravigliosa voce. Eccolo era lì, il proprietario della voce, era di spalle ed Elena riuscì a vedere solo la nuca di quel ragazzo. Era alto, con i capelli scuri, un vestito nero e due forti e muscolose braccia. Elena lo fissò in attesa che si girasse. Ma quando accadde Elena vide qualcosa che non le piacque. Quando Elena notò che il ragazzo stava per girarsi iniziò a sorridere, come faceva sempre per fare colpo, ma la reazione del ragazzo non fu quella desiderata. Il ragazzo si girò, la vide e smise di respirare, i sui occhi sembravano di vetro, la sua pelle la qualità più pura di ceramica, il suo corpo scolpito nella pietra, la sua espressione sembrava una maschera di cera. Il ragazzo era 
bello non c’è che dire ma c’era qualcosa di sbagliato in lui, qualcosa che Elena non riusciva ad identificare, ma una cosa era certa, quel ragazzo l’aveva spaventata. I suoi occhi verdi non le trasmettevano fiducia, Elena non voleva avvicinarsi, ma il suo corpo si mosse come se avesse vita propria, si avviò verso il ragazzo e in pochi istanti si trovarono uno di fronte all’altro, si guardarono negli occhi alcuni istanti poi lui tese la mano e disse:<< Salve, io sono Stefan Salvatore, Zach era mio zio >> Elena ricambiò la stretta e disse automaticamente <> Elena non voleva riciclare le parole della zia ma non aveva idea di che persona fosse, poi continuò: << Comunque io sono Elena Gilbert, mia zia Jenna mi portava qui a giocare da bambina, questa ca mi è così terribilmente familiare >>. Il ragazzo le sorrise, la sua espressione era meno terrificante e il suo sguardo più caldo, stava per dire qualcosa quando arrivò Jenna: << Elena dobbiamo andare, ha chiamato tua madre dobbiamo passare dal negozio prima di tornare a casa e fra un po’ chiu…ehi, tu devi essere Stefan, Sono Jenna la zia di Elena, Zach mi aveva parlato di te >> Stefan la guardò negli occhi e poi disse: << Si sono Stefan. Piacere di averla conosciuta signora >>. Detto ciò andò via, le due donne rimaste sole si guardarono e uscirono dalla casa in religioso silenzio. Elena sapeva cosa stava accadendo, in macchina si sarebbe scatenata la 3° guerra mondiale
  
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