Due giorni dopo mi trovo ad un ristorante mai visto nel West London, e mi sento totalmente fuori luogo, mi stringo nel mio cappotto di panno nero e penso a quanto sto bene nel mio quartiere, a Camden. Lì tra i disadattati, i tipi con i piercing e i selvaggi con i tatuaggi, quelli da qui le mamme ti dicono di stare lontana. Ecco tra di loro mi sento me stessa non qui dove, se non hai una cravatta come minimo non ti fanno neanche entrare.

Zoe mi fluttua vicino in un elegante giubbino color panna e più la guardo più mi chiedo come facciamo ad essere amiche e mi viene da sorridere, è vero che gli opposti si attraggono. Mi è a qualche passo di distanza e mi incita.
"Su dai, non sei emozionata?? Io tantissimo!!" ha un sorriso largo quanto una casa
"Mmm" riesco a dire solamente ma lei non mi sente, nella notte Londinese illuminata soltanto dall'insegna del ristorante "Il trillo" sta gia abbracciando una ragazza, che a sua volta la saluta con gridolini e risate isteriche.
E in quel momento mi chiedo
Che ci faccio io qui??

Se prima il l'entrata del locale era semideserta adesso brulica di persone, tutte quante hanno in mano una telecamera e con essa filmano abbracci e baci. Mi sembrano tutti dei matti, ancora prima di parlare tirano fuori la videocamera, brontolano qualcosa e poi riprendono, in quel momento capisco perchè non sono una youtuber, preferisco il contatto fisico a quello virtuale.
Zoe mi presenta i suoi amici, ma dopo un secondo non riesco già più a ricollegare le facce a i nomi. Sarà forse Marcus quel ragazzo di colore?? e Dan è quel ragazzo con gli occhiali e i capelli biondi? per mezzo secondo ci penso poi capisco che seriamente non mi interessa e rimango nel mio angolo a maledire me stessa e Zoe.
Manca ancora qualcuno ma Joe, il fratello della mia amica ha la brillante idea di andare ad aspettarli dentro, ed io glie ne sono eternamente grata. Stare fuori al freddo, a Londra, a Gennaio, con le calze non è la cosa migliore del mondo.

Tutti prendono posto al tavolo, io mi trovo accanto ad una ragazza dagli strani capelli biondi ricci e di denti separati, davanti a me ho un ragazzo, anche esso biondo, dalla faccia appuntita, ha l'espressione da furbetto ma sembra più piccolo degli altri. In un secondo mi ritrovo quindi circondata da persone con capelli chiari e mi sento schiacciata. Nel mondo le ragazze con i capelli rosa sono una minoranza, andrebbero tutelate penso. Alla mia sinistra rimane un posto vuoto.
Ordiniamo tutti, io prendo una zuppa per riscaldarmi le ossa e in pochi minuti arriva ciò che ho ordinato, oltre al mio piatto insieme alla cameriera arriva anche un ragazzo, anzi due che si avvicinano al nostro tavolo. Uno ha un sorriso beffardo l'altro un po impacciato quasi volesse chiedere scusa del ritardo. Sono identici, gemelli.

Uno si avvicina e comincia a salutare tutti a gran voce, e l'altro gli sta dietro senza smettere di sorridere. Poi adocchiando il posto libero vicino a me si viene a sedere, subito saluta il ragazzo davanti a me a quanto pare si chiama "Troietta Caspar" mi ignora completamente e decido di adottare la solita tecnica, piano piano saluta tutti i vicini e poi mi guarda, io faccio finta di non notare lo sguardo e continuo a stare con la testa fissa sul mio piatto

"Ciao" mi dice semplicemente. Alzo la testa lentamente e me lo ritrovo molto vicino con gli occhi verdi espressivi che mi sorridono. E' veramente bello da mozzare il fiato, porta una camicia blu. E la mia mente fa un giro strano

Blu:Chi si veste di blu di solito è sereno e tranquillo e con la capacità di trovare il proprio equilibrio interiore e capace di provare sentimenti profondi.

"Ciao" riesco infine a rispondere
"E' libero??" annuisco e continua "non penso di conoscerti scusami... hai una pagina sulla moda??" prova ad indovinare e io scuoto la testa ridendo
"No"
"Trucco allora??"
"Neanche ..."
"Attualità??" alza un sopracciglio come se non credesse all'eventualità
"No, mi dispiace ma non ho un canale su Youtube" mi guarda perplesso e mi sento in dovere di giustificarmi "Sono qui con Zoe" e la vedo parlare con l'altro gemello dalla maglia verde e anche stavolta il mio lato artistico ha il sopravvento

Verde: chi si veste di verde si piace da morire, ha un altra autostima e gli piace far bella figura e impressione.

"Ah" dice lui "ecco perchè non ti avevo mai vista" adesso si è seduto alla mia altezza, mi fissa la testa e dice "Bel colore" io mi vergogno e mi tiro dietro l'orecchio una ciocca
"Grazie" riesco a dire solamente, per un po rimaniamo in silenzio poi lui riattacca bottone
"Sai, neanche io ho un canale su Youtube... ce l'ha mio fratello Jack laggiù, tempo fa mi ha pregato di apparire nel suo video, e per pregato intendo letteralmente che alla fine ho dovuto cedere... sa essere snervante quando vuole ..." sorride e delle piccole rughe di espressione gli appaiono vicino agli occhi e le labbra mostrano il sorriso più perfetto che io abbia mai visto. Sembra quasi un Dio. Io cerco di prendere possesso del mio corpo e delle mie facoltà mentali e appoggiando le mani sulle ginocchi accavallate dico
"Anche Zoe vuole farmi partecipare ad un video...diciamo che mi vuole truccare da panda ma io non cederò... non ancora comunque..." cerco di tirare fuori il mio charme che possiedo ma mi sento sempre di più in imbarazzo e allora lascio stare. Lo sento ridacchiare accanto a me "Non ridere di me" gli dico
"Sei buffa, sembri un pò un orsetto lavatore ..." Lo guardo alzando un sopracciglio, questa mi mancava...ero stata paragonata a tante cose in vita mia. Un toro, una meringa, un confetto, una balena ma mai ad un procione. Lui sembra accorgersi del mio disappunto "NO, non prenderla male, nel senso positivo..." abbassa lo sguardo sul suo piatto vuoto
"Certo" dico e la conversazione finisce lì. A metà serata mi suona il telefono è un'altra mia amica che mi chiama, dice di avere un problema. Mi alzo, vado da Zoe che sta parlando con Alfie e gli lascio un po di soldi e mi allontano senza salutare nessuno, c'è qualcuno che ha bisogno di me, non mi interessano i falsi sorrisi e cose del genere. Ho gia un piede fuori dalla porta quando mi volto sentendo un

"Ehi" è il ragazzo che era seduto vicino a me
"Che c'è" gli chiedo secca. Ha in mano il mio cappotto e mi pento all'istante, potevo rispondere in maniera più carina. Mi porge il mio capo di abbigliamento senza una parola "Grazie" dico
"Non c'è di che" e sorride, Dio che sorriso meraviglioso "spero tu non te la sia presa prima ... cercava di essere un complimento..." dice dondolando il piede, mi fa una certa tenerezza
"No tranquillo... con tutte le cose che mi hanno detto in vita mia essere un orsetto lavatore è nulla ... ma ora devo andare ... hanno bisogno di me" devo tenere qualche testa che vomita penso.

Ci fissiamo per un secondo immobili, lui è molto alto, solo ora me ne accorgo, almeno 15 centimetri più di me. Fa risuonare le lunghe braccia sulle cosce e si dondola avanti ed indietro
"Va be, vai allora" ora allunga il braccio verso la porta "E' stato un piacere..." pensa al mio nome ma solo ora ci accorgiamo di non esserci presentati come si deve
"Hilary" vado in suo soccorso
"E' stato un piacere Hilary" ripete e mi guarda con un sorriso come se volesse che anche io continuassi, e lo faccio, non mi costa niente
"Anche per me è stato un piacere ..."
"Finn"
"Finn" ripeto. Giro sui talloni ed esco, un secondo dopo vengo invasa dal freddo di Londra, mi accorgo di non essermi messa il cappotto, lo faccio scivolare velocemente sul vestito grigio che solo adesso mi accorgo di indossare.

Grigio: Caratteristico di chi ha la tendenza a distaccarsi dai contesti, il grigio è prudente e saggio ma ha paura dei contatti.

Perfetto, penso, speriamo lui non lo sappia