«Harry siamo arrivati» disse Gemma fermando la macchina davanti alla scuola. Harry si guardò intorno, era una scuola bellissima. «wow» fu l'unica cosa che uscì dalla bocca del ragazzo.
«Dai, scendi, che devo andare a lavoro» brontolò Gemma, incitandolo ad uscire.
«Ti voglio bene, Ge» disse lui scendendo dalla macchina.
«Anche io, buon primo giorno, fratellino» rispose lei, mettendo in moto.
Il ragazzo la salutò un'ultima volta con la mano, e rimase a guardare la macchina andare via, per poi stringersi sulla giacca di pelle che indossava e cominciare a camminare il direzione dell'entrata.
Era strano che lì non ci fosse caldo, era ancora estate, eppure c'era tutt'altro che caldo, e di questo, Harry ne era felice. Odiava quel caldo penetrante, quel sole che spacca le pietre. Preferiva la neve, la pioggia e rimanere a casa davanti al fuoco.
Appena fu dentro scuola, fu invaso dagli sguardi degli studenti nel corridoio, ma più che altro dalle studentesse. Si fermavano a guardando, commentando il suo aspetto con le amiche. «Wow» «Chi è questo ragazzo?» «Sembra un angelo» «Dio, è bellissimo» «Non esiste un ragazzo del genere» «Sembra un dio greco»
Harry si diede una rapida occhiata, pensato di avere qualcosa che non andava. Era strano per lui ricevere complimenti. Nella vecchia scuola tutti ridevano del suo aspetto..
Ripensando alla vecchia scuola, gli venne una stretta allo stomaco e accellerò il passo fino ad arrivare alla fine del corridoio.



Sam, non appena mise piede a scuola, fu invasa dai suoi amici e dalle matricole. Abbracciò velocemente i suoi amici e comandò a bacchetta le matricole. «Voi due, voglio il mio programma delle lezioni e voi due, la lista dei nuovi arrivati e i loro programmi delle lezioni. Veloci, non voglio aspettare» Le ragazze annuirono e si dileguarono.
Sam sospirò ed entrò nel caseggiato. Tutti si uccidevano per essere notati da lei. Ma era totalmente inutile, perché la ragazza camminava senza degnare di guardare nessuno. Aveva una destinazione: trovare il suo ragazzo, Zayn.
Riconobbe il ragazzo e lo trovò intento a parlare con una bionda finta, che sbavava per lui da anni.
Sam aumentò la falcata e raggiunse i due, mettendosi in mezzo. «Evapora» comandò alla bionda, che sgranò gli occhi e si dileguò all'istante.
«E' tornata la regina» dichiarò con fermezza Zayn, facendola ridere.
«Questa scuola ha bisogno di me» aggiunse lei.
«Anche io» concluse il ragazzo, per poi darle un bacio sulle labbra.
La ragazza si staccò. «Scusami honey, ma devo andare»
Il ragazzo sbuffò e Sam andò via. Continuò la sua passerella nel corridoio, fino ad arrivare alla segreteria.
Lì, le matricole le consegnarono i fogli che aveva chiesto, per poi dileguarsi. Diede una rapida occhiata alla lista dei nuovi arrivati e il suo occhi cadde in un nome: Harry Styles, 17 anni, americano. Perfetto.
«Ciao Nancy» salutò la segretaria, raggiungendola nel bancone.
«Bentornata» rispose la donna, porgendole un sorriso. «Di cosa hai bisogno, cara?»
La ragazza chiese informazioni su Harry e la donna le indicò un ragazzo di spalle a poche decine di metri da loro.
Sam ringraziò e si incamminò verso il ragazzo.



Qualcuno lo stava osservando, ed Harry odiava quella situazione. 
Si girò e trovò una ragazza che veniva verso di lui. Aprì la bocca per lo stupore. Era la ragazza più bella che avesse mai visto. Aveva i capelli così biondi che camminando, sembravano fili d'oro. Aveva gli occhi azzurri come il mare e le labbra rosse come il sangue.
Quando la ragazza arrivò davanti ad Harry, si scoprì che la differenza di altezza tra i due era alquante esilarante. La bionda era molto più bassa di lui.
«Ciao, sono Sam, presidente del comitato studentesco. Mi occupo di aiutare i nuovi arrivati ad ambientarsi a scuola. Puoi farmi qualsiasi domanda e per una settimana ti aiuterò in tutto quello di cui avrai bisogno» cantilenò Sam.
«Sono Harry» disse lui, sorridendo.
«Ti piacerebbe fare un giro turistico della scuola, Harry?» domandò la ragazza guardandolo.
Harry annuì e la bionda cominciò a camminare. Il ragazzo dovette quasi correre per starle dietro.
«Allora alla tua destra puoi vedere l'aula di chimica, dove dopo abbiamo lezione. Più avanti il resto delle aule che vedrai nel corso della giornata» La bionda girò a destra ed Harry, un po' spaesato, la seguì, non sapendo cosa fare.
Continuarono il giro turistico finché non suonò la campanella e dovettero andare in classe.
«Grazie per il giro» disse Harry entrando in classe. 
«Figurati» rispose la bionda sorridendo.
Con lo sguardo, cercò e trovò un banco per lui, l'ultimo accanto alla finestra e ci si sedette.
Notò che un ragazzo biondo con gli occhi azzurri veniva verso di lui.
«Scusami, è occupato?» domandò il biondo con un forte accento irlandese.
«No no, siediti pure» rispose Harry sorridendo.
«Piacere Niall, sei nuovo?» domandò Niall sedendosi.
«Harry, si e tu?»
«Lo stesso»
Harry sospiro di gioia. «Almeno non sono l'unico»
In quel preciso istante entrò in classe il professore e tutti si sedetterono ai propri posti.


Sam non riusciva a guardare da altre parti o almeno, se ci provava, i suoi occhi finivano per guardare sempre la stessa persona: Harry. 
Insomma, era piuttosto strano, perché da quanto stava con Zayn non aveva mai pensato ad altri ragazzi, ma Harry aveva qualcosa di diverso. Prima di tutto era un ragazzo bello da morire: capelli ricci, occhi verdi.
Smise di pensarci quando notò che anche lui la stava guardando. Lui abbassò lo sguardo al libro, continuando a prendere appunti. Alzava la testa per poi abbassarla, lasciando andare la mano sul foglio, scrivendo più parole possibili. Quando il professore non parlava, si ravvivava i ricci e si inumidiva le labbra, poi si girava da Sam e le sorrideva.
Dio, era così bello.
Cancellò quel pensiero e cercai, per il resto della giornata, di evitare di pensare ad Harry ma, quando all'ora di pranzo,se lo ritrovò accanto, Sam non riuscì a fare a meno di sorridere.
«Non mi ricordo più dove sia la sala da pranzo» sbuffò lui.
Sam rise e il riccio arrossì. «Devi scendere al piano di sotto, vicino all'aula di storia» disse lei, dopo aver smesso di ridere.
Il riccio la ringraziò, la salutò e andò via assieme a Niall.


«Oddio, quindi tu conosci Samantha Jones?» domandò Niall in presa ad una crisi di panico.
«Chi?» disse Harry guardandolo male.
«Samantha Jones, hai parlato con lei prima»
«Aaah Sam, ci siamo conosciuti stamattina, mi ha scelto per farmi visitare la scuola»
Niall sgranò gli occhi. «Di-dici davvero?» Harry annuì confuso. «Devi stare attento, Harry. Lei è una iena»
«Che cosa? Perché?» domandò Harry addentando la pasta.
«Dico davvero, è una stronza. Si è portata a letto tutta la scuola, devi fare attenzione»
«Non preoccuparti»
«Mi preoccupo invece, sei mio amico»
Harry non potè fare a meno di sorridere. Era la prima volta che qualcuno lo chiamava amico. Si sentiva bene, era addirittura felice. Nella vecchia scuola nessuno era suo amico. Ma qui era diverso.



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salve a tutti c:
questo è il primo capitolo della mia fan fiction c:
ci ho messo un sacco di tempo per scriverlo e
vorrei che qualcuno di voi mi facesse sapere cosa ne pensa,
ne sarei felice.
se volete, mi trovate su twitter (sono @hazsavedme)
bene, ora vado, un bacio.