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Autore: Birra fredda    12/09/2013    1 recensioni
“Dimmi Matt” disse.
“Brian Val... Val... oddio...”
Brian si mise a sedere. Matt era emozionato, quindi o Valary gli aveva detto di sì per il matrimonio o era uscita la nuova versione di Call Of Duty.
“Matthew, respira. Calmati, rimetti in ordine le idee, costruisci un discorso sensato nella testa e poi parla” continuò Brian mettendo il vivavoce per far sentire la conversazione anche agli altri che si erano raccolti attorno a lui, curiosi più che mai.
“Avanti Matt non tenerci sulle spine” lo esortò Jimmy. “Cos’è successo?”
“Valary è incinta.”
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'You will always be my heart.'
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Matt era nervoso quella mattina. Tanto nervoso che non aveva fatto altro che camminare avanti e indietro lungo lo stretto corridoio del reparto dell’ospedale dove sua moglie Valary stava per dare alla luce la loro prima figlia.
Avanti e indietro. Avanti e indietro. Avanti e indietro.
Ritmicamente, con lo sguardo perso nel vuoto, Matt non aveva fatto altro.
Michelle e Syn avevano detto che sarebbero arrivati a breve ma, poiché erano ormai passate un paio d’ore da quando li aveva chiamati, Matt aveva la netta impressione che se la stessero prendendo comoda proprio per non dover subire né la sua ansia né quella di Valary.
“Finalmente ti ho trovato!”
Matt si voltò di scatto e un sorriso gli comparve spontaneo sul volto quando sentì quella voce.
“Che ci fai tu qui?” domandò il cantante alzando un sopracciglio, rivolto alla figura di Jimmy che gli sorrideva sornione.
“Oh sai passavo da queste parti e ho sentito che stai per avere un figlio” ironizzò il batterista battendogli una manata su una spalla. “Nervoso?” gli chiese subito dopo facendosi serio.
“Forse persino più di Val” borbottò Matt lasciandosi cadere su una sedia del corridoio seguito da Jimmy. “Per mesi ho atteso questo momento con tanta impazienza ed ora...” sospirò, cercando lo sguardo cristallino dell’amico a cui aggrapparsi, “ora non so se sono pronto a fare il padre.”
“Matt...”
“E se non sarò in grado di cambiarla, di darle da mangiare o di farla addormentare? E se si dovesse svegliare la notte e io non fossi in grado di capire cos’ha? E se non le piacessero le ninnananne che le ho scritto?”
Il Rev dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere. “Amico” esordì, “non ho mai conosciuto nessuno più pronto di te” disse con tanta convinzione che a Matt andò quasi di traverso la saliva. “Hai lasciato che Val stesse tranquilla e serena durante la gravidanza, l’hai sempre accompagnata alle visite mediche, avete già tutto pronto per l’arrivo della piccola, le hai scritto delle ninnananne, hai comprato tutti quei fottutissimi libri di nomi per bambini, negli ultimi mesi hai addirittura messo da parte i videogiochi per documentarti sui neonati e...”
“Per l’amor del cielo” esalò il cantante a quel punto, bloccando il discorso del batterista che, spaventato e ormai troppo preso dal suo monologo, sussultò. “Non abbiamo scelto ancora il nome” disse Matt prendendosi la testa tra le mani.
James si costrinse per la seconda volta in cinque minuti a non ridere. Sospirò e disse all’amico: “Sono sicuro che sarai un bravissimo papà.”
“Io...” borbottò Matt alzando appena la testa nell’esatto momento in cui un lamento piuttosto forte si udì dalla camera dov’era Valary.
Un attimo dopo un’infermiera si affacciò trafelata dalla porta e si rivolse al povero cantante in crisi. “Signor Sanders” disse la donna con il sudore che le scendeva a rivoli lungo il collo, “sta per avere il suo bambino, è questione di minuti. Vuole entrare?”
“...non lo s-”
“Certo che entra” si infiammò Jimmy, spingendo l’amico in piedi e esortandolo con lo sguardo a entrare in quella fottuta stanzetta da cui ormai si sentivano provenire sempre più gemiti e urli da parte della dolorante Valary.
Matt entrò nella stanzetta e si rese quasi subito conto che gli tremavano le ginocchia. Si impose di star calmo, però, alla visione di sua moglie su quel lettino d’ospedale, sudata e stanca, con tantissimi medici attorno e l’aria di chi non ce la fa davvero più.
“Val” sussurrò avvicinandosi a lei e prendendo una sua mano tra le sue. “Val sono qui” continuò parlandole all’orecchio.
“Matthew” esalò Valary voltandosi verso di lui con gli occhi spalancati dal dolore.
“Ci siamo quasi piccola, ancora un piccolo sforzo e avremo la nostra bambina” cercò di calmarla lui. “Sei stata bravissima, ora devi solo spingere.”
E Valary riacquistò tutta la sua determinazione. Mentre due infermieri le tenevano le gambe e il dottore la incitava a spingere, Matt le rimase accanto tenendole una mano e lasciandosi stritolare le ossa dalla sua stretta.
“Un’ultima spinta, ormai è quasi uscita” le disse il medico a un certo punto e il viso di Valary s’illuminò improvvisamente.
Matt la guardò come se non l’avesse mai vista. Lì, in quel momento, sudata, con i capelli appiccicati alla fronte, con le gambe aperte e i denti stretti dallo sforzo, pensò che non era mai stata più bella. E lì, proprio mentre Alicia veniva fuori dalla sua Val, Matt pensò che amava senza confini le sue donne.
Un urlo spezzò il silenzio, Val si lasciò cadere con la schiena contro il letto e Matt subito si sporse su di lei per baciarla sulle labbra.
“Ha già un nome?” chiese l’infermiera ai novelli genitori mentre teneva tra le braccia un fagotto urlante.
“Alicia” rispose Valary senza pensarci su due volte e lasciando che quella creatura le fosse deposta in seno. “Alicia Sanders.”
“Ciao Ali” sussurrò la giovane mamma cullando la bimba appena uscita dal suo grembo.
“Sei sicura Val?” domandò dolcemente Matt. “Alicia?”
“Sì” affermò lei continuando a guardare la piccola. “Alicia è il nome perfetto per lei.”
Alicia era una bambina splendida, che smise di urlare nell’esatto momento in cui si ritrovò tra le braccia della madre. Aveva gli stessi occhi del papà che, quando la prese in braccio, si preoccupò di non stringerla troppo per non stritolarla tra quell’ammasso di muscoli.
Matt, così preso nell’osservare sua figlia, si rese conto della presenza di Michelle solo quando un flash riempì la stanza.
“Ecco la prima foto della bimba col suo papà” annunciò felice la ragazza.
“Michelle!” esultò Valary mettendosi a sedere nel letto.
Le due donne si abbracciarono e subito dopo nella stanza entrarono anche Brian e Jimmy, entrambi con in viso stampata l’espressione di chi non sa bene dove si trova e perché.
“Hey” li salutò Matt con un filo di voce, notando che Alicia aveva chiuso gli occhi.
Jimmy si avvicinò immediatamente all’amico. Due ampie falcate e subito gli fu davanti e si chinò sulla neonata. Brian ci mise qualche istante di troppo. Titubante seguì Jimmy e osservò la nipote da sopra la spalla del suo migliore amico.
“È bellissima, papà” mormorò Jimmy allungando un dito per accarezzare la guancia paffuta della bimba.
“Ovvio, è figlia mia” commentò in fretta Matt nell’esatto momento in cui la porta si apriva di nuovo.
Zacky, Gena, Johnny, la sorella di Matt, i suoi genitori e quelli di Valary e Michelle riempirono la stanza.
In un attimo l’appena arrivata Alicia si ritrovò circondata dalla sua famiglia, dai visi dei suoi nonni, dei suoi zii, di tutte le persone che, una volta cresciuta, sarebbero state i suoi punti di riferimento e il suo orgoglio.
Matt la passò titubante tra le braccia del padre, borbottando che doveva stare attento e facendo ridere tutti quanti. Poi Alicia venne passata alla zia Michelle che a sua volta la mise tra le braccia impacciate di Brian che velocemente la scaricò alla nonna materna.
Solo dopo aver visto molti visi sopra il suo Alicia fu ripassata alla madre da un Johnny tutto dolce e premuroso. Valary riprese la sua piccola e si voltò a guardare Matt che rideva abbracciato alla sorella a una battuta di Jimmy e pensò che, senza ombra di dubbio, sarebbe stato uno splendido papà.
“Val” la chiamò Michelle chinandosi su di lei, “devo parlarti.”
“Cosa succede?” si preoccupò immediatamente la neo-mamma.
“Brian non ti è sembrato strano oggi?” le chiese Michelle abbassando ulteriormente il tono di voce. “Non hai notato nessun movimento sospetto?”
Valary rifletté. Dopotutto era stata parecchio occupata a partorire e a preoccuparsi di non perdere d’occhio la figlia che veniva passata a tutte le persone presenti nella stanza, quindi Michelle certo non poteva pretendere che in tutto quel caos lei fosse stata attenta ai movimenti del suo fidanzato, però qualcosa lo aveva notato.
Aveva notato, ad esempio, gli occhi del chitarrista che erano quasi sempre persi a fissare un punto vuoto o il pavimento, che era scattato come una molla quando Zacky, sorridente e saltellante, gli aveva passato un braccio attorno alle spalle e anche che quando aveva preso in braccio Alicia tremava come se fosse emozionato.
“Cos’ha combinato?” chiese con durezza Valary alla gemella, ben conoscendo i casini in cui spesso si andava a ficcare Brian.
“Non urlare, non voglio che gli altri lo sappiano adesso” la avvertì Michelle prima di trattenere il fiato e far preoccupare ulteriormente l’altra. “Sono incinta” sparò poi d’un fiato, trattenendo a stento un enorme sorriso.
Valary rimase per un momento immobile, poi sorrise a sua volta. “Ma è fantastico” esultò a voce bassa. “Alicia avrà un cuginetto o una cuginetta! E di quanto sei incinta?”
“Tre mesi” disse piano Michelle. “Lo sospettavo da un po’, ma poi ieri ho fatto dieci test di gravidanza e mi sono usciti tutti, così stamattina l’ho detto a Brian, che è rimasto scioccato dalla noti...”
“Posso riavere la mia bambina?”
Michelle si zittì e entrambe le sorelle DiBenedetto si voltarono di scatto verso Matt che aveva scoperto il suo sorriso tutto fossette.
“Ah, il paparino innamorato” lo prese in giro Jimmy facendo ridere tutti quanti e arrossire il cantante.










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Ecco a voi la nascita di Alicia :) Matt pieno di ansie e preoccupazioni e Jimmy... come farebbe quella montagna umana senza il suo batterista, eh?
Spero che questo capitolo vi piaccia e che la storia vi prenda. Suppongo che l'attenzione sarà incentrata maggiormente sulla storia tra Zack e Brian, ma nulla è ancora sicuro. Ho tantissime idee, poco tempo e troppa pigrizia LOL

A presto,
Echelon_Sun

 
  
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