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Autore: _Broken Dream_    13/09/2013    4 recensioni
I Five-0, Steve, Danny, Chin e Kono, ormai sono una famiglia, una vera Ohana.
Steve e Danny oltre che a essere colleghi sono anche amici, il loro rapporto si è consolidato nel tempo, c'è sempre stato feeling tra loro, nonostante l'inizio burrascoso fatto di pallottole ed inseguimenti.
E poi c'è Grace, che farà unire maggiormente il suo papà Danno e l'ormai Zio Steve.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Chin Ho Kelly, Danny Williams, Grace Williams, Kono Kalakaua, Steve McGarrett
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'From Uncle to... Dad'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. La storia non è scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento personale. Le immagini non sono di mia proprietà sono state copiate da google immagini. 




 
"Feel this
Can you feel this
My heart beating out of my chest
Feel this
Can you feel this

Salvation, under my breath"




Danny POV

Arriviamo poco dopo davanti alla scuola di Grace, giusto in tempo per l’uscita dei bambini, Steve parcheggia la mia Camaro e io mi dirigo davanti al portone dell’istituto, sento una campanella suonare e circa dopo trenta secondi un esercito di ragazzini esce a passo di carica investendo qualunque cosa si trovino davanti. Vedo spuntare le due trecce brune di Grace, si sta guardando intorno alla ricerca di Rachel, appena mi vede la sua espressione si apre in un sorriso e mi corre incontro sorpresa.
-Danno! –
-Ehi, Scimmietta, sei contenta di vedermi? La mamma ha avuto un contrattempo e ho pensato che potremmo passare il pomeriggio assieme. –
Prendo Grace per mano e mi dirigo verso la macchina dove Steve ci sta aspettando appoggiato con la schiena alla carrozzeria e braccia incrociate, appena Grace lo vede, lascia la mia mano e corre ad abbracciarlo.
-Zio Steve! –
-Gracie! Come stai piccola? –
-Bene, a scuola oggi non ci hanno fatto studiare troppo e mi hanno lasciato vicino a Vik così siamo riuscite ad organizzare un pigiama party a casa sua con le nostre amiche. –
Grace ci sommerge, durante il viaggio in macchina, con il racconto entusiasta della sua giornata e del programma del pigiama party a casa di Vik, la sua migliore amica, si interrompe solo per chiedermi il permesso ad andare.
-Posso andare Danno, dai posso? –
-Non so Scimmietta dovremo chiederlo alla mamma, sai che l’ultima parola spetta a lei e poi prima di darti il permesso voglio sapere qualche dettaglio in più, sarete tutte ragazze? –
Appena faccio questa domanda Steve ridacchia sotto i baffi, mi prende in giro perchè sono troppo apprensivo ma in realtà anche lui tiene a Grace e credo che se avesse una figlia si comporterebbe esattamente come me, se non peggio.
-Non lo so, a dormire si, ma forse nel pomeriggio in piscina ci saranno tutti i nostri compagni di classe e quindi anche il fidanzatino di Vik con i suoi amici.-
-Assolutamente ti vieto di partecipare, fidanzatino, fidanzatino? Siamo ammattiti, hai dieci anni, tu il fidanzato lo avrai tra almeno vent’anni, non prima, ovviamente dovrò conoscerlo immediatamente e approvarlo, vi vedrete i primi tempi sempre con la supervisione di qualcuno, meglio la mia, avrai il coprifuoco alle undici il primo anno e mezzanotte il secondo... –
Non mi rendo neanche conto di non respirare mentre sproloquio su eventuali condizioni a cui Grace dovrà sottostare in caso si fidanzasse, la mia bambina, la mia piccola scimmietta, prima che qualche ragazzino possa anche solo avvicinarsi, dovrà passare del tempo.
-Ehi, ehi, Danny respira, non farti venire un colpo per un pigiama party, calmati, non ti facevo così esagerato, non ti ho mai visto così agitato. –
Esagerato? Agitato? Steve non si rende conto della gravità della cosa.
-Grace non ti preoccupare, Danno è solo stanco e non sa quello che dice, non ascoltarlo, questa sera quando ti riporterà dalla mamma ricordati di chiederle il permesso, a tuo padre ci penso io. –
Detto questo, guarda Grace nello specchietto retrovisore e le fa l’occhiolino, lei lo guarda e il suo visino preoccupato dalla mia reazione si trasforma immediatamente in un sorriso ampio. Steve con le donne gioca sporco, basta che sorrida e gli cadono tutte ai piedi come mosche, qualunque età abbiano, è uno spettacolo impressionante, lui lo sa e se ne approfitta ogni volta, sembra abbia conquistato del tutto anche mia figlia. Quando rimarremo da soli dovrò fargi un discorsetto per quanto riguarda la supervisione del pigiama party, potremmo andare a dare un’occhiata veloce ad un certo punto della serata solo per assicurarci che sia tutto in ordine, siamo poliziotti con pieni poteri e piena immunità sull’isola dopotutto, un piccolo giro di pattuglia come ai vecchi tempi che cosa sarà mai.
Steve cerca di cambiare discorso chiedendo a Grace cosa vorrebbe fare nel pomeriggio.
-Piccolina, io e Danno pensavamo di portarti a casa mia per andare a fare il bagno nell’oceano, ti va? –
-Siii, zio Steve grazie! Vieni a nuotare con me? Mi insegni di nuovo a stare tanto sotto l’acqua? Mi porti lontano dove non si tocca? Danno vieni anche tu? Poi possiamo cercare le conchiglie? Possiamo Steve?  –
Appena Steve nomina l’oceano, Grace ci travolge di domande, adora l’acqua, adora nuotare e adora giocare con le conchiglie, mai avrei pensato che mi sarei affezionato anche io a queste cose trasportato dal suo entusiasmo. Steve ride, rispondendo a tutte le domande che gli vengono fatte, quando sono insieme sembrano due bambini, Steve recupera un lato del suo carattere che probabilmente risale alla giovinezza con suo padre sull’isola, si vede che sta bene, stranamente vederlo così sereno fa stare bene anche me, sono talmente rare le occasioni in cui non è preoccuato per il lavoro o la sua vita che questi momenti vanno goduti appieno.
 
È stato un pomeriggio bellissimo ma molto stancante per Grace.
Siamo subito passati da casa a prendere il suo costume, Rachel le ha comprato solo bikini, ovviamente contro il mio parere, una bambina potrebbe tranquillamente mettere il costume intero, non le importa ancora dell’abbronzatura, sua madre si è impuntata, mi ha dato del troglodita con una mentalità arretrata e le ha preso solo dei bikini, sospetto per farmi un dispetto.
Sono sincero, probabilmente esagero, sono iperprotettivo e geloso ai limiti del patologico, è più forte di me, Grace rimarrà per sempre la mia scimmietta piccolina, devo ammettere però che devo cercare di non soffocarla esagerando con le precauzioni, altrimenti la allontanerò, chi sopporterebbe uno come me, mia sorella me lo ha detto chiaro e tondo, “Sei stato un fratello maggiore fantastico Daniel, spesso, o meglio sempre, esageravi ma sapevo che lo facevi per il mio bene. Prova a comportarti però nello stesso modo con Grace e ne pagherai le conseguenze sappilo, potrei sempre decidere di regalarle vestiti provocanti, insegnarle a truccarsi e farla andare in discoteca quando mi viene a trovare senza avvertirti e, non preoccuparti quando sarà l’ora di farle il discorsetto sul sesso sicuro, ci penserò io.”
Conoscendola lo farebbe veramente, non mi ha mai minacciato a vuoto, mi ha fatto venire un infarto parlando di sesso ma so che lo ha fatto apposta per torturarmi, è un’arpia, mi conviene quindi tentare di essere un padre protettivo ma giusto, permissivo ma non troppo e geloso al punto giusto. Per questo motivo durante il pomeriggio ho riconsiderato la questione del pigiama party, ci saranno degli adulti a supervisionare le bambine, non corrono alcun pericolo, devo stare tranquillo, non posso impedire a mia figlia di passare una serata diventertente con le sue amichette, solo perchè soffro di nevrosi cronica.
 
Grace ha passato la maggior parte del tempo in acqua con Steve, hanno nuotato, hanno cercato i pesci con la maschera, Grace ha addirittura imparato a fare la verticale, ad ogni prova mi chiamava  per mostrarmi orgogliosa i suoi progressi.
-Guarda Danno come sono brava, dimmi quando le gambe sono perfettamente dritte! Papà stai attento! –
Subito dopo si rituffava in acqua. Una volta sono entrato anche io, solitamente preferisco sedermi sulla sdraio in riva al mare e guardare la mia bambina felice che gioca in acqua con il suo, ormai acquisito, zio, oggi però avevo caldo e ho pensato che un tuffo non mi avrebbe sicuramene ucciso. Non avevo fatto i conti con la presenza di Steve e il suo buon uomore, lui e Grace mi hanno teso una trappola, ho bevuto circa un terzo di oceano, mi hanno attaccato su due fronti schizzandomi acqua, solo e indifeso non ho avuto altra possibilità che soccombere. Davanti a Steve non lo dirò mai ma mi sono divertito, lo confesserò solo a Grace, potrei abituarmi a passare il tempo in questo modo.
 
Steve una volta calato il sole, ci ha gentilmente dato la possibilità di farci la doccia, i miei capelli non sopportano l’alto tasso di salinità dell’oceano, ho assoluta necessità di lavarli, se si tratta dei miei capelli divento la persona più vanitosa dell’universo, anche più di Steve.
-Danny hai finito con la doccia, quanto ci metti? Stiamo aspettando te per ordinare la pizza, possibile che per sistemarti l’acconciatura tu ci metta una vita, se mai dovessi perderli cosa succederebbe? Neanche Cath ci mette così tanto in bagno ed è una donna! –
Esco dal bagno come un furia, con indosso solo i jeans e il pettine in mano, che in questo momento viene utilizzato come se fosse un fioretto puntato contro il torace di Steve.
-Per prima cosa, non provare mai più ad insinuare che potrei perdere i capelli, li curo con attenzione, con i prodotti migliori, proprio perchè tra quarant’anni la mia folta chioma dovrà contare lo stesso numero di cappelli presenti in questo momento, l’unica differenza che gli sarà concessa sarà il colore, il bellissimo biondo che possiedo ora, si sarà trasofrmato in un elegante bianco. Seconda cosa, ho sentito bene? Mi hai paragonato a Miss Rambo? Steve spero di aver sentito male, puoi paragonarmi a chi vuoi ma a Miss Rambo no, lo trovo un insulto alla mia persona! Ci sto mettendo tanto perché non volevo lasciare disordine visto il tuo disturbo ossessivo compulsivo per la pulizia, qui tra i due, quello che dovrebbe essere paragonato ad una donna, sei tu! –
Steve mi fissa con gli occhi sbarrati per la sorpresa e la bocca spalancata, non si aspettava la mia reazione, devo dire che sono rimasto sorpreso da me stesso anche io, tutte le volte che lui nomina la sua donna mi fa saltare i nervi, non la sopporto, credo sia un’antipatia a pelle, questa volta però credo di aver esagerato veramente.
-Danny calmati, scherzavo, basta caffè per te al mattino, d’ora in poi solo decaffeinato. Ora finisci di vestirti, non mi sembra il caso tu venga a tavola così, ti aspettiamo di là per ordinare, Grace è già pronta e ha fame e, se devo essere sincero, avrei un certo languorino anche io. –
Per cercare di sdrammatizzare la situazione dopo la mia reazione eccessiva decido di buttarla sullo scherzo, cercando di far scandalizzare Steve.
-Va bene Tesorino, mi vesto e arrivo subito. –
La prima impressione è che Steve si irrigidisca alle mie parole, subito dopo però scoppia in una fragorosa risata. Torno in bagno, mi vesto e raggiungo i due affamati che mi aspettano, non riesco a smettere di pensare all’irrigidimento di Steve dovuto alla mia battuta, non vorrei si fosse offeso, stavo solo scherzando, mi tranquillizzo pensando che subito dopo è scoppiato a ridere quindi vuol dire che ha capito il tono scherzoso della mia affermazione, magari mi sono solo immaginato il suo imbarazzo, dal punto di vista dei film mentali e delle paranoie sono peggio di una donna, questo è vero, decido di non pensarci e godermi la serata, mi preoccuperò nel caso si notino delle differenze nel suo comportamento.
 
Ordiniamo la pizza, battibecco di routine sulla pizza all’ananas, penso che sia un insulto alla pizza pensare di mangiarla con dell’ananas sopra, ultimamente non devo combattere solo contro Steve, ora anche mia figlia si è coalizzata con lui, sostiene che sia una vera prelibatezza, mi hanno traviato la mia povera bambina.
Decidiamo di mangiare davanti alla tv, siamo americani dopotutto, davanti ad un film scelto da Grace, poco dopo aver finito di mangiare la mia scimmietta distrutta dalla giornata, crolla addormenta sul divano con la testa sulle gambe di Steve e sdraiata su di me. Credo sia ora di portarla a casa.
-Steve se mi aiuti, la mettiamo in macchina e la porto a casa. –
-Lasciala dormire ancora un po’, hai voglia di una birra prima di andare? –
Ci alziamo tentando di muovere il meno possibile l’angioletto addormentato su di noi e andiamo a sederci con una birra fredda sulla spiaggia sul retro della casa. Lascio la luce accesa in modo che se Grace si dovesse svegliare non si spaventi.
La pace e la tranquillità che si percepisce non può essere descritta, seduti in riva all’oceano con solo il rumore delle onde a circondarci, riesco a non parlare perfino io per paura di rovinare questo momento di totale serenità. Questa volta è Steve a rompere il silenzio.
-Volevo ringraziarti Danny. –
Mi volto verso di lui e per un attimo rimango fermo a guardarlo, non capisco subito a cosa si stia riferendo e quindi aspetto che continui, nel tempo ho imparato che ha un carattere chiuso e introverso, non esterna quasi mai né quello che pensa né i suoi sentimenti, preferisce dimostrare con i gesti quanto tiene alle persone, le volte in cui decide di esprimersi anche a parole sono rare.
-Volevo ringraziarti perché la compagnia di Grace mi fa bene, mi rende sereno, lei è adorabile, è una bambina deliziosa che porta allegria e dolcezza ovunque si trovi e migliora l’umore delle persone che le stanno accanto, è una bambina speciale e io sono veramente felice di poter passare del tempo con lei.
Nell’ultimo periodo, dalla morte di mio padre sono cambiati tantissimi aspetti della mia vita, ho scoperto cose che mai avrei pensato e ho rivalutato il mio passato, sono riuscito a leggerlo con la chiave di lettura giusta e ho chiarito quasi tutti i dubbi che mi hanno sempre perseguitato, come il motivo per mio padre abbia spedito me e mia sorella sul continente ad un certo punto della nostra vita.
Tutto questo per dire che se sono riuscito a superare questo periodo complicato della mia vita è stato grazie ai Five-0 ma anche grazie a Grace. Averla qui, vederla gironzolare per casa e vederla giocare sulla spiaggia come facevamo io e Mary da piccoli insieme a mio padre, genera una sensazione di benessere che mai avrei pensato di provare. Per questo ti ringrazio. –
Credo sia il discorso più lungo che mi abbia mai fatto, più lungo e profondo, decido di alleggerire l’atmosfera, non siamo abituati a questo grado di introspezione e serietà.
-Credo sia il discorso più lungo che tu abbia mai fatto Super Seal, vuol dire che il criceto che hai nella testa ha fatto gli straordinari questa sera? Il buon umore e le endorfine prodotte durante la giornata ti hanno decisamente fatto bene, facciamolo più spesso! –
Steve scoppia a ridere. Si è fatto tardi, le birre sono finite, è ora di riportare Grace a casa prima che Rachel chiami i soccorsi e allerti la Guardia Costiera per farmi venire a cercare, rientriamo in casa. Appena varcata la soglia, fermo Steve prendendolo per un braccio, prima ho sdrammatizzato ma non voglio che pensi che il suo discorso non mi abbia fatto piacere e non sia stato apprezzato.
-Non c’è di che, puoi stare con noi tutte le volte che vuoi, Grace ti adora e io non so stare senza battibeccare per più di dieci minuti, passare del tempo con te fa bene anche a noi. –
Detto questo lo supero, prendo Grace in braccio e mi fa faccio aiutare a metterla sdraiata sul sedile posteriore della Camaro, Steve a braccia conserte aspetta che salga in macchina, mi dirigo verso il sedile del passeggero apro la portiera e mi giro verso di lui.
-Ah no, questa sera guido io, mi sono dimenticato come si fa, solitamente ho un autista maniaco del controllo. –
Steve ride scuotendo la testa ma non controbatte, salgo in macchina, metto in moto, lo saluto con un cenno e mi dirigo verso casa di Rachel, la serata è quasi finita, sono stanco ma ho passato una bella giornata, firmerei immediatamente qualunque contratto che mi assicurasse una buona percentuale di giornate come quella di oggi.




Note:
Rieccomi qui con il secondo capitolo.
Un capitolo tutto incentrato su Danny, Grace e Steve, come già si poteva capire dal titolo. Spero che sia stato piacevole per voi leggere il resoconto di questa rilassante giornata alle Hawaii.
Adoro questo trio, magari si capisce da come l'ho descritto, magari no. Adoro come Steve si rapporta con Grace.
Vi avverto che spesso comparirà Grace, anche perchè penso sia un ulteriore modo per avvicinare i due protagonisti.
Ho deciso che gli avvertimenti sulle immagine le metterò all'inizio del capitolo, ripeto anche qui che non mi appartengono e se le deve togliere, segnalatemelo e lo faccio, senza alcun problema, continuo a non sapere esattamente come sia la questione copyright.immagini prese da goggle.
Ci tenevo ad aggiornare oggi e per fortuna ci sono riuscita.
Scusate per eventuali errori grammaticali e non, soprattutto per la punteggiatura, cerco di migliorare ma non so quanto i risultati possano essere rilevanti.
Volevo fare un ringraziamento particolare a tutti quelli che leggono silenziosamente e non, sono anche io spesso una lettrice silenziosa quindi vi capisco, anche se ultimamente mi sforzo di più di lasciare qualche recesione, in ogni caso grazie anche solo di leggere, mi fa molto piacere.
Grazie a chi ha messo la storia tra le seguite ma un ringraziamente speciale alle persone che hanno recensito lo scorso capitolo, ho apprezzato davvero tanto.
Spero di non avervi deluso.
Un grazie particolare a mia sorella che sopporta me e i miei continui sproloqui e alla mia editor più severa.
La canzone che ho messo ah inizio capito è "Feel This" di Bethany Joy Galeotti. A differenza dell'altra volta metto anche la traduzione, magari non tutti hanno voglia di tradurla, ora provvederò anche a modificare il capitolo scorso e introdurrò la traduzione anche di quella che canta Steve in macchina.

Traduzione:

 "Senti questo
Riesci a sentirlo?
Il cuore mi balza fuori dal petto
Senti questo
Riesci a sentirlo?
Salvezza, sotto il mio respiro"

A presto spero!
Un bacione a tutti!
G.
   
 
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