- Si, ora si. - dissi sporgendomi di più dal sipario. Paouline alzò lo sguardo verso il piano rialzato dove si trovava Red.
- La signora Harrington non stacca gli occhi da loro nemmeno un minuto! - disse lei.
- Saranno arrivate anche a lei quelle voci. - dissi. Dopotutto in paese non potevi affidare una parola a nessuno che la mattina seguente metà delle comare ne parlava.
- Dai, andiamo a vestirci, o entreranno senza di noi. - disse Bonnie spingendoci dentro. Io ero la più piccola di tutto il gruppo, avevo sedici anni, invece, le altre, tra ballerine e cameriere, avevano dai diciotto ai venticinque anni. Con loro mi sentivo un pò più protetta.
Le gonne da Can-can per gli spettacoli erano molto più particolari di quelle per le prove. Erano di un rosso bordeaux, con i pizzi neri e da dentro avevano strati di stoffa bianca sempre orlata di pizzi bianchi. Il corpetto, invece, era nero con le decorazioni rosse e bianche.
- Emily, mi aiuti a sistemare la piuma? - chiese Paouline. Ah, si, per non dimenticare quella specie di uccello morto che dovevamo portare su un lato della testa.
- Ecco, adesso hanno finito le altre, tocca a noi. - disse una ragazza che stava vicino al sipario. Le poche ragazze che non erano state "vendute" rientrarono, per prepararsi alla prossima esibizione.
Entrammo, tra gli applausi di un pubblico ormai ubriaco fradicio.
Iniziammo a ballare, ogni volta che le gonne lasciavano vedere quel pò di gamba in più gli uomini subito applaudivano. Cercai di fare buon viso a cattivo gioco.
Dopo due minuti si sentì un colpo sordo, come di pistola. Il signor Reag e suo fratello si erano alzati in piedi insieme ad altri tre uomini. Guardai in direzione di Red. Aveva l'espressione di chi ha appena assistito ad un'eresia.
Si scatenò il caos, tutte le persone presenti cercavano di uscire dalla unica porta, trascinando anche noi in quel vortice. Red Harrington sparava dei colpi per cercare di calmare gli animi, ma quando altri colpi andarono a staccare una trave del soffitto, non si capì davvero più niente.
- Bonnie! Paouline! - urlai carcando di non perderle in mezzo alla folla.
- Emily! No! - urlò Red mentre scendeva dal piano e cercava di prendermi. Solo allora mi accorsi che sopra di me stava crollando una seconda trave. Ebbi appena il tempo di respirare prima di cadere a terra.
Sentivo qualcosa di caldo scorrermi dalla testa e nel braccio sentivo qualcos'altro infilato profondamente. Dal dolore non riuscivo a pensare, ad aprire gli occhi. Poi, delle mani spostarono quel peso dal corpo e mi sollevarono rozzamente. Le ultime cose che sentii prima di cadere nel buio furono le urla di Red Harrington, un colpo di pistola e l'aria fredda della notte.