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Autore: Ery_Niall    13/09/2013    0 recensioni
Lei, una ragazza di nome Erika Gatto, mora, occhi neri molto espressivi e carattere solare ma tanto diffidente con le persone. Capitavano momenti in cui non si apprezzava abbastanza, definendosi “una come le tutte le altre”; non fu cosi agli occhi dell’irlandese Niall Horan che fin dal primo momento che aveva incrociato il suo sguardo profondo se n’era completamente innamorato nonostante le grandi differenze che li dividevano. Due destini differenti, ma predisposti ad unirsi, formando una coppia sincera e meravigliosa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina ero già sveglia alle cinque, infatti, quando non riesco a trattenere la mia inquietudine mi è normale avere notti corte o in bianco del tutto, cercai di alzarmi dal letto ma quel grande senso di sonnolenza che mi avvolge tutte le mattine me lo impediva, quasi come se fossi rimasta incollata nelle coperte per sempre; ma quella mattina non era come tutte le altre, provavo un senso di felicità mischiata all’emozione, ma perché? Continuavo a domandarmi, rinfrescai la memoria e ad un tratto sbalancai gli occhi e un brivido mi corse lungo la schiena: fra un giorno ci sarà il concerto dei cinque ragazzi che mi hanno cambiato la vita e l’hanno resa migliore! Ebbene si, trovando una combinazione sono riuscita ad ottenere quel biglietto che per me era tutto …il mio sogno stava per realizzarsi!
Tutti i miei pensieri furono interrotti da un urlo proveniente da dietro la porta: Erikaa svegliati! non ricordi che giorno è oggi? Sbrigati o perderai il taxi! A questa affermazione tutta la sonnolenza mattutina spari e sobbalzai dal letto rischiando una solita caduta; mi preparai per affrontare il lungo viaggio indossando la mia carina ma anche pratica tutina nera, converse bianche e alle spalle lo zainetto con dentro portafogli, cellulare e il mio inseparabile mp3; presi le valigie e andai dare un grande abbraccio ai miei cari genitori, infatti loro avevano contribuito a realizzare il mio sogno più grande; cosi dopo la loro ultima raccomandazione di chiamare dopo il mio arrivo in albergo misi gli occhiali da sole e scesi in cortile sotto casa ad aspettare l’arrivo del taxi.
L’aria frizzante del mattino mi avvolgeva ed io mi persi fra i miei pensieri immaginando la grande emozione che avrei provato nel vedere i miei idoli cosi vicini a me, poi la mia mente si spostò sul sogno impossibile che da tanto tempo speravo si realizzasse, quello di riuscire a rubare il cuore del ragazzo irlandese che aveva rubato il mio: Niall Horan… sapevo che era un sogno praticamente irrealizzabile ma i biglietti per il concerto mi avevano fatto ritrovare un briciolo di speranza.
Poco dopo ecco comparire il taxi che mi avrebbe accompagnato fino all’albergo dove ad aspettarmi c’era la mia migliore amica Antonia con il quale avrei condiviso l’emozione del grande giorno, entrai e vidi vicino a me una ragazza piu o meno sui trent’anni dallo sguardo simpatico: vai al concerto degli one direction vero? Mi disse con tono amichevole
-si, finalmente realizzerò il mio sogno piu grande!
-bello! Sono contenta per te! E le scappò un sorriso.
Mi trovai subito a mio agio e le ore passarono velocemente in compagnia di questa ragazza fra chiacchierate di ogni genere: la giornata sembrava essere iniziata bene!
Verso le 10.30 finalmente arrivai in albergo e affacciandomi dal finestrino rimasi esterrefatta dalla sua bellezza, all’entrata c’era un giardino stupendo con zampilli e piante di ogni tipo, decisamente meglio da come l’avevo visto su internet; scesi dal taxi ringraziando la ragazza per tutto e mi avviai verso l’entrata dell’albergo, presi le chiavi della mia camera e andai subito da Antonia ad abbracciarla forte,era emozionatissima come me e insieme lanciammo un urlo di gioia senza fare caso al maggiordomo che ci guardava malissimo da un bel pezzo; Pero nonostante tutto ero molto stanca e dopo aver incontrato Antonia decisi di salire in camera a lavarmi e cambiarmi i vestiti, appena arrivata infilai nelle orecchie l’mp3 e sistemai le valigie a ritmo di what makes you beautiful inventando balletti insensati, se mi avesse visto qualcuno mi avrebbe già ricoverato in clinica d’urgenza, ma ero troppo felice ed emozionata; finite le “coerografie” andai subito a farmi la doccia, indossai i vestiti  puliti e decisi di scendere di nuovo per chiamare i miei; camminai per il lungo corridoio e ad un tratto da lontano vidi disegnarsi una sagoma che si avvicinava lentamente e che riconobbi subito: era il ragazzo dei miei sogni Niall! Accellerai un poco il passo finche non ci ritrovammo a sfiorarci con il contorno delle nostre magliette, ci guardammo negli occhi e in un attimo mi lanciò un sorriso perfetto e…tuffo al cuore! Ricambiai il sorriso ma la tremarella cominciò ad impossessarsi delle mie mani: è troppo perfetto! Fu il primo pensiero che mi passò per la testa, poco dopo arrivai al piano terra e mi affacciai sulla terrazza in attesa della risposta di mia madre: -ciao erika sei arrivata?
-si mamma è stato un viaggio faticoso ma ce l’ho fatta, sono felicissima!
- anche io lo sono per te, ad Antonia l’hai incontrata? Scommetto che anche lei è contenta!
-certo, il nostro sogno finalmente si avvererà!
-grazie a noi genitori! Ahahah comunque divertiti e stasera richiama ti raccomando!
-ahahahah a stasera vi voglio bene!
chiusi la chiamata e iniziai a guardare il panorama che si apriva da quella terrazza, era stupendo! Subito dopo ad interrompere la mia pausa furono dei passi che pian piano si avvicinavano fino ad arrivare accanto a me, mi girai verso quella figura e un altro tuffo al cuore…era Niall! Che mi fissava negli occhi quasi come se trovasse nel loro riflesso qualcosa di piacevole, lo vidi tirare un lungo respiro e mi disse tutto di un fiato:
-hey, che ci fa una ragazza cosi bella qui tutta sola?
In quel momento avrei voluto gridare, piangere, saltargli addosso, ma dato che volevo mantenere una certa discrezione alzai un sopracciglio e mi limitai a dire:
-ehm…s-sto prendendo un po d’aria.
Lui lanciò un altro dei suoi perfetti sorrisi e i suoi occhi blu ricominciarono a fissare i miei
-non avere paura, come ti chiami?
-mi chiamo erika, sono venuta fin qui per vedere il concerto, era da quasi 2 anni che lo consideravo il mio piccolo grande sogno nel cassetto!
-che ne dici se rendiamo questo sogno ancora più stupendo?
Il mio sguardo si fece interrogativo…
-cosa vuoi dire con questo? 
-amo quando fai questo sguardo! Beh…
Si avvicino a me facendomi rabbrividire e mi sussurrò all’orecchio:
-dopo il concerto ti aspetto nel backstage, do io il mio consenso…a domani!
E se ne andò facendomi rimanere completamente paralizzata tenendo la ringhiera stretta, cercai di muovermi ma i miei pensieri me lo impedivano, ad un tratto però sentii la voce di Antonia rimbombare nelle mie orecchie:
-Erika ti ho cercato da tutte le parti! Sei stata tutto questo tempo qui?
Non osai dire una parola, non ci riuscivo tra l’altro…
-dai forza vieni che perderemo il pranzo!
Scossi la testa e lei mi tirò per una mano trascinandomi dentro
-erika ti vedo strana! Cos’è successo?
- p-poi ti racconto… adesso andiamo per favore!
Verso il pomeriggio decidemmo di fare una passeggiata per i giardini dell’albergo chiacchierando allegramente, ma io non riuscivo a togliermi dalla testa quanto successo con Niall, provavo un grande senso di angoscia e avevo una domanda inchiodata nella testa: e se fosse tutto uno scherzo?
Non dovevo pensarci, quindi cercai di svuotare la mente con una bibita fresca e risate con Antonia, e per fortuna per un poco ci riuscii.
Arrivata sera chiamai mia mamma e verso le 10.00 io e Antonia salimmo nella stanza per indossare il pigiama, domani sarebbe stata una giornata lunga e faticosa, per non parlare della sveglia alle 7.30 del mattino!
Ci infilammo sotto le coperte e lei mi disse con tono interrogativo: Erika ma cosa è successo questa mattina in terrazzo? per un attimo ti ho vista bianca e paralizzata!
Cosi le raccontai tutto nei minimi particolari, dell’appuntamento nel backstage e di tutte le mie paure, sperando in un consiglio;
al sentire tutto ciò sbalancò gli occhi e mi disse:
-erika devi ritenerti davvero fortunata, e poi Niall non userebbe mai una ragazza quindi domani ti presenterai nel backstage con tutta la tua bellezza e il sorriso stampato sulla faccia!
-wow grazie vita mia, però adesso dormiamo, buonanotte!
-buonanotte e sogni d’horan!
Mi scappò un sorriso e poco dopo mi addormentai, facendo sogni felici e ridenti.
 
  
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