Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Klaineinlove    12/09/2013    8 recensioni
Dopo una terribile tragedia che gli porta via i genitori, Blaine Anderson smette di parlare. Chiuso in se stesso e con costanti problemi a scuola a causa del suo rifiuto di parlare, Blaine si sente più solo che mai.
Purtroppo non bastano l'amore di sua zia o gli incoraggiamenti di suo fratello Cooper.
La vita di Blaine cambia nel momento in cui Kurt Hummel cercherà di aiutarlo non arrendendosi alle prime difficoltà che faranno parte del loro cammino, insieme.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Con il passare dei giorni, Kurt e Blaine diventarono ancora più inseparabili.

Kurt aveva pensato più volte di farla finita e di confessare a Blaine tutti i suoi sentimenti, ma dall'altra parte c'era un Blaine fragile e una Tina tra le scatole.

Forse Kurt doveva smetterla di pensare che potesse piacere a Blaine e che magari questi strani gesti, come prendersi d'improvviso per mano, erano solo un gesto d'amicizia.

Ecco perché Kurt accettò di andare al centro commerciale con Logan, che doveva comprare un nuovo outfit per un matrimonio,sapeva che l'amico aveva un cotta per lui e, nonostante non ricambiasse i sentimenti,passare del tempo con lui gli avrebbe fatto sicuramente bene.

Con Blaine c'erano stati piccoli progressi, dal momento che lui apparentemente si frequentava con Tina ed era un amico di Kurt, si era abituato a sedersi al tavolo con le Nuove Direzioni. In più Will Shuester gli assegnò il compito di fare la mascotte al Glee Club. Blaine aiutava a stampare gli spartiti, controllava che non mancassero sedie nell'aula e che gli strumenti fossero ognuno al loro posto. Non era quello che voleva, ma almeno si teneva impegnato.

Blaine adorava stare seduto nell'aula del Glee, gli piaceva battere il piede a ritmo di musica, imparare mentalmente i passi che gli altri ragazzi facevano durante le prove. Ma la cosa che amava di più era quando Kurt cantava uno dei suoi assoli, improvvisamente Blaine si dimenticava di tutto ciò che aveva intorno, di tutte le persone presenti in aula e di tutti i suoi problemi.

I suoi occhi, la sua mente....il suo cuore, si concentravano solo su Kurt.

 

“Kurt, fermati. Adesso!”

Kurt si bloccò non appena udì la strillante voce di Rachel affetta da attacchi di panico.

“C'è il pigiama party di cui non abbiamo più parlato..”

“Non l'avevamo annullato perché Puck voleva portare l'alcol e con mio padre in casa non possiamo bere?”

“No. I piani sono cambiati. Saremo tutti tranquilli e poi è per il compleanno di Finn..”

“Il compleanno di Finn è passato e noi comunque non abbiamo organizzato nulla…” fece notare il ragazzo.

“Lo so, è proprio per questo. Dai Kurt desidero tanto stare tutti insieme, se casa tua non è disponibile possiamo fare da me, nel seminterrato.”

Kurt si volto per guardare l'amica “Ci sto, il seminterrato mi sembra perfetto, il divano è mio, gli altri il sacco a pelo. Ho solo un'altra condizione…”

Rachel sospirò “Sentiamo..”

“Anche Blaine è invitato..”

“Allora digli a che ora venire..” Rachel lo baciò frettolosamente e sparì dalla sua vista.

 

 

Kurt vide Blaine alla mensa, il ragazzo aveva ancora il piatto intatto davanti ai suoi occhi e poca voglia di mangiarlo.

“Hei..”

Blaine sussultò facendo cadere la forchetta con cui stava giocando con il cibo, i suoi occhi erano accompagnati da un contorno violaceo

“Ti senti bene?” chiese preoccupato.

Blaine annuì, ma ovviamente stava mentendo, stropicciò un occhio con una mano e con l'altra allontanò il vassoio dal suo petto.

“Senti, non so se può farti piacere o meno” cominciò Kurt “ma Rachel ti ha invitato ad un pigiama party a casa sua. Ci saremo anche io e Tina, ti va di venire? E' per il compleanno di Finn. Ormai fai parte anche tu del Glee Club e ci farebbe piacere… a me farebbe piacere.”

Ascoltando quelle parole, Blaine si riprese un pochino e annuì con gran voglia.

“Perfetto!” squittì, Kurt. “Allora oggi passo a casa tua, avviso tua zia e le spiego la situazione, Rachel ha abbastanza divani per dormire ma io ho dei sacchi a pelo, forse potrebbero servirci. Inoltre, se hai voglia, puoi venire con me, sono l'incaricato a fare la spesa insieme a Mercedes. Sempre che tu non voglia stare con Tina…”

Blaine scosse la testa contrariato.

“Questo significa che verrai con me?”

Ancora una volta, l'altro annuì.

“Grandioso! E adesso la faresti un'altra piccola cosa per me?”

Blaine attese che Kurt continuasse, quest'ultimo allungò il vassoio di nuovo verso Blaine.

“Mangia. Si vede che sei stanchissimo e che hai perso peso. E sopratutto, Blaine, non mentirmi, se stai male devi dirmelo.. Siamo amici, giusto?”

Nessuno dei due rispose, perché nessuno sapeva esattamente cosa dire.

 

 

 

 

Nel pomeriggio, Kurt e Blaine si diressero a casa di quest'ultimo per parlare del loro programma della serata.

"Kurt, tesoro, non credo sia una buona idea. Blaine non sta passando un bel periodo, la notte continuo a sentire i tuoi lamenti…"

Blaine si strinse nelle spalle alle parole della zia, guardò per un momento Kurt e poi abbassò lo sguardo, dispiaciuto.

"E' proprio per questo credo sia un'ottima idea! Blaine con noi passerebbe una magnifica serata. Si distrarrebbe da tutte queste brutte giornate che passa…" provò a convincerla Kurt

La zia rimase un po' in silenzio, pensierosa. Poi guardò suo nipote

"Tu vuoi andarci?"

Blaine alzò la testa, fissandola negli occhi e annuì con un mezzo sorriso sul volto.

"Allora non vedo perché impedirtelo, vai a preparare le tue cose!"

Blaine si alzò dal suo posto, il sorriso più ampio sul suo viso.

"Grazie Katie" rispose Kurt alzandosi per seguire l'amico.

"Kurt!" lo richiamò la donna. Il ragazzo si voltò "lo affido a te"

Kurt sospirò forte, poi la rassicurò “Sta tranquilla"

 

**

 

"Mi piace questo pigiama, è perfetto per il party" Kurt stava fissando il guardaroba di Blaine.

"Con cosa dormi la sera?" continuò mentre sul letto poggiava alcuni capi.

Blaine si morse il labbro e poi mostrò una canotta e un paio di boxer.

Kurt li osservò, ma poi arrossì immaginandosi Blaine con solo quelli addosso.

"oh-oh ok. Immagino che le ragazze apprezzeranno molto." Kurt si osservò allo specchio, le guance ancora rosse.

Blaine si lasciò andare in una divertente risata che attirò di nuovo su di lui l'attenzione di Kurt, poi infilò un pigiama nella sua borsa. Kurt abbozzò un sorriso "direi che questo conviene" disse indicando il pigiama. Blaine scosse la testa continuando a sorridere, poi infilò nella borsa altri indumenti più qualche articolo da bagno e poi chiuse il tutto, pronto per andare

"Ti divertirai" lo rassicurò, Kurt.

E Blaine pregò con tutto il cuore che sarebbe stato così.

 

**

Arrivarono a casa di Rachel con un po' di ritardo a causa di piccoli battibecchi su cosa comprare al supermercato, Kurt puntava tutto sulla roba dolce e Blaine sul salato, alla fine si ritrovarono ad aprire una busta di patatine e a versarci della nutella all'interno e concordarono che quel connubio era perfetto.

Non appena arrivarono nell'appartamento della ragazza, posarono le loro borse e sistemarono la spesa, Kurt teneva sotto controllo Blaine: lo osservava per capire dai suoi gesti come si sentisse, ma fortunatamente Blaine se la stava cavando alla grande. Non aveva dimostrato nessun segno di stanchezza (nonostante gli occhi continuassero ad avere il loro contorno viola) aveva un sorriso sempre presente sul volto e aveva roteato anche un paio di volte gli occhi quando Rachel si era lasciata andare in qualche monologo lungo e assurdo.

"Blaineee, tesoro!" Tina arrivò gettandosi tra le braccia del ragazzo che mostrò un sorriso sereno quando la vide, ma i suoi occhi subito dopo puntarono Kurt. Quest'ultimo li stava osservando ma poi distolse lo sguardo quando notò che Blaine lo stava fissando, serio.

"Rachel portiamo questo di sotto" disse all'amica allontanandosi dalla sala.

Il resto del Glee si riunì con qualche gioco e poco alcol(per dispiacere di quasi tutti)

"Avete portato dei film, vero?" domandò annoiata Santana

Ognuno prese posto davanti alla televisione, Kurt si sedette su un lato del divano poggiando, annoiato, la testa sul suo polso, rialzò il capo solo quando vide Blaine sedersi accanto a lui con un dolce sorriso sul volto, gli occhi ancora un po' più stanchi. Allungò la mano e prese quella di Kurt e poi coprì entrambi con una coperta

"Non avere paura" gli disse Kurt "Questo non sarà un film horror"

Blaine tolse la mano dalla stretta, ma Kurt l'afferrò subito "Questo non significa che tu debba lasciarmi la mano…" sussurrò rassicurando l'amico.

"Allora, quale film squallido hai scelto, Finn? domandò Mercedes sedendosi ai piedi di Kurt e Blaine con un bicchiere tra le mani.

"Panic Room" rispose Finn mostrando il Dvd

"E’ quello con Jared Leto e la Stewart…" constatò Quinn seduta accanto a Santana e Brittany su un altro divano sistemato ai lati.

"Esattamente!" Confermò Rachel, aspettò che Finn facesse partire il film per poi sedersi vicino a lui.

Il film iniziò in modo lento, madre e figlia che visitavano una nuova casa, troppo grande per due persone.

"Lo ricordo!" urlò Puckerman "il film si concentra tutto in questa casa."

Sullo schermo c'erano madre e figlia che stavano controllando la stanza anti-panico in caso di rapina in appartamento.

Blaine cominciò a muoversi a disagio sul suo posto, la sua mano si stringeva sempre un po' più forte a quella di Kurt.

"Non usciranno spiriti o altri mostri, all'improvviso, Blaine.." cercò di tranquillizzarlo Kurt, notando il disagio.

Il film continuò sullo schermo, Noah già dormiva dopo solo i primi 15 minuti, Artie invece stava messaggiando di continuo fino a quando Puckerman, infastidito dai suoni dei tasti non si alzò per gettare dall'altro lato il telefono dell'amico per poi tornare comodamente a dormire.

Il film proseguiva e Blaine si agitava sempre di più fino a quando non mollò la mano di Kurt e si alzò per correre in bagno. Kurt lo fissò ma decise di non seguirlo. Provò a concentrarsi sul film fino a quando non sentì la voce allarmata di Tina.

“...non sta bene..”

Kurt scosse la testa e si voltò con il busto per fissare Tina “Cosa hai detto?”

“Vi ho detto che Blaine è in bagno a vomitare, non si sente bene..”

Kurt si alzò di scatto dal suo posto e seguì l'amica, entrò nel bagno di Rachel trovando Blaine accovacciato sul water.

“Blaine cosa ti è successo? Nutella e patatine ti hanno fatto male?!” domandò Kurt sedendosi accanto a lui e strofinando con la mano la schiena.

Blaine scosse la testa e poi finalmente alzò gli occhi un po' umidi, poi si accasciò poggiando le spalle accanto alla vasca da bagno.

“Tina puoi prendere un po' d'acqua?”

“Certo!”

Kurt tornò a concentrarsi su Blaine che teneva gli occhi chiusi e tremava.

“Hei, guardami Blaine!”

Il moro aprì appena gli occhi ma poi li richiuse,Kurt gli schiaffeggiò una guancia.

“Tina corri!” urlò Kurt alzandosi per vedere dove fosse l'amica, a quel punto anche gli altri ragazzi li raggiunsero in bagno.

“Cosa succede?”

“Dovremmo chiamare un’ ambulanza?”

“Non ha una bella cera…”

confuso da tutte quelle voci e domande Kurt non sapeva cosa fare, per fortuna però Blaine riaprì gli occhi, scosso da quei mormorii.

“Ecco, bevi…” Tina gli si avvicinò e gli fece bere dell'acqua per poi fargli sputare tutto nel water così da sciacquarsi la bocca.

“Può stendersi sul mio letto, vado a prepararlo” Rachel uscì di corsa dal bagno, Finn la seguì per aiutarla.

“Riesci ad alzarti?” domandò Kurt avvicinandosi di nuovo a Blaine: il suo viso era scolorito e sudato, ormai il gel non reggeva nemmeno più i suoi capelli.

Blaine annuì sforzandosi di alzarsi ma Mike si avvicinò e lo aiutò

“Dai, lasciati dare una mano” disse il ragazzo tirando a sé Blaine fino a portarlo in camera di Rachel.

Steso sul letto, Blaine cominciò a tremare di nuovo

“Dovremmo chiamare la sua famiglia..” propose Quinn

“Ma è tardi” fece notare Mercedes “li spaventeremo”

“Preferisci che gli venga qualcosa e che diano la colpa a noi?” si intromise Santana, altri del gruppo concordavano con lei.

Kurt si sedette sul letto e cominciò ad accarezzare Blaine, come faceva Cooper, ma non sembravano esserci progressi. Blaine continuava ad agitarsi

“Blaine, non so cosa fare” sussurrò Kurt, spaventato. “V-vado a chiamare tua zia, okay?”

Kurt fece per alzarsi ma Blaine gli afferrò un braccio, gli occhi chiusi, spaventati e le labbra quasi viola.

“E' meglio se uscite tutti dalla camera, sono abbastanza convinta che Kurt sappia cosa fare” disse Rachel, invitando tutti ad uscire fuori.

“Kurt, noi siamo proprio qui” li rassicurò prima di socchiudere la porta.

Kurt fissò Blaine ancora tremante

“Blaine, non so davvero cosa fare e tu mi stai spaventando. Non voglio che ti succeda qualcosa, lasciami chiamare tua zia”

Blaine tenne gli occhi chiusi e fece forza sul braccio fermo di Kurt per non farlo andare via.

“Blaine, lasciami, ti prego, ho paura!” urlò Kurt sull'orlo dell'esasperazione.

“N-No”

Kurt si sentì mancare il fiato, era la voce di Blaine. Il cuore cominciò a battere forte tanto che istintivamente Kurt poggiò una mano sul petto, come se volesse calmare i suoi battiti.

“Va bene” deglutì avvicinandosi di nuovo a lui “va bene Blaine resto qui, okay?”

Il moro annuì, gli occhi ancora chiusi e il corpo che proprio non voleva smettere di tremare.

“Okay Blaine, ascoltami. Se ti faccio una domanda sarai in grado di rispondermi?”

Blaine respirò forte con il naso ma poi scosse la testa facendo segno di no.

“Va bene, ci abbiamo provato. Ora vorrei capire cosa succede. E' a causa delle pillole?”

Blaine annuì

“Riguarda solo la mancanza del medicinale?”

il ragazzo fece segno di no, non aveva altro da aggiungere.

Kurt non sapeva che pensare sulla voce di Blaine, non l'aveva sentita poi così bene, era stato un sussurro, due lettere pronunciate appena. Katie gli aveva detto che Blaine aveva smesso di parlare da quando era un bambino, quindi pronunciare quelle parole per Blaine era stato uno sforzo enorme. Si sentiva male ma allo stesso tempo sentiva una strana emozione, era quasi felice che Blaine avesse pronunciato quelle parole a lui. Lui e nessun altro.

Dall'esterno si sentivano le urla delle ragazze, probabilmente Puck aveva fatto uno dei suoi scherzi o il film le aveva spaventate.

Kurt tornò a guardare Blaine che adesso aveva aperto gli occhi umidi e fissava un punto della stanza.

"Sai" iniziò Kurt "a sette anni anche io ho perso mia madre."

Blaine si voltò di scatto per fissarlo.

"Lei era bellissima, la miglior mamma di sempre. Sono stato fortunato ad avere mio padre. Tu l'hai visto, ma dovresti conoscerlo meglio, è una persona fantastica. Anche tuo padre lo era?"

Blaine poggiò la testa sul cuscino senza staccare gli occhi da quelli di Kurt e annuì lentamente portandosi le mani sotto la testa.

"Sai Blaine, a volte sento il bisogno di parlare di mia madre. Lo so, tutti dicono che non parlarne evita di farti soffrire, ma ci sono bei ricordi che ho bisogno di far conoscere alla gente. Ho bisogno di far capire che la mia mamma era buona e che preparava dolci buonissimi e sai cosa era brava a fare? A consolarmi"

Kurt si tolse le scarpe e si arrampicò sul letto fino a stendersi dietro Blaine.

"Se ti metto a disagio fammi un segno" sussurrò, il volto un po' arrossato mentre si mordeva le labbra per l'agitazione, avvolse le sue braccia intorno alla vita di Blaine e poggiò la testa sulla spalla del moro, entrambi sospirarono quasi come di sollievo.

"Non sono mai stato in questo modo con un ragazzo. In realtà non sono mai stato con un ragazzo."

Blaine intrecciò le sue mani con quelle di Kurt, la testa ancora sul cuscino bagnato di lacrime.

Lentamente si voltò, restando tra le braccia di Kurt, entrambi si fissarono in volto nonostante la poca luce della porta socchiusa, i loro volti erano ben visibili.

Kurt si lasciò andare improvvisamente in una risata, forse nervosa, ma che cercò di nascondere, Blaine lo fissò stranito.

"Scusa, scusa" sussurrò Kurt con un altro piccolo risolino, poi portò una mano sul volto di Blaine e asciugò dalle lacrime precedenti.

"E’ triste vederti con gli occhi pieni di lacrime, ma così sei ancora più bello.”

Blaine si spostò per avvicinarsi ancora di più a Kurt, i loro respiri che si univano.

"Perché non parli Blaine? Perché privi il mondo della tua voce?"

Blaine alzò una mano e la passò tra i capelli di Kurt, il cuore che batteva forte.

Kurt si arrese, se Blaine non aveva intenzione di parlare, beh, Kurt non avrebbe fatto lo stesso.

"Mi piaci Blaine,mi piaci da impazzire. Sono stato io a trovarti e Tina cerca di tenerti da parte. Dio, Blaine quanto sono geloso! Non so nemmeno perché te lo sto dicendo ma io non posso stare zitto, non voglio stare in silenzio, perché gli altri ti vedono strano, come vedono me e io vedo in te invece solo tanto bisogno e tanta bontà e io voglio parlare, voglio farti capire quanto tu mi stai facendo uscire fuori di senno" Kurt sputò via tutte quelle parole come un modo per liberarsi da quel peso che si portava addosso da quando aveva cominciato a provare qualcosa per Blaine che andava oltre l'amicizia.

Ma poi Blaine si avvicinò ancora di più e lo baciò e Kurt capì che non c'era bisogno di parole, Blaine non aveva bisogno di parlare perché il suo gesto fu chiaro più di ogni altra parola.

Le loro labbra si ritrovarono in un bacio lento e nemmeno troppo profondo e quando si staccarono Kurt batté gli occhi più volte, per assicurarsi che tutto quello fosse vero.

"Tu non hai bisogno di parlare, non ne hai!" disse Kurt prima di fiondarsi di nuovo sulle sue labbra.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Klaineinlove