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Autore: _Cthylla_    13/09/2013    3 recensioni
Freezer si sente minacciato. Qualcosa, o qualcuno, lo osserva. Lo ascolta. Nella sua vita "perfetta" in cui è lui ad avere il controllo su tutto si è aggiunta una variabile imprevista...l'ultimo esponente di una razza ormai estinta.
Cosa vuole da lui? L'ombra è veramente lì per cercare di fargli del male?
O è solo una sfortunata creatura che è finita lì per caso?
A questo punto...non resta che leggere e scoprirlo.
- Avviso: qui non esistono Goku, Vegeta e nessun altro sayan. Niente "scimmioni", ragazzi, mi dispiace.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cooler, Freezer, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ombre'
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L’ombra della “revanche”

 

 

 

 

 

« allora? Sto aspettando ».

Zoisite lo guardò con aria diffidente. Tremava ancora, Freezer lo sentiva dalle braccia che le teneva bloccate con la coda.

« che vuoi che ti dica? Io a domanda rispondo » replicò la shadowjin. Aveva ancora la forza di guardarlo negli occhi, nonostante la paura di essere uccisa da un momento all’altro, più che altro perché Zoisite non poteva rinunciare ad essere sempre molto schietta nel rapportarsi con gli altri, e con uno come Freezer tale atteggiamento era decisamente sconsigliabile e rischioso.

« sei la sola Shadow rimasta in vita o ce ne sono altri? »

« sono rimasta solo io, da diversi anni ».

Quindi prima c’era qualcun altro con lei, concluse Freezer. « tu e questi altri Shadow…dov’eravate? »

« eravamo solo due, gli unici due che non hanno potuto partecipare alla guerra perché troppo piccoli. Ci hanno spediti in un pianeta lontano…di’, intendi continuare a bloccarmi la circolazione alle braccia ancora per molto? » cercò inutilmente di liberarsi, e il tiranno davanti a quei patetici tentativi rise.

« oh, poverina. Preferisci che ti ammanetti, piccola shadowjin? » le domandò, con quell’insopportabile aria di falso compatimento mista ad arroganza che faceva venire voglia a Zoisite di prenderlo a schiaffi. O a racchettate, data la sua discendenza da una palla da tennis mezza dipinta di viola.

« non chiamarmi in quel modo! ».

« altrimenti che fai? Dimmelo, sono curioso ».

Mamma mia quanto le dava sui nervi! La faceva irritare per quanto la terrorizzava, e fu da questo mix di sensazioni che derivò la risposta che seguì. « potrei riempirti di nuovo di pece e piume davanti al tuo caro fratello. Penso che gradirebbe lo spettacolo ».

Fu fortunata a prendersi solo un potente ceffone che la spedì contro la parete opposta, prima di essere afferrata ed ammanettata velocemente con le braccia dietro alla schiena. Nella confusione si chiese da dove accidenti avesse tirato fuori quelle manette, e si chiese anche cosa accidenti ci facesse con delle manette in camera. A meno che…ma sì, poteva essere uno a cui piaceva quel genere di cose. Ebbe la tentazione di chiederglielo, ma era meglio non mettergli in testa strane idee, dato che era già psicotico di suo.

« stai giocando col fuoco, piccola shadowjin » il tiranno sembrava essere ancora straordinariamente calmo, nonostante quel che aveva fatto « finirai per scottarti molto presto di questo passo. Non mi piacciono gli spiritosi » disse, buttandola di nuovo sul letto « e può essere che decida di tenerlo per sempre, questo anello » aggiunse Freezer, osservando soddisfatto la shadowjin guardarlo con disprezzo, e mordersi il labbro come per trattenere l’ennesimo insulto. Che stesse cominciando a capire chi comandava?

Lei si rizzò a sedere. « a te non piacciono gli spiritosi, a me non piacciono quelli come te. Pari siam! »

« quelli come me, ovvero? »

Zoisite lo fissò, con la tensione che saliva sempre di più, per poi fare un lungo sospiro nervoso. La guancia le faceva ancora male. « altre domande? »

Sì, forse stava davvero cominciando a imparare. « così ti voglio. Collaborativa. Conviene anche a te, in fondo. Che fine ha fatto l’altro Shadow? »

« se ti ho detto che sono rimasta solo io che vorrà dire secondo te?! è morto. Non che mi importasse molto. Non era granché simpatico, ma eravamo l’unico maschio e l’unica femmina rimasti…e se non altro era un gran bel pezzo di Shadow. Così alto» fece scorrere lo sguardo sul tiranno, sottintendendo “al contrario di te” «muscoloso» Freezer vide il suo sguardo soffermarsi sulle sue povere braccia magroline « possente, così virile, così sfacciatamente maschio! » concluse la shadowjin.

« possente, virile, sfacciatamente maschio e morto » fu la secca risposta del tiranno « il suo bell’aspetto non gli è stato molto utile, a quanto pare » Zoisite si adombrò e Freezer fece un sorrisetto sarcastico « cosa hai fatto per tutti questi anni? E non osare rispondermi “fatti miei”, non ti conviene ».

Zoisite fece una smorfia. “controlla i nervi. Controlla i nervi, Zoisite. Non mandarlo a fanculo, Zoisite”. « ho viaggiato in lungo e in largo per questa galassia, e anche nella parte più esterna di quelle vicine a dire il vero ».

« e come ti sei mantenuta? »

« secondo te? Rubando, o facendo come ho fatto qui. Ho visitato un’infinità di pianeti, conosciuto un’infinità di gente, visto cose che…» fece un sorrisetto e scosse la testa « non puoi immaginare quello che c’è là fuori, tu che sei confinato nella parte nord di questa galassia, credimi, non ne hai la minima idea…ma ti sconsiglio vivamente di avventurarti nella parte est ».

 « l’onnipotente Freezer può andare dove vuole! » affermò con sicurezza.

Zoisite fece un sorrisetto. « vai ad Echelon, o ad Hatklas o Trea, che poi ne riparliamo. Se sopravvivi, non potendo nasconderti nelle ombre come ho fatto io » aggiunse la shadowjin « posso confermarti che sei molto conosciuto in questa parte della galassia, ma dalle altre parti… “Freezer? E chi è Freezer? Mai sentito nominare”».

« non ci credo ».

Zoisite fece spallucce. « come vuoi ».

Freezer decise di passare oltre, non gli piaceva la piega che stava prendendo quel discorso. « adesso voglio sapere perché hai scioccamente deciso di venire qui ».

Strano che avesse tanta voglia di saperlo, com’era strano che l’avesse incuriosito. Normalmente non gli sarebbe importato nulla di tutto ciò, e vedendola dormire sopra il suo letto l’avrebbe semplicemente uccisa. “era l’ultima della sua razza? Oh che peccato”. Questo avrebbe detto normalmente, sottolineandolo con un sorrisetto sarcastico.

Forse lo faceva perché era una femmina della sua stessa specie. Sì, forse era per quello che invece di comportarsi come al solito aveva deciso di volerla distruggere psicologicamente pezzo per pezzo, renderla una larva ce avrebbe strisciato ai suoi piedi come facevano tutti gli altri, e poi ucciderla, se mai.

Zoisite diede una scrollata alle manette. Non le lasciavano un minimo di libertà di movimento, ma se non altro non le bloccavano la circolazione. Non le piaceva, però, che acuissero quella sensazione di impotenza che provava davanti a Freezer. « ci sono finita quasi per caso, durante il viaggio la mia navicella ha avuto un guasto, e ho dovuto continuare a muovermi nello spazio aperto per un pezzo. Quando ho pensato che fosse arrivata la fine mi sono imbattuta in questo pianeta, senza sapere di quale si trattasse, di chi fosse » lo guardò « quando ho capito che era Pianeta Freezer n.1 mi sono detta “ruba una navicella e vattene Zoisite”…ma gli abitanti di un pianeta in cui sono stata hanno un proverbio, “la curiosità uccise il gatto”, ed è quel che è capitato a me. Tanto che c’ero, mi era venuta voglia di vedere in faccia questo icejin di nome Freezer che è lo spauracchio della sezione nord della galassia ».

« allora una volta fatto questo c’è da chiedersi perché tu abbia prolungato tanto la tua permanenza ».

« cibo buono, un tetto sopra la testa, un letto morbido, e potevo fare il bagno tutti i giorni. Da piano non avresti nemmeno dovuto accorgerti della mia presenza, ma invece è andata a finire diversamente…»

« se non avessi messo mano tra le mie cose riordinandole magari l’avresti fatta franca » le ricordò Freezer, godendosi l’espressione della shadowjin nel rimpiangere la propria avventatezza.

« ognuno ha le sue manie, tu quella di far esplodere un pianeta ogni due per tre e io quella dell’ordine, e allora?! » ribatté Zoisite, piccata « e poi dovevo pur ricambiare l’ospitalità in qualche modo ».

Freezer le lanciò un’occhiata gelida che la fece rabbrividire. « menti. L’hai fatto perché ci godevi a vedermi intento a chiedermi come mai le mie cose non fossero al loro posto ».

Zoisite non poté resistere. « ok, fifty-fifty, sei assolutamente ridicolo nei momenti di sclero…AH! No! Lasciami! » strillò, quando lui la prese per il collo, pronto a farle…Zoisite non lo sapeva di preciso, ma di certo nulla di buono.

« sei dura di comprendonio. Mi pare di averti detto che non mi piacciono gli spiritosi…»

Con la coda Zoisite riuscì ad afferrare un flaconcino di profumo era sul comodino, e a romperla in faccia al tiranno che sentì gli occhi bruciargli come il fuoco, e fu costretto a lasciarla. La shadowjin sgusciò via lontano da lui.

« e a me non piacciono gli psicotici isterici nevroticheggianti con tendenze schizomaniacali sublimate nonché stronzi, siamo pari! » ribatté, guardandosi attorno. Il bastardo aveva chiuso la porta ermeticamente, ma magari la finestra no, e se fosse uscita e fosse volata via potuto filarsela.

Volò verso la finestra, ma sfortunatamente Freezer, già ripresosi dall’improvviso attacco con il profumo, la intercettò prima che potesse uscire.

« dove credi di andare? » lei provò a ritrarsi, ma Freezer fu più veloce, e con un paio di colpi la fece cadere a terra dolorante. « mi hai costretto tu. Sii consapevole di ciò ».

Zoisite gli diede un’occhiata di sfida. « ho risposto alla tua domanda, non è colpa mia se quel che ho detto non ti sta bene » sibilò la ragazza, cercando lentamente di rialzarsi.

« lascia che ti spieghi come stanno le cose, visto che nonostante tu sia qui da un mese non hai ancora capito » disse il tiranno, tirandola su dopo averla avvolta con la coda e sollevandole il mento « io sono quello che dà ordini. Gli altri, semplicemente, eseguono. Io sono Lord Freezer. Gli altri sono semplici servi, schiavi. La mia parola è legge, e nessuno deve osare opporsi. Non tollero insolenze. Non tollero gli spiritosi. Pretendo totale obbedienza ».

« e allora prenditi un cane! »

Freezer aumentò la stretta. « perché dovrei, quando ho tutti questi schiavi?...e penso che anche tu, dopo un periodo di addestramento, diventerai la schiava perfetta. Schiava, spia personale…» occhieggiò il letto « e non solo » le sollevò il ciuffo di capelli che le copriva metà viso « penso che te lo taglierò, questo ciuffo ».

« meglio il ciuffo che avere una zucca pelata che sembra una sfera di cristallo! “Vedo, vedooo”… se ti guardi la testa allo specchio puoi predirti il futuro da solo ».

Niente da fare: era testarda, e talmente insolente da sembrare completamente stupida sapendo quel che rischiava con quell’atteggiamento, ma non riusciva proprio ad andare contro la sua natura. Era una un’icejin di razza Shadow, l’orgoglio era prerogativa della sua razza, e lei era sempre stata completamente libera; non ci stava a farsi sottomettere da Freezer, costasse quel che costasse!

« sicuramente posso dirti cosa ci sarà nel tuo futuro, piccola shadowjin » ringhiò il tiranno « sarebbe stato meglio per te se ti avessi eliminata subito, ma ho altri progetti. Ti obbligherò a lavorare per me, e non te ne andrai perché questo » le mostrò l’anello « ti terrà legata a me, ci tieni troppo. Man mano che il tempo passerà, io ti piegherò. Ti spezzerò. Di questa tua arroganza non rimarrà nulla, tremerai più di quanto tu faccia ora, e striscerai ai miei piedi come tutti gli altri… e a quel punto, quando sarò soddisfatto del mio lavoro e ti avrò usata come mi pare e piace, ti eliminerò ».

Le scelte per Zoisite erano due, rispondere o scoppiare a piangere e farsela addosso dalla paura, anche se il discorso di Freezer non era molto logico: perché lei avrebbe dovuto rimanere a lavorare per lui sapendo che tanto avrebbe finito per ucciderla, anello o non anello?

Purtroppo però aveva ragione, ci teneva troppo, non gliel’avrebbe mai lasciato. Dunque avrebbe dovuto resistere, e cercare di sottrarglielo prima che lui la piegasse, la spezzasse e tutte quelle altre menate.

 “ un anello per trovarli, un anello per domarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli” pensò.

« questo discorso l’hai imparato a memoria dal “Manuale per piccoli Tiranni”? No perché ha la logica che potrebbe avere il discorso di un bimbo di cinque anni. Non ha senso che io lavori per te se so che alla fine mi ucciderai ».

« fai la dura ma tremi come una foglia, e l’attaccamento a questo anello, e a quel che ti ricorda, dimostra che hai il cuore troppo tenero per lasciarmelo. Non te ne andrai, piccola shadowjin » scosse la testa e fece una risata « e lo sappiamo tutti e due ».

La lasciò cadere a terra, in ginocchio, compiaciuto da come si mordeva il labbro inferiore. Sexy. Quasi quasi… « lo sai che mi piaci, così ammanettata? »

Zoisite lo guardò con aria truce. « quindi ti piacciono le donne? Non l’avrei mai detto » ribatté lei, sapendo che probabilmente le avrebbe prese, e così fu.

« il percorso sarà lungo, ma alla fine otterrò quello che voglio » commentò Freezer, piuttosto piccato da quel commento della ragazza, la quale osò pure farsi una risatina.

« se non vuoi che si pensi male smetti di metterti il rossetto, altrimenti ti prenderanno per un omosessuale o per un pagliaccio…forse la prima è sbagliata, ma la seconda no » aveva gli occhi lucidi, ma la voce era ferma « l’orgia non era solo tra il maiale, la lucertola e la palla da tennis, c’era anche un intero circo in mezzo! »

Per un attimo pensò che dopo questa Freezer l’avrebbe uccisa, invece lui ricevette una comunicazione da non si sa chi, Zoisite non riuscì a sentirlo. Doveva trattarsi di qualcosa di urgente, perché il tiranno serrò la finestra e fluttuò verso la porta.

« sei nata sotto una buona stella, piccola shadowjin. Ma non pensare di scamparla. Tanto non puoi andare da nessuna parte, quelle manette sono… come dire …fatte apposta per evitare fughe. Te ne sarai accorta da sola, non riuscirai mai a spezzarle. Mentre io sono via, divertiti a immaginare quel che ti farò al mio ritorno ».

Detto questo uscì senza colpo ferire. Alla faccia di non volerle fare del male!, pensò la ragazza. “mi ci hai costretto tu”, aveva detto…forse era vero. Avrebbe potuto evitare di dargli addosso, magari sarebbe andata a finire diversamente, ma ormai era tardi per i ripensamenti, e comunque aveva avuto un bel colpo di fortuna.

Guardò verso la porta e scosse la testa. « è proprio vero che la gente tende a circondarsi di persone che gli somigliano. Quelli della Squadra Ginew sono forti ma sono completamente idioti, e lui per quanto potente e spaventoso sia è il più cretino di tutti » commentò tra sé e sé , alzandosi in piedi « io ho agito da scema in queste ore, è vero, ma lui è proprio patologicamente imbecille. Gli ho detto che sono una ladra  e pensa che non sappia liberarmi dalle manette! » rise pure, mentre sfruttando la grande flessibilità acquisita negli anni faceva passare il suo intero corpo tra le braccia ammanettate, completamente snodate, trovandosele così sul davanti. Zoisite avrebbe potuto lavorare in un circo come contorsionista.

Portò le mani fino all’elastico che le teneva fermi i capelli, tra i quali erano nascoste diverse forcine, e se ne mise una in bocca per poi cominciare a lavorare sulle manette.

« è proprio ftupido » farfugliò. Le manette si aprirono con uno scatto « eheheh. Fregato…»

Si incupì. Aveva ancora il suo anello, ma d’ora in poi sarebbe stata più attenta, e non si sarebbe più lasciata catturare e alla fine se lo sarebbe ripreso. Freezer la voleva lì? Benissimo. Ma sarebbe stata il suo incubo peggiore e, come dire, “l’aveva costretta lui”.

Peccato. Se non fosse stato così bastardo magari avrebbe anche potuto…ehi. Basta con certi pensieri, si disse. Va bene, aveva un buon odore, e per gli icejin era la prima cosa che creava alchimia tra due persone, ma non poteva dare troppa importanza a una cosa del genere, non in quella situazione.

“ ma non posso non fargli vedere i sorci verdi solo perché mi spaventa quasi da farmela addosso e profuma, giusto?”  si fece coraggio “ dai ragazza, che sei forte!”

 

 

 

 

 

@@@

 

 

 

 

 

« e voi mi avreste chiamato qui solo per questi due miserabili? Ero impegnato in qualcosa di molto più importante! »

Gli zartoxiani che erano andati da Freezer a supplicarlo di ridurre la pressione fiscale su di loro tremavano di paura. Zarbon e Dodoria idem.

« come se non sapeste cosa dovete fare in casi del genere » Freezer uccise uno zartoxiano con un semplice e blando colpo energetico « ucciderne uno, e poi attaccare l’intero pianeta! Siete proprio degli incap-»

Quando si sentì rovesciare di nuovo addosso quella che riconobbe essere pece, seguita da una valanga di piume, rimase di sasso ancor più della prima volta.

« hai capito, scemo pagliaccio?! »

Quando poi sentì la voce di Zoisite apostrofarlo in quel modo lo shock aumentò ancor di più. Le manette con cui l’aveva imprigionata gli caddero in testa. Zarbon e Dodoria lo guardarono stupiti ed orripilati prima di venire ricoperti a loro volta di pece e piume.

Ok, adesso gli credevano: c’era davvero un intruso.

   
 
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