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Autore: Shade Owl    13/09/2013    1 recensioni
Durante le operazioni minerarie su un lontano pianeta, l'agente di sicurezza Parker Bones viene svegliato nottetempo a causa di alcuni problemi con tre uomini che ha arrestato il giorno prima: sembrano aver contratto una qualche malattia e questo, in seguito ad altri avvenimenti misteriosi, spinge il Capitano della PCP Ascendant a chiedere aiuto.
E così, una donna viene mandata sulla nave: l'Ufficiale Valentine...
Genere: Mistero, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Bones raggiunse la sua cabina poco più tardi, bussando un paio di volte alla porta. Capì subito che era lui perché, prima di entrare, nonostante avesse ricevuto il permesso, esitò un momento.
- Sei… ehm… presentabile?-
- Entra e chiudi la bocca.- rispose seccamente l'Ufficiale Valentine, riordinando sul letto alcune carte e mettendo gli occhiali sulla fronte.
Bones varcò la porta, seguito da Brenda, lui apparentemente piuttosto stanco e segnato. Sicuramente dipendeva dall’aver visitato così tante persone diverse e, se non fosse stata un’androide, anche la Comandante Fletcher avrebbe mostrato altrettanta stanchezza.
- Allora, com’è andata?- chiese Valentine.
Bones sospirò, passandosi una mano tra i capelli.
- Hai perso le scarpe?- chiese, notando che era ancora scalza.
- Rispondimi.-
- Ventiquattro malati, inclusi i sei che abbiamo identificato con te, ora rinchiusi negli alloggi. Gli altri stanno bene, ma qualcuno mostra segni di cedimento… i nervi dei minatori non sono duri come le pietre che devono trivellare, prima o poi si stuferanno… e potrebbe succedere presto.-
- Prima di quanto pensi, temo.- disse Valentine, senza commentare il fatto che, comunque, ventiquattro infetti fossero un dato preoccupante - Ho parlato con Nolan Brody, prima…-
- Chiedo scusa?- disse Fletcher, sgranando gli occhi - Temo di non capire… possono parlare?-
- Sì. Possono parlare e possono capire.- annui lei, cupa - Prima, mentre stavo dormendo, ho ricevuto una comunicazione psichica…-
- Una che?- chiese Bones, aggrottando la fronte.
- Non mi spiegherò mai se non mi lasciate parlare!- ringhiò scocciata l'Ufficiale Valentine - Per riassumere… il cervello di un essere vivente emette costantemente impulsi elettrici di varia entità per funzionare. Tali impulsi sono chiamati “energia psichica”, e a livelli estremi può influenzare in certi modi l’ambiente circostante. Tuttavia, serve una produzione enormemente superiore a quella di un comune essere umano per inviare una comunicazione come quella che ho ricevuto io mentre dormivo. Suppongo che non sia arrivata prima perché, da sveglia, la mia guardia è più alta, mentre a riposo sono più semplice da contattare, il mio cervello è meno attivo.-
- E perché cavolo l’avrebbero mandata a te?-
- Perché era un avvertimento, Bones!- rispose lei, stufa della sua lentezza - Mi dicevano di andarmene e, parlando con Brody, ho scoperto un paio di cose interessanti. Ora, posso continuare senza interruzioni o devo imbavagliarti?-
Brenda fece un passo avanti, prendendolo per una spalla.
- Lo scusi. Volevamo solo capire. La prego, continui, signora.-
Valentine annuì.
- Ottimo. In tal caso, vi interesserà sapere che gli alberi di Cassandra V non sono semplici piante, che già di per sé sarebbero dotate di una forma primaria di intelligenza, anche se estremamente primitiva e basilare… no, sono molto, molto sviluppate, capaci di pensiero logico e razionale, e addirittura in grado di provare emozioni complesse. Dal punto di vista scientifico, e senza offesa per i presenti, sono proporzionalmente più avanzate del più sofisticato degli androidi. Quello che mi hanno detto è stato un chiaro messaggio: sono scesi in guerra, e volevano che me ne andassi per lasciare procedere le cose come dovrebbero andare.-
Bones sgranò gli occhi, esitando un momento.
- Io… continuo a non capire.- ammise - Di cosa stai parlando?-
- Di paura.- rispose Valentine - La flora di Cassandra V sta reagendo a una minaccia, e lo fa nell’unico modo possibile: inglobando gli aggressori. È questo che è successo ai nativi, forse anche agli animali, che per riflesso hanno inalato le spore… fecero qualcosa che turbò profondamente l’ecosistema vegetale, portando le piante a combattere. Poi voi siete arrivati qui con la Ascendant, avete iniziato a trivellare e disboscare… si sono sentiti di nuovo in pericolo, e hanno ricominciato.-
- Ma se potevano comunicare… insomma, perché non l’hanno fatto prima?- chiese Bones - Perché aggredire e basta? Potevano… che so… chiedere un qualche tipo di compromesso o… dare un avvertimento…-
- Perché questa, per loro, è sempre la stessa guerra, Bones.- spiegò Valentine - I tempi di reazione di un albero sono diversi dai nostri, di solito… solo i meccanismi di difesa danno una risposta immediata, per il resto ci mettono più tempo. Hanno visto il periodo tra la fine della loro “guerra” con i Cybinadi e questo nuovo “conflitto” come una semplice tregua.-
- Una tregua di… quanto, un migliaio di anni?- esclamò Bones, sempre più sconvolto - Stiamo scherzando, vero?-
- Temo che l'Ufficiale Valentine non sia dotata del senso dello humor, Bones.- rispose in tono conciliante Brenda - In ogni caso, non è questo il problema più grave… abbiamo altro a cui pensare.-
- Sono d’accordo.- annuì Valentine, tornando a guardare le carte sparse sul suo letto, risistemando gli occhiali - Stavo ricontrollando questi documenti, e se potessi avere dodici, ventiquattro ore al massimo, forse potrei trovare una soluzione per il nostro problema… ho già sentito parlare prima di patogeni mutanti, e ora che ne conosco la natura potrei…-
- Temo che non abbia tanto tempo, signora.- la interruppe Brenda, mentre assumeva un’aria che non prometteva nulla di buono - Malkovich ha diramato un comunicato, venti minuti fa… interno, solo per il personale di alto grado… ha parlato con la compagnia, gli ha spiegato l’aumento del livello di allerta… lo hanno autorizzato a procedere come meglio crede.-
Valentine aggrottò la fronte.
- E come crede che sia meglio procedere?- chiese, temendo di conoscere già la risposta.
- Con la forza.- disse la Comandante - Vuole usare le cariche minerarie e l’Illirio 417. Provocherà un’esplosione che dilagherà in un ampio incendio.-
 
Valentine non perse nemmeno tempo a cercare le scarpe, si diresse senza troppi indugi verso il Ponte di Comando, avanzando a passi rapidi lungo la strada. Trovò il Capitano chino su un terminale in fondo alla sala, intento a digitare qualcosa sull’olotastiera. Ogni tanto si voltava verso qualcuno, ordinandogli di “ricalibrare qualcosa” o di “immettere coordinate”.
- Capitano!- gridò l'Ufficiale Valentine.
Lui si raddrizzò, voltandosi lentamente. Nulla nella sua espressione tradiva un qualsiasi sentimento, ma Bones sapeva che era imbestialito. Non sarebbe stato facile parlare con lui.
- Signora Valentine…- la salutò.
- Ufficiale.- lo corresse lei, fermandosi a pochi passi di distanza - Mi dica che non sta realmente pensando di incendiare un centinaio di ettari di foresta.-
- Non lo sto pensando, lo sto facendo.- replicò quietamente lui - L’Illirio 417 è un materiale combustibile che a temperatura ambiente diventa gassoso. Sparso nell’atmosfera e incendiato con le cariche minerarie, darà fuoco a una vasta area di territorio, liberando più che abbastanza terreno da permetterci di tornare a lavorare senza preoccupazioni.-
- Capitano Malkovich, lei non può…-
- Posso eccome, invece!- tuonò l’uomo, ergendosi in tutta la sua statura - So della sua conversazione con il signor Brody. Mi è stata riferita, parola per parola, e non mi serve sapere altro. I miei superiori sono stati avvertiti, ho tutte le autorizzazioni. Nulla mi impedirà di riprendere i lavori.-
- Così finirà solo col peggiorare le cose!- ribatté Valentine.
- Signore… forse dovrebbe ascoltarla.- disse Brenda, in tono conciliante - Abbiamo motivo di credere che le piante abbiano portato all’estinzione dei nativi…-
- Beh, non è un problema nostro.- rispose lui - Loro dovevano respirare per forza l’ossigeno naturale di Cassandra V, noi no. Potrei disboscare l’intero pianeta, e non ci sarebbero problemi, visto che non ci sono forme di vita. Il fuoco basterà.-
- Questa è un’idiozia!- esclamò Valentine - E se sapesse quello che…-
- Quello che sto facendo? Oh, ma lo so, lo so eccome!- rispose scocciato il Capitano - Così come so che lei era già nota ai nostri nemici prima che arrivasse a bordo.-
- Nemici?- sbottò Bones - Malkovich, sono dei cazzo di alberi! Come fai a vedere un nemico in un albero?-
- Ci hanno dichiarato guerra. E io sono abituato a combatterle, le guerre.- ringhiò lui - Quanto a lei, signorina Valentine…-
- Ufficiale!-
- UFFICIALE, se preferisce!- latrò furioso Malkovich - Mi spiega come sia possibile che il nemico la conoscesse già? Come mai i nativi sapevano chi lei fosse?-
Bones sgranò gli occhi e guardò Valentine, che sostenne imperterrita la rabbia del Capitano.
- Suppongo che la frase “non è rilevante ai fini di questa conversazione” le sia perfettamente estranea. Come il raziocinio, del resto.- replicò quietamente lei - Ora, dia immediatamente l’ordine di annullare tutto, oppure…-
- Tenga pure per sé le sue minacce. Per ora, si consideri in arresto per sospetto tradimento. Rimarrà nei suoi alloggi fino a quando non saprò cosa fare di lei.- si rivolse a Bones, gli occhi venati di rosso - Signor Bones, la arresti. Adesso.-
Bones aggrottò la fronte.
- Perché?- chiese - Perché ti ha dato dell’imbecille? Perché sei un imbecille? Allora arresta anche me. Io non ti aiuterò, Capitano.-
Lui arricciò le labbra, fuori di sé.
- Molto bene…- ringhiò - Allora, Primo Ufficiale Fletcher, prenda questi due e me li tolga di torno. Li sbatta in cella, prima che perda il controllo delle mie azioni!-
Valentine non si sorprese quando sentì la mano di Brenda attorno al suo braccio: per quanto potesse parteggiare per loro, era programmata per eseguire gli ordini, per quanto idioti essi fossero.
- Le do un ultimo avvertimento, Capitano.- disse, prima di seguirla verso l’ascensore - Non lo faccia, o se ne pentirà amaramente.-
- Bene. Aggiungerò le minacce alle accuse, allora.- disse - Ora, Fletcher, la porti via!-
Valentine si voltò, precedendo Brenda fuori dal Ponte di Comando. L’androide andò dietro a lei e Bones con aria afflitta.
- Mi dispiace.- disse piano.

Scusate se ieri non ho postato, ma ero stanchissimo, e non avrei mai potuto preparare il capitolo. A onor del vero, adesso è quasi l'alba, accidenti a me e a quando faccio tardi, ma lo avevo promesso...
Bando alle ciance! Ringrazio Ely79, LullabyMilla, Kira16 e Ser Balzo, che mi stanno seguendo. A domani!

   
 
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