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Autore: Silver Shadow    13/09/2013    0 recensioni
[Tonari no Kaibutsu-kun/ My Little Monster]
Natsume convoca i suoi amici ad un pranzo al quale fa l'annuncio di un viaggio che cambierà la vita di Haru. Come riuscirà a trasformarla?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
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Abitualmente non mi sarei fatto tanti problemi per il silenzio persistente di Shizuku durante il tragitto, ma in quei pochi minuti il suo silenzio mi sembrava piuttosto strano, come malinconico o comunque pensieroso. Shizuku era una ragazza molto chiusa ed introversa, e inoltre non lasciava mai trasparire le sue emozioni a nessuno e in nessun modo, il che mi preoccupava un po’. Avrei voluto sapere cosa le passava per la testa, poterle stare vicino ma lei non me lo permetteva mai.
Poco dopo arrivammo al locale dove ci aveva “convocati” Natsume, e dopo essere entrati notammo subito che, al tavolo dove c’erano Natsume e Sasayan, erano seduti anche Yamaken e i suoi. Mi irrigidii e aggrottai le sopracciglia. Che fossero venuti ad importunarci?
Non appena entrammo, Yamaken ci notò e si voltò verso di me. Mi guardò con un volto pieno di inespressività che mi irritava ancora di più, strinsi il pugno ad un passo dal saltargli addosso e prenderlo a botte, ma la mano di Shizuku che toccava il mio polso mi fermò. Spalancai gli occhi e la guardai, notando con dispiacere che lei guardava verso Yamaken.
Lo sfacciato,naturalmente, alzò il braccio salutandola per indicare a quale tavolo erano seduti dimenticandosi completamente della mia presenza. E pensare che una volta eravamo amici. 
Natsume, guidata dalla sua solita curiosità, controllò chi stesse salutando Yamaken, e appena ci notò si alzò in piedi sorridente come al solito e ci venne a prendere, trascinandoci sulle sedie vicine che avevano lasciato apposta per noi.
Yamaken: Oh, ciao Shizuku, che piacere rivederti!
Shizuku solo annuì,senza proferire parola. Sorrisi compiaciuto nel vedere che lo ignorava del tutto, dopodiché mi rivolsi a Natsume (mi aveva fatto salire un’ansia dell’altro mondo).
-Allora, Natsume, come mai ci hai riuniti qui? E, cosa più importante.. Loro cosa ci fanno seduti assieme a noi?
Guardai storto Yamaken e i suoi. La loro presenza bastava a farmi venir voglia di fare a botte, e probabilmente Natsume se ne accorse.
Natsume: Oh su Haru non agitarti! Adesso vi spiego tutto.. Innanzitutto prima che iniziate a bisticciare voglio dirvi che siamo qui per stare in compagnia e per il gusto di stare insieme, siamo amici accidenti! E poi uhm.. Beh ragazzi voi siete i miei amici più stretti e anche –e qui abbassò la testa- gli unici che ho.. Perciò volevo farvi una bellissima proposta! 
Sasayan: Di che cosa si tratta?
Natsume: Pochi giorni fa mio padre mi ha detto di avere una casa al mare a solo un paio d’ore d’auto da qui, dove non eravamo mai andati perché non avevano tempo libero, e siccome anche quest’anno almeno per adesso i miei genitori devono lavorare, mio padre ha pensato bene di darmi le chiavi di questa casa così che io possa andarci per tre giorni, e ha acconsentito a far venire anche voi! Che cosa ne pensate di passare le vacanze insieme?
Erano tutti entusiasti all’idea, acconsentivano felici di poter passare una settimana da soli lontani dagli adulti. Anche a me, in realtà, l’idea garbava molto. Mi dava fastidio che dovesse esserci anche Yamaken, ma ciò che mi dava più gioia era passare tre interi giorni senza interruzioni con Shizuku. Forse sarei riuscito a definire le cose con lei.
La guardai. Il suo volto inespressivo e la sua aria distaccata mi davano il sospetto che non avesse ascoltato ciò che avevamo detto.
-Shizuku, e tu cosa ne pensi?
Shizuku: E io cosa ne penso di cosa?
Come pensavo. Sospirai, ma mi venne spontaneo un sorriso.
-Non hai ascoltato ciò che ha detto Natsume?
Shizuku: Beh in realtà no. Te l’ho già detto, io e Natsume abbiamo concetti differenti di “Importante”. Quasi sicuramente non m’importa.
-Non t’importa avere la possibilità di passare una settimana al mare con noi?
Shizuku mi guardò alzando un sopracciglio,non sembrava capire.
-Natsume ha scoperto di avere una casa al mare che il padre gli ha affidato, e così ha pensato di invitarci.. Non ti piacerebbe?
Shizuku: Come pensavo. Non m’importa  minimamente di passare delle vacanze al mare, o comunque di passarle con voi. Ho di meglio da fare.
Detto ciò, si alzò indifferente e andò via senza neppure salutare.
Rimasi sbigottito. Sembrava ancora più scontrosa del solito, non capivo cosa le succedeva. Naturalmente,senza dare spiegazioni a nessuno, scappai fuori anche io e le andai dietro, mettendomi al suo fianco non appena la raggiunsi. Allungai la mano verso il suo braccio per farle una carezza in modo da calmarla, ma…
Shizuku: Va’ via!
Cominciò a correre velocemente verso casa sua, e riuscii appena ad intravedere una lacrima che cadeva sul pavimento. Improvvisamente, mi sentii spaventato. Se anche l’avessi rincorsa, cos’avrei fatto vedendola piangere? Come avrei dovuto reagire? Che cosa avrei dovuto dirle per tranquillizzarla? Mi salì una così strana paura che non avevo mai provato, che mi bloccò. Ma quando pensai a Shizuku da sola chiusa nella sua stanza col volto rigato dalle lacrime spazzai via come vento tutta quella stupida paura improvvisa ed insensata che mi aveva colpito e cominciai a correre ancora più veloce. Dovevo solo raggiungerla, abbracciarla e farle sentire che per qualsiasi cosa, io sarei stato sempre con lei.
  
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