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Autore: Michaelis Ashley Warblers    12/09/2013    1 recensioni
Non tutte le storie d'amore sono rose e fiori. Spesso ci si illude di conoscere la persona che si ha accanto, ma rimaniamo bruciati.
L'amore ha deciso di tirare un brutto scherzo al cuore di Sebastian Smythe, a quel cuore che ci ha messo anni prima di battere davvero per qualcuno.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Chad Wilton.


Sono passati sei mesi dall’ultima volta. Sono passati sei mesi dall’ultima volta che ho pronunciato il suo nome. Sono passati sei mesi dall’ultima volta che ho aperto il suo armadio. Sono passati sei mesi dall’ultima volta in cui ho guardato le nostre foto. Sono passati sei mesi dall’ultima volta in cui ho preparato la cena per noi, aspettando che tu rientrassi. Sono passati sei mesi eppure io mi sento esattamente come il primo giorno.
 
Non esco più di casa, a lavoro ho preso un’aspettativa, ho tagliato i ponti con tutti, evito i nostri posti comuni eppure non è cambiato niente. Mia madre mi ha spedito in cura da uno strizzacervelli, ho opposto resistenza,  ma non c’è stato niente da fare. Poco male, tanto è lei a spendere i soldi inutilmente, non io.
 
Dopo l’ennesima – inutile – seduta il dottor Finnerback mi ha prescritto dei farmaci per dormire la notte, che idiozia. Chi usa dei farmaci per dormire? Perché dovrei usarli proprio io? Mia madre urla e strepita da un’ora, ma io non ascolto una parola, mi è sempre risultato facile spegnere il cervello o mettere un filtro quando Marion Deville Smythe parla, ma adesso sono stanco non voglio più sentirla, voglio restare da solo e so che l’unico modo per ottenere quello che voglio è darle quello che vuole, quindi accetto di scendere in farmacia a comprare le compresse prescritte dal Dottore. È mal fidata, quindi insiste per accompagnarmi, acconsento anche a questa sua richiesta. Sarà un gioco da ragazzi ogni giorno svuoterò nel lavandino la dose di compresse e se mi chiameranno al telefono non risponderò così crederanno che io stia dormendo.
 
Voglio restare solo, ho bisogno di restare solo. Sono stanco di tutta la compassione della gente, non sono un gatto che si bagna sotto la pioggia, non ho bisogno di nessuno che finga di capire come mi sento, ho solo bisogno di stare solo con me stesso, solo io so come mi sento, solo io mi comprendo a pieno. So benissimo che in questo momento mi basterebbe un semplice cenno di Blaine e io tornerei da lui dimenticando tutto. Nella normale logica umana io dovrei  odiarlo, dovrei considerarlo morto, dovrei avere la forza di voltare pagina, ma io non sono la normale logica umana, io sono Sebastian Smythe, penso ed agisco in maniere completamente sconosciute alla normale logica umana.
 
“ Quanto ti ci vuole per fare una doccia Sebastian?” mi urla mia madre dalla nostra, dalla mia, camera da letto. L’acqua fredda che mi scorre sul viso nasconde le mie lacrime e mi aiuta ad allontanare i pensieri dalla mia mente, almeno per qualche minuto. Sto bene sotto l’acqua non voglio uscire, ma la voce di mia madre è davvero irritante, vorrei davvero che tornasse in Francia e mi lasciasse in pace una volta per tutte.
 
La farmacia non dista molto da casa mia quindi decido di mettere i pantaloni della tuta e una felpa, non ho molta voglia di vestirmi e non ho nemmeno voglia di lasciare casa mia. Il tragitto è breve per fortuna. Boston ha tutto quello che serve a portata di mano. Quando entrai in farmacia con mia madre, mi accorsi che quel giorno c’era una lunga fila, cosa insolita, dato che il luogo rimaneva nascosto in delle strade secondarie. Non riuscivo a capire il perché di ciò, allora mi avvicinai a vidi un ragazzo giovane,                                                                                                                                                                                                       probabilmente un neolaureato in farmacia, che spiegava ai presenti l’importanza e il valore di effettuare la raccolta dei farmaci per i bisognosi. Durante tutto il suo breve seminario improvvisato, la farmacia rimase chiusa, quindi dovetti aspettare la fine dell’incontro per poter prendere le mie medicine.
 
“Chad Wilton, piacere”. Mi voltai. Il giovane farmacista si stava presentando porgendomi la mano, “Sebastian Smythe” dissi e strinsi la sua mano. “Ho visto che sei arrivato in ritardo al seminario, se ci sono dubbi chiedi pure” “Ti ringrazio, ma è tutto chiaro”. Dopo sei mesi il mio primo contatto pubblico fu così freddo, erano anni che non mi comportavo così. Chad non sembrava spaventato dalla cosa, doveva essere abituato alle reazioni dei pazienti. Per cercare di rimediare alla situazione mi avvicinai e chiesi quali farmaci potevano essere utili e lui mi fece un elenco; mi disse anche che la farmacia stava organizzando un servizio di consegne a domicilio dei farmaci quindi mi lasciò il suo numero in caso di bisogno.
 
Quando uscii da lì mia madre sembrava più tranquilla, vide che non avevo perso del tutto la socialità, ma se ne uscì con uno dei suoi commenti fuori luogo “mi sembra carino il ragazzo”. A quel commento tutto il mio sistema nervoso aveva voglia di esplodere e gridarle che non volevo sostituire Blaine con nessuno, ma se lo avessi fatto non se ne sarebbe mai più andata da casa mia quindi finsi di essere d’accordo con lei. Il Sebastian da una botta e via era morto dodici anni prima, quando aveva trovato l’amore.
 
Nei giorni successivi fui tentato varie volte di chiamare Chad e riportare alla vita il vecchio Sebastian, ma qualcosa dentro di me lo aveva sempre impedito, fin quando non fu lui ha fare la prima mossa. Mi chiamò con la scusa del controllo del servizio di qualità e poi mi invitò ad un aperitivo, titubai e alla fine accettai. Era ora di rispolverare il vecchio Bas. Passammo una bella serata, ma al momento di concludere mi tirai indietro. Non ero ancora pronto. La cosa piacque molto a Chad che mi definì un ragazzo di sani principi. Poverino, se solo sapesse chi ero un tempo.
 
Dopo circa un mese che ci vedevamo finalmente qualcosa in me si sbloccò, il muro crollò e riuscii a concludere la serata, per lui fu una cosa meravigliosa per me fu solo un banale su e giù, accompagnato da qualche gemito e dal rumore delle carni che si scontravano. Non fu niente per me, il vuoto totale.
 
Una notte Chad fece l’errore  più grande della sua vita mi guardò negli occhi e disse di amarmi. Nessuno dice a Sebastian Smythe di essersi innamorato. Lo liquidai dandogli i soldi del taxi e cacciandolo via in malo modo. Chiusi ogni tipo di comunicazione con lui.
 
Non sono un tipo da sentimentalismi e non lo sono mai stato. Dovevo solo ricordarmelo.
 
Da quella sera interruppi le sedute psichiatriche,  la terapia per il sonno e cominciai ad uscire ogni sera, in cerca di qualcuno con cui passare la notte per poi dimenticare il suo nome la mattina successiva.
Sebastian era tornato e tutto il mondo doveva saperlo. Non avrei mi più permesso a nessuno di abbagliarmi con le false luci della speranza, del buonismo e dei sentimenti.
 
La fenice era risorta e presto Blaine Anderson lo avrebbe saputo.

 
Note dell'autrice

Eccoci al secondo capitolo,
piano piano Mr. Sebastian -sonotroppofigoperilmondo- Smythe sta superando la sua depressione.
Propabilmente incanala le sue energie in maniera errata (?).
Lo vedremo affrontare nuove situazioni ed emozioni sempre più contrastanti, ma forse Boston ha in serbo una sorpresa speciale anche per lui (?).

Come sempre i miei ringraziamenti speciali vanno alla beta più pigra del mondo ( <3 ) KlaineItachi e ovviamente a tutti coloro che leggono/seguono/preferiscono/recensiscono e chi più ne ha più ne metta xD

Spero di ritrovarvi tutti al prossimo capitolo <3
Nel frattempo per qualsiasi cosa mi trovate qui Me on Facebook.

 
   
 
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