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Autore: HeartBreakerGirl    13/09/2013    1 recensioni
Mi incamminai di nuovo verso l’entrata sperando di riuscire ad arrivarci integra, forse è per questo che mentre correvo, urtai un ragazzo.
“Porca troia stai attenta” disse barcollando indietro e allargando le braccia.
Aveva gli occhiali da sole quindi non lo riuscivo a vedere molto bene. Aveva un giubbotto di jeans che incorniciava la sua bellissima maglietta nera dei Nirvana, quanto gliela invidiavo, i capelli scompigliati di un castano molto chiaro gli abbellivano ancora di più il viso, dai lineamenti abbastanza dolci.
Fece strusciare le sue all-star nere sul terreno facendo sollevare la sabbia.
“Lui è Louis Tomlinson, stagli alla larga fidati!” Mi girai per ritrovarmi un alto ricciolo con due smeraldi al posto degli occhi.
“Harry” disse porgendomi la mano e sorridendo, rivelando le sue adorabili fossette.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Capitolo 1
“Valery non hai fatto colazione!”
urlò mia madre prima che chiudessi la porta.

Camminai a passo svelto fino al bancone della cucina dove presi un pezzo di torta e strappai un bacio a mia mamma, che mi porse la guancia con quel faccino da cane bastonato che fa, quando vuole ottenere qualcosa.
Roteai gli occhi al cielo ridendo mentre chiudevo la porta dietro di me che mi divideva dalla sua stridula voce che mi urlava di stare attenta in classe.
Il primo giorno di scuola mi è sempre piaciuto anche se questo sarà diverso, insomma, nuova scuola, nuovi compagni, nuovo programma scolastico e nuove responsabilità.
La prima liceo… aaah quanto mi piaceva dirlo! Probabilmente se un liceale qualsiasi potesse sentire i miei pensieri in questo momento starebbe alla larga da me, reputandomi “strana”. Ma a me invece attirava l’idea di fare tutte quelle belle cose che si fanno al liceo, studiare tutte quelle lingue. 
Ho sempre adorato parlare lingue differenti, fin da bambina parlavo il francese e lo spagnolo fluentemente, grazie a mia madre, che è sempre stata attenta alla mia istruzione più di qualsiasi altra persona.

Picchiettavo le dita sulle mie ginocchia coperte dai lunghi jeans chiari che facevano contrasto con la canotta nera e le mie fidate converse, mentre invece si intonavano perfettamente ai miei occhi praticamente grigi.

Mi alzai dal mio posto scaldato dal calore del motore, che era esattamente sotto quei sedili, e mi diressi verso l’uscita.
Ero spiaccicata tra una folla di ragazzi sudati e stanchi che aspettavano di scendere come me. Mi pareva di essere la più piccola tra di loro, forse anche perché nessuno mi darebbe i miei 15 anni a causa del mio “faccino angelico”.
Così lo reputa mia madre un faccino angelico già! Che io poi di angelico in me non ci vedo proprio niente.
Dopo essere scesa, o meglio dire, spinta, giù da quel bus, sorrisi guardando quella che sarebbe stata la mia nuova scuola.
Mi diressi con un sorriso da ebete sulla faccia verso l’entrata quando mi sentii urtare da qualcuno.
“Benvenuta primina”
disse un ragazzo mentre rideva continuando a camminare col suo gruppo.
Con una smorfia di dolore sulla faccia mi tirai su pulendomi dalla terra che avevo ormai sparsa su tutto il corpo, non era proprio il massimo come inizio, tirai su i libri caduti dallo zaino che qualcuno mi aveva aperto, ovviamente.
Mi incamminai di nuovo verso l’entrata sperando di riuscire ad arrivarci integra, forse è per questo che mentre correvo, urtai un ragazzo.
“Porca troia stai attenta” disse barcollando indietro e allargando le braccia.

Aveva gli occhiali da sole quindi non lo riuscivo a vedere molto bene. Aveva un giubbotto di jeans che incorniciava la sua bellissima maglietta nera dei Nirvana, quanto gliela invidiavo, i capelli scompigliati di un castano molto chiaro gli abbellivano ancora di più il viso, dai lineamenti abbastanza dolci.
Fece strusciare le sue all-star nere sul terreno facendo sollevare la sabbia.
“Lui è Louis Tomlinson, stagli alla larga fidati!”
Mi girai per ritrovarmi un alto ricciolo con due smeraldi al posto degli occhi.
“Harry”
disse porgendomi la mano e sorridendo, rivelando le sue adorabili fossette.
“Valery”
gli dissi insicura stringendo la sua mano. 
Il suo volto si illumino quando gli angoli della sua bocca si curvarono in un sorriso, rilevando i denti bianchissimi. Era davvero bello. Aveva una massa di ricci scompligiati che sistemò scuotendo la testa e poi posizionando il suo ciuffo indietro in modo che non li desse fastidio. 
Potevo percepire gli occhi della maggior parte delle ragazze bruciare su di lui, o su di noi, non saprei benissimo dire ma mi pareva uno di quei ragazzi popolari a scuola, uno di quelli che la maggior parte delle ragazze li sbavava dietro, ma lui non mi pareva poi così tanto consapevole.
“Allora che indirizzo hai scelto?”
disse lasciandomi la mano e sedendosi su uno degli scalini di marmo grigio dell’entrata
“Linguistico”
Annuii guardando un punto fisso davanti a se. Appoggiò i gomiti sullo scalino sopra quello dove era seduto.
Il mio sguardo si spostò su tutto il suo corpo, cavolo se era bello.
“Tu?”
chiesi cercando di essere il più sciolta possibile sedendomi affianco a lui.
“Classico”
disse voltandosi per qualche secondo verso di me
“oh ok”
Fui grata alla campanella che in quel preciso istante suonò salvandomi da quell’imbarazzatissima chiacchierata con Harry.
Mi alzai di scatto raccogliendo il mio zaino ancora aperto, e Harry fece lo stesso col suo nero
“allora che classe sei?”
mi chiese iniziando a camminare. Restai per qualche secondo lì ferma ma quando capì che voleva che lo seguissi feci uno scatto felino prima che la massa di ragazzi affrettati mi inghiottisse.
“prima E” dissi guardandomi intorno. Mi prese per mano trascinandomi fino a quella che evidentemente doveva essere la mia classe. 
“ci si vede dopo val!”
disse snodando la sua mano dalla mia.
“ok ciao Harry”
sorrisi agitando la mano in segno di saluto. Entrai in classe dove alcuni ragazzi erano già seduti e stavano chiacchierando animatamente.
Mi sedetti in uno dei tanti banchi doppi rovinati pregando che nessun si sedesse al posto accanto al mio.
Il cuore mi si bloccò in gola quando un alta ragazza riccia venne verso di me.
“Se non ti dispiace mi siedo qui, mi sembri l’unica un poco normale in questa classe”
disse facendo un sorriso enorme.
Ricambiai staccandole la sedia del banco che strusciò in terra provocando un rumore assordante.
“Anna!” 
“Valery!” sorrisi 


Per mia fortuna le prime due ore passarono velocemente, la campanella ci avvertì che era ora della ricreazione, tutti gli alunni si alzarono di scatto uscendo dalla classe, come se stessero partecipando a una gara di velocità alle olimpiadi. 
Anna si alzò invitandomi a seguirla ai bagni. Era una ragazza davvero carina alta con tanti ricci rossi e due bellissimi occhi verdi , mai tanto belli quanto quelli di Harry, ma sempre molto belli comunque.
Chiacchierammo del più e del meno mentre aspettavamo il nostro turno del bagno che finalmente arrivò.

Feci per uscire ma la porta era bloccata
“Non è divertente!”
urlai tirandoci delle manate.
“piantala!”sentii Anna dire a qualcuno
“Tomlinson togliti dai coglioni.” Riinghio una voce alquanto famigliare.
La porta si aprii ma non riusci ad uscire dato che qualcuno mi precedette entrando velocemente prima di ri bloccarla.
Mi sentii il cuore in gola. Che dovevo fare?
Continua…



Hey Bellissime! Questo è il primo capitolo non ho molto da dire ora! spero vi piaccia! fatemi sapere che ne pensate nei commenti ciau- El
  
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